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Benessere fisico e psicologico nell'era digitale

Giovedì 4 novembre ore 20.00 incontro all’Avis di San Pancrazio

 

Sempre più persone, in particolare i giovani, soffrono di patologie legate all'utilizzo prolungato di smartphone, tablet e pc, che in alcuni casi possono portare purtroppo a conseguenze drammatiche.

Non solo pericoli derivanti dalle insidie del web, come abusi e cyber bullismo, ma anche ripercussioni a livello psicologico – vere e proprie dipendenze patologiche - e problemi legati alla vista che permangono nel tempo.

Giovedì 4 novembre alle ore 20 presso la sala convegni della sede Avis di via Giuseppe Mori 5/A a San Pancrazio si terrà l’incontro Benessere fisico, visivo e psicologico nell'era digitale”, rivolto in particolare a genitori, educatori e studenti.

I relatori saranno: Valeria Fisichella, psicologa e psicoterapeuta, che affronterà il tema delle conseguenze sulla psiche dovute ad un abuso della rete, in particolare dei social network; Concetta Gambino illustrerà invece dal punto di vista ottico effetti e rimedi dovuti alla lunga esposizione agli schermi dei dispositivi, mentre Matteo Gianniello, esperto in sicurezza informatica e ideatore del progetto Human – iniziativa di educazione digitale a cui è stato assegnato il Bollino Etico Sociale – parlerà delle insidie informatiche e delle problematiche a cui possono andare incontro soprattutto i giovani. Ingresso libero con green pass fino ad esaurimento posti.

Pubblicato in Salute e Benessere

Roma, 12 marzo - Da ieri più di 700 ragazzi si sono rivolti allo sportello online ‘Lontani ma vicini’ su Diregiovani.it, gestito da un team di 30 psicoterapeuti dell'età evolutiva dell'Istituto di Ortofonologia (IdO) al servizio di scuole e famiglie.

Le domande hanno spaziato su tutto il vivere quotidiano, stravolto dall'emergenza Coronavirus. Anche gli adulti hanno chiesto aiuto o informazioni, tra questi una professoressa ed una psicologa esterna.
"I ragazzi ci chiedono delucidazione sulle restrizioni ad uscire", spiega il team IdO alla Dire. Tra le domande più frequenti si legge 'Per quanto durerà l'emergenza? Posso andare a trovare il mio fidanzato? Di notte si può uscire?'. "Noi accogliamo le loro domande e nel rispondergli gli ricordiamo quello che è stato ribadito dai siti ufficiali del governo e dal decreto. Cerchiamo di fornire loro un contenimento all'insofferenza, alla rabbia e alla frustrazione".

Una professoressa si è rivolta allo sportello 'Lontani ma vicini' perché "si lamentava della circolare mandata dalla Dirigente rispetto a una visita d'istruzione programmata. Sosteneva che in questo momento è assurdo pensare a questo, quando c'è disappunto. Noi- fanno sapere gli psicoterapeuti- proviamo a motivare il punto di vista dell'altro, stemperando gli animi e invitando a pensare in modo positivo. Ci sintonizziamo sempre con lo stato emotivo di chi si rivolge allo sportello. Infine, ci ha scritto una psicologa che, complimentandosi del nostro servizio, ci ha chiesto informazioni su come attuarlo perché vorrebbe riprodurlo".

'Lontani ma vicini' è, infatti, uno spazio di ascolto che fa da contenitore a pensieri, riflessioni, paure e timori che inevitabilmente questa situazione può attivare in studenti, docenti e famiglie. Lo sportello di ascolto dell'IdO con Diregiovani.it si pone come risposta alla circolare dell'Organizzazione mondiale della Sanità che ricorda: 'Se ti senti sopraffatto contatta uno psicologo!".

Durante una crisi è "normale sentirsi tristi, stressati, confusi, spaventati o arrabbiati. Parlare con le persone di cui ti fidi può aiutare- consiglia l'Oms- Chiama amici e familiari. Contatta un operatore sanitario o uno psicologo se ti senti sopraffatto". Questo appello non è rimasto inascoltato, l'Istituto di Ortofonologia c'è ed è a disposizione di quanti hanno bisogno di aiuto per gestire lo stress durante l'epidemia di Coronavirus o semplicemente per capire cosa fare e come comportarsi.

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