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Tutte le iniziative a Piacenza per la 31a edizione delle Giornate Europee del Patrimonio: sabato e domenica aperture straordinarie e visite gratuite -

Piacenza, 19 settembre 2014 -

Il 20 e il 21 settembre 2014 si celebrerà la 31a edizione delle Giornate Europee del Patrimonio, manifestazione ideata nel 1991 dal Consiglio d'Europa e dalla Commissione Europea con l'intento di potenziare e favorire il dialogo e lo scambio in ambito culturale tra le Nazioni europee.

Per questa occasione Piacenza, come Modena, sarà sede di numerose iniziative. Aperti con ingresso gratuito i Musei Civici di Palazzo Farnese e il Museo Civico di Storia Naturale, con la consueta operatività: 9.30-12.30 e 15-18 per la struttura con sede all'Urban Center, mentre le sale di piazza Cittadella saranno visitabili il sabato dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18, la domenica dalle 9.30 alle 13 e dalle 15 alle 18, con visite guidate gratuite, in entrambe le giornate, alle 9.30, alle 11, alle 15 e alle 16.30.
Aperta con ingresso gratuito sia sabato che domenica – con apertura straordinaria nella serata del 20, dalle 21 alle 24, e visita guidata gratuita ai "Capolavori nascosti" alle 21.30 – la Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi.
Alla biblioteca Passerini Landi prosegue invece la due giorni dedicata al salterio di Angilberga, con visite guidate alla saletta multimediale dedicata al più antico manoscritto conservato nella sede di via Carducci: appuntamento sabato 20, alle 15 e alle 16.30. Sempre sabato 20, alle 18, nella cripta della chiesa di San Sisto si aprirà la mostra "Un Raffaello per San Sisto".

(Fonte: Comune di Piacenza)

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Mercoledì, 17 Settembre 2014 15:55

Modena - Un weekend di visite gratuite a mostre e musei

Visite guidate gratuite e senza prenotazione sabato 20 e domenica 21 settembre nelle Giornate europee del patrimonio -

Modena, 17 settembre 2014 -

Accompagnati dalle guide, gratuitamente, alla scoperta di aspetti inediti delle raccolte e delle mostre in corso a Musei civici di Palazzo dei Musei in largo Sant'Agostino. L'occasione è data dalle Giornate europee del Patrimonio, sabato 20 e domenica 21 settembre, quando ai Musei si svolgeranno una serie di visite guidate gratuite e senza necessità di prenotazione, tutte della durata di un'ora circa.

Le proposte riguardano tre ambiti: "Il guerriero e la spada", un percorso che attraverso un oggetto simbolico come la spada racconta la nascita e l'evoluzione delle élite guerriere nel modenese ; "Gli Este e la gloria", una visita che consente di scoprire il rapporto con la gloria militare dei duchi Anfonso I e III, Francesco III e Francesco IV d'Este; infine, "I giorni di Piazza Grande", un percorso che propone uno sguardo sul ruolo svolto dalla Piazza nei secoli e si estende al sito Unesco con una visita alla Cattedrale e alla Torre Ghirlandina.

Il programma prevede sabato 20 settembre alle 10.30 la visita guidata alla mostra "I giorni di Piazza Grande. Parole e immagini dal Medioevo a oggi" e al sito Unesco composto da Duomo, Torre Ghirlandina e Piazza Grande; nel pomeriggio alle 17 un percorso guidato nella sala del Museo archeologico "Il guerriero e la spada"; alle 18 una visita guidata alla mostra "Gli Este e la gloria".

Domenica 21 settembre, invece, le visite si svolgono solo nel pomeriggio, la prima alle 16 è una visita guidata alla mostra "I giorni di Piazza Grande. Parole e immagini dal Medioevo a oggi" e al sito Unesco composto da Duomo, Torre Ghirlandina e Piazza Grande; alle 17 percorso guidato nel Museo archeologico "Il guerriero e la spada"; alle 18 visita guidata alla mostra "Gli Este e la gloria".
I Musei civici, al terzo piano di Palazzo dei Musei sono aperti gratuitamente da martedì a venerdì dalle 9 alle 12 (al pomeriggio solo su prenotazione per gruppi di almeno 20 persone); sabato domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19; chiuso nei lunedì non festivi.
Per informazioni: tel. 059 2033100 www.comune.modena.it/museoarte.

(Fonte: Comune di Modena)

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Presentazione il 24 Settembre alla Biblioteca Comunale C. Pavese alle 21 dell' iniziativa "Un posto dove ci piove dentro", titolo ispirato alle "Lezioni Americane" di Italo Calvino, prima esperienza su questo tema nell'intera provincia di Parma -

Parma, 16 settembre 2014 -

L'iniziativa "Un posto dove ci piove dentro", titolo ispirato alle "Lezioni Americane" di Italo Calvino, è stata ideata dalla Biblioteca Comunale "C.Pavese" di Felino e rappresenta la prima esperienza su questo tema nell'intera provincia di Parma. Il gruppo di lettura mira a coinvolgere curiosi e appassionati che potranno attivamente prendere parte a discussioni e approfondimenti sull'albo illustrato.

L'albo illustrato è un libro di formato variabile, che comunica la sua storia attraverso le immagini. Generalmente è di poche pagine e composto da brevi testi che accompagnano le illustrazioni. E' pensato per bambini ma rivolto anche agli adulti.
Come spiega l'Assessore alla Cultura del Comune di Felino Rosina Trombi,  "L'idea di istituire un gruppo sperimentale di lettura sull'albo illustrato è molto originale e costituisce la prima esperienza del genere a Parma. Siamo orgogliosi dunque di ospitare a Felino questa bella iniziativa che riteniamo possa raccogliere un ampio pubblico in quanto esiste un diffuso interesse verso questa particolare forma artistica e letteraria. A condurre il gruppo di lavoro e coordinare gli incontri sarà il personale qualificato della Biblioteca Comunale di Felino in collaborazioni con altri esperti".

La proposta sperimentale del gruppo di lettura sull'albo illustrato è complementare a numerose altre attività che la biblioteca comunale svolge durante l'anno con le scuole, i ragazzi e gli adulti. Oltre alle consuete attività di prestito e di ricerca bibliografica, la biblioteca organizza incontri di lettura per le scuole e iniziative a tema per la promozione della lettura in età giovanile. Ad esempio, partiranno a breve delle esposizioni librarie di durata mensile su tematiche di volta in volta diverse per invogliare i ragazzi ad avvicinarsi a generi e argomenti sempre nuovi e, come di consueto, in occasione di Halloween e delle feste natalizie saranno organizzate iniziative ad hoc per giovani e giovanissimi.
Per quanto riguarda il nuovo progetto del gruppo di lettura, il programma è così articolato: "Nei primi incontri il gruppo cercherà di definire l'albo illustrato; dopodiché ciascun partecipante potrà presentare agli altri lettori tre albi illustrati che sono stati per lui significativi. Seguiranno incontri su temi, libri, autori e blog sempre inerenti l'albo illustrato" racconta la Trombi.

Il gruppo si incontrerà l'ultimo mercoledì di ogni mese a partire dal 24 settembre 2014 fino alle fine di maggio 2015 alle ore 21 presso la Biblioteca Comunale "Cesare Pavese" in via Verdi 4 a Felino. La partecipazione al gruppo è libera e gratuita ma poiché il numero di posti è limitato è consigliabile la prenotazione. Per informazioni e prenotazioni: email:Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure tel. 0521336078.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Felino)

Inaugurazione domani, venerdì 12 settembre 2014, ore 19, presso il Foro Boario di Modena: Mimmo Jodice, Kenro Izu, Fotografía de los Andes -

Modena, 11 settembre 2014 -

Si inaugurano domani, venerdì 12 settembre, alle ore 19, nelle sale del Foro Boario di Modena, le tre nuove mostre di Fondazione Fotografia: due personali, dedicate rispettivamente a Mimmo Jodice e a Kenro Izu, e una collettiva di autori peruviani attivi tra ottocento e novecento.

I tre percorsi, che rimarranno allestiti fino all'11 gennaio 2015, affiancano lo sguardo sul contemporaneo ad una prospettiva storica, come nella tradizione delle mostre di Fondazione Fotografia. Ad accomunare i tre allestimenti, pur estremamente differenti tra loro, è la rappresentazione di luoghi avvolti nel mito, siano essi le rovine di Machu Picchu, i volti e le architetture della classicità greco-romana, le piramidi egizie o i monoliti di Stonehenge.

La personale di Mimmo Jodice (Napoli, 1934) - Arcipelago del mondo antico - presenta con un allestimento originale la grande indagine sul Mediterraneo con cui l'artista da oltre trent'anni continua ad affascinare il pubblico di tutto il mondo. Attraverso un percorso di cinquanta opere fotografiche, in parte inedite, l'autore ricompone l'immagine delle civiltà che hanno scandito la storia antica del mare nostrum, facendo rivivere statue e templi, eroi e miti, in un tempo sospeso in cui passato e presente convivono.

La raffinata ricerca artistica di Kenro Izu (Osaka, 1949) è al centro della mostra personale Territori dello spirito, interamente dedicata al lungo lavoro che ha spinto l'artista ad esplorare i più importanti "luoghi sacri" del mondo, dalla Cambogia al Tibet, dall'Indonesia all'India, dall'Egitto e alla Siria. Affascinato dalla sublime bellezza delle vestigia antiche, Izu individua nel recupero di stili e tecniche di stampa tipici della fotografia ottocentesca il mezzo più adatto per imprimere le atmosfere mistiche dei luoghi incontrati.

 

A cura di Jorge Villacorta, direttore della IIª Biennale di Fotografia di Lima, la collettiva Fotografía de los Andes 1890-1940 conduce in un viaggio nella straordinaria ricchezza della cultura peruviana, raccontata attraverso il lavoro di numerosi fotografi che tra la seconda metà dell'ottocento e la prima metà del novecento aprirono i loro studi nella capitale. Tra le opere presenti, anche le preziose fotografie di Martin Chambi, autore di un esteso lavoro di documentazione dei dintorni di Cuzco, tra siti archeologici, paesaggi e comunità indigene, per testimoniare e riscoprire la vera anima della propria terra.

Le mostre sono promosse da Fondazione Fotografia Modena e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena con il sostegno di UniCredit, da sempre impegnato in favore dell'arte e delle iniziative culturali dei territori in cui è presente.

Accompagnate da tre diverse pubblicazioni, sono inserite nel programma del festivalfilosofia 2014, che si svolge dal 12 al 14 settembre a Modena, Carpi e Sassuolo ed è dedicato al tema della Gloria.

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Mercoledì, 10 Settembre 2014 09:52

Parma - Ultimo appuntamento con Estate Doc Parma

Sequence Associazione Culturale presenta MY NAME IS JANEZ JANSA ultimo appuntamento con Estate Doc Parma. Venerdì 12 settembre ore 21, Palazzo Pallavicino ad ingresso gratuito. Una rassegna in collaborazione con Estate Doc – Regione Emilia Romagna, Comune di Parma e Spazio Borgo Riccio -

Parma, 10 settembre 2014 -

L'ultimo e atteso appuntamento con Estate Doc Parma è all'insegna dell'arte contemporanea, della provocazione, della riflessione intelligente e ironica sui concetti di performance, identità, politica. La storia che il documentario racconta sembra avere dell'incredibile, come lascia supporre il nome stesso dei tre autori: tutti registrati all'anagrafe come Janez Jansa, gli artisti (e con loro tanti altri) hanno ufficialmente preso il nome del leader politico ed ex primo ministro sloveno, portando con il loro gesto eclatante una performance artistica ben oltre i confini del concettuale. Colpi di scena e incomprensioni si scontrano con i concetti di identità e soggettività, cortocircuito mediatico, privacy e non solo.
Una storia raccontata dagli stessi protagonisti, in un documentario coprodotto da Giusi Santoro che diventa l'occasione per riflettere sugli stessi temi nel nostro vissuto quotidiano: potremmo infatti chiederci, che cosa succederebbe nelle nostre vite se tutti prendessimo il nome di Silvio Berlusconi o Matteo Renzi?
La serata, a posti limitati, si svolgerà a Palazzo Pallavicino (Borgo Giacomo Tommasini, 37 – Parma) dove ha sede la storica Galleria d'Arte Contemporanea Alphacentauri, che aprirà per l'occasione le porte delle mostre di Quadrilegio e offrirà uno sguardo globale su tanti linguaggi artistici contemporanei.
Un motivo in più per partecipare all'ultimo appuntamento di Estate Doc Parma, come sempre ad ingresso gratuito.

Tutti gli appuntamenti sono stati realizzati con il contributo di ESTATE DOC - Ai confini della realtà - Rassegna di cinema documentario- a cura di D.E-R con la partecipazione e il sostegno dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna e #Estatequi, eventi estivi del Comune di Parma. Con la preziosa collaborazione di Studio di progettazione Spazio Borgo Riccio.

(Fonte: UnoperTutti Comunicazione)

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Martedì, 09 Settembre 2014 17:17

Modena - "Celebrity" 350 figurine di personaggi famosi

La mostra "Celebrity. Icone in figurina" inaugura venerdì 12 settembre alle 18 a Palazzo S. Margherita, corso Canalgrande. L'esposizione in 6 sezioni è collegata al tema "gloria" del festival filosofia 2014 -

Modena, 9 settembre 2014 -

Marilyn Monroe, Winston Churchill, Che Guevara, Jim Morrison, Maradona, Michael Jackson, Elvis Presley, Albert Einstein sono alcuni dei 105 personaggi ritratti nelle oltre 350 figurine esposte nella mostra "Celebrity. Icone in figurina", realizzata con il sostegno della Fondazione Cassa di risparmio di Modena, che inaugura venerdì 12 settembre alle 18 al Museo della figurina in corso Canalgrande 103 a Modena, in occasione del festival filosofia dedicato al tema della "gloria".

Il percorso si snoda in sei sezioni: "Dalla fama alla celebrità", "Icone", "Divi e divine", "Forever young", "Momenti di gloria" e "Immagini dal potere", in cui più di 350 immagini e brevi testi delineano le caratteristiche salienti, le curiosità, le vicende che hanno reso celeberrimi attori, cantanti, sportivi, scienziati, politici e regnanti del XX secolo, con qualche incursione nelle epoche precedenti.
In occasione del festival la mostra è aperta gratuitamente venerdì 12 dalle 9 alle 23; sabato 13 dalle 9 all'una di notte; domenica 14 dalle 9 alle 21. Successivamente, fino al 22 febbraio 2015, da mercoledì a venerdì dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 18; sabato, domenica e festivi dalle 10.30 alle 19 (chiuso lunedì e martedì).

"La fotografia e la cromolitografia – spiega Paola Basile, curatrice del Museo e della mostra - hanno contribuito a creare la celebrità, consentendo la diffusione di un gran numero di immagini a costi contenuti, e di far conoscere i contemporanei famosi e familiarizzare con i loro volti. Nelle figurine, che utilizzano entrambi i mezzi, - aggiunge Basile - il tema della 'celebrità contemporanea' è ampiamente sviluppato e affianca quello degli uomini illustri di epoche differenti. Tra questi alcuni, quali Napoleone o Elisabetta I, possono essere considerati celebrità 'ante litteram', per via dell'iconografia e della grande fama contemporanea e successiva".

In mostra, non solo figurine ma anche cigarette e trade card, calendarietti, sticker, carte da gioco, e album d'epoca, molti dei quali usati dalla propaganda nazista, altri pubblicati agli esordi del XX secolo, veri e propri "cataloghi" delle celebrità coeve. Quattro video all'interno delle vetrine riproducono momenti rilevanti della storia delle celebrità, attraverso brani di documentari, videoclip, spezzoni di film.
All'inaugurazione sarà offerto un aperitivo a cura della Pasticceria Remondini. Nell'ambito della mostra, laboratori per le scuole a cura di Elena Bergonzini. Per informazioni: tel. 059 2033090 o 2032919 www.museodellafigurina.it

(Fonte: Comune di Modena)

 

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Lunedì, 08 Settembre 2014 11:50

Piacenza - Il Po ricorda: "Il paese immaginato"

Ultimo appuntamento e nuova location: mercoledì 10 settembre alle ore 17.30 "IL PO RICORDA. Storie di confine. Trasformazioni e incontri tra Acqua e Terra, Nord e Sud, Antico e Nuovo", la rassegna di incontri a cura dell'Associazione culturale Arti e Pensieri, chiude alla Galleria Ricci Oddi (via San Siro 13, Piacenza).

Piacenza, 8 settembre 2014 -

L'appuntamento, a ingresso libero e rivolto a interessati di tutte le età, intitola "Il paese immaginato" e inizierà con una visita guidata a cura degli storici dell'arte Raimondo Sassi e Noemi Pisati di Arti e Pensieri.
I dipinti collezionati da Giuseppe Ricci Oddi mostrano come nel periodo tra Otto e Novecento gli artisti raccontino la "modernizzazione", che in Italia coincide con lo sforzo per la costruzione del Paese unito, esprimendo al contempo un nuovo modo di intendere il rapporto con la natura e lo spazio circostante. Ne sono una testimonianza lo splendido dipinto di Antonio Fontanesi raffigurante "Il Po a Torino", oppure brani pittorici di grande intensità come "Abisso verde" e "Il roveto", rispettivamente di Aristide Sartorio e Giuseppe Pellizza da Volpedo. Se il primo intende rappresentare il Po come lo vedono i suoi occhi, i due pittori più vicini alle istanze simboliste, invece, propongono rappresentazioni di paesaggio fortemente idealizzate, evocando una dimensione naturale mitica. Più in generale, riscontriamo come gli artisti nel dare forma alla loro idea di paesaggio moderno non siano particolarmente interessati alle trasformazioni portate dalla cosiddetta civiltà della macchina o ai simboli della tecnologia. Nelle loro rappresentazioni, infatti, prevale quasi sempre il tema della natura, a volte intesa come forza originaria e mitica, come per i simbolisti, a volte evocatrice di atmosfere esotiche, come negli orientalisti.
Le scelte collezionistiche di Ricci Oddi sono indicative del bisogno insito nella società di questo periodo di ristabilire un contatto con la dimensione naturale, che appare irrimediabilmente perduto; anche se, d'altra parte, nella stessa Galleria piacentina si possono individuare significative vedute di città, cuore pulsante della nuova civiltà industriale e luogo per eccellenza della Belle Epoque, pensiamo per esempio alle opere di Federico Zandomeneghi e di Luigi Gioli. Gli artisti, dunque, evidenziano come i confini del concetto di "modernità", siano in fondo sfuggenti e come mutino continuamente in relazione con le dinamiche sociali e culturali.

I bambini invece potranno divertirsi in un percorso dedicato che si concluderà con un laboratorio creativo, volto alla ricerca della propria "identità artistica". Elisabetta Nicoli di Altana svelerà loro alcune curiosità sui quadri conservati nella Galleria, per poi lasciarli liberi di dare vita al loro estro con colori e materiali di vario tipo: "E tu che artista sei? Modernista, orientalista o divisionista?".

L'immersione in un'altra epoca, e nelle tendenze orientalistiche che la caratterizzano, proseguirà nel giardino della Galleria con una performance di Danza Orientale a cura di Martina Fontanesi, egittologa e insegnante di Danza Orientale. Il raqs sharqi (o Danza Orientale) si diffuse in Occidente tra il XXIX e il XX secolo, grazie al fascino con cui il mondo orientale intrigava pittori, scrittori e non solo: la riscoperta dell'Egitto e del mondo arabo, la contaminazione della maladie d'Orient nella moda, nelle arti e nel cinema. Alcune famose danzatrici infatti iniziarono a esibirsi nelle Fiere più importanti, nei teatri e soprattutto nei primi film.
In omaggio alla tendenze in voga, sarà possibile gustare una merenda in stile con tè alla menta e dolcetti arabi: come nelle migliori corti ottomane, i partecipanti potranno sdraiarsi su tappeti e cuscini per essere serviti da odalische.

In caso di maltempo la manifestazione si svolgerà ugualmente.

L'argomento specifico de IL PO RICORDA di quest'anno (in collaborazione con il Comune di Piacenza, con il patrocinio del Francigena Festival e con il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano e Selecar) ha voluto sviscerare la conoscenza della nostra identità culturale quale esito della posizione geografica "di confine" del territorio piacentino: fin dalla Preistoria mode, idee e culture si sono incontrate, incrociate e fuse nel nostro territorio per arrivare a dare vita alla ricchezza culturale peculiare della tradizione di Piacenza.

Informazioni all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o ai numeri 340.6160854, 333.6738327, 339.5411031. www.artiepensieri.com

(Fonte: Arti e pensieri Piacenza)

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Giullari e conti di un'epoca remota hanno accompagnato la rievocazione storica alla consueta sagra di Castello Querciola -

Reggio Emilia, 2 settembre 2014 - Giulia Rossi -

Nascosto tra i boschi di Querce, alla fine di una stradina mezza sterrata, isolato tra i campi e le fattorie, sorge un vecchio borgo in sasso, fatto di poche case, una raffinata chiesina e una torre rustica: un angolo incantato di mondo a due passi dalla città.
Sembra l'inizio di una favola e forse di una favola si tratta davvero, perché sabato 30 e domenica 31 agosto alla consueta sagra di Castello Querciola, organizzata dal'Associazione per la valorizzazione di Viano, dal Comune e da molti volontari del querciolese, i protagonisti delle due serate sono stati giullari e conti di un'epoca remota che hanno accompagnato la rievocazione storica, eseguita ogni anno a fine agosto per ricordare quando, nel 1233, il feudo in questione passò dalle proprietà del vescovo di Reggio alla potente famiglia Fogliani.

LA SAGRA DI CASTELLO QUERCIOLA. Basta scendere dall'auto parcheggiata in un campo a pochi metri dal borgo per sentire già in lontananza il rombo delle trombe e il tumulto dei tamburi ed essere richiamati con la mente a un ritmo passato.
Mentre ci avviciniamo all'ingresso della festa, vediamo spiccare tra banchetti di ghirlande floreali che le dame indossavano sul capo, scudi di legno per bambini e gioielli in ferro battuto, il classico stemma medievale e una fila di persone che vestono abiti d'epoca in attesa di iniziare la parata: ci sono i villici, sporchi di terra e con vesti strappate, i religiosi tra cui il vescovo in vesti d'orate, gli arcieri, i musici, gli sbandieratori in calzamaglia e i nobili bardati di stole eleganti con il primo conte del Querzola.
Ma qual è la storia di questo feudo?

La rievocazione rid

IL FEUDO. "Le prime notizie del feudo risalgono al 980 quando questa struttura venne costruita per proteggere il vescovo di Reggio Emilia dalle scorrerie barbariche che in quel periodo si susseguivano senza sosta nel territorio emiliano - racconta Isabella Valcavi, insegnante della scuola media di Viano e promotrice dell'iniziativa - . Il feudo rimase residenza vescovile estiva fino a quando, precisamente il 23 agosto 1233, il vescovo di allora decise di donarlo a una potente famiglia guelfa che aveva difeso la chiesa, i Fogliani, i quali ne mantennero la gestione fino al sedicesimo secolo. Così ogni anno, l'ultima settimana di agosto, organizziamo questa sagra per rievocare e celebrare quell'investitura avvenuta tanti secoli fa".
"Questa festa richiama sempre molti turisti - prosegue l'insegnante - , soprattutto per la visita della torre, recentemente ristrutturata, in cui sono custoditi i preziosi affreschi di Lelio Orsi, noto pittore del '500, originario di Novellara (Reggio Emilia). Per noi è molto importante questo momento perché in questo modo abbiamo l'opportunità di far conoscere il borgo e la storia medievale a un grosso numero di persone, dando loro modo di riscoprire le nostre radici e la nostra identità, soprattutto in una società dove i valori autentici sono sempre più dimenticati. E, visto che si parla di valori, nell'organizzare sagre come questa, si riscopre davvero il piacere e la ricchezza dell'amicizia. Ho lavorato duramente per un mese, certo è stato impegnativo, ma ho avuto modo di stringere legami con persone di tutte le età che prima nemmeno conoscevo, ed è stato molto bello", conclude Valcavi.

L'INTRATTENIMENTO DEL BORGO. Intanto, sul paco allestito nel cuore del borgo antico davanti a una folla di persone, la cerimonia d'investitura volge al termine. È arrivato il momento dell'esibizione degli sbandieratori che dilettano il pubblico con numeri complessi e mozzafiato, sempre a ritmo di tamburi. C'è chi fa volteggiare due bandiere, chi persino quattro, chi ne lancia una in aria scambiandola con quella del compagno, chi la alza con l'abilità dei piedi verso l'alto.
Dopo di loro lo spettacolo continua con le affascinanti performance dei mangiafuoco che lasciano il pubblico a bocca aperta.
E dopo un dettagliato ripasso della nostra storia medievale e l'applaudito intrattenimento, è giunta l'ora di gustare le tante pietanze tradizionali della cucina emiliana. Polenta, gnocco fritto, erbazzone, il tutto accompagnato da una buona bottiglia di lambrusco, oppure due.
Presente sotto i tendoni del ristorante con un tavolo riservato anche il sindaco di Viano, Giorgio Bedeschi, che non si è voluto perdere una delle manifestazioni più importanti della zona.

UN RAPACE PER AMICO. E tra un pezzo di ciambella casereccia, inzuppata nel vino bianco come da tradizione, e l'altra, può capitare a qualche visitatore intento a deliziare il suo dolce, di ritrovarsi un rapace sulla testa. Lo splendido Barbagianni in questione ha sette anni e si chiama Kiss, "perché è fatto a cuore", ci spiegano, non arriva dal bosco ma dalla mano di Alba Favalesi, una stravagante e pittoresca signora appassionata di questo genere di uccelli crepuscolari.
Kiss non ama i flash e spesso non offre il suo viso ai tanti obbiettivi delle macchine fotografiche di quei curiosi che vorrebbero immortalarlo. Lui preferisce guardarsi le spalle, ma tutto sommato, per essere un animale selvatico, sembra trovarsi quasi a suo agio in mezzo a tante persone, e non disdegna di dominare la festa medievale dalla cima delle testa di qualche sconosciuto, salvo poi al richiamo, tornare sulla mano della sua padrona.

GLI ABITANTI DEL BORGO. Al termine della festa gli abitanti del borgo, gli Stefani, si svestono degli abiti medievali e tornano ad indossare quelli dei giorni nostri.
Una ragazza ci spiega che lei è nata e cresciuta tra quelle mura antiche, così come era stato per suo padre e suo nonno. Per loro, oggi tre famiglie in tutto, trascorrere l'anno quasi isolati non è poi così strano. "Forse in inverno è un po' più scomodo muoversi in auto perché gli spazzaneve puliscono solo la stradina principale - afferma - alla nostra salita di accesso al borgo pensa mio zio con il trattore, altrimenti non usciamo più di casa. Del resto qui è molto tranquillo. A noi piace. Così come amiamo ogni anno organizzare questa festa che abbiamo visto nascere 12 anni fa. Pensate, tutto è partito da una classe delle medie della signora Valcavi che ha fatto realizzare ai suoi ragazzi un breve documentario sulla storia del feudo. Poi pian piano la festa ha preso forma e oggi rappresenta un appuntamento imperdibile soprattutto per chi vive dalle nostre parti".

 

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Lunedì, 01 Settembre 2014 10:25

Il Po ricorda: "Bonjour Monsieur Courbet"

Il Po ricorda: "Bonjour Monsieur Courbet", Mercoledì 3 settembre alle 17.30 la Belle Époque sul Lungo Po - 

Piacenza, 1 settembre 2014 -

Mercoledì 3 settembre alle ore 17.30 penultimo appuntamento sul Lungo Po (sull'argine in zona Canottieri Vittorino da Feltre, all'altezza della banchina di attracco Città di Piacenza) de "IL PO RICORDA. Storie di confine. Trasformazioni e incontri tra Acqua e Terra, Nord e Sud, Antico e Nuovo", con gli ultimi incontri a cura dell'Associazione culturale Arti e Pensieri.

L'appuntamento di mercoledì 3 settembre, a ingresso libero e rivolto a interessati di tutte le età, intitola "Bonjour Monsieur Courbet" e inizierà con una conferenza a due voci a cura degli storici dell'arte Raimondo Sassi (Arti e Pensieri e GDSU Firenze) ed Elena Fava (Università di Parma).
Tra la seconda metà dell'800 e l'inizio del secolo successivo, con l'Unità d'Italia, il Po non costituisce più un confine ma un'opportunità di sviluppo. Con la costruzione dei due ponti sul fiume e l'intervento della tecnologia nelle opere di bonifica, lo skyline piacentino cambia e va delineandosi un nuovo paesaggio "moderno". La componente arcaica della civiltà contadina, tuttavia, non scompare e, al di là della retorica "modernista", l'avanzare del nuovo si incontra con la persistenza di antiche tradizioni.
In questo nuovo contesto i due mondi si confondono, come attesta, per esempio, la sopravvivenza di magiche credenze e di rituali apotropaici nei carri agricoli tardo ottocenteschi e primo novecenteschi diffusi nel territorio padano e riccamente decorati, 'arma' nella quotidiana battaglia fra diavoli e contadini.

Alle conversazioni seguirà la dimostrazione di lavorazione del ferro a cura di Massimiliano Bertuzzi (architetto e fabbro d'arte) che forgerà in loco una maledisiòun, ferro battuto a uso protettivo-magico posto sui carri agricoli da parata.
Dedicato ai bambini invece sarà il laboratorio per la creazione di un piccolo libro con animazioni pop-up ispirate a uno dei protagonisti dell'incontro, il ponte.

In omaggio alla pittura tardo ottocentesca, si organizzerà un pic-nic sull'erba: i partecipanti possono portare un cestino da casa e progettare il menù del proprio pic nic, dove accomodandosi su grandi tovaglie a quadretti gusteranno pane e salame, uova sode, verdure in pinzimonio, torte casalighe, vino e succo di mela.
Il pomeriggio sarà animato dalla presenza di personaggi abbigliati secondo la moda della Belle Époque: tutti i partecipanti sono invitati a indossare abbigliamenti o accessori a tema!

Non mancherà la consueta navigazione fluviale per piccoli gruppi grazie alla collaborazione della società Canottieri Vittorino da Feltre. In caso di maltempo la manifestazione si svolgerà ugualmente in luogo da definirsi.

L'argomento specifico de IL PO RICORDA di quest'anno (in collaborazione con il Comune di Piacenza, con il patrocinio del Francigena Festival e con il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano e Selecar) vuole sviscerare la conoscenza della nostra identità culturale quale esito della posizione geografica "di confine" del territorio piacentino: fin dalla Preistoria mode, idee e culture si sono incontrate, incrociate e fuse nel nostro territorio per arrivare a dare vita alla ricchezza culturale peculiare della tradizione di Piacenza. La rassegna tornerà con l'ultimo appuntamento il 10 settembre presso la Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi.

Informazioni all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o ai numeri 340.6160854, 333.6738327, 339.5411031. www.artiepensieri.com

(Fonte: Arti e Pensieri)

 

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Recuperati oltre 300 metri quadri di superficie. Il collegamento da Ghiare lunedì 1° settembre alle 9.40 su Rai Uno all'interno del programma "Dolce Casa".

Parma, 30 Agosto 2014 – Gli studenti delle facoltà universitarie di Ingegneria e Architettura che hanno partecipato a "Recuperiamo la fornace", il workshop-cantiere che si è svolto dal 28 luglio al 1° agosto a Ghiare di Berceto, saranno i protagonisti lunedì prossimo, 1° settembre 2014, del programma "Dolce Casa", contenitore estivo del programma "Unomattina" che andrà in onda su Rai Uno dalle ore 9.40 circa alle ore 10.00.

All'interno della trasmissione, condotta da Veronica Maya, i ragazzi – guidati da Francesco Fulvi, ingegnere a capo del progetto – racconteranno la splendida esperienza vissuta questa estate in merito al loro operato sul recupero antropoculturale dell'ex-fornace Marchino di Ghiare di Berceto; l'argomento trattato durante la puntata sarà infatti il decoro urbano e come cambiano le città. In studio saranno presenti: l'assessore alla Roma Produttiva, Marta Leonori; lo storico Arnaldo Colasanti, l'architetto Massimiliano Fuksas, il conduttore radiofonico Stefano Piccirillo, la cantante Ylenia Lucisano; e in collegamento dalla sede Rai di Londra il corrispondente Marco Varvello.

Il workshop-cantiere per la riqualificazione locali dell'ex-cementificio Marchino, esperimento più unico che raro in Italia, è stato un vero successo. L'instancabile ed intenso lavoro portato a termine dai ragazzi nei cinque giorni della sua prima fase può facilmente essere messo a confronto con lo stato di fatto iniziale i lavori – ovvero prima che partisse il cantiere dello scorso 28 luglio – in una photogallery visibile sulla pagina Facebook del progetto e costituita dalle immagini di alcune zone della Fornace prima e dopo i lavori, oltre alle tavole del nuovo stato di fatto della struttura pubblicate dallo stesso Fulvi; più precisamente infatti le operazioni di "stonacatura", demolizione e pulizia del cantiere effettuate dagli studenti hanno fruttato in dettaglio: +135 mq al piano terra, +95 mq al piano primo, + 80 mq al piano terzo, per un totale complessivo di 310 mq di superficie coperta fruibile (cioè la superficie recuperata, messa in sicurezza ed ora calpestabile).

Alla puntata di "Dolce Casa" in onda su Rai Uno lunedì 1° settembre a partire dalle 9.40 parteciperanno, oltre ad una folta rappresentanza degli 80 studenti che hanno preso parte al cantiere e all'Ing. Fulvi, anche il team di architetti composto da Elisa Adorni, Giulia D'Ambrosio e Roberto Bruni, oltre ai due studenti della Facoltà di Architettura dell'Università di Parma vincitori del workshop, Francesca Sercia e Nicola Riccò. Sarà inoltre presente il sindaco di Berceto Luigi Lucchi.

PR Berceto fornace1

Pubblicato in Cultura Parma
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