Oltre 200 partecipanti hanno preso parte all'atelier presso il Circolo Florida di Modena, primo appuntamento del nuovo progetto di ERT Fondazione, che nei prossimi due anni racconterà la città attraverso la modernizzazione industriale, partendo dalla storia dell'ex Amcm, attualmente oggetto di riqualificazione e destinato a diventare il nuovo polo culturale della città.
Di Manuela Fiorini – foto di Claudio Vincenzi
MODENA – L'appuntamento per raccogliere i frutti delle proprie fatiche è sabato 28 gennaio, alle 21, al Teatro Storchi di Modena (ingresso libero e gratuito), quando andrà in scena L'ElettriCittà – Agli albori (sognanti) dalla modernità, con cui si inaugura Un bel dì saremo, il progetto di ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione che per due anni, fino alla primavera del 2019, proporrà spettacoli, letture, laboratori itineranti e dedicati alle scuole per raccontare il Novecento fino ai suoi anni Ottanta, partendo dai sogni di modernità, dallo sviluppo industriali e dalle utopie e sogni di quello che è stato definito "il secolo breve".
Fulcro di questo "viaggio" sarà, in particolare, l'area dell'ex Amcm, in via Carlo Sigonio, a Modena, un tempo sede dell'AEM (Aziende Elettriche Municipalizzate) e di una delle prime centrali elettriche in Italia. Dismesso nel 1992, è ora oggetto di un importante riqualificazione che lo trasformerà in un importante polo culturale della città.
Ad andare in scena sabato 28 gennaio, guidati dalla squadra di ERT, formata dagli attori Donatella Allegro, Nicola Bortolotti, Michele Dell'Utri, Simone Francia, Lino Guanciale, Diana Manea, Eugenio Papalia e Simone Tangolo saranno gli oltre 200 atelieristi provenienti da tutta Italia, che questo fine settimana hanno affrontato due giorni di prove presso il Circolo Florida, teatro di questa splendida avventura di teatro partecipato.
Tutte le foto continuano a fondo pagina