Visualizza articoli per tag: musica

Il concerto domenica 23 febbraio, alle 11, vedrà l'ensemble di fiati del Conservatorio di Piacenza protagonista sul palcoscenico dell'Auditorium Giovanni Arvedi del Museo del Violino, a Cremona -

Piacenza, 19 febbraio 2014 -

Anno 1781: il più grande genio della storia della musica – che dall'età di 5 anni girava l'Europa ricevuto, vezzeggiato e ammirato dalle case reali e dai più reputati compositori dell'epoca – il venticinquenne Wolfgang Amadeus Mozart viene licenziato dalla corte della natia Salisburgo con una pedata nel sedere destinata a passare alla storia. Seconda metà del XIX secolo: il re di Baviera – lo sfortunato Ludwig II – scrive al suo protetto Wagner: "Non sono le prove della fedeltà e dell'amore del mio popolo che mi rendono felice, meno ancora le feste brillanti e i continui omaggi... ma il pensiero unico di servire la Sua opera". In meno di cent'anni il ruolo del musicista e della sua arte nella società sono mutati in misura inimmaginabile.
Il mondo aristocratico e razionalista di fine Settecento e le atmosfere ora decadenti, ora enfaticamente eroiche del tardo Romanticismo sono al centro del concerto che domenica 23 febbraio, alle 11, vedrà l'ensemble di fiati del Conservatorio di Piacenza protagonista sul palcoscenico dell'Auditorium Giovanni Arvedi del Museo del Violino, a Cremona.
A 150 anni dalla nascita di Richard Strauss, i docenti ed i migliori allievi del Conservatorio "Nicolini" mettono a confronto due tra i massimi capolavori della letteratura cameristica per grandi ensembles di fiati. Appartiene alla Serenata K.361 il celeberrimo l'Adagio: nel film "Amadeus" il geloso Salieri ascoltando questo brano ha la rivelazione della divina superiorità di Mozart. Tutto il brano è al tempo stesso punto d'arrivo della grande tradizione delle "Harmonie" e pietra miliare cui hanno fatto riferimento i compositori nelle epoche successive. Tra questi, spicca Richard Strauss: un secolo dopo la Gran Partita, la venerazione per Mozart e la passione per Wagner danno vita nella Suite Op.4 ad un miracoloso equilibrio tra rigore formale quasi neoclassico e genuino pathos tardo-romantico.
Al di là della evidente parentela, l'esecuzione dell'Ensemble vuole evidenziare le discontinuità tra i due universi espressivi: differenze formali e interpretative, ma anche nella presentazione. Una formula originale che vede i componenti del gruppo affrontare l'esecuzione della Serenata di Mozart quasi come 13 solisti, in piedi e senza direttore. Per il brano di Strauss i musicisti diventano una "sezione" orchestrale, condotta in un percorso più introspettivo dalla esperta bacchetta del maestro Fabrizio Dorsi, docente di Esercitazioni Orchestrali.

L'Ensemble di Fiati nasce da un'idea di Guido Campana nel dipartimento di Musica da Camera del Conservatorio di Piacenza. È una specie di laboratorio, una "bottega" dove hanno modo di incontrarsi e collaborare il mondo accademico e quello professionale. Gli allievi più giovani vengono integrati con quelli più esperti. Sono invitati a collaborare ai progetti dell'Ensemble anche studenti di altri Conservatori, e giovani talenti attivi in realtà quali l'Orchestra Giovanile Italiana e l'orchestra Verdi di Milano. Alle produzioni collaborano docenti ed ex allievi già attivi in alcune delle maggiori realtà musicali italiane ed europee: Teatro alla Scala, Pomeriggi Musicali, Münchner Philharmoniker, Staatskapelle di Dresda, Concerto Copenhagen, Europa Galante, Teatro Reale di Stoccolma.

(Fonte: ufficio stampa Fondazione Museo del Violino)

 

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia

50 serate e una ventina di località coinvolte. Oggi la presentazione nella sede della Regione Emilia-Romagna. L'assessore alla Cultura Massimo Mezzetti: "Produrre festival di tale portata e qualità è ancora più importante in un momento difficile come quello attuale" -

Bologna, 18 febbraio 2014 -

Un festival dai numeri colossali. L'edizione 2014 di Crossroads si prepara a surclassare le altisonanti cifre della sua precedente annata: circa 400 musicisti chiamati a esibirsi, circa 50 sere di spettacolo nell'arco di tre mesi, una ventina di città coinvolte sull'intero territorio della regione Emilia Romagna, una percorrenza stradale di oltre 2000 km, a voler peregrinare dalla prima all'ultima tappa di questo mastodontico festival itinerante. Crossroads giunge così alla sua quindicesima edizione, che si svilupperà dal 28 febbraio al 24 maggio: quindici anni di viaggi lungo le traiettorie sempre sorprendenti del jazz e delle musiche a esso più affini. Grandi maestri, star affermate e star emergenti, artisti che hanno segnato un'epoca del jazz e altri che si apprestano a fare lo stesso nel futuro della musica improvvisata, giovani talenti e nomi ancora di nicchia ma dalla personalità musicale di forte impatto: il cartellone di Crossroads 2014 fornirà una visione a 360° sugli stili del jazz moderno.

Crossroads 2014, organizzato come sempre da Jazz Network in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna e numerose altre istituzioni, è stato presentato questa mattina a Bologna nella sede della Giunta regionale, presenti tra gli altri l'assessore alla Cultura Massimo Mezzetti, il presidente del Jazz Network Antonio Gioiellieri e la direttrice artistica Sandra Costantini.
"E' ancora più virtuoso – ha commentato Mezzetti – che si producano festival di questa portata e qualità in un momento buio come quello attuale. Vedo – ha aggiunto l'assessore – profilarsi una profonda crisi per il settore dello spettacolo, col previsto azzeramento delle Province che non comporta un trasferimento di risorse conseguente a quello delle deleghe: quasi 5 milioni di euro destinati da questi enti alle produzioni culturali andranno semplicemente a mancare, risorse pubbliche destinate a sparire dai bilanci della cultura in Emilia Romagna".

 

Crossroads, il programma


L'apertura di Crossroads 2014 avverrà, come ormai da molti anni, al Teatro De André di Casalgrande: qui il 28 febbraio si esibiranno i Cordoba Reunion, formazione tutta argentina raccolta attorno al sassofonista Javier Girotto, da anni sulla cresta dell'onda del latin jazz.
La selezione artistica di Crossroads avrà un'ampia visuale geografica, con artisti italiani, europei, statunitensi, sudamericani, asiatici. Dal fronte statunitense arriveranno nomi di primo piano come Kurt Elling, il cantante jazz più acclamato tra quelli in attività, voce e personalità interpretativa davvero debordanti (Rimini, 5 marzo, Teatro degli Atti); il chitarrista Bill Frisell, emblema del jazz postmoderno prima e poi di una conturbante rivisitazione jazzistica delle radici folk americane (Piacenza, 2 aprile, Teatro President); il pianista Uri Caine eseguirà in prima italiana il suo nuovo progetto "Rhapsody in Blue" dedicato alle musiche di Gershwin a capo di un ensemble di otto elementi ricco dei suoi più prestigiosi collaboratori: Theo Bleckmann, Ralph Alessi, Chris Speed, Mark Helias e Jim Black tra gli altri (Imola, 12 aprile, Teatro Ebe Stignani).

Tra i numerosi esponenti del jazz italiano, spiccano i più celebri trombettisti nazionali. Enrico Rava sarà il 20 maggio al Teatro Asioli di Correggio con il suo New Quartet. A Fabrizio Bosso, stella ormai di prima grandezza, sarà dedicato uno spazio particolare. Lo si potrà infatti ascoltare in ben quattro occasioni, con formazioni e programmi musicali sempre diversi: in duo col pianista Julian Oliver Mazzariello (Solarolo, 27 marzo, Oratorio dell'Annunziata), assieme al sassofonista argentino Javier Girotto alla guida del loro sestetto Latin Mood (Russi, 24 aprile, Teatro Comunale), a capo del suo Spiritual Trio (Imola, 2 maggio, Teatro dell'Osservanza) e poi anche come special guest del quartetto del sassofonista Alessandro Scala (Massa Lombarda, 19 marzo, Sala del Carmine).

Anche quest'anno Crossroads ospiterà all'interno della sua programmazione uno dei festival italiani dalla più lunga storia: Ravenna Jazz. La quarantunesima edizione del festival ravennate si svolgerà dal 3 al 13 maggio e avrà una forma estesa: undici giorni ricchi di concerti dalle collocazioni assai varie, dai grandi nomi attesi nei teatri alle più accattivanti proposte concertistiche da club, oltre alla lunga serie dei concerti 'Aperitifs', gli appuntamenti pomeridiani in numerosi locali del centro cittadino.

L'apertura di Ravenna Jazz 2014, il 3 maggio al Teatro Alighieri, sarà affidata alla superstar delle percussioni indiane Trilok Gurtu, che accoglierà come ospite del suo gruppo Enrico Rava in una produzione originale, incontro dal quale si aspettano scintille musicali visto che Gurtu presenterà uno dei suoi progetti dalla più spiccata componente jazzistica: "Spellbound - World of Trumpets", focalizzato sulle vampate dello strumento d'ottone. Un altro mito degli incroci tra jazz e world music è il chitarrista Al Di Meola, che arriverà a Ravenna il 4 maggio per eseguire col suo quartetto un sentito e ammaliante omaggio alle musiche dei Beatles. Il Teatro Alighieri ospiterà le altre star di prima grandezza del festival: il pianista Stefano Bollani, in un duo con il fisarmonicista Antonello Salis che si preannuncia come uno scintillante incontro tra personalità dall'incontenibile estro musicale (il 10), e il grande progetto orchestrale che riunisce la tromba di Paolo Fresu, il pianoforte di Uri Caine a la PMJO Parco della Musica Jazz Orchestra impegnati in "Reflections on Sketches of Spain",rilettura filologica del capolavoro di Miles Davis e Gil Evans con aggiunta di libere interpretazioni (il 13).

Ancora più sviluppata che nella precedente edizione del festival sarà poi l'attività musicale nei club, che coinvolgerà vari locali tra Ravenna (Mama's Club), Lido Adriano (Cisim) e Piangipane (Teatro Socjale). Si inizia con una serie di duetti di grande fascino, che coinvolgono nomi assai noti del jazz ma anche della scena rock alternativa: da Raiz e Fausto Mesolella (il 6) a Luca Aquino e Carmine Ioanna (il 7), Vincent Peirani con Ulf Wakenius (l'8) e Luigi Tessarollo con Roberto Taufic (il 9). Formazioni più ampie l'11 coi funambolici Iswhat?! di Napoleon Maddox (impegnato anche in un workshop di beatbox il 10 e l'11) e il 12 con il trio formato da Raffaele Casarano, Marco Bardoscia e Boris Savoldelli e la loro rivisitazione di The Dark Side of the Moon dei Pink Floyd.

Appuntamento fuori misura sarà poi quello gratuito in Piazza del Popolo con i duecento giovanissimi musicisti, tra orchestra, percussioni e coro, che daranno vita a "Pazzi di Jazz" Young Project, sotto la direzione di Tommaso Vittorini e Ambrogio Sparagna e con la presenza solistica di Paolo Fresu (il 5).

Il mese di marzo prevede una ininterrotta sequenza di artisti di notevole interesse, a partire dal quartetto del batterista per eccellenza del jazz italiano: Roberto Gatto (Ferrara, 1 marzo, Jazz Club Torrione San Giovanni). L'8 a Massa Lombarda si ascolterà un duo che affianca altre due glorie del jazz nostrano, la cantante Maria Pia De Vito e il bassista Ares Tavolazzi, mentre un'altra cantante di fama planetaria, l'inglese Sarah Jane Morris, sarà il 9 a Gambettola (Teatro Comunale), anche lei in duo, col chitarrista Antonio Forcione. Ancora a Massa Lombarda, due giorni di "Massa Sonora", contenitore per le istanze più innovatrici del jazz italiano: il 14 il gruppo Luminal del pianista Dimitri Sillato, un solo del chitarrista Simone Massaron e il quintetto Rollerball; il 15 l'esaltante e ampia orchestra del Collettivo El Gallo Rojo. Il coinvolgente cantautore statunitense a cavallo tra jazz e soul Raul Midón sarà il 20 a Modena (La Tenda). Jazz singer e chitarrista con la grinta di una vera rocker è la canadese Terez Montcalm, che sarà il 21 a Rimini. Uno spaccato di contemporaneità statunitense risplenderà il 22 a Ferrara con il Baida Quartet del trombettista Ralph Alessi e il 26 a Parma (Casa della Musica) con il trio del pianista Joey Calderazzo. Il jazz più sofisticato e flirtante con l'avanguardia si ascolterà il 28 a Cesenatico (Teatro Comunale), con il quartetto "Special Dish" della cantante Cristina Zavalloni. Il mese si concluderà con gli appuntamenti di "Cassero Jazz" a Castel San Pietro Terme ("Cassero" Teatro Comunale): il 29 con il reading musicale ideato da Paolo Caruso e Franco Costantini, seguito dal duo che vede affiancati improvvisatori di incontenibile esuberanza come Antonello Salis (pianoforte, fisarmonica) e Hamid Drake (batteria e percussioni); il 30 con il quartetto della cantante Ada Montellanico, che affronterà il repertorio di Abbey Lincoln.

Nel mese di aprile si preannunciano momenti di grande espressività musicale: il 3 a Modena col suadente Brasile cantato da Paula Morelenbaum con il suo Bossarenova Trio; il 10 a Fusignano (Auditorium Corelli) con il racconto per voce e strumenti "Musica Semplice" eseguito dall'ottetto del chitarrista Stefano Savini; il 13 al Teatro Rossini di Lugo con le musiche e arie operistiche reinterpretate dal brillante duo che unisce il pianoforte di Danilo Rea e la tromba di Flavio Boltro; il 17 a Modena si esibirà il trio della giovanissima sassofonista cilena Melissa Aldana, che nel giro di pochi anni si è fatta largo sulla scena newyorkese, dove ora viene considerata una delle più sorprendenti rising stars. Un'altra formazione di culto è il Tinissima Quartet del sassofonista Francesco Bearzatti che proporrà il suo rivoluzionario "Monk'n'roll" (Russi, il 30, in occasione della Giornata Internazionale Unesco del Jazz).

Sempre in aprile, ben tre giornate di libera ricerca musicale a Dozza (Teatro Comunale) per "Dozza Jazz": il 4 con il trio formato da Roberto Bartoli, Pasquale Mirra e Danilo Mineo; il 5 con un doppio omaggio al sassofonista sudafricano Sean Bergin che avrà per protagonisti il duo di Daniele D'Agaro e Saverio Tasca e il Re-Union Trio (Roberto Bellatalla, Sandro Satta e Fabrizio Spera); il 6 con Youlook, ovvero Luisa Cottifogli, Aldo Mella e Gigi Biolcati.

Nel mese di maggio, oltre alla maratona di Ravenna Jazz, Crossroads farà una lunga tappa a Correggio di ben undici giorni, dal 14 al 24, per Correggio Jazz, un altro festival nel festival, quest'anno assai internazionale nei contenuti e come sempre aggiornatissimo sulle tendenze jazzistiche più attuali. Oltre al concerto di Enrico Rava il 20, il Teatro Asioli di Correggio ospiterà il trio del chitarrista Federico Casagrande (il 14; la serata sarà aperta dal quartetto della cantante Valentina Preda, classificatasi tra i vincitori del concorso "La musica Libera. Libera la musica" organizzato dalla Regione Emilia-Romagna); un appuntamento in crescendo con Dino Rubino in piano solo, seguito dal duo voce-pianoforte di Barbara Casini e Alessandro Lanzoni, per finire con un inedito trio che riunisce tutti i protagonisti della serata, con Rubino al flicorno (il 15); il pianista Fabrizio Puglisi in solo nella stessa serata con il duo "Soupstar" di Gianluca Petrella al trombone e Giovanni Guidi al pianoforte (il 16); ancora Giovanni Guidi, ma in piano solo, seguito dal duo che affianca Fabrizio Puglisi alla voce di John De Leo (il 17); il quintetto internazionale On Dog, che comprende tra gli altri il chitarrista Mark Solborg e il sassofonista Francesco Bigoni (il 21); il quintetto Overseas del contrabbassista norvegese (ma ormai newyorkesizzato) Eivind Opsvik (il 22); il trio dell'originale chitarrista danese Jakob Bro (il 23); l'omaggio a Charlie Parker in trio del multistrumentista inglese Django Bates, che in questa occasione siederà al pianoforte (il 24).

Sempre in maggio è prevista una produzione originale sulle musiche di Frank Zappa, Charles Mingus e Jimi Hendrix che vedrà coinvolti i Quintorigo assieme all'Italian Jazz Orchestra diretta da Fabio Petretti e con la partecipazione straordinaria di Roberto Gatto alla batteria (Forlì, 1 maggio, Teatro Diego Fabbri).

Informazioni
Jazz Network, tel. 0544 405666, fax 0544 405656,
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., website: www.crossroads-it.org www.erjn.it

(fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

 

In primo piano le eccellenze emiliano romagnole: ospite d'onore Laura Pausini, ambasciatrice dell'Emilia Romagna nel mondo...

Reggio Emilia, 11 febbraio 2014 -

La cantautrice reggiana Alice Pigozzi, in arte "Ally", rappresenterà l'Italia al Festival Internazionale della Canzone di Vina del Mar (Cile), in programma dal 23 al 28 febbraio. Presente all'evento in qualità di ospite d'onore Laura Pausini, ambasciatrice dell'Emilia Romagna nel mondo. Le eccellenze regionali saranno promosse durante una serata di presentazione dell'artista emiliana all'ambasciata italiana. Accompagnerà la delegazione italiana Pierluigi Saccardi, vicepresidente con delega al turismo della Provincia di Reggio Emilia e presidente Unione di Prodotto regionale Appennino e Verde. "È un grande orgoglio – spiega Saccardi – poter condividere con Alice questa esperienza in Sud America. E' un'occasione per far conoscere Reggio Emilia e l'Emilia Romagna, i valori che questa terra rappresenta in termini di cultura, di musica e tradizioni, senza dimenticare le eccellenze enogastronomiche".

Sarà la cantautrice reggiana, di Bagnolo in Piano, Alice Pigozzi, in arte Ally, a rappresentare l'Italia al Festival Internazionale della Canzone di Vina del Mar, in programma dal 23 al 28 febbraio nella località turistica cilena, sulla costa dell'Oceano Pacifico. Alla kermesse hanno partecipato in passato Bruce Springsteen, Elton John, Raffaella Carrà, Jovanotti. Presente, per questa edizione, in qualità di ospite d'onore, anche Laura Pausini, ambasciatrice dell'Emilia Romagna nel mondo.
Alice, durante la sua permanenza a Vina del Mar parteciperà con una delegazione italiana ad una serata conviviale organizzata all'Ambasciata italiana in cui saranno presentate le eccellenze del nostro territorio. Ad accompagnare la delegazione italiana Pierluigi Saccardi, vicepresidente con delega al turismo della Provincia di Reggio Emilia e presidente Appennino e Verde Emilia Romagna.
L'Emilia Romagna è una terra con una ricca tradizione gastronomica. Grazie alle sue 39 "stelle" è tra le regioni leader in Europa per marchi di qualità. Può vantare 19 marchi Dop (prodotti per i quali tutto il processo produttivo, compreso l'approvvigionamento della materia prima, avviene in un'area geografica delimitata) e 20 prodotti IGP (beni per i quali il legame tra area geografica e standard di produzione può limitarsi ad una sola fase del processo produttivo). Sono eccellenze apprezzate in tutto il mondo: dal Prosciutto di Parma al Parmigiano Reggiano, dall'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e di Reggio Emilia al Culatello, dall'olio di Brisighella al Formaggio di Fossa di Sogliano.
Il modo migliore per scoprire queste meraviglie è percorrere le Strade dei Vini e del Sapori. Duemila chilometri d'itinerari gustosi e tappe per scoprire cantine e aziende vitivinicole, caseifici, prosciuttifici, frantoi, bed&breakfast, agriturismi, ristoranti tipici.
Oggi il turismo enogastronomico appassiona tanti viaggiatori italiani e stranieri, alla ricerca d'unicità e tipicità anche per ciò che concerne il palato. L'Emilia Romagna è una delle regioni italiane più attrezzate e apprezzate per questo tipo di turismo, anche grazie alla capacità di abbinare alle eccellenze enogastronomiche invitanti proposte di vacanza, attraverso pacchetti turistici creati ad hoc.
"È un grande orgoglio – spiega Saccardi – poter condividere con Alice questa esperienza in Sud America. E' un'occasione per far conoscere Reggio Emilia e l'Emilia Romagna, i valori che questa terra rappresenta in termini di cultura, di musica e tradizioni, senza dimenticare le eccellenze enogastronomiche".

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

 

Pubblicato in Cultura Emilia
Sabato, 08 Febbraio 2014 11:16

Voi mangiate...al resto ci pensa la Musica

 Di Chiara Marando – Parma 08 Febbraio 2014

La cornice è quella del Castello di Torrechiara, in provincia di Parma, con la sua atmosfera dal fascino immortale, le sue colline silenziose e rasserenanti, un angolo da fiaba fermo nel tempo. La storia è quella della famiglia Vicari, una storia semplice, fatta di legami forti e tanta passione per il proprio territorio. Era il 1981 quando Gianquinto sostenuto dal fratello Maurizio, propone ai genitori Maria e Mario di rendere viva la loro abitazione, farne un ristorante che potesse essere un punto di riferimento dove incontrarsi, mangiare e sentirsi come a casa. Da questa semplice idea è nato il Ristorante “Al Mulino”, piccola oasi all’ombra del castello, luogo che conserva ancora oggi un’anima genuina, avulsa dalla modernità dirompente. Un’attività tutta in famiglia, Maurizio in  cucina dove mette in pratica i preziosi insegnamenti di mamma Maria, e “Quinto” in sala, perfetto oste ed intrattenitore dalla vitalità spiccata.

ce91-esterno-mulino-di-torrechiara

L’immagine è quella di una costruzione deliziosamente rustica, alle cui spalle si estende la storica vigna, piacevole location estiva per spettacoli ed eventi a tema. L’interno è arredato con accogliente semplicità:  tavoli in legno, luci calde ed avvolgenti, quadri e foto alle pareti ed un continuo via vai di affezionati clienti che non perdono mai una serata in compagnia, magari allietata da contributi musicali. Già, perché non è raro sentire le dolci note di una chitarra accompagnate dalla morbida voce di Gianquinto, oppure dei tanti artisti che improvvisano coinvolgenti concerti, un mix capace di rendere una cena speciale. La musica è da sempre parte integrante del “Mulino”, non a caso Quinto ha seguito questa sua vocazione fondando , insieme al figlio Emilio, le “Anime Salve”, una realtà composta da musicisti che insieme danno vita ad un vero e proprio tributo in memoria del  grande poeta Fabrizio De Andrè. Ormai da quindici anni si esibiscono in tutta Italia, trascinando il pubblico e dando corpo a quelle emozioni che solo la musica sa creare.

foto 13

Un luogo dove poter lasciare da parte la stressante quotidianità e salutare per qualche ora pensieri e problemi facendosi coccolare da un ambiente rassicurante, un concetto che De Andrè esprimeva al meglio nella sua meravigliosa canzone “Amico Fragile”:  “…Potevo attraversare litri e litri di coralloper raggiungere un posto che si chiamasse arrivederci…” 

E dato che anche il cibo concilia il buonumore ecco che potrete scegliere tra i piatti della cucina parmigiana per completare al meglio il quadro di una serata da ricordare. Il mio consiglio è quello di provare i profumati salumi misti accompagnati dall’intramontabile Torta Fritta e dalla specialità della casa, la sfiziosa Salsa Egisto, a base di cipolle rosse di Tropea, un vero e proprio must del locale. Poi potrete continuare con i classici tortelli di zucca, erbetta e patate con la gustosa variante al sugo di funghi oppure speck, e ancora la Bomba di riso ripiena di carne di vitello e maiale oppure la pasta del giorno condita con sugo di soffritto e salamino. Se passiamo ai secondi allora largo alla carne con le grigliate oppure il saporito Filetto “Rosa di Parma” magari servito con patate arrosto. Come sempre questi sono solo alcuni esempi per stuzzicare l’appetito. Ma non dimentichiamoci dei dolci: Semifreddo del Mulino, da scoprire, e Torte della casa come quella di mele, limone e la classica crostata con marmellata di prugne.

Qui la tradizione si sposa con l’evoluzione dei tempi che cambiano conservando quel tocco di romanticismo che non guasta mai. A pensarci bene si sta avvicinando San Valentino…provate a cliccare qui.

 

Bar Ristorante Al Mulino

Strada Mulino, 12, 43010 Torrechiara Parma

Tel. 0521 355122

www.mulinoditorrechiara.it

www.animesalve.it

 

 

 

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia

Venerdì 28 febbraio, alle 19, presso il Palapanini di Modena si tiene il concerto benefico organizzato da Radio Bruno in favore degli asili di Bastiglia e Bomporto. Sul palco i grandi nomi della musica, tra cui i Nomadi, Nek, Luca Carboni, Paolo Belli e con la partecipazione speciale di Aldo, Giovanni e Giacomo -

Modena, 31 gennaio 2014 -

L'appuntamento è al Palapanini di Modena, venerdì 28 febbraio alle ore 19 con "Teniamo Botta 2", il concerto organizzato da Radio Bruno, in collaborazione con Rock No War e Nazionale Cantanti, per raccogliere fondi per la ricostruzione degli asili alluvionati di Bastiglia e Bomporto. Un evento organizzato a tempo di record per consentire ai piccoli colpiti dall'alluvione del 19 gennaio di poter tornare sui banchi. Sul palco si esibiranno per primi i Nomadi, seguiti da Paolo Belli e la sua Big Band, Nek, Luca Carboni e Malika Ayane. Hanno aderito con entusiasmo anche Marco Ligabue, Antonella Lo Coco, Alberto Bertoli e Iskra Menarini. Da X Factor arrivano Fabio Santini e Valentina Tioli ed è prevista la partecipazione straordinaria del trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo. Altri nomi potrebbero, nel frattempo, aggiungersi alla lista di artisti.
Il concerto è dedicato a Giuseppe "Oberdan" Salvioli, il volontario di Bastiglia disperso durante l'alluvione mentre forniva aiuto ai suoi concittadini.
I biglietti costano 15 euro e sono già in prevendita presso Radio Bruno(www.radiobruno.it) e i punti vendita Booking Show (www.bookingshow.it)

In allegato la locandina scaricabile

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia

Questa sera i Sick Individuals saranno al Campus Industry Music di Parma -

Parma, 25 gennaio 2014 -

I Sick Individuals, una delle scoperte recenti della Electronic Dance Music, rappresentano già un'istituzione nel loro campo. I Sick Individuals sono Jim e Ray, due ragazzi olandesi che stanno letteralmente furoreggiando per i club di tutto il mondo: recentemente hanno messo due singoli direttamente alla posizione numero uno dell'importante dance chart di Beatport. Prima 'Blueprint' in collaborazione con Dannic e poi I AM con Axwell. Il video di I AM su Youtube in meno di 4 mesi ha collezionato oltre 600.000 visualizzazioni. Hanno firmato importanti remix per artisti di grande successo, come il remix di "I Love It" degli Icona Pop, e quello di "Right Now" di Rihanna e David Guetta.

Apertura locale ore 22.00
Inizio live Sick Individuals 01:00
Ingresso
In lista 13€. Intero al locale 15€

Per info e prenotazioni
0521 645146 - 347 3046420

(Fonte:Campus Industry Music)

 

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia

La seconda ricorrenza celebrata al Teatro Municipale sarà la Giornata della Memoria lunedì 27 gennaio alle ore 15,30 con il concerto "Il canto di Israele" con musiche composte ed eseguite dal maestro Riccardo Joshua Moretti e Spazi Sonori Ensemble -

Piacenza, 18 gennaio 2014 -

Narrazione, musica e canto per un viaggio nella musica ebraica. Nel giorno in cui ricorre l'anniversario dell'apertura dei cancelli di Auschwitz, il Teatro Municipale di Piacenza dedica un concerto con musiche di e con Riccardo Joshua Moretti, attualmente uno dei massimi compositori di musica ebraica, per la celebrazione della Giornata della Memoria.
Lunedì 27 gennaio ore 15.30 si terrà dunque , nell'ambito della Stagione "Ricorrenze in musica – Festività al Municipale", il concerto dal titolo Il canto di Israele, omonima incisione discografica del maestro Moretti, voce narrante e interprete al pianoforte insieme a Spazi Sonori Ensemble, formato dai solisti della Filarmonica Toscanini: Sandu Nagy (flauto), Daniele Titti (clarinetto), Mihaela Costea (violino), Diana Cahanescu (violoncello), Luca Reverberi (fagotto), Alberto Farolfi (contrabbasso) e Gianni Giangrasso (percussioni).
«È sempre stato molto arduo definire la musica ebraica – afferma Riccardo Joshua Moretti - perché, come in ogni cultura, in essa si possono individuare innumerevoli sfaccettature sia di genere che di contaminazione. Per questo motivo il programma spazierà dal misticismo alle sonorità del Niggun, una forma musicale che si caratterizza per l'assenza del testo che, secondo alcuni rabbini, avrebbe potuto limitare il profondo significato mistico della pura melodia. Verranno eseguite alcune danze chassidiche, legate cioè al quel movimento, nato nell'Europa dell'Est nel VIII secolo, che si identificava all'interno dell'ebraismo ortodosso come cultore della preghiera del canto e della danza».
In questo concerto Moretti, artista eclettico e carismatico, eccezionalmente canterà inoltre la preghiera Eli, Eli con la quale riesce a creare un pathos che ha sempre ammaliato la platea.

IL CANTO D'ISRAELE
Musiche composte ed eseguite
dal maestro Riccardo Joshua Moretti
e Spazi Sonori Ensemble, formato dai solisti dell'Orchestra Filarmonica A. Toscanini

SOLISTI

Sandu Nagy, Flauto
Daniele Titti, Clarinetto
Mihaela Costea, Violino
Diana Cahanescu, Violoncello
Luca Reverberi, Fagotto
Alberto Farolfi, Contrabbasso
Gianni Giangrasso, Percussioni

Riccardo Joshua Moretti
Pianoforte e voce narrante

PROGRAMMA

Danza Chassidica 1 per ensemble

La notte della Shoah per violino e pianoforte

Chassidica Trio per violino, violoncello e pianoforte

Niggun per Ensemble

Melodika per flauto e pianoforte

Bambola meccanica per violino, violoncello, contrabbasso e pianoforte

Mitzvà per Ensemble

Shalom per violino e pianoforte

Elì, Elì per canto e pianoforte

Danza Chassidica 3 per ensemble

Per info e biglietti è possibile rivolgersi alla biglietteria del Teatro Municipale di Piacenza, in via Verdi 41, al numero di telefono 0523.492251 o al fax 0523.320365 o all'indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)

 

Pubblicato in Cultura Emilia

Appuntamento domani 19 gennaio, alle 17, nell'ambito delle "Domeniche a Palazzo Farnese", con il concerto di Muzikobando e Gabriele Coen -

Piacenza, 18 gennaio 2014 -

La Cappella Ducale sarà teatro, infatti, dell'evento "Porrajmos – Una storia dimenticata", introdotto da Elena Valdini.
Alla voce, Bibiana Maffi del Cantiere Simone Weil, che organizza l'incontro insieme al Centro Culturale Italo-Tedesco e all'Amministrazione comunale, per ricordare, nell'approssimarsi del Giorno della Memoria, il dramma delle persecuzioni e dello sterminio messi in atto dal nazismo nei confronti del popolo Rom.

In allegato la locandina scaricabile

(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia

Il progetto "Dal Giappone per le Donne", Giovedì 16 gennaio alle ore 18 debutta al Teatro Municipale la Nara Women's University Orchestra, ingresso gratuito  -

Piacenza, 14 gennaio 2014 -

L'idea che molti di noi hanno del Giappone e della sua cultura, della sua società, ci deriva dalla letteratura e dalle mode che da quel paese sono arrivate anche nel mondo occidentale: pensiamo per esempio ai fumetti e ai manga che da oltre quarant'anni influenzano milioni di giovani. Un'enorme semplificazione dei messaggi, derivata dalla massificazione delle informazioni, non ci aiuta a ricordare che la cultura giapponese ha invece proprio nelle sfumature, nelle mille possibili sfaccettature, il suo segno distintivo. Riportare anche il rapporto tra la donna e la società all'interno di canoni e schemi "occidentali" può dunque condurre a fraintendimenti.
La Nara University è forse il più alto esempio di come la società giapponese consideri fondamentale fornire alle donne con particolare talento la possibilità di crescere in un luogo protetto e senza costrizioni esterne, per poter occupare con capacità e preparazione ruoli di primissimo piano in ogni ambito: culturale, politico, economico.
Quello che più colpisce nel leggere la storia di questa prestigiosa università, è che non nasce sulla scia di esempi europei o statunitensi; fu invece fondata nel 1908 con gli stessi obiettivi che si prefigge ancora oggi: preparare le donne alla leadership. Dignità e rispetto sono parole chiave nella vita di questa istituzione. Acquisire il rispetto grazie alla consapevolezza del proprio valore e del proprio talento è la via attraverso cui si snodano tutti gli insegnamenti accademici.
Il "vento di cambiamento", un motto non ufficiale che si percepisce nei corridoi di questa Università così speciale, si fonda ovviamente sulla coesione nella crescita, sullo spirito di corporazione. Sono elementi questi che, naturalmente, ritroviamo "amplificati" nella sua orchestra. In un mondo in cui la prevaricazione sulle donne e in genere sui più deboli è (anche nei paesi che si professano evoluti) una piaga di proporzioni endemiche, l'omaggio musicale della Nara University vuol dire, non solo per le donne ma per tutti i piacentini, accettare un esempio vivo di abnegazione al miglioramento e di piacere della crescita. Vuol dire applaudire giovani ragazze che, fuori da ogni metafora, potranno ottenere la considerazione e il rispetto per le capacità che avranno saputo coltivare.
L'Orchestra dell'Università di Nara è nata nel 1969 e dalla sua fondazione tiene regolarmente due concerti l'anno. Questi concerti richiamano nella splendida città che fu antica capitale del Giappone, e che è stata dichiarata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, appassionati e turisti colti da tutto il paese. Da qualche anno è usanza che uno dei due concerti si tenga all'estero, proprio nello spirito di apertura e confronto che anima l'università. Anzi, a completare l'organico di quasi ottanta elementi l'orchestra ospita spesso provenienti da altre scuole della regione: questo è ciò che avviene anche nel concerto di stasera a Piacenza.
Sul podio della Nara Women University Orchestra, salirà l'esperto Kunihiko Makimura che dedica gran parte della sua attività alla formazione di giovani talenti ed è per questo chiamato a dirigere le migliori orchestre giovanili del Sol Levante. Dopo essersi formato a Vienna, si è impegnato nel repertorio operistico divenendo in breve tempo un punto di riferimento nel suo paese, tanto da meritarsi più volte il plauso della critica. I programmi che propone, proprio per il ruolo formativo del suo lavoro con i giovani talenti, spaziano dalla musica romantica tedesca ai capolavori "americani" di Gershwin e Bernstein, da Haydn a Mozart, da Stravinskij a Henze.

Il progetto "Dal Giappone per le Donne", concerto della Nara Women's University Orchestra, è realizzato con il Patrocinio del Consolato Generale del Giappone a Milano.
Dalle donne e per le donne, un insegnamento per tutti.

Per info e biglietti è possibile rivolgersi alla biglietteria del Teatro Municipale di Piacenza, in via Verdi 41, al numero di telefono 0523.492251 o al fax 0523.320365 o all'indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

(Fonte: Fondazioni Teatri di Piacenza)

 

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia

Le tendenze del jazz della Grande Mela arrivano a Modena con "Exit Sign!", il nuovo progetto del musicista Lorenzo Conte che approda alla Tenda giovedì 9 gennaio -

Modena, 7 gennaio 2014 -

Con il concerto "Exit Signs!" riprende, dopo la pausa delle festività, la programmazione della struttura gestita dall'assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Modena. Il nuovo appuntamento con la rassegna Arts & Jam - Jazz and Others, a cura dell'associazione Muse, vedrà sul palco Lorenzo Conte al basso, Francesco Geminiani al sax, Matteo Alfonso al piano e Kyle Poole alle percussioni. Il concerto è a ingresso gratuito e avrà inizio alle 21.15; la Tenda si trova in viale Molza angolo Monte Kosica.

Sempre attento alla scena newyorchese, il contrabbassista Lorenzo Conte si lancia con "Exit Signs!" in una nuova avventura, in cui lo accompagnano, oltre al pianista veneziano Matteo Alfonso con cui ha già una collaborazione consolidata da numerosi concerti e dalla pubblicazione del cd ''Count Blessing'', due giovanissimi musicisti che risiedono oltreoceano. Al sax tenore ci sarà infatti Francesco Geminiani, classe 1990, veronese di origini e residente a New York, mentre a farla da padrone alle percussioni sarà il poco più che ventenne batterista di Los Angeles Kyle Poole. Exit Signs! è, come nella migliore tradizione del jazz, un incontro, un viaggio espressivo che incrocia diverse generazioni per dare vita a composizioni originali e arrangiamenti di brani che provengono del grande repertorio del jazz.

Arts & Jam è organizzato dalla associazione culturale Muse e da La Tenda in collaborazione con l'associazione Amici del Jazz di Modena e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, della Regione Emilia Romagna e del Comune di Modena.

Le iniziative che si svolgeranno alla Tenda nel mese di gennaio si dipaneranno sul doppio binario della legalità e della memoria, temi a cui è dedicata anche la mostra che inaugura giovedì 9: "I volti della memoria" con scatti sul tema della Memoria e dell'Antimafia realizzati dai ragazzi del Presidio Libera Peppe Tizian di Carpi. Le fotografie esposte sono di Stefania Cogliani, Federico Spaggiari e Marcello Marchesini.

Il programma aggiornato della Tenda è consultabile in internet su www.comune.modena.it/latenda o www.facebook.com/latenda; email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.), per informazioni: tel. 059 2034435-4808.


(Fonte: ufficio stampa Comune di Modena)

 

È GRATIS! Clicca qui sotto e compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna quotidiana.



"Gazzetta dell'Emilia & Dintorni non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio e a conservare la nostra indipendenza, con una piccola donazione. GRAZIE"