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Domenica, 26 Febbraio 2017 08:39

Cereali e dintorni. Tregua armata.

In sostanza il mercato resta in una posizione di ottimismo legata a una ripresa statunitense. Al contrario alcuni esperti temono l'esplosione di una bolla speculativa. Preoccupazioni per la scarsità idrica al nord Italia.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 23 febbraio 2017
Il mercato sostanzialmente resta stabile, i fondi comandano il gioco, quindi seme rimane oltre i 1000 punti, (350/360 euro ton) farina sempre oltre i 330 dollari, (345/350 euro ton) mais oltre i 370 punti (173/175 euro ton) e grano oltre i 440 punti (158/174 euro ton) e questo sulle varie posizioni temporali quotate dal mercato in origine.
In sostanza il mercato resta in una posizione di ottimismo legata a una ripresa Statunitense.

Il rischio dell'indebolimento dell'Euro e conseguente rafforzamento del Dollaro, è sempre più concreto. Al contrario qualche analista USA giudica l'ottimismo e la positività delle borse finanziarie come l'anticamera di una probabile bolla speculativa, peraltro pericolosissima.

Nel mercato nazionale da qualche giorno si sta diffondendo la preoccupazione per l'allerta sollevata dalla Regione Lombardia e Piemonte circa le scarse riserve idriche e l'assenza del manto nevoso che potrebbero pregiudicare la campagna cerealicola. Una affermazione che potrebbe innescare una rincorsa ai rialzi, in particolare modo per quanto concerne il mais.

Nel frattempo, i mercati internazionali, propongono il mais, sino a marzo 2018, sempre intorno ai 180 euro partenza porti e da silos interni a qualche euro in più.
In sintesi lo scenario è ancora complesso e le previsioni a medio lungo periodo sono difficili da stimare, se non addirittura impossibile per una serie di ragioni come di seguito riassunto:
- i due proteici che hanno interrotto la fase discendente sono le farine di girasole, sia la farina 28 che quella proteica, mentre la colza, specie quella estera, è in via di risalita.
- Per il mercato dei cereali le incertezze riguardano le condizioni meteo e in questo clima di incertezza occorre porre attenzione poiché non tutti i principali cereali hanno la stessa forza di rialzo. Se il mais dovesse spiccare il volo potrebbe essere dolori per i compratori.
- I cruscami sono invece bloccati per la ridotta capacità produttiva della industria molitoria.

Il mondo delle bioenergie sta cercando di anticipare il mercato dei trinciati e alcuni operatori approfittano dello stop dei cruscami per opzionarli sui mesi sino a giugno.
L'unico fattore calmierante è dovuto ai ridotti consumi interni.

Indicatori internazionali 23 febbraio 2017


l'Indice dei noli è risalito a 806 punti, il petrolio è attorno a 54,0$/bar e l'indice di cambio segna 1,05473.

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Nonostante manchino elementi turbativi di mercato, sembra invece profilarsi una tendenza che replichi l'andamento dello scorso anno. Nessun imprevisto ma solo i Fondi d'investimento che, dopo avere ripreso in mano le redini del mercato, son tornati a farla da padroni.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 17 febbraio 2017
Potrebbe quindi delinearsi una situazione che ricalchi lo scorso anno quando il mercato iniziò un trend al rialzo da marzo a giugno basato solo su elementi di speculazione.
La base sembra cavalcare l'onda dell'ottimismo che intravede una ripresa Statunitense, almeno è quanto sta descrivendo l'andamento borsistico in costante crescita dalla elezione del nuovo presidente. A rafforzare il convincimento sono state anche le dichiarazioni della presidente della Federal Reserve che hanno dato un'ulteriore spinta verso l'alto dalle quotazioni spingendole ai valori di seguito riportati e riferiti alla chiusura di mercoledi scorso.
SEMI mar 1061,20 (+16,2) mag 1071,60 (+15,6) nov 1034.20 (+11,2)
FARINA mar 346,90 (+7,4) mag 351,10 (+7,2)
OLIO mar 32,94 (-0,20) mag 34,22 (-0,19)
CORN mar 378,60 (+4,4) mag 386,00 (+4,2)
GRANO mar 454,60 (+5,2) mag 468,20 (+4,6) lug 480,00 (+4,4)

Una fotografia apparentemente poco reale in virtù del fatto che non vi è penuria di merce e i consumi restano stabili.
Ma a questo scenario occorre aggiungere altri rischi concreti che potrebbero riflettersi sui nostri terreni. L'indebolimento dell'Euro con il rafforzamento del Dollaro e le incertezze stagionali sulla penisola che potrebbero evidenziare qualche sorpresa sui piani di semina, soprattutto nel campo maidicolo.

Le incognite che potrebbero intervenire da calmiere sono rappresentate da:
- capacità di stoccaggio dei prossimi raccolti cerealicoli;
- sui proteici i rischi potrebbero derivare da ipotesi di ritorsione paventate da alcuni Stati a seguito dell'atteggiamento protezionistico degli USA (vedi Messico che ha già iniziato a spostare il suo baricentro d'acquisto in campo dei cereali).

In questo scenario non è certamente facile muoversi, specie nel medio lungo termine.

Indicatori internazionali 16 febbraio 2017


l'Indice dei noli è sceso a 688 punti, il petrolio è attorno a 53,0$/bar e l'indice di cambio segna 1,055.

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

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Le stime USDA, pubblicate lo scorso 9 febbraio, hanno contribuito a imprimere un po' di stabilità ai mercati. Rimangono ancora incertezze relativamente alle campagne di semina del mais dovute essenzialmente a condizioni meteo sfavorevoli.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 13 febbraio 2017
Ormai sembrano scongiurati gli elementi più fortemente turbativi mentre cominciano a delinearsi all'orizzonte i presupposti per una maggiore stabilità delle quotazioni. Salvo imprevisti ormai, comunque la prudenza è d'obbligo, si potrebbero escludere forti escursioni verso il basso e i fondi sembrano tornati a avere ben salde le redini dei mercati.

Dati di stima USDA 9 febbraio 2017

20170213-USDA

Mercato dei cereali sufficientemente stabile. I cruscami potrebbero avere ultimato la loro corsa al ribasso. Ben tenuti invece i proteici così come pure il seme di soya e i sottoprodotti senza non manifestano particolari variazioni.

Per il mercato delle Bioenergie si segnala che la finestra di possibilità di acquisto sui mesi per i cruscami si è quasi conclusi, mentre si è di fatto aperto il mercato delle prenotazione delle aree a trinciato o a pastone e le richieste dei produttori sono più alte dello scorso anno.

Ancora incertezze sulla futura campagna di semina del mais che, come anticipato, potrebbe riservare qualche sorpresa. a seguito delle condizioni climatiche poco favorevoli.

Indicatori internazionali 13 febbraio 2017


l'Indice dei noli è stazionario a 702 punti, il petrolio è attorno a 54,0$/bar e l'indice di cambio segna 1,06387.

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

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Il mercato continua a vivere un periodo di confusione nonostante i danni in Argentina siano stati molto più contenuti, e le stime di raccolto corrette in rialzo rispetto alle precedenti.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 09 febbraio 2017
E' molto probabile che i timori dettati dagli atteggiamenti protezionistici della nuova amministrazione Usa potrebbero avere dato il via a acquisti anticipati da grandi importatori del sud est Asiatico e della Cina che, nello stretto giro di pochi giorni, ha da sola opzionato oltre un milione di tonnellate di seme di soya generando un sensibile apprezzamento della leguminosa.

Intanto i Fondi d'investimento mostrano segni di evidente agitazione proprio sul comparto della soya.

Il mercato domestico, nella giornata di mercoledi, ha registrato la farina di soya proteica a 377 Euro partenza al porto di Ravenna e Venezia, e altrettanto per il marzo dicembre, mentre il 2018 a 359/370 da gennaio a dicembre. Valori che, stando così le cose, potrebbero in breve essere superati entro poche ore. Stabili invece gli altri proteici, colza e girasole mentre in deciso rialzo la quotazione del seme e panello di lino.

Il mercato dei cereali sui silos interni è sempre ben tenuto stante la carenza di merce per i soliti problemi logistici con prezzi stabili ma già si comincia a muovere sulla nuova campagna con valori di mais, sul novembre 2017 - marzo 2018 sui 180 euro al porto con un controvalore a camion arrivo dall'estero a 7/8 euro in più. Sul nazionale si giocherà sul clima se persisteranno condizioni di siccità e scarsità di innevamento. Anche per i grani le posizioni segnalano valori sulla nuova campagna da agosto a dicembre a 178 al porto e compratori sul luglio settembre a 182/185 euro arrivo. In continuo, seppur contenuto rialzo è l'orzo dove il mercato è sempre scarsamente liquido. Sempre ben tenuto il mercato del seme di soya sul quale per la nuova campagna gli oleari già acquistano a 385/390 arrivo ai loro impianti.
Il cereale più tenuto e ricercato sul mercato interno è il grano panificabile di base anche se ormai sembra a fine corsa stante il fatto che i mulini non lavorano a pieno regime tant'é che si è pure bloccato il calo dei cruscami.

Per il mercato delle Bioenergie si segnala che la finestra di possibilità di acquisto per i cruscami comincia chiudersi, e la caccia al mais tossinato è ormai definitivamente conclusa.
I problemi logistici si stanno attenuando ma per tornare a livelli di normalità dovranno trascorrere ancora alcune settimane, sia per il trasporto su rotaia che su gomma.

Intanto il mais nazionale registra ancora bassi consumi, sia per il ridimensionamento del patrimonio zootecnico, sia per il calo dei consumi agroindustriali, ma anche per l'elevato tasso di prodotto destinato all'autoconsumo (aziende zootecniche e biodigestori) ma non è da escludere che la prossima campagna di semina riservi delle sorprese.

Indicatori internazionali 09 febbraio 2017


l'Indice dei noli è sceso a 702 punti, il petrolio è attorno a 52,5$/bar e l'indice di cambio segna 1,06719.

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

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Il mercato è in un momento di confusione, da un lato per gli atteggiamenti protezionistici della nuova amministrazione Usa che generano paure di ritorsioni commerciali, dall'altro il bel tempo tornato sull'Argentina che permette di considerare una stima dei danni molto più contenuti di quanto si ipotizzasse solo la scorsa settimana.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 31 gennaio 2017
Se da un lato sono molto più ottimistiche le stime dei potenziali danni argentini dall'altro fa ancora paura la reazione dei mercati a seguito delle promesse protezionistiche ventilate da Tump.
In una tale situazione di incertezza, sembrerebbe che anche i fondi d'investimento stiano diminuendo il loro "lungo" di semi e di farina di soya.

Quindi i ribassi delle ultime sedute hanno queste origini.
SEMI marzo 1022,60 (-26,4) maggio 1032,60 (-26) novembre 1004,00 (-21,7)
FARINA marzo 334,40 (-8,6) maggio 337,50 (-8,5)
OLIO marzo 33,61 (-0,66) maggio 33,90 (-0,65)
CORN marzo 357,60 (-4,6) maggio 365,00 (-4,6)
GRANO marzo 414,00 (-6,4) maggio 428,20 (-6,2) luglio 442,40 (-6,6)

Nelle ore scorse il mercato del seme e della farina sta registrando un andamento misto.

Il mercato domestico registra la farina di soya proteica a 374 Euro partenza al porto di Ravenna e Venezia, e 373 per il febbraio dicembre, mentre il 2018 366/367 da gennaio a dicembre, valori che dovrebbero tendere a ridimensionarsi a meno di sorprese sul cambio.
Mercato dei cereali sui silos interni è sempre tenuto stante la carenza di merce per i soliti problemi logistici. In sintesi, merce a 377 al porto e 380 nei silos interni per la merce di qualità per il 103 di base il mercato gira a 172 euro in Veneto e 175 euro in Lombardia, partenza silos interni ma è più caro in Piemonte. Sempre ben tenuto seppur in calo il mercato del seme di soya che a breve dovrà risentire dei cali all'origine.
Comunque il mercato dei cereali all'interno è ancora poco liquido a causa della ridotta disponibilità di prodotto. 

Il cereale a maggior tenuta e ricercato è il grano panificabile di base, che sembra poter tentare una fuga in avanti, anche se in realtà i mulini non lavorano a ritmo pieno. Fermo l'orzo, mentre più offerti sono i grani di qualità.

Per il mercato delle Bioenergie si segnala che è ancora in corso il ridimensionamento dei cruscami di grano tenero e duro, anche se in modo anomalo in base alle aree geografiche.

Indicatori internazionali 31 gennaio 2017


l'Indice dei noli è sceso a 816 punti, il petrolio è attorno a 52,5$/bar e l'indice di cambio segna 1,06924.

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

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Il mercato è in un momento di pausa, molto lentamente perde qualche posizione e intanto in Argentina le previsioni del tempo sono migliorate.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 26 gennaio 2017
Le preoccupazioni, legate ai potenziali danni al raccolto del seme e del corn, dovuti alle forti piogge e alle inondazioni, stanno diminuendo.
L'aggiornamento ufficiale si avrà entro domani quando il Ministero dell'Agricoltura Argentino divulgherà i dati.
In Brasile, il raccolto del seme è sempre definito " eccezionale" per ora è stato raccolto il 2,2% su base nazionale (l'anno scorso, a quest'epoca, era il 1,5%) e nel Mato Grosso è al 11,5 % (l'anno scorso 8%). Nella mattinata di ieri, il mercato del seme e della farina era in fase di leggera discesa.

Il mercato di mercoledi 25/1: la farina di soya proteica a 378 Euro partenza al porto di Ravenna e Venezia, e 377 per il febbraio dicembre, mentre il 2018 368 da gennaio a dicembre. Si segnala comunque scarsità di farina di soya ai porti e che anche gli importatori nei giorni scorsi hanno riacquistato alcune loro posizioni in attesa di arrivi di merce. Mercato dei cereali sui silos interni è sempre tenuto stante la carenza di merce per i soliti problemi logistici. Prezzi quindi a 378 al porto e 380/382 nei silos interni per la merce di qualità, per il 103 di base il mercato gira a 175 euro partenza silos interni; più caro in Piemonte e poco più offerto in Veneto. Sempre ben tenuto il mercato del seme di soya.

Comunque il mercato domestico dei cereali è ancora poco liquido. Limitata è la quantità di merce disponibile ma sono restii a vendere anche i detentori che sperano in valori più favorei, difficili comunque da realizzarsi posto la stagnazione dei consumi.
Il cereale più tenuto e ricercato è il grano panificabile di base, fermo l'orzo, mentre più offerti sono i grani di qualità.

Per il mercato delle Bioenergie si segnala il ridimensionamento dei cruscami di grano tenero e duro, che ha dato il via a contratti di farinaccio da febbraio a giugno a 135 euro e di crusca a 118/120/122 euro, mentre è caccia al mais tossinato o di bassa qualità per i quali la merce in farina si posiziona da 160 euro partenza, sino a 170 euro arrivo.

Elevato è il livello di aspettativa riguardo alle mosse di Donad Trump e del suo Governo, tutto orientato, almeno a parole, alla difesa del mercato interno. La preoccupazione aleggia tra gli operatori statunitensi, tant'è che, nei giorni scorsi, almeno una trentina di grandi operatori di mercato hanno indirizzato al Presidente i loro timori per eventuali contraccolpi al mercato agricolo a seguito delle prospettate misure protezionistiche. Gli USA, occorre considerare, esporta prodotti agricoli per 38 miliardi di Dollari.

Indicatori internazionali 26 gennaio 2017


l'Indice dei noli è sceso a 862 punti, il petrolio è attorno a 53$/bar e l'indice di cambio segna 1,07394.

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

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Il mercato del seme e della farina sta mostrando un leggero calo ma la tendenza ribassista si presume non sarà così rapida come lo è stata la crescita. Dall'Argentina segnali leggermente più rassicuranti.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 23 gennaio 2017
Dopo i rialzi, determinati prevalentemente dalle previsioni del tempo in Argentina (piogge al centro e siccità al sud), sembra ora possa esserci una pausa di riflessione. La borsa di Rosario ha dato le stime di raccolto del seme di soya a 52,9 milioni di tonnellate contro il precedente di 54,40 e contro il dato USDA di 57. E' evidente quindi che i danni da maltempo non sono così gravi come ipotizzato e perciò, nonostante il perdurare di uno stato di tensione sul comparto soia, le previsioni sono generalmente più ottimistiche.
Il mercato del seme e della farina sta mostrando un leggero calo ma la tendenza ribassista si presume non sarà così rapida come lo è stata la crescita.

Nella giornata odierna il mercato ha così reagito: la farina di soya proteica a 382 Euro partenza al porto di Ravenna e Venezia, e 381 per il febbraio dicembre, mentre il 2018 369 da gennaio a dicembre. Mercato dei cereali sui silos interni sempre tenuto stante la carenza di merce per i soliti problemi logistici, quindi merce a 378 al porto e 382/384 nei silos interni per la merce di qualità per il 103 di base il mercato gira a 175 euro partenza silos interni ma è più caro in Piemonte e poco più offerto in Veneto.
Si cominciano a segnalare acquisti maggio giugno a 183 reso Brescia ma anche un luglio agosto a 195 euro. Un valore che potrebbe essere il risultato dei timori di una siccità che grava sul Nord Italia e che sta diventando il nuovo fattore destabilizzante.
Comunque il mercato dei cereali domestico si dimostra ancora è ancora poco liquido con "poca presenza di merce".

Per il mercato delle Bioenergie si segnala l'inizio del ridimensionamento dei cruscami di grano tenero e duro, mentre è caccia al mais tossinato o di bassa qualità.
Per ipotizzare una migliore stabilità occorre attendere che il mercato risenta del peso dei raccolti del Brasile, e di una ripresa del bel tempo in Argentina ma anche quelle che saranno le mosse del governo Trump sulla difesa del mercato del lavoro USA e le ipotesi di protezionismo.

Indicatori internazionali 23 gennaio 2017


l'Indice dei noli è fermo a 925 punti, il petrolio è attorno a 53$/bar e l'indice di cambio segna 1,07396.

 

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Una sommatoria di fattori hanno scatenato l'impennata della soia. Dai dati USDA, che prevedono una riduzione di 4 milioni di tonnellate di soia, alla situazione meteo sfavorevole in Argentina, i fondi cercano di trarre nuovi vantaggi e spingono al rialzo le quotazioni di soia.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 17 gennaio 2017
I dati USDA, come avevamo anticipato, hanno dato una scossa rialzista ai vari mercati. Le previsioni meteo negative, relativamente alla sconfinata area dell'Argentina, hanno dato ulteriore spinta al mercato producendo una ulteriore ondata di aumenti a partire da venerdì. Una situazione che ha influenzato in modo particolare le quotazioni della soia e che sta coinvolgendo anche il settore dei cereali.

I fondi, come prevedibile, confermano ancora una volta di essere veri padroni delle tendenze del marcato non avendo mai smesso di credere ad un rincaro del comparto soya e ora hanno tutti gli elementi plausibili per dare una ulteriore spinta verso l'alto delle quotazioni.
"..... le Borse di Buenos Aires e di Rosario - scrive un analista - stimano che su un seminativo totale del paese di circa 20 milioni di ettari, potrebbero non riuscire ad essere seminati circa 300/400.000 ettari", mentre un altro stimato analista internazionale (Mr. Cordonnier) stima che questi ettari potrebbero essere 500/600.000. La Borsa di Rosario parla di un possibile raccolto da 53/54 milioni di tonnellate contro la precedente previsione di 56 e l'USDA di giovedì era a 57. Il tutto si riassume in un deficit di max 4 milioni di tonnellate che non sono poca roba ma nemmeno una enormità, comunque sufficienti per giustificare le reazioni ascendenti dei fondi.

Infatti tutto questo ha messo le ali al mercato dei semi di soya e della farina, che logicamente peserà su tutti i proteici, ma potenzialmente in grado di influenzare altri comparti.
La reazione del mercato, a livello prezzi, è stata immediata con la farina di soya proteica a 380 Euro partenza al porto di Ravenna e Venezia. Mercato dei cereali sui silos interni sempre tenuto stante la carenza di merce per i soliti problemi logistici.

Molto ben tenuto il mercato delle farine di soya convenzionali, no Ogm anche e soprattutto per la sostenutezza del mercato del seme di soya nazionale o comunque ogm free. Il differenziale tra convenzionale e geneticamente modificato sulla 44 si attesta ormai a otre 40 Euro tonnellata.

Il mercato delle Bioenergie non è mutato. Prosegue la ricerca sempre più improbabile di mais tossinato. Un momento particolarmente molto condizionato dal mercato dei cruscami e che risente di carenza di merce sia al nord, per il calo del lavoro dell'industria molitoria, sia per gli scarsi arrivi dal sud Italia connessi ai problemi legati alla viabilità.

Le aspettative per una calmierata ai mercati rimangono legate al peso dell'abbondante raccolto brasiliano, a un miglioramento meteo dell'Argentina e alle mosse del Governo Trump.

Indicatori internazionali 17 gennaio 2017


l'Indice dei noli è risalito a 925 punti, il petrolio è attorno a 53$/bar e l'indice di cambio segna 1,06518.

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Meno seme, meno stock e minori semine. I dati USDA hanno scatenato il terremoto sui mercati. Mercato delle bioenergie ancora in difficoltà.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 13 gennaio 2017
I dati USDA di giovedi scorso hanno scatenato un terremoto nel comparto soya e sembrano preannunciarne un altro nel comparo grano. A scombussolare il mercato la stima di una mionore produzione USA di seme pari a circa 2 milioni di tonnellate inferiore a quella degli analisti. Inoltre gli stock di fine raccolto segnano 1,30 milioni di tonnellate in meno. Infine la superficie seminata a grano invernale in USA risulta essere di circa il 10% inferiore rispetto alla campagna precedente, mentre era stato stimato un calo del 5 %.

Questo ha messo le ali al mercato, con i semi di soya che hanno chiuso a + 29 punti, la farina a +13 Dollari, mentre il grano a chiuso a + 7 punti e il mais in trascinamento con un modesto + 1. Quindi i fondi hanno avuto ragione a restare lunghi di posizioni sul comparto soya cosa che ormai si notava da diversi mesi.

Comunque merce non ne manca infatti i dati mondiali il grano a 752,69 milioni di tonnellate contro 751,26 di dicembre- il mais a 1037,93 contro 1039,73 - il seme a 337,85 contro 338. Mentre gli stock sono tutti in linea con quelli degli analisti il grano a 253,29 tonnellate contro una attesa di 252,01 - il mais a 220,98 contro 221,94- e il seme a 82,32 contro 82,58.
Per i prezzi dovremo attendere le reazioni del mercato che comunque saranno significativamente al rialzo per il comparto soya, e quindi per tutti i proteici. Mercato dei cereali sui silos interni sempre più tenuto stante la carenza di merce per i soliti problemi logistici.

Molto ben tenuto il mercato delle farina di soya convenzionale e no Ogm dovuto alla chiusure di impianti sia per il sostegno del mercato del seme di soya nazionale o comunque ogm free.
Intanto i mercati dei cereali esteri continua un momento di stasi, per il mais ma di tensione per i cereali autunno vernino colpiti dal gelo senza avere la protezione del manto nevoso. Adesso vedremo come reagiranno ai dati USDA.

Il mercato delle Bioenergie non è mutato. Prosegue la ricerca sempre più improbabile di mais tossinato. Un momento particolarmente molto condizionato dal mercato dei cruscami e che risente di carenza di merce sia al nord, per il calo del lavoro dell'industria molitoria, sia per gli scarsi arrivi dal sud Italia connessi ai problemi legati alla viabilità.

La situazione del mercato rimane perciò ancora molto complessa.

Indicatori internazionali 13 gennaio 2017


l'Indice dei noli è sceso a 892 punti, il petrolio è attorno a 53$/bar e l'indice di cambio segna 1,06335.

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Volatilità ancora accentuata in questo inizio d'anno difficile e confuso. I dati provenienti dall'USDA di questa sera potrebbero attenuare l'incertezza che i mercati manifestano in questo periodo a cavallo dell'anno.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 12 gennaio 2017
Il mercato continua a mantenere una forte volatilità speculativa. Nella serata di martedi, ia fronte di stime ufficiali del raccolto Brasiliano previsto prossimo a104 milioni di tonnellate anziché le stimate 102 dell'Usda di dicembre, i valori della soia sono cresciuti. Una motivazione potrebbe essere la vicinanza dei dati USDA e comunque una certa prudenza dei fondi.
Il mercato resta sopra i 1000 punti per il seme e i 300 dollari per la farina. I fondi difendono le loro posizioni lunghe.

Una panoramica sui prezzi registrati martedi sera: farina di soya proteica partenza porto, 367 pronta, 364 per il febbraio-dicembre 2017, e 359 per il gennaio dicembre 2018, la normale 8 euro in meno, girasole proteico a 194, per il pronto e 195 per il gennaio marzo 17, il girasole normale a 150/148, il mais al porto a 180, il grano zootecnico al porto 185. Mercato dei cereali sui silos interni sempre più tenuto stante la carenza di merce per i soliti problemi logistici.
Ben solido il mercato delle farina di soya convenzionale.
Intanto i mercati dei cereali esteri registra un momento di stasi per il mais e di tensione per i cereali autunno vernini, colpiti dal gelo e privi della protezione del manto nevoso.

Mercato delle Bioenergie: prosegue la ricerca sempre più improbabile di mais tossinato. Un momento particolarmente molto condizionato dal mercato dei cruscami e che risente di carenza di merce sia al nord, per il calo del lavoro dell'industria molitoria, sia per gli scarsi arrivi dal sud Italia connessi ai problemi legati alla viabilità.

Un inizio anno tutt'altro che facile nonostante la ricchezza di commodities e consumi internazionali in linea con le aspettative ma distribuiti in modo difforme per macro aree geografiche.

Indicatori internazionali 11 gennaio 2017

l'Indice dei noli è sceso a 926 punti, il petrolio è attorno a 51$/bar e l'indice di cambio segna 1,05123.

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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