Numerosi dirigenti di scuole piacentine non hanno rispettato il termine contrattuale del 15 settembre. I senatori, del gruppo Misto, Maria Mussini e Giuseppe Vacciano hanno presentato un'interrogazione urgente al Ministro dell'Istruzione.
Piacenza, 23 marzo 2017
La Gilda degli insegnanti di Piacenza e Parma dopo aver riscontrato che numerosi dirigenti di scuole piacentine non hanno rispettato il termine contrattuale del 15 settembre, entro il quale dovevano comunicare alle rappresentanze sindacali le informazioni relative all'uso dei fondi riguardanti il salario accessorio elargito al personale lo scorso anno scolastico e l'"informativa preventiva", inerente l'organizzazione di ciascuna scuola, nei mesi scorsi aveva presentato un esposto alle competenti autorità scolastiche.
La vicenda non è passata inosservata, tanto che i senatori Maria Mussini (vice presidente del gruppo Misto) e Giuseppe Vacciano (Misto) hanno presentato un'interrogazione urgente al Ministro dell'Istruzione.
La particolare situazione che si presta a contenziosi legali di non poco conto, che potrebbero portare l'amministrazione a dover rifondere dei danni.
I due parlamentari chiedono al Ministro se è a conoscenza della vicenda piacentina e che cosa intende fare per sanzionare chi forse lavora male. I dirigenti scolastici del nostro territorio, "a pioggia", sono stati considerati tutti meritevoli, tanto che percepiranno un compenso specifico (indennità accessoria). Loro sono tutti bravi. Un accordo sindacale che grida vendetta e che distribuisce soldi senza criterio proprio a chi, stimolato da una certa politica, va continuamente parlando in maniera talvolta impropria di "merito, efficacia ed efficienza".
Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda di Parma e Piacenza: "Questo andazzo nostrano è provocatorio per la categoria dei docenti, vogliamo che i dirigenti siano più controllati, sembra che questa particolare categoria di dipendenti pubblici si stia trasformando in una casta di intoccabili, noi siamo avversari di chi promuove e tollera questo andazzo".
(Fonte: Gilda di Parma e Piacenza)