Di Daniele Trabucco (*) Belluno 21 marzo 2021 - La democrazia è un valore o è uno strumento? Se è un valore (quale?), essa costituisce un assoluto non democratico che non può essere messo in discussione pena la sua fine.
In questo modo, quindi, la democrazia cela la sua reale natura antidemocratica.
Se, invece, è uno strumento di governo, una «procedura» secondo la terminologia habermasiana, un metodo, scrive Schumpeter, per pervenire a decisioni politiche in base al quale singoli individui ottengono il potere di decidere sul presupposto di un voto popolare, allora essa o può garantire di essere qualsiasi cosa si desidera in ragione di quanto si riscontra sul piano del consenso degli elettori (è il relativismo come mezzo per il nichilismo), oppure determina la validità di una scelta in base all'indirizzo politico di chi detiene il potere in un dato momento storico, del quale non ci si interroga circa la sua giustezza (per la democrazia, infatti, non può esserci giusto e ingiusto) che può addirittura pervenire a sopprimere alcuni diritti costituzionali (culto, riunione) in ragione di una proclamata (senza contraddittorio) emergenza sanitaria ai sensi dell'art. 24 del d.lgs. n. 1/2018 (Codice della Protezione civile).
La democrazia contemporanea, dunque, forma quello che Ortega y Gasset definisce «l'uomo massa», l'individuo in cui prevale l'istinto di autodeterminazione assoluta (ad esempio la non punibilità (per ora) a certe condizioni del suicidio assistito) e l'indifferenza per la Verità.
La democrazia è afilosofica, o meglio è filosofica nella misura in cui ha spostato la visione nichilistica nietzschiana in cui l'oltre uomo, l’übermensch, si realizza in una divinizzazione della tecnica moderna (oggi pensiamo al noto Comitato tecnico-scientifico o alle varie task force) che fissa il destino di un popolo e anestetizza le menti. Siamo tornati incatenati all' interno della caverna platonica.
Per liberarci, temo, non bastino gli scostamenti di bilancio richiesti prima dal Governo Conte II ed ora dall’Esecutivo Draghi.
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(*) Prof. Daniele Trabucco (Associato di Diritto Costituzionale italiano e comparato e Dottrina dello Stato presso la Libera Accademia degli Studi di Bellinzona (Svizzera)/Centro Studi Superiore INDEF. Dottore di Ricerca in Istituzioni di Diritto Pubblico).
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