In mostra a Modena gli abiti delle dive della televisione dall' 1 al 23 marzo 2014 presso la Chiesa di San Carlo a Modena -
Modena, 26 febbraio 2014 -
Un viaggio nella storia della tv italiana, dagli anni Cinquanta ad oggi, attraverso gli abiti realizzati dalla maison Gattinoni. E' con questo obiettivo che apre al pubblico la mostra "Gattinoni: la televisione è di moda", curata da Stefano Dominella che, in occasione dei Sessant'anni dalla nascita della Televisione Italiana sarà ospitata nella splendida cornice della Chiesa di San Carlo a Modena dall'1 al 23 marzo 2014. La mostra, allestita nel cuore della città antica, testimonia il connubio e l'interazione tra la maison Gattinoni, una delle più longeve case di moda del panorama internazionale e il suggestivo mondo del piccolo grande schermo.
Attraverso l'esposizione di trentacinque abiti dell'archivio storico della Maison, foto e filmati delle più importanti trasmissioni televisive tratte dalle Teche Rai si raccontano le pagine della storia italiana, sottolineando l'importanza dello stretto legame tra televisione e moda, che negli anni ha creato un nuovo linguaggio di comunicazione, riflettendo le profonde trasformazioni che hanno attraversato l'Italia. "Presentare la mostra Gattinoni. La Televisione è di Moda a Modena è motivo di orgoglio per la maison Gattinoni anche per la ricorrenza dei Sessant'anni dalla nascita della TV. – ha dichiarato Stefano Dominella, curatore della mostra, Presidente della maison Gattinoni Couture e Vicepresidente con delega alla Moda di Unindustria- Gli abiti, le immagini e i filmati di questa esposizione ci danno la misura dell'evoluzione del gusto e delle tendenze che hanno accompagnato la storia del nostro Paese di cui la televisione è stata spesso il primo testimone e anche il più accessibile. Il tubo catodico, in molti casi, ha permesso alla maggioranza degli italiani di poter ammirare la bellezza e il fascino delle creazioni dei più grandi e amati stilisti. Un connubio che si è rafforzato negli anni e che ancora oggi- conclude Dominella- ha la forza di trasmettere immagini suggestive espressione dell'estro dei tanti talenti nati in Italia-.
Fernanda Gattinoni, fondatrice dell'omonima maison, fu una delle prime, fra i creatori di moda, a intuire l'importanza del nuovo mezzo di comunicazione, vestendo infatti nel 1954, Fulvia Colombo, la prima annunciatrice televisiva. Nel 1956 vestì poi Edy Campagnoli in Totò lascia o raddoppia e, da allora, il sodalizio tra Gattinoni e la Televisione continua ancora grazie alle creazioni dello stilista Guillermo Mariotto, dal 1993 direttore creativo della casa di moda.
Gattinoni: la Televisione è di Moda è come un grande romanzo che narra le variazioni del gusto, del costume e della moda, attraverso le pagine più importanti della televisione italiana. Accade che fermandosi a guardare un abito, una fotografia, un frammento del video, lo spettatore potrà rivedere una scena della propria vita evocata proprio da quell'attrice, da quella cantante, da quella trasmissione, da quell'abito.
All'interno della mostra, a fianco delle creazioni Gattinoni, verranno esposti 4 abiti realizzati dalle studentesse delle classi VF e VG dell'Istituto Cattaneo – Deledda Indirizzo Moda di Modena. L'eleganza ricercata degli abiti è stata ottenuta dalle armonie dei volumi, dai preziosi dettagli e dall'uso di tessuti d'effetto come l'organza, il pizzo e soprattutto il velluto.
I capi sono stati realizzati utilizzando i materiali offerti da alcune aziende del distretto tessile modenese, che ringraziamo: l'azienda Messori di Fiorano Modenese e l'azienda Maria Grazia Severi di Casinalbo di Formigine.
Orari di apertura al pubblico della Mostra:
da Martedì a Venerdì 16.00-19.00
Sabato e Domenica 10.00-13.00 e 16.00-19.00
Un ringraziamento particolare al Comune di Modena e all'Istituto Scolastico Regionale per il patrocinio, a Progettarte, all'Istituto Cattaneo e Deledda e alla Fondazione San Carlo per la collaborazione.
Si ringraziano inoltre per il sostegno: Banca Popolare dell'Emilia Romagna, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Casa Modena, Camera di Commercio, Lapam, Cna e 14esima ora italiana.
Per informazioni:
Modenamoremio via Scudari,12 41121 Modena – tel. 059-212714 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
(Fonte: ufficio stampa Modenamoremio)
Sabato 22 febbraio, alle ore 11.00 ed in replica alle 20.30 il Centro Etoile di Reggio Emilia presenta sul palcoscenico del Teatro della Rocca Franco Tagliavini "Freedom Project" -
Novellara (RE) 21 febbraio 2014 –
Sabato 22 febbraio, alle ore 11.00 (per le scuole – ingresso euro 3,50) ed in replica alle 20.30 (aperto a tutti, euro 7,00), il Centro Etoile di Reggio Emilia presenta sul palcoscenico del Teatro della Rocca Franco Tagliavini "Freedom Project" anteprima alla nuova edizione del festival internazionale Teatro Lab.
Si scaldano i motori della quinta edizione del festival internazionale diretto da Daniele Franci di Etolie Centro teatrale europeo che - dal 15 al 28 marzo - porterà in scena spettacoli teatrali realizzati dagli studenti di istituti scolastici italiani ed europei, al Teatro della Rocca Franco Tagliavini di Novellara.
"Freedom project" è una coproduzione internazionale che vede la partecipazione di allievi degli istituti Galvani Iodi di Reggio Emilia, del Silvio D'Arzo di Montecchio, di Utrecht-Olanda e di Etoile di Reggio Emilia, diretti da Marie Noelle Bouvier, Marco Martini, Marten van der Weele.
Protagonisti dello spettacolo tre registi intenti a progettare la loro prossima pièce. Mentre danno libero sfogo alla loro fantasia, sul palcoscenico iniziano a prendere vita le loro idee. Gli attori, le luci, gli effetti speciali prendono corpo e sottostanno al giogo dei tre registi: paradossalmente uno spettacolo incentrato sul rapporto tra libertà e schiavitù tanto i registi quanto gli attori non si rendano conto che il gioco teatrale si basa sempre su questa dicotomia. I registi scelgono di far parlare in prima persona le grandi personalità della storia che hanno dovuto affrontare questi problemi in maniera attiva, senza però tralasciare la sfera delle esperienze private, ma piuttosto riportando testimonianze di chi quella condizione l'ha vissuta sulla propria pelle.
Una regia diversa dalle scorse edizioni che ha investito tanto sulla creatività dei ragazzi esercitando la capacità di realizzare coreografie, effetti speciali e addirittura di scrivere i testi. La tematica affrontata ha fortemente coinvolto tutti i ragazzi che diventano così primi portatori di esperienze e di competenze che la scuola, attraverso il teatro e a progetti come questo, offre loro con il lusinghiero obiettivo di farli crescere in una società di persone quantomeno consapevoli.
Lo spettacolo verrà replicato nel mese di Aprile 2014 a Bordeaux, dove gli studenti provenienti dai tre stati si ritroveranno per l'ultima fase del progetto.
(Fonte: ufficio stampa Comune di Novellara)
Sabato 22 febbraio torna "M.O.O.N. Museum Ordinary Open Night": performance e spettacoli di musica, danza e arte dedicate al tema "Un viaggio inesistente" -
Reggio Emilia, 21 febbraio 2014 - Ivan Rocchi
Il viaggio è contaminazione, dell'arte e tramite l'arte. Dopo il successo del 25 gennaio che ha visto più di 1.200 ingressi in cinque ore, domani, sabato 22 febbraio torna ai Musei civici di Reggio Emilia la serata "M.O.O.N. - Museum Ordinary Open Night". Ancora una volta M.O.O.N. presenterà ai visitatori le collezioni dell'intero piano terra di palazzo San Francesco sotto una nuova e inconsueta luce: grazie all'interazione con il pubblico, saranno proposte performance e spettacoli di musica, danza e arte dedicate al tema "Un viaggio inesistente". L'iniziativa è promossa dai Musei e organizzata dall'associazione culturale M.O.O.N. in collaborazione con la cooperativa bolognese Macchine Celibi e verrà ripetuta ogni ultimo sabato del mese.
Già dalla mattinata di sabato sarà esposta l'installazione dell'artista Daniele Lunghini davanti all'ingresso dei Musei: un dirigibile che sembra caduto dal cielo. Alle ore 16 poi, aggirandosi fra le collezioni museali, sarà possibile imbattersi in un live painting dell'artista Emanuele Sferruzza Moszkowicz, che continuerà fino a tarda serata. Dalle 19 alle 24 i Musei apriranno gratuitamente le porte al pubblico, accogliendolo in uno spazio arricchito e rivisitato attraverso le installazioni di Daniele Lunghini, che traccerà fra le sale un percorso ricco di sorprese, realizzando anche un live painting insieme agli spettatori.
La serata musicale si svolgerà nel Portico dei Marmi, e sarà aperta dal Dj-set di TMN, con musiche realizzate appositamente per la location. A seguire un live concert degli W.A.V.E. in versione unplugged. L'audio-visual live set di Nepovero accompagnerà i visitatori fino a fine serata in un viaggio fra musica sperimentale e video art. Sempre nel Portico dei Marmi saranno proiettate l'opera "Migrations" del video artist Luca Cervini ed i video di Daniele Lunghini. Nel frattempo Federico Buffagni, Silvia Zanasi, Davide Delaiti e Enrico Galli guideranno fra le collezioni dei musei gli astanti sulle note di Claude Debussy e Philip Glass, dando vita a straordinari happening musicali. I ballerini di Atelier Coreografico si esibiranno, durante tutta la serata, in perfomance di danza sul tema del viaggio (inteso in senso proprio ma anche in senso figurato) fra i locali del museo.
L'Associazione di scrittori modenesi I Semi Neri presenta l' ultimo romanzo sabato 22 febbraio, alle ore 10 (sala "La Tigre e la Neve") nell'ambito di BUK, la fiera della piccola e media editoria in programma al Foro Boario di Modena -
Modena, 20 febbraio 2014 -
Sarà l'associazione di scrittori modenesi I Semi Neri ad inaugurare il calendario delle presentazioni a BUK, la fiera della piccola e media editoria in programma al Foro Boario di Modena, dal 22 al 23 febbraio.
Sabato 22 febbraio, alle ore 10, presso la sala "La Tigre e la Neve", I Semi Neri presenteranno l'ultimo romanzo "L'Enigma del Toro" edito da Damster, un thriller storico ambientato nella Bassa modenese.
La vicenda ha inizio nel giugno del 2012, un mese dopo il terremoto. In un incidente stradale perde la vita Marco Antonio Tarvisi, giovane stilista di successo e secondogenito del Marchese Gherardo Tarvisi, patriarca di un'antica famiglia le cui origini risalgono al 1500. Imprenditori leader del settore della moda, i Tarvisi vivono nell'immaginaria località di Cà del Toro, nei pressi di Cavezzo, minata dal terremoto. Alcuni particolari dell'incidente, tuttavia, non convincono l'ispettore Marcello Prandi che, con l'aiuto di Lucrezia Guicciardi, donna affascinante e misteriosa, parente della giovane vittima, indagherà sul passato della famiglia Tarvisi. Marcello e Lucrezia saranno così proiettati in un inquietante viaggio attraverso i secoli, dalla fine della Seconda Guerra Mondiale al Rinascimento, quando un altro terremoto, quello del 1570, cambiò il destino dei Tarvisi di allora, mercanti di stoffe alla ricerca di un riscatto sociale.
Opera collettiva degli autori Marco Panini, Daniela Ori, Gabriele Sorrentino, Manuela Fiorini, Enrico Solmi, Francesca Poggioli e Adalgisa Pini, la trama è ricca di suspense e colpi di scena, ma il romanzo vuole essere anche un omaggio al territorio padano, a Modena, prima di tutto , ma anche a quella parte d'Italia che si estende a cavallo degli Appennini, tra Firenze, Bologna, Modena e Reggio Emilia.
L'Enigma del Toro è disponibile a BUK presso lo stand di Damster Edizioni, in libreria e sul sito dell'editore www.damster.it. Anche in versione e-book.
I Semi Neri
L'Enigma del Toro
Damster Edizioni 2013 (www.damster.it)
305 pag - € 15
(Fonte: Associazione di Scrittori "I Semi Neri")
Il Festival Teatrale dedicato alla Memoria che, giunto alla sua 13a Edizione, viene realizzato presso il Museo Cervi di Gattatico da alcuni anni si è tradotto in Premio, con una preselezione degli spettacoli individuati attraverso la visione e l'analisi dei materiali pervenuti -
Reggio Emilia, 19 febbraio 2014 -
L'Istituto Alcide Cervi, in collaborazione con Cooperativa Boorea, indice il
Bando di Selezione per il Festival di Resistenza 2014 - Teatro per la Memoria.
Il Festival Teatrale dedicato alla Memoria che, giunto alla sua 13a Edizione, viene realizzato presso il Museo Cervi di Gattatico (Reggio Emilia), da alcuni anni si è tradotto in Premio, con una preselezione degli spettacoli individuati attraverso la visione e l'analisi dei materiali pervenuti. Gli spettacoli scelti verranno quindi presentati nel mese di luglio e premiati da una giuria di esperti e dal pubblico.
La Giuria di esperti decreterà lo spettacolo vincitore del Premio Museo Cervi – Teatro per la Memoria (2.000 Euro) e attribuirà anche un secondo premio (500 Euro). Verrà infine assegnato il Premio del Pubblico (500 Euro).
La Casa colonica abitata dalla famiglia Cervi, luogo reale, spazio della memoria di uno degli eventi più significativi della storia del Novecento, è da tempo importante centro di studio e d'incontri, prestigioso Museo di storia contemporanea per i movimenti contadini, l'antifascismo e la Resistenza.
L'attività del Museo è caratterizzata da un'intensa progettualità sia di ricerca che educativa: particolare attenzione è rivolta alle giovani generazioni, tema centrale la memoria per quei valori di libertà, democrazia, uguaglianza che hanno animato la famiglia Cervi e che sono elementi essenziali di ogni forma di vita civile, solidale, da ricordare e difendere ancora oggi.
Il Festival - e il Concorso - sono momento culminante dell'impegno teatrale del Museo Cervi, il teatro stesso è, nelle sue forme produttive, d'incontro con più pubblici, una forma di resistenza, sollecitando il dialogo tra i cittadini. E pur essendo il teatro per sua natura effimero, da anni si è preso il difficile compito di rinnovare la memoria in forma viva, depositando saperi vitali, dinamici, intorno alle più importanti questioni della vita individuale e collettiva.
Invitate a inviare domanda di partecipazione al Festival sono le compagnie che abbiano spettacoli editi o inediti sui temi identitari dell'Istituto Cervi, temi che possono essere evocati dalle seguenti idee chiave: 'Resistenza e Costituzione', 'Storia e memoria', 'Terra e tradizioni popolari', 'Lavoro', 'Società civile e diritti', 'Multiculturalità'.
Ma saranno presi in considerazione anche tutti quegli spettacoli che sapranno raccontare, in forma seria o leggera, del disagio del vivere, affrontando questioni che mettano in relazione individuo e società, nella scuola per esempio, o nella famiglia e nelle relazioni affettive, in un mondo sempre più complesso e causa d'infinite ansie.
La 13ª Edizione del Festival si svolgerà negli spazi esterni del Museo Cervi dal 7 al 25 luglio 2014. Le domande di partecipazione - gratuita - dovranno pervenire via posta o direttamente con consegna a mano entro e non oltre il 30 aprile 2014. Per le domande inviate via posta farà fede la data del timbro postale. Le domande dovranno essere inviate al seguente indirizzo: Istituto Alcide Cervi, via Fratelli Cervi n° 9 - 42043 Gattatico (Reggio Emilia). L'Istituto metterà a disposizione delle Compagnie selezionate il palcoscenico, un'americana frontale e una di controluce; materiale illuminotecnico e fonico di base. Alle compagnie selezionate verrà corrisposto un rimborso spese di viaggio forfettario e l'ospitalità per la serata della rappresentazione (cena e pernottamento). Alla domanda dovranno essere allegati: curriculum vitae e professionale degli artisti e/o della compagnia teatrale, scheda di presentazione dello spettacolo, materiale video integrale (DVD) di quanto si intende rappresentare, eventuale altro materiale che si ritenga utile ai fini della selezione, materiale promozionale della compagnia formato locandina e /o manifesto (destinato all'allestimento di una esposizione a margine del Festival), scheda tecnica. Le domande sprovviste di video non verranno tenute in considerazione.
Una Commissione di esperti, nominata dall'Istituto, selezionerà gli spettacoli da inserire in cartellone e una Giuria di esperti seguirà gli spettacoli del Festival e decreterà lo spettacolo vincitore. Gli esiti della selezione per la partecipazione al Festival verranno comunicati entro la fine del mese di maggio 2014 all'indirizzo mail che sarà indicato dalle compagnie nella domanda di partecipazione. Le Compagnie e gli artisti prescelti parteciperanno alla 13^edizione del Festival – Concorso che terminerà con l'assegnazione del Premio "Museo Cervi. Teatro per la Memoria", assegnato dalla Giuria sulla base della valutazioni emerse durante lo svolgimento del Festival e in apposita riunione.
La consegna dei Premi avverrà il 25 luglio 2014 nel corso della serata della "Storica Pastasciutta", appuntamento conclusivo del Festival. In relazione alla collaborazione attiva fra il Festival di Resistenza e il Palio Poetico Musicale Ermo Colle, i materiali giunti al Museo Cervi potranno essere selezionati anche per il Palio che si svolgerà nella Provincia di Parma all'inizio del mese di agosto 2014 (www.ermocolle.it). Gli spettacoli prescelti potranno essere invitati a partecipare ad entrambi i concorsi.
In allegato il bando
Info: Paola Varesi, Responsabile del Progetto per l'Istituto Alcide Cervi, Tel.0522.678356
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.istitutocervi.it
(Fonte: ufficio stampa Le Staffette)
50 serate e una ventina di località coinvolte. Oggi la presentazione nella sede della Regione Emilia-Romagna. L'assessore alla Cultura Massimo Mezzetti: "Produrre festival di tale portata e qualità è ancora più importante in un momento difficile come quello attuale" -
Bologna, 18 febbraio 2014 -
Un festival dai numeri colossali. L'edizione 2014 di Crossroads si prepara a surclassare le altisonanti cifre della sua precedente annata: circa 400 musicisti chiamati a esibirsi, circa 50 sere di spettacolo nell'arco di tre mesi, una ventina di città coinvolte sull'intero territorio della regione Emilia Romagna, una percorrenza stradale di oltre 2000 km, a voler peregrinare dalla prima all'ultima tappa di questo mastodontico festival itinerante. Crossroads giunge così alla sua quindicesima edizione, che si svilupperà dal 28 febbraio al 24 maggio: quindici anni di viaggi lungo le traiettorie sempre sorprendenti del jazz e delle musiche a esso più affini. Grandi maestri, star affermate e star emergenti, artisti che hanno segnato un'epoca del jazz e altri che si apprestano a fare lo stesso nel futuro della musica improvvisata, giovani talenti e nomi ancora di nicchia ma dalla personalità musicale di forte impatto: il cartellone di Crossroads 2014 fornirà una visione a 360° sugli stili del jazz moderno.
Crossroads 2014, organizzato come sempre da Jazz Network in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna e numerose altre istituzioni, è stato presentato questa mattina a Bologna nella sede della Giunta regionale, presenti tra gli altri l'assessore alla Cultura Massimo Mezzetti, il presidente del Jazz Network Antonio Gioiellieri e la direttrice artistica Sandra Costantini.
"E' ancora più virtuoso – ha commentato Mezzetti – che si producano festival di questa portata e qualità in un momento buio come quello attuale. Vedo – ha aggiunto l'assessore – profilarsi una profonda crisi per il settore dello spettacolo, col previsto azzeramento delle Province che non comporta un trasferimento di risorse conseguente a quello delle deleghe: quasi 5 milioni di euro destinati da questi enti alle produzioni culturali andranno semplicemente a mancare, risorse pubbliche destinate a sparire dai bilanci della cultura in Emilia Romagna".
Crossroads, il programma
L'apertura di Crossroads 2014 avverrà, come ormai da molti anni, al Teatro De André di Casalgrande: qui il 28 febbraio si esibiranno i Cordoba Reunion, formazione tutta argentina raccolta attorno al sassofonista Javier Girotto, da anni sulla cresta dell'onda del latin jazz.
La selezione artistica di Crossroads avrà un'ampia visuale geografica, con artisti italiani, europei, statunitensi, sudamericani, asiatici. Dal fronte statunitense arriveranno nomi di primo piano come Kurt Elling, il cantante jazz più acclamato tra quelli in attività, voce e personalità interpretativa davvero debordanti (Rimini, 5 marzo, Teatro degli Atti); il chitarrista Bill Frisell, emblema del jazz postmoderno prima e poi di una conturbante rivisitazione jazzistica delle radici folk americane (Piacenza, 2 aprile, Teatro President); il pianista Uri Caine eseguirà in prima italiana il suo nuovo progetto "Rhapsody in Blue" dedicato alle musiche di Gershwin a capo di un ensemble di otto elementi ricco dei suoi più prestigiosi collaboratori: Theo Bleckmann, Ralph Alessi, Chris Speed, Mark Helias e Jim Black tra gli altri (Imola, 12 aprile, Teatro Ebe Stignani).
Tra i numerosi esponenti del jazz italiano, spiccano i più celebri trombettisti nazionali. Enrico Rava sarà il 20 maggio al Teatro Asioli di Correggio con il suo New Quartet. A Fabrizio Bosso, stella ormai di prima grandezza, sarà dedicato uno spazio particolare. Lo si potrà infatti ascoltare in ben quattro occasioni, con formazioni e programmi musicali sempre diversi: in duo col pianista Julian Oliver Mazzariello (Solarolo, 27 marzo, Oratorio dell'Annunziata), assieme al sassofonista argentino Javier Girotto alla guida del loro sestetto Latin Mood (Russi, 24 aprile, Teatro Comunale), a capo del suo Spiritual Trio (Imola, 2 maggio, Teatro dell'Osservanza) e poi anche come special guest del quartetto del sassofonista Alessandro Scala (Massa Lombarda, 19 marzo, Sala del Carmine).
Anche quest'anno Crossroads ospiterà all'interno della sua programmazione uno dei festival italiani dalla più lunga storia: Ravenna Jazz. La quarantunesima edizione del festival ravennate si svolgerà dal 3 al 13 maggio e avrà una forma estesa: undici giorni ricchi di concerti dalle collocazioni assai varie, dai grandi nomi attesi nei teatri alle più accattivanti proposte concertistiche da club, oltre alla lunga serie dei concerti 'Aperitifs', gli appuntamenti pomeridiani in numerosi locali del centro cittadino.
L'apertura di Ravenna Jazz 2014, il 3 maggio al Teatro Alighieri, sarà affidata alla superstar delle percussioni indiane Trilok Gurtu, che accoglierà come ospite del suo gruppo Enrico Rava in una produzione originale, incontro dal quale si aspettano scintille musicali visto che Gurtu presenterà uno dei suoi progetti dalla più spiccata componente jazzistica: "Spellbound - World of Trumpets", focalizzato sulle vampate dello strumento d'ottone. Un altro mito degli incroci tra jazz e world music è il chitarrista Al Di Meola, che arriverà a Ravenna il 4 maggio per eseguire col suo quartetto un sentito e ammaliante omaggio alle musiche dei Beatles. Il Teatro Alighieri ospiterà le altre star di prima grandezza del festival: il pianista Stefano Bollani, in un duo con il fisarmonicista Antonello Salis che si preannuncia come uno scintillante incontro tra personalità dall'incontenibile estro musicale (il 10), e il grande progetto orchestrale che riunisce la tromba di Paolo Fresu, il pianoforte di Uri Caine a la PMJO Parco della Musica Jazz Orchestra impegnati in "Reflections on Sketches of Spain",rilettura filologica del capolavoro di Miles Davis e Gil Evans con aggiunta di libere interpretazioni (il 13).
Ancora più sviluppata che nella precedente edizione del festival sarà poi l'attività musicale nei club, che coinvolgerà vari locali tra Ravenna (Mama's Club), Lido Adriano (Cisim) e Piangipane (Teatro Socjale). Si inizia con una serie di duetti di grande fascino, che coinvolgono nomi assai noti del jazz ma anche della scena rock alternativa: da Raiz e Fausto Mesolella (il 6) a Luca Aquino e Carmine Ioanna (il 7), Vincent Peirani con Ulf Wakenius (l'8) e Luigi Tessarollo con Roberto Taufic (il 9). Formazioni più ampie l'11 coi funambolici Iswhat?! di Napoleon Maddox (impegnato anche in un workshop di beatbox il 10 e l'11) e il 12 con il trio formato da Raffaele Casarano, Marco Bardoscia e Boris Savoldelli e la loro rivisitazione di The Dark Side of the Moon dei Pink Floyd.
Appuntamento fuori misura sarà poi quello gratuito in Piazza del Popolo con i duecento giovanissimi musicisti, tra orchestra, percussioni e coro, che daranno vita a "Pazzi di Jazz" Young Project, sotto la direzione di Tommaso Vittorini e Ambrogio Sparagna e con la presenza solistica di Paolo Fresu (il 5).
Il mese di marzo prevede una ininterrotta sequenza di artisti di notevole interesse, a partire dal quartetto del batterista per eccellenza del jazz italiano: Roberto Gatto (Ferrara, 1 marzo, Jazz Club Torrione San Giovanni). L'8 a Massa Lombarda si ascolterà un duo che affianca altre due glorie del jazz nostrano, la cantante Maria Pia De Vito e il bassista Ares Tavolazzi, mentre un'altra cantante di fama planetaria, l'inglese Sarah Jane Morris, sarà il 9 a Gambettola (Teatro Comunale), anche lei in duo, col chitarrista Antonio Forcione. Ancora a Massa Lombarda, due giorni di "Massa Sonora", contenitore per le istanze più innovatrici del jazz italiano: il 14 il gruppo Luminal del pianista Dimitri Sillato, un solo del chitarrista Simone Massaron e il quintetto Rollerball; il 15 l'esaltante e ampia orchestra del Collettivo El Gallo Rojo. Il coinvolgente cantautore statunitense a cavallo tra jazz e soul Raul Midón sarà il 20 a Modena (La Tenda). Jazz singer e chitarrista con la grinta di una vera rocker è la canadese Terez Montcalm, che sarà il 21 a Rimini. Uno spaccato di contemporaneità statunitense risplenderà il 22 a Ferrara con il Baida Quartet del trombettista Ralph Alessi e il 26 a Parma (Casa della Musica) con il trio del pianista Joey Calderazzo. Il jazz più sofisticato e flirtante con l'avanguardia si ascolterà il 28 a Cesenatico (Teatro Comunale), con il quartetto "Special Dish" della cantante Cristina Zavalloni. Il mese si concluderà con gli appuntamenti di "Cassero Jazz" a Castel San Pietro Terme ("Cassero" Teatro Comunale): il 29 con il reading musicale ideato da Paolo Caruso e Franco Costantini, seguito dal duo che vede affiancati improvvisatori di incontenibile esuberanza come Antonello Salis (pianoforte, fisarmonica) e Hamid Drake (batteria e percussioni); il 30 con il quartetto della cantante Ada Montellanico, che affronterà il repertorio di Abbey Lincoln.
Nel mese di aprile si preannunciano momenti di grande espressività musicale: il 3 a Modena col suadente Brasile cantato da Paula Morelenbaum con il suo Bossarenova Trio; il 10 a Fusignano (Auditorium Corelli) con il racconto per voce e strumenti "Musica Semplice" eseguito dall'ottetto del chitarrista Stefano Savini; il 13 al Teatro Rossini di Lugo con le musiche e arie operistiche reinterpretate dal brillante duo che unisce il pianoforte di Danilo Rea e la tromba di Flavio Boltro; il 17 a Modena si esibirà il trio della giovanissima sassofonista cilena Melissa Aldana, che nel giro di pochi anni si è fatta largo sulla scena newyorkese, dove ora viene considerata una delle più sorprendenti rising stars. Un'altra formazione di culto è il Tinissima Quartet del sassofonista Francesco Bearzatti che proporrà il suo rivoluzionario "Monk'n'roll" (Russi, il 30, in occasione della Giornata Internazionale Unesco del Jazz).
Sempre in aprile, ben tre giornate di libera ricerca musicale a Dozza (Teatro Comunale) per "Dozza Jazz": il 4 con il trio formato da Roberto Bartoli, Pasquale Mirra e Danilo Mineo; il 5 con un doppio omaggio al sassofonista sudafricano Sean Bergin che avrà per protagonisti il duo di Daniele D'Agaro e Saverio Tasca e il Re-Union Trio (Roberto Bellatalla, Sandro Satta e Fabrizio Spera); il 6 con Youlook, ovvero Luisa Cottifogli, Aldo Mella e Gigi Biolcati.
Nel mese di maggio, oltre alla maratona di Ravenna Jazz, Crossroads farà una lunga tappa a Correggio di ben undici giorni, dal 14 al 24, per Correggio Jazz, un altro festival nel festival, quest'anno assai internazionale nei contenuti e come sempre aggiornatissimo sulle tendenze jazzistiche più attuali. Oltre al concerto di Enrico Rava il 20, il Teatro Asioli di Correggio ospiterà il trio del chitarrista Federico Casagrande (il 14; la serata sarà aperta dal quartetto della cantante Valentina Preda, classificatasi tra i vincitori del concorso "La musica Libera. Libera la musica" organizzato dalla Regione Emilia-Romagna); un appuntamento in crescendo con Dino Rubino in piano solo, seguito dal duo voce-pianoforte di Barbara Casini e Alessandro Lanzoni, per finire con un inedito trio che riunisce tutti i protagonisti della serata, con Rubino al flicorno (il 15); il pianista Fabrizio Puglisi in solo nella stessa serata con il duo "Soupstar" di Gianluca Petrella al trombone e Giovanni Guidi al pianoforte (il 16); ancora Giovanni Guidi, ma in piano solo, seguito dal duo che affianca Fabrizio Puglisi alla voce di John De Leo (il 17); il quintetto internazionale On Dog, che comprende tra gli altri il chitarrista Mark Solborg e il sassofonista Francesco Bigoni (il 21); il quintetto Overseas del contrabbassista norvegese (ma ormai newyorkesizzato) Eivind Opsvik (il 22); il trio dell'originale chitarrista danese Jakob Bro (il 23); l'omaggio a Charlie Parker in trio del multistrumentista inglese Django Bates, che in questa occasione siederà al pianoforte (il 24).
Sempre in maggio è prevista una produzione originale sulle musiche di Frank Zappa, Charles Mingus e Jimi Hendrix che vedrà coinvolti i Quintorigo assieme all'Italian Jazz Orchestra diretta da Fabio Petretti e con la partecipazione straordinaria di Roberto Gatto alla batteria (Forlì, 1 maggio, Teatro Diego Fabbri).
Informazioni
Jazz Network, tel. 0544 405666, fax 0544 405656,
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., website: www.crossroads-it.org– www.erjn.it
(fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Una trentina i firmatari. Si lavorerà su ricerca e formazione, media education in ambito scolastico ed extrascolastico, contatti tra mondo dell'immigrazione e media locali. L'assessore Marzocchi: "Il nostro impegno verso la creazione di un modello rinnovato, aperto e attento al rafforzamento della coesione sociale" -
Bologna, 18 febbraio 2014 –
Contribuire a migliorare la qualità dell'informazione prodotta dai media locali sui temi dell'immigrazione e dell'asilo. Promuovere il "protagonismo" diretto dei migranti e dei rifugiati su giornali, radio, tv, web. Stimolare la comprensione, soprattutto tra i giovani, delle dinamiche interculturali nella società dell'informazione. Sono, in estrema sintesi, alcuni degli obiettivi del nuovo protocollo d'intesa regionale (il primo è del 2008) sulla comunicazione interculturale "Ad altra voce", siglato ieri.
"L'Emilia-Romagna – ha sottolineato l'assessore alle Politiche sociali Teresa Marzocchi – si configura sempre più come una realtà interculturale, collocandosi tra le regioni che registrano una maggiore presenza di residenti stranieri. In questo contesto la comunicazione svolge un ruolo fondamentale nell'accompagnarci verso la creazione di un modello sociale e culturale rinnovato, aperto e attento al rafforzamento della coesione. Anche i principali documenti d'indirizzo dell'Unione Europea per le politiche di integrazione dei cittadini stranieri – ha aggiunto l'assessore – ribadiscono l'importanza delle iniziative di comunicazione interculturale e della collaborazione con i mass media per migliorare la comprensione del fenomeno migratorio e facilitare il dialogo".
Sulla base di queste sollecitazioni, il protocollo d'intesa regionale sulla comunicazione interculturale firmato oggi "vuole essere l'ambito politico-istituzionale – ha proseguito Marzocchi – dove costruire e mantenere legami di rete tra soggetti istituzionali, di categoria, del mondo dei media e della società civile, in modo da sviluppare programmi che mantengano viva la riflessione e l'attenzione sul ruolo della comunicazione interculturale nei processi di integrazione sociale". Quest'anno, inoltre, "tra i firmatari c'è anche la scuola – ha ricordato l'assessore – : per noi è un atto significativo e importante".
Chi aderisce al protocollo
Sono una trentina in tutto le istituzioni e le organizzazioni che hanno aderito al protocollo: insieme alla Regione, hanno firmato oggi Corecom Emilia-Romagna, Associazione della Stampa Emilia-Romagna (Aser), Associazione italiana della Comunicazione Pubblica e Istituzionale, Consulta regionale per l'integrazione sociale dei cittadini stranieri immigrati, Università di Bologna - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali e Master in Giornalismo, rappresentanze regionali di Anci e Upi, Legautonomie Emilia-Romagna e Uncem Emilia-Romagna, Ufficio scolastico regionale, alcuni Centri interculturali regionali, le agenzie di stampa "Redattore Sociale" e "Dire", Rete MIER - Media Interculturali Emilia-Romagna, il Centro per l'educazione ai media Zaffiria, l'onlus Cospe, e altri soggetti pubblici e privati.
Le "azioni" in programma. Dalla Regione 30mila euro
Il protocollo ha durata triennale ed è aperto a successive adesioni. Il primo passo concreto sarà l'attuazione (nel corso del 2014) di una serie di "azioni" (ricerca e formazione, media education in ambito scolastico ed extrascolastico, creazione di contatti tra mondo dell'immigrazione e media locali) per lo sviluppo della comunicazione interculturale in Emilia-Romagna. Verranno realizzate dalla Regione (che stanzia 30mila euro), da Cospe onlus (capofila del progetto), in collaborazione con l'Università di Bologna, la Rete MIER e il Centro permanente per l'educazione ai media Zaffiria. Saranno coinvolte inoltre le altre organizzazioni firmatarie del protocollo attive nell'ambito dei media e della comunicazione interculturale.
La Rete MIER
E' l'insieme di testate registrate, siti internet, iniziative radiofoniche e televisive create da cittadini di origine straniera o redazioni "miste" in Emilia-Romagna. Per la Rete hanno sottoscritto il protocollo "Città Meticcia" (Ravenna), "Segni e Sogni" (Forlì-Cesena), "Il tamburo" (Bologna), Albanianews (sito internet, la sede della redazione è a Modena), Radio Icaro (Rimini).
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
A Reggio si preannuncia una domenica Diversamente Pop per gli amanti della musica. -
Reggio Emilia, 14 febbraio 2014 -
Nell'ambito della rassegna concertistica L'ora della musica, organizzata dall'Istituto superiore di studi musicali Peri-Merulo, il duo Mastromatteo proporrà uno stimolante programma di musiche fra '700 e '900. La forma del duo strumentale sarà proposta secondo tre declinazioni di stile, fortemente legate alle aree culturali e al periodo storico di appartenenza dei rispettivi compositori.
Si parte alle 11 con Mozart, il simbolo dello stile classico del suo tempo e prima vera pop star nella storia della musica. Tante le influenze che hanno plasmato l'opera del compositore ceco Bohuslav Martinu: nato nel 1890, ha vissuto a Parigi e alla fine si è naturalizzato negli Stati Uniti, dopo che la Seconda guerra mondiale l'aveva costretto a fuggire dall'Europa. Il terzo 'ospite' domenicale dell'istituto Peri sarà invece Zoltán Kodály, compositore, linguista, filosofo ungherese, fra i pionieri dell'etnomusicologia e attivo anche come educatore in campo musicale, scomparso nel 1967 a Budapest.
Di elevato livello artistico anche il curriculum dei due musicisti, fratello e sorella. Maria Saveria Mastromatteo vanta già un'ampia carriera musicale, durante la quale ha vinto concorsi internazionali e suonato in prestigiose orchestre sotto la guida di direttori come Riccardo Muti, Claudio Abbado e Lorin Maazel. Il fratello Francesco, violoncellista, svolge la sua attività concertistica tra l'Europa e gli Stati Uniti. Fra le varie attività, è direttore artistico degli Amici della Musica "G. Paisiello" di Lucera (FG) e dell'organizzazione no profit "Classical Music for the World" di Austin (Texas).
Il concerto inizierà alle 11 e si svolgerà nell'auditorium Gianfranco Masini presso l'Istituto Peri, in via Dante Alighieri 11. L'ingresso è gratuito. Il progetto è sostenuto da Casa Musicale Del Rio e Pianeta Musica.
Per ulteriori informazioni: tel. 0522-456779 o e-mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Ivan Rocchi
Di Chiara Marando – Sabato 15 Febbraio 2014
Cibo come tentazione fatale, goloso richiamo che appaga i sensi. Cibo come dolce veleno a cui è difficile resistere. Il corso della storia e le più note pagine di letteratura traboccano di racconti, notizie e personaggi più o meno reali le cui vite si intrecciano con il misterioso ed affascinante legame che collega il cibo alla morte.
Questo intrigante argomento è il punto di partenza da cui prende le mosse il curioso volume “Ricette Fatali” scritto da Katia Brentani (Damster Edizioni, www.damster.it), non una semplice raccolta di aneddoti e sicuramente nemmeno il classico libro di cucina, difficile catalogarlo ma certamente divertente da leggere e ricco di spunti interessanti. Tra le sue pagine vanno in scena le vite delle più famose “Donne velenose”, note serial killer, streghe ed esperte speziali, con un occhio attento alle pozioni ed ai vari alimenti incriminati, scaltramente confusi tra i sapori di lussuosi banchetti o sfiziosi manicaretti preparati per le ignare vittime. Racconti leggeri e fluidi che ispirano altrettante appetitose ricette da provare a casa…ovviamente senza il tocco proibito.
C’è la storia delle simpatiche vecchiette di “Arsenico e vecchi merletti” nel film di Frank Capra, dove le anziane signore offrivano ai malcapitati Sciroppo di Sambuco avvelenato, la cui dolcezza mascherava l’amara fine. Rifacendosi a loro ecco che si può provare qualcosa di invitante come i Biscotti salati all’aneto e sciroppo di sambuco, oppure la Torta di fragole che grazie all’aroma dello sciroppo acquista quel pizzico fruttato in più, due idee particolari con cui “accogliere” gli ospiti.
Tutti noi conosciamo la storia di Biancaneve e della sua mela avvelenata. Un frutto delizioso, dai colori attraenti, perfetto per preparare torte, insaporire arrosti ed arricchire contorni e dolci. L’autrice approfitta di questo ingrediente per consigliare preparazioni come Arrosto di mele e prugne della Strega, fettine di Pollo alle mele, Palline di mela e Crema di mela al curry.
Poi ci sono le storie le nobildonne del settecento e dell’ottocento, dei loro sotterfugi a corte, vere professioniste nel mestiere di avvelenatrici seriali. E che dire delle figure femminili famose nella mitologia? Donne che di intrighi, amori infedeli e vendette ne hanno fatto il loro pane quotidiano? Medea, passionale ed istintiva, la regina Creusa, avvelenatrice mancata, oppure Deianira, la moglie di Eracle. Scoprire il nesso tra le loro appassionanti vicende e l’arte culinaria sarà stimolante e divertente. Ogni capitolo raccoglie vicende diverse e consigli gastronomici gustosi, tutti da provare. Ma mi raccomando, non fatevi prendere troppo la mano.
Per saperne di più:
In primo piano le eccellenze emiliano romagnole: ospite d'onore Laura Pausini, ambasciatrice dell'Emilia Romagna nel mondo...
Reggio Emilia, 11 febbraio 2014 -
La cantautrice reggiana Alice Pigozzi, in arte "Ally", rappresenterà l'Italia al Festival Internazionale della Canzone di Vina del Mar (Cile), in programma dal 23 al 28 febbraio. Presente all'evento in qualità di ospite d'onore Laura Pausini, ambasciatrice dell'Emilia Romagna nel mondo. Le eccellenze regionali saranno promosse durante una serata di presentazione dell'artista emiliana all'ambasciata italiana. Accompagnerà la delegazione italiana Pierluigi Saccardi, vicepresidente con delega al turismo della Provincia di Reggio Emilia e presidente Unione di Prodotto regionale Appennino e Verde. "È un grande orgoglio – spiega Saccardi – poter condividere con Alice questa esperienza in Sud America. E' un'occasione per far conoscere Reggio Emilia e l'Emilia Romagna, i valori che questa terra rappresenta in termini di cultura, di musica e tradizioni, senza dimenticare le eccellenze enogastronomiche".
Sarà la cantautrice reggiana, di Bagnolo in Piano, Alice Pigozzi, in arte Ally, a rappresentare l'Italia al Festival Internazionale della Canzone di Vina del Mar, in programma dal 23 al 28 febbraio nella località turistica cilena, sulla costa dell'Oceano Pacifico. Alla kermesse hanno partecipato in passato Bruce Springsteen, Elton John, Raffaella Carrà, Jovanotti. Presente, per questa edizione, in qualità di ospite d'onore, anche Laura Pausini, ambasciatrice dell'Emilia Romagna nel mondo.
Alice, durante la sua permanenza a Vina del Mar parteciperà con una delegazione italiana ad una serata conviviale organizzata all'Ambasciata italiana in cui saranno presentate le eccellenze del nostro territorio. Ad accompagnare la delegazione italiana Pierluigi Saccardi, vicepresidente con delega al turismo della Provincia di Reggio Emilia e presidente Appennino e Verde Emilia Romagna.
L'Emilia Romagna è una terra con una ricca tradizione gastronomica. Grazie alle sue 39 "stelle" è tra le regioni leader in Europa per marchi di qualità. Può vantare 19 marchi Dop (prodotti per i quali tutto il processo produttivo, compreso l'approvvigionamento della materia prima, avviene in un'area geografica delimitata) e 20 prodotti IGP (beni per i quali il legame tra area geografica e standard di produzione può limitarsi ad una sola fase del processo produttivo). Sono eccellenze apprezzate in tutto il mondo: dal Prosciutto di Parma al Parmigiano Reggiano, dall'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e di Reggio Emilia al Culatello, dall'olio di Brisighella al Formaggio di Fossa di Sogliano.
Il modo migliore per scoprire queste meraviglie è percorrere le Strade dei Vini e del Sapori. Duemila chilometri d'itinerari gustosi e tappe per scoprire cantine e aziende vitivinicole, caseifici, prosciuttifici, frantoi, bed&breakfast, agriturismi, ristoranti tipici.
Oggi il turismo enogastronomico appassiona tanti viaggiatori italiani e stranieri, alla ricerca d'unicità e tipicità anche per ciò che concerne il palato. L'Emilia Romagna è una delle regioni italiane più attrezzate e apprezzate per questo tipo di turismo, anche grazie alla capacità di abbinare alle eccellenze enogastronomiche invitanti proposte di vacanza, attraverso pacchetti turistici creati ad hoc.
"È un grande orgoglio – spiega Saccardi – poter condividere con Alice questa esperienza in Sud America. E' un'occasione per far conoscere Reggio Emilia e l'Emilia Romagna, i valori che questa terra rappresenta in termini di cultura, di musica e tradizioni, senza dimenticare le eccellenze enogastronomiche".
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
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