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Giovedì, 19 Settembre 2019 14:55

Notte Europea dei Ricercatori

Torna la Notte Europea dei Ricercatori a Bologna e Cesena, Forlì e Predappio, Ravenna e Rimini. Venerdì, i ricercatori animeranno strade, piazze e palazzi di per rispondere ai tutti i nostri quesiti sulla ricerca attraverso esperimenti, laboratori e dimostrazioni scientifiche dal vivo, mostre e visite guidate, conferenze e seminari divulgativi, spettacoli, concerti e performance artistiche suddivise nei temi più cari alla ricerca: oltre 70 attività su scienze, ambiente, meteo e clima, salute, agricoltura e alimentazione, arte-storia-cultura, tecnologia.

La serata della ricerca si apre a Bologna a Palazzo Magnani (sede UniCredit, via Zamboni 20) alle 18.00 con la cerimonia di inaugurazione e un pizzico di magia alla presenza del Rettore Francesco Ubertini. A Palazzo la serata proseguirà con la ricerca al femminile: si potrà viaggiare nello spazio comodamente seduti nel Planetario, farsi un selfie sulla Luna e scoprire curiosità sul nostro satellite, giocare con la tavola degli elementi, navigare 3D nello spazio-tempo e scansionare beni culturali (e persone!).

La Notte si arricchirà poi con esperimenti e dimostrazioni scientifiche dal vivo, mostre e visite guidate, conferenze e seminari divulgativi, spettacoli, concerti e performance artistiche, per tutti i gusti!

Cineca svelerà i segreti del funzionamento dei supercalcolatori, e della grafica interattiva a supporto dei beni culturali. Si potranno scoprire anche dettagli tecnici del nuovo supercalcolatore Leonardo che sarà installato presso il Tecnopolo di Bologna, e che conferma il ruolo di traino nell’innovazione dell’Italia nella ricerca, in un contesto internazionale.

Per chi poi vuole approfondire gli argomenti e fare le domande che “non ha mai osato fare” c’è “A tu per tuun appuntamento scientifico estemporaneo durante il quale sedersi di fronte ai ricercatori per condividere un drink e dipanare tutti i dubbi sulla scienza (dalle 20.30 alle 22.00 alla Scuderia in Piazza Verdi). Un faccia a faccia sarà anche al centro del gioco interattivo per conoscere da vicino i ricercatori dell’Università e del CNR coinvolti nei progetti Marie Curie e scoprire cosa fa l’Europa per formare scienziati senza frontiere.

Lungo via Zamboni si potranno trovare numerosi exhibit e laboratori interattivi come quelli proposti da CNR per approfondire tematiche legate all’ambiente (fenomeni atmosferici, storia del mare, comunicazione delle piante, architettura e geologia del territorio) (AA07, AMB02, AMB04, CULT12), alle nuove tecnologie (elettronica per le auto elettriche, innovazioni tecnologiche della seta)(TEC01, TEC05) e alla salute (DNA/eredità genetica, luce e nanotecnologie per la salute) (SCI02, SCI04, SCI05).

L’INGV proporrà uno sguardo sul nostro pianeta irrequieto, raccontando diversi processi geologici utilizzando materiali semplici, filmati e attività interattive adatte anche ai bambini. Quest’anno, una particolare attenzione verrà data all’Isola di Stromboli e alle due eruzioni parossistiche che sono avvenute nel corso dell’estate (SCI11 Il pianeta in movimento).

Lo sguardo si solleverà al cielo con gli exhibit di INAF che ci consentiranno di scendere sulla Luna con la realtà virtuale, manovrare piccoli rover sul suolo di Marte e vedere l’invisibile con le onde radio (SCI06 - SCI07). 

L’Università di Bologna dedica esperimenti, exhibit interattivi e mostre a tre grandi temi: sostenibilità, salute e cultura. Un percorso esplorativo tra Ambiente, Agricoltura e Alimentazione permetterà di scoprire che la sostenibilità è nelle nostre mani e scoprire come raccogliere i frutti dello spreco, migliorare le produzioni agricole e animali in maniera green e comprendere come comunicano le piante (AAA01-05 e CULT 22). E ancora, si potranno conoscere le soluzioni innovative e sostenibili per le strade di domani e seguire il viaggio del carbonio per capire l’impatto che le attività umane hanno sul nostro pianeta e sui nostri mari attraverso l’osservazione di rocce e fossili…o tuffandosi nel blu (TEC08, SCI14). La cultura sarà protagonista grazie all’affascinante viaggio tra le carte degli autori, da Dante a Piero Camporesi, a cura del gruppo Manuscreative dell’Ateneo, che animerà la Via Zamboni anche ad alta voce con una maratona di lettura dalle 19.00 (CULT 03-11, CULT 18). Sarà possibile giocare con la filosofia ed esercitare il pensiero critico con laboratori per tutte le età (CULT13). La “cultura” del Sistema Museale di Ateneo uscirà dal Museo e animerà piazza Scaravilli con un percorso in realtà aumentata sul mito di Frankenstein e una indagine sui volumi di Ulisse Aldrovandi (CULT 15-16).  Infine, spazio alla ricerca in ambito medico con un labirinto per scoprire la lunga strada che porta allo sviluppo di farmaci e tante attività per scoprire la fabbrica di energia delle cellule, come lavorano mano, occhio e cervello, i nanodispositivi che ci tengono in vita e come la ricerca neurologica può migliorare la nostra vita (SAL01-04; TEC04). 

Fra i laboratori per bambini e ragazzi disseminati lungo la strada ci sarà quello proposto da INFN intitolato “Hadro Craps” che, giocando, insegnerà a costruire i mattoni che compongono la materia ordinaria e non (SCI10), o da INAF che con “Colori in codice” ci farà capire come passare dai numeri alle immagini degli oggetti astronomici (SCI15). Con il Sistema Museale di Ateneo si costruiranno, invece, nidi con materiali di riciclo per aiutare uccelli e insetti a trovare un riparo per l’inverno (CULT 22; per bambini dagli 8 anni e famiglie). Il tema del riciclo e la salvaguardia dell’ambiente saranno anche al centro dello spettacolo “L'uomo Mangiacarta” che porterà la magia di un teatro di cartone, sagome colorate e fondi scorrevoli per riflettere sull’importanza degli alberi (ore 19.00, CULT 14).

Ancora INFN proporrà diversi laboratori adatti a tutti, sia adulti che ragazzi, come “C'è Nebbia e nebbia” (SCI09) per osservare la radioattività naturale con la Camera a Nebbia,  il rivelatore che ha fatto la storia della fisica delle particelle, o la “Doccia Cosmica” (SCI03) per immergersi nelle cascate di radiazione di origine cosmica che ci piovono sulla testa, o anche per giocare con l’“Intelligenza Artificiale” (TEC03), quei cervelli elettronici che ci aiutano nell’apprendimento e la comprensione di ingenti moli di dati.

Durante la Notte ci saranno anche diverse conferenze e conversazioni pubbliche come quella organizzata da INGV e Università di Bologna che si muove fra scienza e filosofia per valutare insieme se, come e quando il parere esperto è utile e necessario a guidare le scelte della società civile (CULT21). Si potrà poi assistere alla proiezione speciale del docufilm “Il Cacciatore di dinosauri”, realizzato da National Geographic sul contrabbando di fossili di dinosauro con protagonista Federico Fanti, docente di Paleontologia all’Università di Bologna e National Geographic Explorer, che sarà presente in sala (ore 21.00; CULT 17).

Fra le attività organizzate per la notte del 27 settembre si segnalano anche le visite guidate in città: dalla collaborazione tra il CNR e la guida Anna Brini è nato un tour guidato su storia e architettura della zona Universitaria, con focus sui materiali di costruzione della città e sui loro problemi di degrado e conservazione (TOUR03). I luoghi di interesse storico per la città, come i Bagni di Mario e il rifugio antiaereo di Villa Revedin, saranno presentati al pubblico dalle associazioni Succede Solo a Bologna e Associazione amici delle vie d'acqua e dei sotterranei di Bologna nei loro aspetti di ricerca ingegneristica (TOUR01-TOUR02). Il cielo sarà invece protagonista delle visite guidate su prenotazione al Museo della Specola, aperto per l’occasione (NDR04).

Grande attenzione anche alle collaborazioni con le scuole: alle Scuole Testoni Fioravanti CNR porta un evento satellite della Notte, con attività, dimostrazioni, mostre e incontri dedicati al pubblico di tutte le età sulle Materie Prime, l’Economia Circolare e la Bioeconomia, proposti da studenti e ricercatori del CNR che hanno collaborato nei progetti Europei “Raw Matters Ambassadors at Schools” e BBI-UrBioFuture (NDR03). In Via Zamboni gli studenti del Liceo Valeriani di Imola presentano, in collaborazione con il CNR e Moverim-Bruxelles, un gioco interattivo per scoprire le innovazioni nel campo dell’elettronica per le auto elettriche (TEC05) e a Palazzo Magnani, in collaborazione con l’Università di Bologna, studentesse del Righi racconteranno quadri e affreschi.

Contemporaneamente i ricercatori dell’Alma Mater saranno impegnati in moltissime attività anche nei campus universitari di Cesena, Forlì e Predappio, Ravenna e Rimini.

Per l’edizione bolognese sono coinvolti oltre trecento ricercatori chiamati a rapporto tra i centri di ricerca coinvolti nel progetto coordinati del Consorzio Interuniversitario CINECA: Università di Bologna, Consiglio Nazionale delle Ricerche Area di Bologna (CNR), Istituto nazionale di Fisica Nucleare (INFN) Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), oltre alla società di comunicazione ComunicaMente. 

Per il biennio 2018-2019 il progetto Society, ideato dai maggiori centri di ricerca del territorio, è stato finanziato dalla Comunità Europea.

Proseguono nel frattempo le iniziative del ricco calendario di conferenze, mostre, visite guidate, incontri e laboratori in attesa della Notte Europea dei Ricercatori con gli ultimi appuntamenti previsti nei prossimi giorni.

Hanno aderito alla notte Europea dei Ricercatori di Society numerose e significative realtà territoriali: 

ACCADEMIA DELLE BELLE ARTI • ACCADEMIA DELLE SCIENZE • AGRISOPHIA NATURAL GARDEN DESIGN • ALEAASSOCIAZIONE PER LOSTUDIO DEL GIOCOD’AZZARDO E DEICOMPORTAMENTI A RISCHIO • ANNA BRINI GUIDA • ART – ER ATTRATTIVITÀ RICERCA TERRITORIO • ASD ONDA SOLARE • ASSOCIAZIONE AMICI DELLE ACQUE • ASSOCIAZIONE ARE ERE IRE • ASSOCIAZIONE ASTROFILI BOLOGNESI • ASSOCIAZIONE BIOGINNASTICA • ASSOCIAZIONE CULTURALE LE FORCHETTE • ASSOCIAZIONE NUOVA CIVILTÀ DELLE MACCHINE • ASSOCIAZIONE STUDENTESCA SENZA LIMITI • ASSOCIAZIONE SPAZI INDECISI • ASSOCIAZIONE SUCCEDE SOLO A BOLOGNA • BIBLIOTECA GAMBALUNGA • BIBLIOTECA MALATESTIANA • BOLOGNA MUSEI • CENTRO MeTRa •CHERENKOV TELESCOPE ARRAY OBSERVATORY gGmbH • CINEMA FULGOR RIMINI • CINETECA DI BOLOGNA • CINETECA RIMINI • COMUNE DI BOLOGNA • COMUNE DI BOLOGNA SALABORSA • CONSERVATORIO BRUNO MADERNA • CONSORZIO CANALI DI RENO E SAVENA IN BOLOGNA •COOPERATIVA DIALOGOS • COSTARENA • CONSIGLIO PER LA RICERCA IN AGRICOLTURA E L’ANALISI DELL’ECONOMIA AGRARIA • CUBO UNIPOL • DANZA E TEATRO MOVIMENTO CENTRALE • EMILIA ROMAGNA TEATRI FONDAZIONE • ENSEMBLE ORPHEUS • EUROPE DIRECT COMUNE DI BOLOGNA • EUROPE DIRECT ER ASSEMBLEA LEGISLATIVA • EUROPE DIRECT ER DIREZIONE GENERALE ECONOMIA DELLA CONOSCENZA, DEL LAVORO E DELL’IMPRESA • FONDAZIONE CASSA DEI RISPARMI DI FORLÌ • FONDAZIONE CMCC • FONDAZIONE DEL MONTE • FONDAZIONE DUCATI • FONDAZIONE GOLINELLI • FONDAZIONE GUGLIELMO MARCONI • FONDAZIONE VILLA GHIGI • GRUPPOSPELEOLOGICO BOLOGNESE UNIONE SPELEOLOGICABOLOGNESE • HEART AND MUSIC FOR LIFE • IRCCS ISTITUTO ORTOPEDICO RIZZOLI • IRCCS ISTITUTO DELLE SCIENZE NEUROLOGICHE • IRST ISTITUTO SCIENTIFICO ROMAGNOLO PER LO STUDIO E LA CURA DEI TUMORI • ISPRA - ISTITUTO SUPERIORE PER LA PROTEZIONE E LA RICERCA AMBIENTALE • ISTAT • ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE ETTORE MAJORANA S. LAZZARO • ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSE ALBERTO MARVELLI • ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE ENRICO FERMI MODENA • ISTITUZIONE BIBLIOTECHE DI BOLOGNA • KILOWATT • LA PEDIVELLA ASSOCIAZIONE • LA ROMANA • LICEO COPERNICO BOLOGNA• LICEO GINNASIOGALVANI BOLOGNA • LICEO MALPIGHI BOLOGNA• LICEO RAMBALDI VALERIANI IMOLA • LICEO SCIENTIFICO A. ORIANI RAVENNA • LICEO SCIENTIFICO RIGHI BOLOGNA • LICEOSCIENTIFICO SABIN BOLOGNA• MAMbo •MARIE CURIE ALUMNI ASSOCIATION •MUSEO CIVICO DEL RISORGIMENTO • MUSEO DEL CIELO E DELLA TERRA • MUSEO DEL PATRIMONIO INDUSTRIALE • MUSEO EBRAICO • MUSEO STORICO DELLA FISICA E CENTRO STUDI ENRICO FERMI • NATIONAL GEOGRAPHIC • PALAZZO MAGNANI • PARCHI EMILIA CENTRALE – PARCO DEL FRIGNANO • SCUDERIA FF URBAN COQLAB • SCUOLA SUPERIORE DI STUDI SULLA CITTÀ E IL TERRITORIO • SCUOLA MEDIA TESTONI-FIORAVANTI • SETTIMANA DEL BUON VIVERE • SGR PER LA CULTURA • SOCIETÀ EDITRICE IL MULINO • START ROMAGNA • TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA • TEATRO COMUNALE DI PREDAPPIO • THE MARCONI SOCIETY • TPER • TREKKING ITALIA SEZIONE EMILIA – ROMAGNA • UNIBO MOTORSPORT • UNICREDIT •UNIJUNIOR - ASSOCIAZIONE LEO SCIENZA • UNIRIMINI • VELOSTAZIONE DYNAMO • WEBTV

La Notte Europea dei Ricercatori è un’iniziativa promossa dalla Commissione Europea fin dal 2005 che coinvolge ogni anno migliaia di ricercatori e istituzioni di ricerca in tutti i paesi europei.

La Notte Europea dei Ricercatori ha luogo ogni anno in tutta Europa, e paesi limitrofi, l’ultimo venerdì di Settembre. Nel 2019 gli eventi si svolgeranno simultaneamente il 27 settembre in più di 300 città. L’obiettivo è di creare occasioni di incontro tra ricercatori e cittadini per diffondere la cultura scientifica e la conoscenza delle professioni della ricerca in un contesto informale e stimolante. 

La Notte è sostenuta dalla Commissione Europea nell’ambito delle Marie Skłodowska-Curie Actions, un programma della UE con l’obiettivo di promuovere le carriere dei ricercatori in Europa.

L’Italia ha aderito da subito all’iniziativa europea con una molteplicità di progetti che ne fanno tradizionalmente uno dei paesi europei con il maggior numero di eventi sparsi sul territorio. L’edizione 2019 coinvolge in Italia 9 progetti per un totale di oltre 80 città.

Il programma completo e maggiori informazioni su nottedeiricercatori-society.eu/

Alice e Antonello, una sarda e un lucano, la città di Parma e un sogno che si realizza. Libreria Diari di bordo-Libri per viaggiare.

Di Nicola Comparato Parma 18 settembre 2019 - La libreria “Diari di bordo” a Parma, non è la solita libreria, non è solo un posto dove fare acquisti, “Diari di bordo” è un sogno che si realizza, il sogno di Alice Pisu e Antonello Saiz. Alice e Antonello si conoscono in una libreria, sono colleghi, sono molto affiatati e lavorando insieme scoprono di avere tante cose in comune.

Un giorno purtroppo, entrambi vengono licenziati, ma nonostante il dispiacere e la preoccupazione, i due amici decidono di unire la loro conoscenza, le loro passioni e le loro forze per dare vita ad un progetto innovativo. Ed è così che nel settembre del 2014 nasce il progetto “Diari di Bordo”, una piccola libreria indipendente situata nel centro storico di Parma, che fin da subito si differenzia da tutte le altre presenti sul territorio per le tematiche trattate, prima fra tutte quella del viaggio, per la ricerca di valida editoria indipendente e per il rapporto “vecchio stile” tra libraio e lettore.

Degni di nota anche gli eventi proposti da Alice e Antonello, originali, divertenti e capaci di rendere protagonisti assoluti autori e lettori, che grazie all’atmosfera amichevole e calorosa che offre la libreria “Diari di bordo”, si sentono tutti parte di una grande famiglia.

Prossimi eventi:

Giovedì 19 settembre ore 20.45, con il gruppo di lettura “La Paloma”, inizia il ciclo di letture intitolato “Vita Precaria”. Si parlerà del libro di Cecilia Guidotti “Il pieno della felicità” (Minimum fax).

https://www.facebook.com/events/2977133722511207/?ti=cl 

Venerdì 20 settembre alle ore 18, Marco Proietti Mancini ci racconta il libro “Non serve nascondersi” edito da “Miraggi Edizioni”. Durante la serata brevi letture dedicate ad Elide la Vecchia ad un anno dalla sua scomparsa.

https://www.facebook.com/events/620385478451309/?ti=cl 

Sabato 21 settembre a partire dalle ore 19, quinto compleanno “Diari di Bordo”

https://www.facebook.com/events/681057039027770/?ti=cl 

“LIBRERIA DIARI DI BORDO-LIBRI PER VIAGGIARE IN BORGO SANTA BRIGIDA 9 A PARMA”

Per saperne di più il link della pagina Facebook della libreria “Diari di bordo”

https://www.facebook.com/libreriadiaridibordo/ 

(Foto scattata da Emiliano Zampella)

 

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Pubblicato in Cultura Parma
Martedì, 17 Settembre 2019 16:27

Il 21 e 22  settembre 2019 Parma sarà medievale

"Un'iniziativa attesa che quest'anno si incastrerà con le tante previste nello stesso weekend in città" ha commentato Cristiano Casa assessore al Centro Storico e al Turismo del Comune di Parma di Parma "che ogni anno rinnova la partecipazione del pubblico e dei cittadini, coinvolgendo parmigiani di ogni età, i Cittadini Consiglieri Volontari e mostrando una sana competizione tra le porte e un affetto per Parma che cresce e che ogni anno porta anche visitatori da altri città". 

La novità più importante dell’evento, organizzato dal Centro Sportivo Italiano, con il patrocinio del Comune, è il cambio di location, visto che ad ospitare le corse dei Palii e l’animazione di sbandieratori, musici e figuranti sarà il Parco Ducale. La manifestazione prenderà il via come consuetudine verso le ore 15.30 della giornata di sabato, con l’apertura del villaggio medievale all’interno del giardino storico. Ad animarlo sbandieratori, antichi mestieri, musici antichi itineranti, giullari e giocolieri, mostra e volo di uccelli rapaci, attraverso i quali assaggiare uno scorcio di vita medievale. "Una ampia piazza medievale con tutte le attrazioni degli anni passati invaderà il Parco Ducale" ha commentato Florio Manghi Presidente CSI "che avrà anche un maggior approfondimento storico grazie alla collaborazione con l'Università di Parma" (presente alla presentazione Filippo Fontana responsabile operativo del progetto regionale SFERA di valorizzazione di spazi e forme dell'Emilia Romagna antica).

Nel tardo pomeriggio prevista la messa in scena del fidanzamento di Ghiberto da Correggio e Maddalena Rossi che verrà allietata dal coro di Porta Nuova e dallo spettacolo di giullari e saltimbanchi, prima dello spostamento in Cattedrale alle 19,30 per la benedizione dei palii dipinti

Domenica la giornata inizierà alle 10.30 quando drappelli formati da sbandieratori partiranno dalle porte di piazzale Santa Croce, via Garibaldi, barrera Bixio, barriera Repubblica e barriera Farini, seguendo ognuno un itinerario prestabilito. 

 
Alle 14.30, invece, sempre dalle cinque porte storiche della città, San Francesco, Santa Croce, San Barnaba, San Michele e Porta Nuova, partiranno cortei formati da atleti, figuranti e sbandieratori, che raggiungeranno il Parco Ducale dove si uniranno con altri figuranti per il Grande Corteo Storico. Quest’ultimo sfilerà nel viale centrale del Parco, girando poi intorno al laghetto e facendo infine ritorno alle postazioni assegnate. 
Dopo le 16.00 la giornata entrerà nel vivo con la corsa dei Palii. 
Alle 17.00 sarà la volta del Palio Asinorum, dedicato ai bambini che correranno in sella a piccoli asinelli, alle 17.25 del Palio dei Giovani e alle 17.50 al Palio Special.
 
A concludere le corse saranno come da tradizione il Palio del Panno Verde (corsa a staffetta femminile) e quello dello Scarlatto (corsa a staffetta maschile).  Durante tutto il corso della manifestazione, sia sabato che domenica, sarà attiva la Taverna Medievale, nella quale gustare ottimi prodotti di cucina locale e street food. 

Guarda le foto della scorsa edizione

Pubblicato in Dove andiamo? Parma
Martedì, 17 Settembre 2019 15:20

Lost in Pop…una giornata a Modena Nerd - FOTO

Chiude con il botto la IV edizione di Modena Nerd, con oltre 23 mila visitatori nel weekend d’apertura. La manifestazione dedicata alla cultura Pop piace perché riesce a catalizzare l’entusiasmo di giovani e non. 

Di Manuela Fiorini – foto di Manuela Fiorini

Modena –

Lo confesso, sono orgogliosamente Nerd, lo ero anche quando il termine era dispregiativo, perché tra fumetti, manga, anime giapponesi ed action figures ci ho sempre sguazzato. Ho avuto anche il periodo del disegno, in cui disegnavo fumetti dalla mattina alla sera, immaginandomi un futuro da mangaka o da cartoonist…Così, quando la parola “nerd” è stata sdoganata, anzi, è diventata la bandiera della cultura Pop, non nego che sul mio viso è affiorato un sorriso di soddisfazione, che è diventato di entusiasmo quando è stata pensata una manifestazione, Modena Nerd, dedicata alla cultura Pop, che quest’anno ha festeggiato il suo 4° compleanno. 

Vedere come questa fiera sia sempre più frequentata (quest’anno i dati hanno fatto registrare 23 mila visitatori in due giorni, provenienti da tutta Italia) non può fare che piacere, soprattutto perché il nerd che è in te, e che per parecchi anni hai lasciato ben nascosto, è anche in migliaia di persone di tutte le età. 

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Così, anche quest’anno, eccomi qui, insieme alla mia amica blogger, orgogliosamente nerd pure lei, a goderci la fiera, parlando a ruota libera e senza timore di essere guardate in tralice da chi, invece, ha preferito il più dotto Festival Filosofia. La prima cosa che colpisce, il sabato di apertura, è l’enorme serpentone umana che attende di fare il biglietto. Se il buongiorno si vede dal mattino, oggi ci sarà il pienone. 

Viro verso il mio padiglione preferito, quello dei gadget. Sono cresciuta a pane e Lady Oscar, e a tutti i cartoni animati “quelli belli”, degli anni 80 e 90, con una trama, quelli che ti facevano innamorare dei protagonisti, quelli che…quando scattava la sigla di fine puntata, non vedevi l’ora che arrivasse il giorno dopo per il seguito, quelli, che…sì, insomma, i bambini di oggi si sognano perché trattavano di temi adulti che avrebbero scomodato il Moige, quindi meglio virare sui grugniti di Peppa Pig o sui suoni non sense dei Teletubbies. 

E a noi che…volevamo essere Candy per innamorarci di Terence, che davanti a una puntata di Georgie facevamo il tifo per Abel o per Arthur, che volevamo anche noi incontrare i folletti spaziali che ci donassero la bacchetta magica per trasformaci nell’Incantevole Creamy…e che collezionavamo le figurine degli album Panini che ci venivano regalati davanti alla scuola…non resta che crogiolarci nella nostalgia.

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Ogni edizione di Modena Nerd è un viaggio indietro nel tempo, che risveglia il “bambino interiore” di molti trenta-quarantenni. Così, eccomi a spulciare tra i manga giapponesi, ammirare le action figure dei beniamini di ieri e di oggi, oppure passare in rassegna i DVD alla ricerca di film di Miyazaki da aggiungere alla collezione. 

E poi tante curiosità, dalle katane giapponesi agli snack provenienti dal paese del Sol Levante, dai bastoncini Mikado ai gusti più curiosi, ai dolcetti ripieni ai fagioli azuki, fino agli immancabili noodles in bicchiere, da “rianimare” con l’acqua calda. E, per i nostalgici, ecco i chewing-gum Frizzy Pazzi, che in bocca scatenavano la Seconda Guerra Mondiale! E poi, ancora, la cherry Cola, la versione alla ciliegia della Coca Cola, pensata per il mercato giapponese, fino agli energy drink con le lattine da collezione dei Pokemon. 

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E, a proposito di collezione, tanti i gadget a tema Harry Potter, dalle bacchette a sciarpe, calzini e magliette con i simboli delle “case” di Hogwarts e tanti, tantissimi Funko Pop, i pupazzetti in vinile, versione “pucciosa” di cantanti, attori, personaggi di serie TV, cartoni animati, videogames, film, che hanno scatenato una vera e propria mania tra i collezionisti. Se devo andare a cercare classico pelo nell’uovo, i prezzi dei gadget mi sono sembrati un po’alti, non solo rispetto a internet, che ormai non teme concorrenza, ma anche rispetto ai negozi tradizionali. Ma ormai, si sa, l’”effetto fiera” è anche questo.

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Ad Artist Alley, l’area dedicata agli artisti e disegnatori, ci sarei rimasta per ore. Guardare la “magia” che esce dalle mani degli illustratori, dei fumettisti, di come i personaggi escano magicamente dalla matita per poi prendere forma e colore è qualcosa di estremamente affascinante. L’arte scorre a fiumi, così come la passione per questo lavoro. Quando leggiamo un fumetto, dovremmo sempre ricordare l’arte che ci sta dietro…

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Altro padiglione, altra forma di arte: quella di creare con i mattoncini Lego…Un altro ritorno all’infanzia, quando con i mattoncini ci si costruiva al massimo una casetta o la stazione della Polizia. Invece, i mattoncini dati in mano ad artisti, e anche un po’ ingegneri, danno vita a interi mondi, dalle città ai castelli e villaggi medievali, dai monumenti (quest’anno c’era anche una Ghirlandina, la torre campanaria simbolo di Modena) nazionali e non. Tutti con dovizia di particolari che potrebbero sfuggire agli sguardi meno attenti, ma che denotano l’attenzione dell’artista.

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Tanti anche i cosplayer, appassionati vestiti come i personaggi di fumetti, videogiochi, ma anche film, soprattutto horror, eroi Marvel, ma anche Harry Potter e il Trono di Spade hanno riscosso molto successo. Colpisce la perizia con cui sono realizzati i costumi e come il cosplayer riesca a entrare nel personaggio da attore consumato, replicandone espressioni e atteggiamenti. Al punto che scattarsi un selfie con il clone di Iron Man ha la stessa soddisfazione di uno scatto con quello originale.

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Forse non ho l’età per apprezzare gli Youtuber o i videogiochi di ultima generazione, ma certamente davanti a quelli da tavolo o ai videogiochi vintage una lacrimuccia mi è sorta. E la cosa più bella ed emozionante è stata vedere insieme nonni e nipoti, genitori e figli, ma anche nonni senza nipoti e genitori che hanno lasciato i figli a casa, per dare sfogo al Nerd che è in ognuno di noi. 

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Pubblicato in Cronaca Modena

Dal 20 settembre al 27 ottobre 2019 a Parma, presso le sale di Palazzo Pigorini, è allestita la mostra “Resilient” di Marco Gualazzini. L’esposizione, a cura di Alessandra Mauro, raccoglie circa 40 fotografie che raccontano i reportage realizzati in Africa dal 2009 al 2018  che raccontano i reportage realizzati in Africa dal 2009 al 2018 dal fotografo parmigiano Marco Gualazzini, selezionate dall’omonimo libro, nato da un’idea del collezionista d’arte Giampaolo Cagnin insieme a Roberto Koch di Contrasto e allo stesso Gualazzini.

La mostra è organizzata dall’assessorato alla Cultura del Comune di Parma in collaborazione con Contrasto e l’allestimento è realizzato grazie alla sponsorizzazione tecnica di: Synergetic, Eliofototecnica Barbieri, Galloni Costruzioni, Adorni Distribuzione Grafiche e Miracle Company.

“Siamo orgogliosi – ha detto durante la preview alla stampa l'assessore alla Cultura Michele Guerra – di aver portato a Parma questa mostra che ci porta in un mondo lontano ma che ha molte cose da dire alla nostra città”.

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“La mostra racconta – ha sottolineato il fotografo Marco Gualazzini – dieci anni di crisi umanitaria in Africa. Portarla a Parma dopo l'esposizione a Milano, rispetto la quale abbiamo aggiunto un paio di scatti inediti, significa tenere alto il livello di attenzione su questa problematica che continua a mietere vittime”.

La resilienza è la capacità di un sistema di adattarsi al cambiamento; Marco Gualazzini nel suo lavoro cerca di testimoniare in che modo il continente africano reagisca ai problemi e alle crisi che lo flagellano con una capacità di resilienza straordinaria e insieme drammatica. Le immagini in mostra sono il frutto di un lungo lavoro di quasi dieci anni che hanno portato l’autore ad esplorare l’Africa alla ricerca di storie e vicende inedite. Storie che nessuno vorrebbe sentire.

È il caso delle sue immagini del Congo, paese piegato dalle credenze popolari e dal rapporto tra religione e stregoneria, dove chi soffre di malattie mentali viene tuttora considerato un indemoniato e lo stupro è usato come arma di guerra (ogni anno vengono stuprate 15.000 donne); o il Mali tormentato dalla guerra e dalle infiltrazioni islamiste nell’Africa subsahariana.

Nei suoi reportage Gualazzini documenta le condizioni del Sudan del Sud e della Somalia, uno tra i paesi più pericolosi e meno accessibili per stranieri e giornalisti. Durante il suo ultimo viaggio, nel 2018, il fotografo ha testimoniato la grave crisi umanitaria in corso lungo il bacino del lago Ciad, dovuta alla desertificazione come conseguenza del cambiamento climatico.

L'inaugurazione della mostra è in programma venerdì 20 settembre alle ore 18 alla presenza dell'autore e dell’Assessore alla Cultura del Comune di Parma Michele Guerra

La mostra è poi visitabile a ingresso gratuito fino a domenica 27 ottobre nei seguenti orari: mercoledì e giovedì dalle 15 alle 19; dal venerdì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 (lunedì e martedì chiuso).

Presso Palazzo Pigorini è allestito anche un bookshop a cura di Contrasto in cui sarà in vendita il volume che ha ispirato la mostra oltre ad altre pubblicazioni della medesima casa editrice.

 

La nostra intervista a Marco Gualazzini

 

Pubblicato in Dove andiamo? Parma

“Libera l'arte”, Parma partecipa al progetto per la valorizzazione del patrimonio storico-artistico con il gruppo scultoreo di Palazzo Ducale.

Parma, 13 settembre 2019

L’assessorato alla Cultura del Comune di Parma ha aderito al progetto “Libera l’arte”, un progetto pensato dal gruppo Colgate-Palmolive in partnership con Fondaco Italia, dedicato a investire nella valorizzazione del patrimonio storico-artistico del nostro Paese, scardinando le classiche leve della pubblicità tout court, con l’obiettivo di intraprendere un rapporto diretto con le comunità locali e con i consumatori.

Otto opere d’arte, in cinque regioni d’Italia (Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Toscana e Lazio) saranno in gara per tornare all’originario splendore, grazie alla partecipazione attiva di tutti i cittadini italiani, che sono invitati a votare l’opera preferita sul sito www.sanex.com/it

Il Comune di Parma partecipa al progetto “Libera l’arte” (nato per far conoscere e promuovere la linea di prodotti “Sanex”) proponendo il restauro delle sculture di Jean-Baptiste Boudard, in marmo bianco di Carrara, denominate “Pomona”, “Pale”, “Trittolemo” e “Vertumno”, risalenti al 1757 e situate davanti all’ingresso principale del Palazzo Ducale all’interno dell’omonimo Giardino.

“Le quattro sculture in marmo bianco di Carrara, Pomona, Pale, Trittolemo, Vertumno, complesso scultoreo di Jean-Baptiste Boudard, collocate dal 1756 nel Parco Ducale della città di Parma, hanno bisogno di aiuto per tornare a risplendere nella loro bellezza ed eleganza – sottolinea l’assessore alla Cultura del Comune di Parma Michele Guerra - un grazie dal Comune di Parma alla sensibilità di questo progetto che, ci auguriamo, potrà prendersi cura di loro.”

Il processo per votare l’opera preferita sul sito www.sanex.com/it-itè semplice e veloce, non sarà necessario registrarsi o fornire alcuna informazione personale.

La proclamazione della vincitrice, l’opera più votata, avverrà il 9 ottobre e la riconsegna dell’opera restaurata è prevista entro gennaio 2020. L’auspicio è che attraverso Sanex il progetto trovi la più ampia diffusione.

Le altre opere in votazione: la statua di Artemide di Palazzo Reale a Torino, la statua della Madonna del Coazzone del Castello Sforzesco di Milano, la Fontana del Delfino a Bergamo, la statua di Giovane donna all’Arengario di Monza, la statua della Venere di Milo dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, la statua di Santa Teresa del pronao della Chiesa degli Artisti a Roma, la statua della Madonna con Bambino della frazione di Sommati ad Amatrice.

Un grande gruppo internazionale che, riconoscendo il valore dell’arte italiana, sarà protagonista del restauro di una di esse e nel contempo contribuirà a pubblicizzare i luoghi che le accolgono. Un percorso innovativo di comunicazione, una modalità concreta di responsabilità sociale d’impresa per fare cultura e valorizzare l’arte attraverso la partnership tra Sanex Colgate-Palmolive e Fondaco Italia.

Antonello Venditti con il suo Sotto il Segno dei Pesci Tour ha celebrato a Parma i 40 anni di uno dei suoi album più significativi. Polemiche a parte, scaturite dalla fine anticipata del concerto, che il noto cantautore ha reso lamentato in un video su Facebook, scusandosi per non aver potuto finire il concerto, ieri sera la Cittadella ha ospitato il meglio dei suoi 45 anni di carriera.

Il prossimo appuntamento con Parma Città della Musica vedrà sul palco il celebre spettacolo Notre Dame De Paris con 3 serate: il 19, 20 e 21 settembre.

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Pubblicato in Cultura Parma

Il 22 settembre alle 18 si svolgerà presso il Circolo di Lettura e Conversazione di Parma, in via Melloni, il concerto inaugurale del nuovo “Festival delle Divine Armonie”, che si apre con programma vivaldiano di grande richiamo con le Quattro Stagioni, con il solista Marco Bronzi (che suonerà uno straordinario violino di Antonio Stradi-vari) e l’Orchestra da Camera di Parma (orchestra in residenza per i quattro concerti della rassegna).

Il Festival delle Divine Armonie nasce su iniziativa di Salotti Musicali Parmensi con il contributo di Fondazione Cariparma ed intende portare il grande repertorio per orchestra da camera in luoghi storici di grande bellezza che la città ha in gran parte dimenticato, particolarmente indicati per l’ascolto e la fruizione della musica in un ambito di “esperienza artistica totale”. 

La consulenza scientifica del FAI-Delegazione di Parma, ha permesso infatti di coniugare la musica di Cho-pin (di cui ascolteremo il Concerto n.1 per pianoforte e orchestra), di Tchaikovsky (la Serenata per archi) e poi Mendelssohn (Ottetto per archi), Haydn e Rossini, a luoghi straordinari. Oltre al citato splendido Circolo di Lettura e Conversazione, i concerti si svolgeranno nella Chiesa di Santa Maria del Quartiere (che custodi-sce una splendida e quasi sconosciuta cupola esagonale affrescata nel XVII secolo, una delle più ampie d’Italia), nella Chiesa di San Vitale (dalla solenne e acusticamente straordinaria resa acustica) ed infine nella Chiesa del complesso monumentale della Certosa di Parma (che ospiterà per l’ultimo concerto del 26 gen-naio 2020 l’esecuzione delle “Sonata a quattro di Rossini, con i Solisti dell’Orchestra da Camera di Parma). 

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Il Festival che è patrocinato dal Comune di Parma e che fa parte delle iniziative di “Anteprima Parma 2020” usufruisce di collaborazioni in rete di grande prestigio come quella con “Friends of Stradivari”-Museo del Vio-lino”, network internazionale con sede a Cremona che riunisce i più grandi collezionisti al mondo di strumenti ad arco ed in particolare dei violini di Antonio Stradivari; uno di questi preziosissimi strumenti, il “Lam ex Scotland University” del 1737, sarà infatti concesso al Festival dalla “Si-Yo Music Society Foundation” per il citato concerto inaugurale. 

Il Festival prevede un biglietto dal costo accessibile a tutti ed un abbonamento vantaggioso e si rivolge anche ad un pubblico che non è abituale frequentatore delle sale da concerto: l’intento perseguito è infatti quello di allargare la platea di amanti della musica d’arte dal vivo, facendo riscoprire al contempo luoghi di una Parma splendida e segreta. La direzione artistica è di Marco Bronzi ed il comitato scientifico è presieduto dal Dott. Giovanni Fracasso Presidente del FAI di Parma. 

PREVENDITA e INFO Festival delle Divine Armonie: “PARMA POINT” Via Garibaldi, 18 - Parma - Tel. + 39 0521 603127 

Programma completo anche su www.salottimusicaliparmensi.it

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JOBS. Forme e spazi del lavoro nel tempo della Quarta rivoluzione industriale è il concorso fotografico organizzato dall'associazione Linea di Confine per la Fotografia Contemporanea che si propone di selezionare ed esporre le ricerche autonomamente svolte da autori under 35 in Italia ed in Europa, con la finalità di dare visibilità alla sensibilità e all’interesse che le giovani generazioni mostrano ai temi della trasformazione del lavoro e degli spazi della produzione. 
 
Con l’economia circolare e la Quarta rivoluzione industriale, caratterizzata da un forte impulso all’automazione, il lavoro ha assunto nuove forme in rapporto alla tecnologia e al territorio, diventato una vera e propria “fabbrica a cielo aperto”. La fotografia contemporanea si è preoccupata, in questi decenni, di sottolineare la scomparsa del lavoro e la dimensione astratta dei processi produttivi, tuttavia, da più parti, si avverte la necessità di una visione più approfondita sui cambiamenti che interessano il lavoro e gli spazi della produzione.
Entro il 12 ottobre, i giovani autori potranno presentare le proprie ricerche che saranno selezionate da una commissione composta da Antonello Frongia (storico della fotografia, Università Roma 3), William Guerrieri (fotografo, curatore Linea di Confine), Guido Guidi(fotografo), Stefano Munarin (urbanista, IUAV) e da Andrea Pertoldeo  (fotografo e coordinatore Master fotografia IUAV).
Le ricerche selezionate saranno esposte all’Ospitale di Rubiera (RE), nel contesto di una giornata di studio e di una mostra di fotografie di autori di rilevanza internazionale a cura di Linea di Confine, che inaugurerà in data 16 novembre 2019.
 
Stephen Shore, Luzzara, 1993. © Stephen Shore. Dalla collezione Linea di Confine

 
 
Modalità di partecipazione
 
Per partecipare al concorso i canditati dovranno inviare via email, entro e non oltre il 12 ottobre 2019, all'indirizzo dell’associazione (L’Ospitale, Via Fontana 2 42048 Rubiera, RE Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
un portfolio di un minimo 13 e un massimo di 30 fotografie, in formato digitale, oppure in formato cartaceo, inerente le tematiche del concorso, oltre ai dati anagrafici e fiscali, il curriculum e i propri recapiti postali ed email e una breve presentazione del progetto.
I partecipanti dovranno versare una quota di iscrizione di 20,00 Euro a Linea di Confine, tramite bonifico bancario (IBAN: IT07C0538766470000001031239). Tutti i partecipanti riceveranno una email di conferma del materiale ricevuto. Tutti i progetti pervenuti in regola con le norme concorsuali saranno sottoposti al giudizio della Commissione.
 
La Commissione selezionerà un minimo di 10 progetti che saranno esposti, con modalità definite da Linea di Confine nelle sale espositive dell’Ospitale di Rubiera, in concomitanza con la giornata di studio e la mostra collaterale di fotografie e documenti che inaugurerà il 16 Novembre 2019. I materiale fotografici, o video o altro, pertinenti ai progetti selezionati saranno prodotti ed inviati a cura dei partecipanti nelle quantità e nelle dimensioni richieste dalla commissione esaminatrice. I materiali inviati dai partecipanti ed esposti nella mostra, rimarranno di proprietà degli autori e saranno rispediti a cura di Linea di Confine ai partecipanti che ne faranno richiesta esplicita, al termine della mostra.
 
Il bando e maggiori informazioni e materiali di approfondimento sono disponibili sul sito:
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È uscito per le Edizioni Il Messaggero Padova il primo libro dell’autrice carpigiana. Rivolto agli adolescenti, intende veicolare il messaggio di Luigi Monfort, santo molto amato da Giovanni Paolo II.

Un libro delicato, con citazioni di canzoni, ma anche di riferimenti alla società moderna e al linguaggio dei giovani. “L’Amore della Sapienza”, esordio letterario della scrittrice carpigiana Elisabetta Ronchetti, già educatrice A.G.E.S.C.I (Associazione Guide Scout Cattolici Italiani) e con all’attivo diverse pubblicazioni di racconti in antologie, vede protagonista Gigi, un ragazzo che, dopo la morte del padre, rifiuta di andare a scuola, si rintana in casa e si mette alla ricerca, attraverso internet, di quello che lui chiama “il segreto della vita”. Durante questo suo viaggio interiore, Gigi accetta solo la compagnia di due amici fidati, ma sarà la scoperta del testo del Santo francese Luigi de Montfort a fornirgli le risposte che cerca. Ne abbiamo parlato con l’autrice.

 

Come nasce “L’amore della sapienza”?

“Nasce come sintesi di diverse attività che ho seguito: quella determinante e la più recente è stata la lettura del libro originale al quale il mio vuole ricondurre e far conoscere, ossia L’amore dell’eterna sapienza di san Luigi Montfort; un altro elemento è stato l’aver seguito le attività proposte dalla diocesi sulla trasmissione della fede oggi; nasce anche da miei trascorsi quale educatrice scout in cui mi sono trovata per alcuni anni a ideare anche attività di catechesi: c’era da porre attenzione al linguaggio, a come catturare l’attenzione, c’era da usare la fantasia pur rimanendo fedeli al contenuto. Da queste attività e interessi è nato questo libro”.

 

Come mai hai deciso di scrivere un libro destinato agli adolescenti?

“Il testo originale e l’Autore stesso, a mio avviso, portano di per sé a questo. L’Autore, nel suo modo appassionato e emozionato di esprimersi, nonostante abbia scritto il suo testo in età adulta, mi ha ricordato proprio un adolescente che ama profondamente ciò in cui crede e ciò che fa e per questo trascina ed ‘infiamma’ il lettore. San Luigi Monfort in effetti, durante la sua vita, è stato un gran trascinatore, e questo si sente ancora oggi nei suoi scritti che risentano, nella forma, del passare del tempo (sono stati scritti tra il ‘600 e il ‘700), ma sono in realtà vivi e hanno molto da dire. Inoltre, Monfort ha un punto di vista ‘fuori dal gruppo’, non omologato alla società del suo tempo, alla quale non risparmia sagaci osservazioni. Cerca la sincerità e la verità e penso che questo sia, grazie al cielo, tipico di ogni adolescente. Durante l’adolescenza si devono ancora fare scelte determinanti, si osserva molto, si soppesa, prima di adeguarsi, maturando, alle regole e alla cultura dell’ambiente al quale si appartiene. Nelle emozioni, nella passione, nella libertà di coscienza e d’espressione, nella ricerca della sincerità e della verità, trovo che san Luigi Montfort possa essere uno specchio per ogni adolescente di ogni tempo, anche per quelli di oggi” 

 

Gigi, il tuo personaggio, è un ragazzo che dopo la morte del padre si rifiuta di andare a scuola, ha solo due amici e si mette a cercare il “segreto della vita” su internet. Quando c’è in Gigi dei ragazzi di oggi?

“Devo subito dire che il personaggio di Gigi è appena abbozzato: non ho certo voluto cimentarmi in una descrizione realistica del lutto di cui si parla e della sua elaborazione. La storia e il personaggio di Gigi sono un espediente per veicolare la ricerca della verità e di ciò che può dare spessore alla vita, ricerca già percorsa e descritta da San Luigi Monfort, nel suo testo. Poiché sicuramente pochi conoscono questo autore e lo hanno letto, ho voluto creare un personaggio e una storia che potessero riproporre il percorso del santo con un linguaggio più semplice e adatto ai ragazzi di oggi, immaginando e creando una situazione ‘di necessità’ che giustificasse il fatto che un ragazzo si metta in ricerca” 

 

Attraverso l’avventura interiore di Gigi, hai voluto riproporre il messaggio di Luigi de Montfort, un santo che forse non tutti conoscono. Qual è questo messaggio e perché pensi che possa essere ancora attuale?

“San Luigi Montfort è conosciuto dagli ‘addetti ai lavori’ per diversi messaggi. È ricco. Ricco di tante cose. I contenuti sono tanti. Cito solo la sua teologia mariana: oggi, chiunque voglia approfondire la figura di Maria, passa attraverso gli scritti di questo santo. È imprescindibile. Lo stesso San Giovanni Paolo II, durante il suo pontificato, ha indicato san Luigi come “un teologo di classe’ e lo ha voluto con forza Dottore della Chiesa. Oggi la causa è in corso. Quindi sul suo spessore e sulla sua attualità non ci sono dubbi”. 

 

Nel libro ci sono anche diverse citazioni di canzoni, come si coniugano con la trama e con il messaggio di Luigi de Montfort? 

“Le canzoni esprimono emozioni e contenuti che possono non aver ancora trovato espressione verbale, dialogica, o anche che non sono ancora stati pensati da chi ascolta, anticipano, oppure rinforzano ciò che già si prova. Quasi sempre le canzoni e la musica sono espressione dell’ambiente e dell’epoca in cui sono state create. Nel mio caso quindi, le canzoni e le citazioni aiutano sia a contestualizzare in questo periodo storico le emozioni e i pensieri del protagonista Gigi sia, ri-narrando, col linguaggio proprio della musica, queste emozioni, le rinforzano, dando un pochino più di vigore alla narrazione. Se mai qualche educatore volesse parlare di san Luigi Montfort ai sui ragazzi, come ha auspicato san Giovanni Paolo II, potrebbe usare questo libro dal contenuto già semplificato e le canzoni citate, come strumenti dai quali partire per lavori e riflessioni di gruppo”. 

 

L’AUTRICE

Elisabetta Ronchetti è nata a Carpi nel 1966. Dopo anni in cui si è interessata all’educazione dei ragazzi attraverso l‘A.G.E.S.C.I. (Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani) e al ruolo della donna nella società attraverso il C.I.F. (Centro Italiano Femminile), dal 2015 ha partecipato ai corsi di scrittura dell’Associazione “Canto 31” di Bologna con docenti Gianluca Morozzi e Maria Silvia Avanzato e a un corso della Scuola Holden con docente Andrea Tarabbia. Suoi racconti sono pubblicati in diverse antologie, tra cui “La Casa dei Segni” (Elis Colombini Editore), una raccolta di racconti e storie sul Frignano, realizzato insieme ad altri sette autori dell’Associazione “I Semi Neri”. L’Amore della Sapienza è il suo primo libro e si propone come testo formativo destinato ai ragazzi dai 14 anni, con lo scopo di divulgare con linguaggio contemporaneo, uno scritto di San Luigi Maria Grignion de Monrfort, teologo del Settecento caro a San Giovanni Paolo II. 

 

SCHEDA DEL LIBRO

Elisabetta Ronchetti

L'amore della sapienza- Un ragazzo cerca il segreto della vita 

Edizioni Il Messaggero Padova

Pagg, 114 - € 10

 

Pubblicato in Cultura Modena
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