Gli archivi sono luoghi affascinanti, scrigni insostituibili di memoria, luoghi imprescindibili per le ricerche storiche e per chi, per motivi di studio ma anche personali, desidera ricostruire le vicende del passato. E’ quindi fondamentale rendere fruibili questi patrimoni che sono giunti fino a noi attraverso i secoli. Per questa ragione, il digitale è una delle componenti fondamentali e può aggiungere alla possibilità di consultazione anche un’esperienza di fruizione nuova e inedita.
Ne è un esempio il progetto di valorizzazione che ha interessato due collezioni di mappe storiche appartenenti all’AIPo, Agenzia Interregionale per il fiume Po, che possiede un importante patrimonio di cartografia storica conservato nell’Archivio storico presso il Polo Scientifico di Boretto (RE). Un lavoro che ha preso vita in occasione di Parma Capitale della Cultura 2020+21 e che rappresenta un contributo di AIPo - la cui sede centrale è a Parma - a questo significativo evento.
Si tratta di 141 carte della “collezione Brioschi” - redatte per la Commissione regia istituita nel 1873 per analizzare le condizioni del Po dopo l’alluvione del 1872, presieduta appunto dal Senatore milanese Francesco Brioschi - unica in Italia per caratteristiche tecniche e per la bellezza delle tavole acquerellate, che raffigurano mappe del bacino del fiume Po da Pavia al mare Adriatico. E di 300 altre carte del “Fondo Po”, con mappe, sezioni, profili e fotografie del fiume realizzate tra il 1708 e il 1926.
Le cartografie sono state indicizzate e rese disponibili su web grazie ad un progetto tra la Direzione Tecnica Centrale di AIPo e il Consorzio per il Sistema Informativo (CSI) Piemonte, ente a cui AIPo è consorziata fin dall’inizio della propria attività.
Ci spiega tutto Laura Appendini, l’esperta in GIS (Geographic Information System) che in CSI ha seguito il progetto. “Abbiamo creato il catalogo di entrambi i fondi e la collezione Brioschi è stata georeferenziata sul Geoportale di AIPo, permettendo di effettuare una ricerca non solo per categorie classiche, ma anche geografica”. In questo modo è possibile sovrapporre alle mappe geografiche di oggi quelle storiche, consultare ogni tavola o fotografia, visualizzarla ad alta risoluzione e scaricarla gratuitamente per motivi di studio o lavoro. Naturalmente l’utilizzo per pubblicazioni di qualsiasi tipo è soggetto ad autorizzazione di AIPo.
Il CSI si è occupato anche dell’interfaccia di consultazione, realizzata dai colleghi del Centro di Eccellenza Digital e UX Design.
Soddisfazione è stata espressa dal Direttore di AIPo, ing. Luigi Mille: “Con questo nuovo servizio AIPo mette a disposizione degli addetti del settore ma anche di tutti i cittadini un patrimonio cartografico di grande rilevanza e anche di notevole qualità estetica. Ed è significativo che ciò avvenga in occasione di ‘Parma capitale della cultura italiana 2020-21’: i nostri uffici sono distribuiti sul territorio del bacino del Po ma storicamente Parma è sempre stata la sede centrale del Magistrato per il Po prima e di AIPo poi. Conoscere il Po, anche nella sua conformazione passata, significa amarlo ed imparare a rispettarlo, così come aiuta a capire quanto sia importante saperlo governare per evitare che le sue piene danneggino persone e cose. Mi auguro che la ‘scoperta’ di queste carte induca molte persone a visitare e frequentare il Po anche in modo diretto, per apprezzarne le immense risorse ambientali, culturali, artistiche, enogastronomiche: il nostro impegno per la mobilità dolce e la navigazione fluviale va proprio nella direzione di avvicinare sempre più i cittadini al più grande fiume italiano”.
Per i non addetti ai lavori, questo nuovo servizio rappresenta uno strumento in più per scoprire e apprezzare il territorio e la sua storia.
Alla consultazione della Cartografia storica di AIPo on line si accede tramite il link: http://geoportale.agenziapo.it/web/index.php/it/cartografia-storica