Modena, 06 agosto 2013 - -
Assessore Maletti: "200 persone non autosufficienti, che si vanno aggiungere a quelle già seguite a vario titolo"
L'istituto Inps gestione ex Inpdap, in accordo con il Comune, attiva un progetto che prevede contributi per dipendenti e pensionati pubblici in possesso dei requisiti.
E' dedicato a persone non autosufficienti residenti nel comune di Modena utenti della gestione ex Inpdap o loro parenti diretti il progetto di assistenza domiciliare "Home care premium", attivato dalla gestione assorbita dall'istituto Inps, in accordo con l'assessorato alle Politiche sociali, sanitarie e abitative dell'Amministrazione comunale.
Il progetto è rivolto agli utenti della gestione ex Inpdap (oltre 20 mila), cioè ai dipendenti (più di 10 mila) e pensionati pubblici (più di 11 mila), o ai loro coniugi conviventi e familiari di primo grado (figli e genitori) non autosufficienti e residenti nel territorio comunale. "Home care premium" prevede l'erogazione da parte dell'istituto direttamente alla famiglia che si prende cura della persona non autosufficiente o alla persona stessa di un contributo economico che va dai 200 ai 1.300 euro al mese per un anno, al fine di coprire la spesa per prestazioni socio assistenziali (economiche e di servizio) anche in ottica preventiva. Le attività socio assistenziali previste dal progetto "Home care premium" sono finanziate dal Fondo credito e attività sociali della gestione ex Inpdap, alimentato dal prelievo obbligatorio dello 0,35% sulle retribuzioni del personale della pubblica amministrazione in servizio.
"La convenzione siglata con l'istituto – afferma l'assessore alle Politiche sociali, sanitarie e abitative del Comune di Modena Francesca Maletti – permetterà di fornire sostegno domiciliare a circa 200 persone non autosufficienti, che si vanno aggiungere a quelle già seguite a vario titolo dai Servizi sociali attraverso l'assistenza domiciliare, le attività dei centri diurni, gli interventi di educativa territoriale, gli assegni di cura e altro ancora".
Oltre ad interventi di assistenza diretta il progetto prevede anche attività di informazione, consulenza e formazione (rivolte agli stessi non autosufficienti, ai familiari, ai care givers, ai volontari, agli assistenti familiari) allo scopo di fornire un supporto completo per ogni tipo di difficoltà.
La domanda per il sostegno può essere presentata dal cittadino non autosufficiente o da un familiare o dall'amministratore di sostegno del soggetto, tramite il sito dell'Inps (www.inps.gov.it) oppure rivolgendosi agli sportelli sociali dei Poli territoriali cittadini (Polo 1, Centro Storico-San Cataldo, piazzale Redecocca, tel. 059/2033620; Polo 2, San Lazzaro-Modena Est-Crocetta, via Moranti 55, tel. 059/2033999; Polo 3, Buon Pastore-Sant'Agnese, via Viterbo 74, tel. 059/2034300; Polo 4, San Faustino-Madonnina Quattro Ville, via Newton, 150 tel. 059/2034000; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.). La valutazione di ammissibilità avviene sulla base del livello di non autosufficienza e del valore Isee. L'assistente sociale referente contatta il richiedente per fissare un appuntamento a domicilio in cui effettuare la valutazione di non autosufficienza (attraverso una scheda specifica che esamina i diversi aspetti della vita quotidiana) e individuare specifici programmi socio assistenziali. Qualora i beneficiari fossero minori, tale valutazione consiste esclusivamente nell'accertamento dell'handicap. Le istanze vengono in seguito esaminate dalla Direzione regionale Inps gestione ex Inpdap che, dopo la verifica, ne autorizza la presa in carico per un anno. Per la definizione del contributo, alla somma si sottrae il valore dell'indennità di accompagnamento o di frequenza eventualmente percepiti. Una volta rilevata la sostenibilità dell'intervento, tra il soggetto beneficiario, il Comune e l'Istituto viene sottoscritto il patto socio-assistenziale-familiare che identifica le competenze in capo a ciascun soggetto.
(fonte Comune di Modena)