Visualizza articoli per tag: ambiente

Agricoltura di precisione, innovazione tecnologica e impresa: opportunità per il settore agroalimentare. Nel corso dell'evento del 26 Ottobre sarà presentato anche il filmato sui lavori di ammodernamento della Diga di Mignano a beneficio di tutta l'agricoltura della Val d'Arda.

Piacenza 22-10-2015– Lunedi prossimo 26 Ottobre alle 15, nella Piazzetta di Piacenza ad Expo, arriverà l'esperienza maturata dal Consorzio di Bonifica di Piacenza nel corso degli ultimi anni sul tema dell'innovazione tecnologica direttamente applicata alle più aggiornate informazioni di sistema. Ovvero un avanzato contenitore WEB GIS di ultima generazione in grado di rendere fruibili banche dati territoriali di contesto estese ed approfondite, di stampo idrico, geografico, morfologico, cartografico e agricolo.

web-gis-1

 

Un'innovazione introdotta dal Consorzio di Bonifica ad ulteriore beneficio della comunità e del settore agricolo che porta con sé l'obiettivo di incrementare e ottimizzare una gestione virtuosa, oculata e attenta di un particolare territorio con le sue caratteristiche peculiari all'interno dell' ambiente in cui lo stesso è inserito. Un sistema informativo rapido e facilmente consultabile che nasce e sviluppa l'esigenza di elaborare, gestire, raccogliere ed archiviare una ingentissima quantità di dati provenienti dal territorio piacentino in grado di offrire, in tempo reale, una istantanea il più fedele possibile alla realtà.

L'occasione sarà propizia per presentare le numerose novità del nuovo sistema informativo e le integrazioni con i nuovi strumenti tecnologici che la rete di bonifica regionale e nazionale offre oggi attraverso l'esperienza nel campo della ricerca applicata fatta dai laboratori scientifici del Canale Emiliano Romagnolo all'insegna di risparmio idrico ed energetico a sostegno delle imprese agricole.

Questa importante novità rappresentata dal sistema WEB GIS amplierà notevolmente l'azione del Consorzio sul territorio attraverso i partners di rilievo strategico e di ricerca Citymap (società della Regione Emilia Romagna di alta tecnologia per l'innovazione e il trasferimento tecnologico regionale), CRAST (Centro Ricerche Analisi Spaziale e Telerilevamento), CRPV(Centro Ricerche Produzioni Vegetali). Inoltre favorirà attraverso Urban Lab, Università Cattolica e Aster l'attività legata alla formazione e le start up incubatrici di nuove idee e progetti su risparmio idrico, energetico e altre specificità di settore da parte di giovani ricercatori.

Nel corso della presentazione sarà proiettato un video sulla Diga di Mignano e la Val d'Arda ideato dal giornalista Andrea Gavazzoli e realizzato con il regista Marco Epifani con l'ausilio di Mora Drone di Fiorenzuola. Il filmato, introdotto dalla relazione tecnica dell'ingegner Filippo Volpe del Consorzio -responsabile della diga-, consentirà ai presenti di apprezzare tutte le diverse fasi di ammodernamento e adeguamento dell'invaso di Mignano, infrastruttura fondamentale per l'irrigazione in tutta la valle piacentina.

Un'opera fondamentale per la prevenzione del rischio di alluvioni. Fritelli:"Finalmente si è realizzata un'opera importante che salvaguarda Fontanellato dalle piene, il primo stralcio importante delle opere di difesa della Bassa Ovest". Gazzolo:" l'intero nodo idraulico di Parma riveste un'importanza strategica". -

Parma, 24 ottobre 2015 –

E' stata inaugurata ieri pomeriggio a Fontanellato la cassa di espansione sul cavo Ramazzone.
Il manufatto è stato finanziato dalla Regione Emilia-Romagna e realizzato dalla Provincia di Parma.
Al taglio del nastro davanti al Santuario hanno partecipato l'Assessore regionale alla Difesa del suolo Paola Gazzolo, il Presidente della Provincia Filippo Fritelli e il Sindaco di Fontanellato Domenico Altieri.

Soddisfazione del Presidente della Provincia Filippo Fritelli:"Finalmente si è realizzata un'opera importante che salvaguarda Fontanellato dalle piene del Ramazzone, il primo stralcio importante delle opera di difesa della Bassa Ovest."

"Oggi mettiamo un altro importante tassello per la difesa del nostro territorio e delle nostre comunità - ha affermato l'assessore regionale alla Difesa del suolo Paola Gazzolo - Grazie allo stanziamento da parte della Regione di oltre 1 milione di euro inauguriamo un'opera fondamentale per la prevenzione del rischio di alluvioni, ma non ci fermiamo qui, perché l'intero nodo idraulico di Parma riveste un'importanza strategica. Dal Governo arriveranno 55 milioni di euro per la realizzazione della Cassa del Baganza, che è stata riconosciuta come un intervento prioritario a livello nazionale".

LA STORIA DELLA CASSA

A seguito delle piogge torrenziali e delle alluvioni del 2009 e del giugno 2010, la Regione Emilia Romagna su richiesta della Provincia di Parma, identifica come prioritario l'intervento sul cavo Ramazzone, allo scopo di prevenire ulteriori esondazioni nel capoluogo di Fontanellato con danni a privati, opere pubbliche ed in particolare al Centro per la Riabilitazione Neurologica "Cardinal Ferrari".
Quindi assegna alla Provincia di Parma un milione e cento mila euro per la realizzazione di una cassa d'espansione a Fontanellato, e per il miglioramento dell'attraversamento della ex Strada provinciale 11, sempre a Fontanellato.

L'OPERA

Si è realizzato un invaso di circa 40.000 m3 con impianto di sollevamento per le acque residue,, oltre alla realizzazione di un by-pass allo scopo di rimuovere una strozzatura nell'attraversamento nel capoluogo.
L'invaso è costituito da una briglia selettiva a monte, un invaso laterale con scarico in parte a gravità ed in parte con sollevamento meccanico.
Sono state installate tre pompe (di cui una di riserva).
Le portate naturali con TR=100 anni sono pari a circa 8m3/s, quelle rilasciate sono di circa 2,5 m3/s. Lo scolmatore a valle senza funzionamento in pressione può fare defluire 3 m3/s.
L'attuale conformazione dell'attraversamento nel capoluogo determinava un forte rigurgito, con esondazioni improvvise e pericolose.
L'opera terminata passerà al demanio comunale. Dovrà poi essere redatta una convenzione con la Protezione Civile, allo scopo di potere intervenire con un generatore di corrente nel caso di mancanza di energia elettrica e nell'ipotesi di evento avverso segnalato.

(fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)

Mercoledì, 21 Ottobre 2015 16:06

A scuola nei Parchi del Ducato

Tante le opportunità per le scuole nelle Aree Protette di Parma e Piacenza. Cantoni delegato provinciale ai Parchi: "I Parchi sono anche un'opportunità per la promozione di iniziative turistiche e produttive sostenibili". Maggiali, Presidente dei Parchi del Ducato: "Scommettiamo sulle nuove generazioni per veicolare messaggi di rispetto per la natura e ricomporre la relazione fra persone e ambiente". -

Parma, 21 ottobre 2015 –

Sono davvero tante le proposte per le scuole di ogni ordine e grado contenute nel cartellone "A scuola nei Parchi del Ducato" presentato stamattina al Parma Point da Gianpaolo Cantoni Delegato provinciale ai Parchi, Agostino Maggiali Presidente dei Parchi del Ducato, Sonia Anelli Responsabile del Centro di Educazione alla Sostenibilità dei Parchi.

Tra i temi proposti: biodiversità, conservazione della flora e della fauna, ecologia del fiume e del bosco, storia ed evoluzione dell'agricoltura, cultura e tradizioni locali e loro testimonianze. Per orientare i docenti nella scelta dei pacchetti didattici per arricchire la programmazione scolastica è stato attivato anche quest'anno l'apposito sportello informativo.
I protagonisti sono cinque Parchi Regionali (Cento Laghi, Boschi di Carrega, Taro, Stirone Piacenziano e Trebbia), quattro Riserve (Ghirardi, Monte Prinzera, Torrile Trecasali e Parma Morta) e un Parco provinciale (Monte Fuso) nelle Province di Parma e Piacenza, che saranno sede di laboratori educativi, esperienze, paesaggi emozionali e percorsi di scoperta e conoscenza per bambini e ragazzi; non mancano le uscite sul campo dall'Appennino al Grande Fiume.

"I Parchi oggi devono essere considerati un'opportunità per la promozione di iniziative turistiche e produttive sostenibili, con una visione di futuro attenta e sensibile alla tutela dell'ambiente, ma anche un grande veicolo di conoscenze per grandi e piccini" afferma Gianpaolo Cantoni Delegato provinciale ai Parchi.

"Scommettiamo sulle nuove generazioni per veicolare messaggi di rispetto per la natura e per ricomporre la relazione fra persone e ambiente. Il contatto diretto con le nostre aree protette crea suggestioni e favorisce il legame fra studenti e territorio. I ragazzi, poi, sono uno straordinario strumento di stimolo e riflessione anche per le famiglie e dunque per tutta la comunità." spiega Agostino Maggiali, Presidente dei Parchi del Ducato.

E i dati sulle presenze negli ultimi tre anni confermano una tendenza in crescita: lo scorso anno scolastico sono stati oltre 17 mila gli alunni coinvolti nelle attività di Parchi e Riserve, prevalentemente dei Comuni del territorio. Per alcune aree protette è stato un vero e proprio boom, come il Parco del Taro, i Cento Laghi e Stirone Piacenziano. Materne ed elementari gli ordini di scuole più rappresentate.

Particolare attenzione nella progettazione è stata dedicata alle metodologie didattiche.
"Per i più piccoli sono stati privilegiati il gioco, la fiaba e le esperienze senso percettive – spiega Sonia Anelli, Responsabile del Centro di Educazione alla Sostenibilità dei Parchi - Per elementari e secondarie inferiori puntiamo su laboratori ed esperimenti, mentre per le scuole superiori la progettazione è specifica e condivisa con i docenti. Gli interventi educativi programmati sono il risultato di un percorso partecipato dal personale e dagli esperti incaricati dall'Ente di Gestione".

In questi tempi di crisi, i Parchi del Ducato propongono azioni didattiche a costi contenuti e, per le scuole dei Comuni di parchi e riserve, anche Progetti prioritari gratuiti e Progetti speciali a costi ridotti, ad esaurimento del budget.

Per informazioni:
CEAS Aree Protette Emilia Occidentale
Tel. 0521 802688 e 803017
e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)

Piacenza si conferma al primo posto, nella classifica dei Comuni ricicloni che Legambiente Emilia Romagna stila ogni anno, per la raccolta della carta. Il premio è stato consegnato durante il Convegno sul tema "Ridurre il rifiuto e recuperare materia, per un'economia circolare" tenutosi a Parma. -

Piacenza, 20 ottobre 2015 -

Piacenza si conferma al primo posto, nella classifica dei Comuni ricicloni che Legambiente Emilia Romagna stila ogni anno, per la raccolta della carta: "Un risultato – sottolinea l'assessore all'Ambiente Giorgio Cisini, ieri a Parma per ritirare il riconoscimento – che è motivo di orgoglio, per il quale ringrazio tutti i cittadini che con il loro senso civico contribuiscono a consolidare questo sistema virtuoso. Ancor più significativo se consideriamo che la carta, come conferma uno studio dell'Arpa regionale, con il 96% avviato a riciclo in Emilia Romagna è tra le frazioni di cui è più consistente il recupero".

Con 143,2 kg di carta pro capite (dato riferito al 2014), la nostra città si è attestata in vetta a questa speciale sezione per i Comuni oltre i 25 mila abitanti, mentre in provincia è andato a Vigolzone, tra i Comuni che contano meno di 5 mila residenti, lo stesso titolo. Il premio, giunto all'ottava edizione, è stato consegnato nell'ambito del convegno sul tema "Ridurre il rifiuto e recuperare materia, per un'economia circolare", tenutosi nella città ducale, in occasione del quale si è rimarcata la sostenibilità dell'investimento sulla raccolta differenziata e sul sistema del "porta a porta", nonché la potenziale ricaduta positiva, in termini occupazionali, di un ulteriore incremento in tal senso.

Per quanto riguarda i dati generali relativi alla quota di materiale differenziato, Piacenza si attesta a metà classifica tra i capoluoghi di provincia emiliano-romagnoli, con il 55,2% rispetto ai 307 kg smaltiti annualmente per ogni abitante. "L'iniziativa di Legambiente – rimarca Giorgio Cisini – è un'occasione preziosa per riflettere sul valore e sull'efficacia delle nostre politiche di tutela dell'ecosistema, nonché sull'importanza del coinvolgimento dei cittadini in un fondamentale percorso di sensibilizzazione e consapevolezza. E' anche un'opportunità per condividere le buone pratiche adottate in alcuni territori, dando ulteriore stimolo a progetti innovativi nel segno della sostenibilità".

22299687136 8ef16ba0a3 k rid

(fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)

La Protezione civile ha confermato l'imminente stanziamento della terza tranche, primi lavori a Fratta di San Polo e tra Minozzo e Sologno. Dall'Stb ulteriori interventi per 1,4 mln a Baiso, Ligonchio e Ramiseto. Il presidente Manghi e i sindaci: investire sulla prevenzione. -

Reggio Emilia, 13 ottobre 2015 -

Gli 11 milioni assegnati all'Emilia-Romagna dalla Commissione europea per le alluvioni che a ottobre e novembre 2014 colpirono la nostra regione insieme a Liguria, Toscana, Piemonte e Lombardia sono già in Banca d'Italia. Nei prossimi giorni verranno girati nelle casse della Regione che ne destinerà 2 alla Provincia di Reggio Emilia, che con queste risorse conta di realizzare ben 11 interventi.

E' una delle buone notizie emerse dal summit istituzionale sulla messa in sicurezza del nostro territorio che si è tenuto ieri mattina nella Sala del Consiglio comunale di San Polo d'Enza alla presenza del presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi, del consigliere provinciale delegato alle Infrastrutture Andrea Tagliavini con il dirigente Valerio Bussei, dei responsabili regionale e provinciale della Protezione civile, Maurizio Mainetti e Federica Manenti, e del direttore del Servizio tecnico di bacino. Proprio da Francesco Capuano – con la conferma di ulteriori 1,4 milioni destinati dal Servizio tecnico di bacino a Baiso, Montecagno di Ligonchio e Taviano di Ramiseto – è arrivata un'altra buona notizia "che si unisce a quella relativa all'ottimo lavoro di squadra che Provincia di Reggio Emilia e Comuni hanno saputo realizzare e che ci ha permesso di affrontare al meglio le tante emergenze che dal 2013 hanno colpito il nostro territorio, come ci è stato riconosciuto dallo stesso direttore della Protezione civile regionale", sottolinea il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi. "Devo farvi i complimenti per il metodo che in questi tre anni avete adottato, che è il migliore anche in questa prospettiva di riordino che sta coinvolgendo la Provincia, i Comuni con unioni e fusioni, ma anche la stessa Protezione civile regionale – ha detto il direttore dell'Agenzia regionale Maurizio Mainetti - L'obiettivo è quello di dare il miglior servizio possibile ai cittadini e lo si raggiunge solo con strutture tecniche efficienti e amministratori che, come nel vostro caso, fanno il loro lavoro".

"Altri aiuti importanti potrebbero arrivare dal Piano nazionale gestito dall'apposita Struttura di missione contro il dissesto idrogeologico varata dal Governo, che prevede in tre anni 56 milioni di contributi e che, proprio nei prossimi giorni, dovrà essere aggiornato – aggiunge il presidente Manghi – Perché, come anche tanti sindaci hanno evidenziato, vogliamo dimostrare di essere capaci non solo di gestire le emergenze, ma anche di provvedere alla prevenzione e alla manutenzione di un territorio così fragile e purtroppo sempre più esposto a eventi meteo estremi come il nostro Appennino".

Gli 11 nuovi interventi finanziati

Intanto, il nostro territorio potrà contrare su questi ulteriori 2 milioni di fondi europei che la Regione trasferirà nei prossimi giorni per opere che dovranno essere realizzate (e pagate) entro 18 mesi. A gestirli sarà la Provincia di Reggio Emilia, che conta di avviare 11 cantieri. "Grazie alla disponibilità confermataci oggi dal direttore Mainetti di anticipo immediato delle risorse - spiega il consigliere provinciale delegato alle Infrastrutture, Andrea Tagliavini – partiremo subito con gli interventi previsti sulla Sp 73 a La Fratta di San Polo, almeno con il primo di due stralci che prevedono la realizzazione di una palificata tirantata, drenaggi profondi e ripristino della sede stradale, e con interventi analoghi sulla Sp 5 a Villa Minozzo tra gli abitati di Minozzo e Sologno".

Questi gli altri nove interventi che la Provincia realizzerà grazie ai fondi europei: sulla Sp 27 a Fontanella di Baiso per il rinforzo della paratia esistente, il completamento di quella di valle e l'installazione di drenaggi sub orizzontali (565.000 euro in tre lotti); sulla Sp 103 a Taviano di Ramiseto per il consolidamento della scarpata di valle con inserimento di palificazioni, realizzazione di drenaggi e regimentazione delle acque superficiali (200.000); sulla Sp 7 nei pressi della zona industriale di Viano per il ripristino della scarpata di valle con opera di sostegno alla base e sistemazione dello scolo delle acqua superficiali lungo la strada (70.000); sulla Sp 15 in prossimità del bivio per Taviano a Ramiseto per la sistemazione della scarpata di valle e la realizzazione di opere di sostegno della sede stradale e di drenaggi profondi (230.000); sulla Sp 63 a Carbonaso di Viano per opera di sostegno della sede stradale mediante la realizzazione gabbionate e realizzazione di drenaggi lungo il versante di valle (75.000); sulla Sp 7 a Montefaraone di Carpineti per il ripristino della scarpata di monte con pulizia del materiale instabile, la posa di geostuoia e la realizzazione di opera di contenimento alla base (50.000); sulla Sp 76 tra Carpineti e il castello per la realizzazione di opera di sostegno a valle strada e ripristino della scarpata e rifacimento della sede stradale (95.000); sulla Sp 76 a Carpineti nei pressi del bivio per Villaprara per opere di drenaggio e il rifacimento della sede stradale (75.000); sulla Sp 61 a Gazzano di Villa Minozzo per la realizzazione di opere di sostegno della scarpata di valle e sistemazione del piano viabile (90.000).

Questi interventi si aggiungono ai 103 già in corso nella nostra provincia grazie alle prime due tranche di finanziamenti nazionali e regionali per poco più di 3 milioni di euro, come hanno illustrato in avvio di lavori la responsabile della Protezione civile provinciale Federica Manenti e, per i cantieri gestiti direttamente dalla Provincia, il dirigente del Servizio Infrastrutture Valerio Bussei.
Al summit di ieri mattina sono intervenuti – esponendo le principali criticità dei rispettivi territori - i sindaci di San Polo, Carpineti, Vetto, Baiso, Toano, Villa Minozzo, Castelnovo Monti, Ramiseto, Viano, Canossa, Vezzano, Casina, Ligonchio, Albinea, Bibbiano e Ramiseto.

(fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

Mercati agricoli, segnali di nervosismo. In aumento la domanda di latte in Oceania. Discarica abusiva con rifiuti tossici scoperta a La Spezia sulla collina Pitelli. Le bollicine possono dare alla testa. Blue Tongue condiziona l'export di carne francese. Inizia la raccolta delle olive... In Agristore per le attrezzature. MPS, bocche troppo cucite.

(in allegato il formato pdf scaricabile)

Anno 14 - n° 41 11 ottobre 2015
1.1 editoriale MPS, parte il processo ma bocche cucite
3.1 cereali Mercati agricoli. Segnali di nervosismo in attesa dei dati USDA.
4.1 Lattiero caseario Aumenta la domanda di latte in Oceania.
5.1 ambiente Fusti tossici sulla collina Pitelli di La Spezia
5.2 vino Le bollicine possono dare alla testa...
6.1 olivicoltura Inizia la raccolta delle olive... le offerte Agristore
6.2 educazione alimentare Musei del Cibo ancora più interattivi
per la Giornata dell'Alimentazione 2015
7.1 prezzi agricoli Ismea, la blue tongue condiziona gli approvvigionamenti di bovini dalla Francia.
8.1 promozioni "vino" e partners

Cibus 41 11ott15 COP

Trovati anche fusti metallici da 200 litri ciascuno contenenti un amalgama densa, che sarà oggetto di successive analisi. L'area oggetto di accertamenti è quella denominata "Campetto" e ricade planimetrie del Sito Interesse Nazionale.

Roma - Il personale Forestale del Comando Provinciale della Spezia, su delega dell'Autorità Giudiziaria ha proceduto ad effettuare degli scavi in un area limitrofa alla nota discarica di Ruffino-Pitelli. L'area oggetto di accertamenti è quella denominata "Campetto" e ricade planimetrie del Sito Interesse Nazionale.

Le indagini del CFS nell'area Campetto sono iniziate nel giugno 2014 con una delega di indagine da parte della Procura della Repubblica della Spezia emessa a seguito di una lunga attività investigativa. Durante gli scavi effettuati con un escavatore nell'area indicata, è stato individuato un consistente abbancamento di rifiuti costituito da ceneri, scorie di fonderia, materiali sciolti intrisi di idrocarburi e oli esausti.

L'area in questione ha un estensione di circa 1200 metri quadri. In base alla profondità raggiunta dagli scavi si può stimare che la cubatura dei rifiuti presenti sia di svariate migliaia di metri cubi e durante gli scavi, a una profondità di circa 3 metri sono stati individuati anche 30 fusti metallici da 200 litri ciascuno contenenti un amalgama densa, che sarà oggetto di successive analisi.

(Fonte CFS Corpo Forestale dello Stato)

"Alluvione del torrente Baganza del 13/10/2014. Un anno dopo": convegno promosso dall'Ordine dei Geologi dell'Emilia-Romagna aperto a tutta la cittadinanza, un anno dopo l'alluvione del Baganza. Di Lauro (Ordine ER): "La prima prevenzione è la conoscenza". Il punto su cassa di espansione ed altri interventi. Tra i relatori anche il meteorologo Luca Mercalli.

Parma, 8 ottobre 2015 - in allegato scaricabile in fondo al testo la locandina del convegno con il programma -

A quasi un anno dall'alluvione del 13 ottobre scorso, il ricordo è ancora vivo nella memoria.
L'esondazione del torrente Baganza, gli ingenti danni e disagi causati, le polemiche sull'allerta e sulla gestione dell'emergenza, non sono certo finite nel dimenticatoio. Per ricordare quella drammatica vicenda che ha colpito la nostra città e il suo territorio, per fare anche il punto della situazione su quali interventi sono stati eseguiti fino ad oggi e quali invece sono rimasti da attuare o da programmare per il futuro, l'Ordine dei Geologi dell'Emilia-Romagna ha deciso di promuovere insieme con altri enti il convegno aperto a tutta la cittadinanza dal titolo "Alluvione del torrente Baganza del 13/10/2014. Un anno dopo".

Emblematica la data scelta per l'evento: martedì 13 ottobre 2015 (9-18), a un anno esatto dall'alluvione che si intende ricordare. Teatro della manifestazione sarà l'Auditorium dell'edificio Polifunzionale del Campus Universitario di Parma (via Volturno, 39).

"Non vogliamo dimenticare quel che è avvenuto un anno fa – esordisce Antonio Di Lauro, geologo parmigiano e consigliere dell'Ordine regionale -. Ci interessa stimolare gli Enti preposti e la popolazione stessa a fare tesoro di quanto accaduto affinché certi errori non si ripetano". "Occorre mantenere sempre alta l'attenzione anche nei momenti ritenuti non critici – continua Di Lauro sottolineando il messaggio che si intende lanciare a tutta la città –. Le istituzioni devono sempre stare in allerta perché a volte basta davvero poco per evitare certi inconvenienti. Noi continuiamo a rivolgerci a tutte le persone per dir loro: state attenti, perché il pericolo è sempre dietro l'angolo".

Di fronte a certe calamità naturali, la principale modalità di intervento che l'Ordine dei Geologi dell'Emilia-Romagna da tempo propone è quella della prevenzione, che richiede necessariamente la presenza di figure professionali all'interno delle istituzioni preposte al controllo del territorio. "La prima prevenzione è data dalla conoscenza del territorio – spiega infatti Di Lauro – e il geologo è la figura indicata per questo, colui che può dire dove si può edificare o meno, dove è più probabile che si verifichi una frana, quali terreni possono essere utilizzati e consolidati e quali invece no".

"Il percorso partecipato sulla Direttiva Alluvioni avviato dalla Regione va nella giusta direzione: coinvolgere i diversi attori coinvolti attivi e passivi" aggiunge Gabriele Cesari, presidente dell'Ordine dei Geologi dell'Emilia-Romagna. "In questo percorso – continua - siamo chiamati tutti ad interagire per trovare soluzioni efficaci ed innovative. Serve un approccio di sistema che oltre agli Enti competenti coinvolga attivamente anche diverse categorie di professionisti, gli agricoltori, il mondo delle imprese, il mondo assicurativo ed il volontariato. Non aspettiamoci risultati risolutivi nel breve periodo: occorreranno decenni di azioni virtuose e di cambiamenti culturali importanti". Per tale motivo, non basta incalzare gli Enti e le Amministrazioni pubbliche su questi temi, occorre anche "sensibilizzare l'opinione pubblica ad un atteggiamento più rispettoso e attento alle esigenze del territorio e dell'ambiente", riprende Di Lauro.

Al convegno di martedì 13, organizzato insieme al Dipartimento di Fisica e Scienze dell'Università della Terra, si susseguiranno testimoni diretti degli eventi ed esperti del territorio impegnati nella pianificazione degli interventi di prevenzione. Sono previsti gli interventi, tra gli altri, dell'assessore alla Difesa del suolo e della Costa della Regione Emilia-Romagna, Paola Gazzolo, dell'assessore ai Lavori pubblici del Comune di Parma, Michele Alinovi, e del presidente della Società Meteorologica Italiana, Luca Mercalli.

In occasione di questa ricorrenza, nella mattinata di domenica 11 ottobre l'associazione GeoProCiv con il patrocinio dell'Ordine dei Geologi dell'Emilia-Romagna promuove un'escursione dal titolo "Una camminata a un anno dall'alluvione" lungo le zone attigue al torrente Baganza interessate dall'esondazione di un anno fa. Per informazioni e iscrizioni su questa iniziativa scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ';document.getElementById('cloak5bf6f83eb87165b4c0c315ba6ef5da3f').innerHTML += ''+addy_text5bf6f83eb87165b4c0c315ba6ef5da3f+'<\/a>';  oppure Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Sabato 10 ottobre PedalArt: Bici-tour tra i laboratori di restauro, in collaborazione con CNA. Un mini tour in bicicletta per scoprire «tesori» nascosti della nostra città, ed avere un contatto immediato e diretto con le opere d'arte e le tecniche di restauro utilizzate.

Parma, 8 ottobre 2015 -

Slow Manufacturing è un progetto di CNA Artistico Tradizionale che ha visto Parma Città pilota e intende proporre un dialogo originale tra arte e artigianato, sui temi della tutela e della conservazione delle opere d'arte e del restauro artistico, che nel nostro paese ha esempi di altissima qualità. Attraverso questo mini tour in bicicletta il pubblico di Parma potrà scoprire «tesori» nascosti della nostra città, ed avere un contatto immediato e diretto con le opere d'arte e le tecniche di restauro utilizzate.

Nel percorso proposto faremo una prima tappa presso il Laboratorio di Restauro di tela e dipinti di Federica Romagnoli, restauratrice e Presidente di CNA Artistico e Tradizionale di Parma che ha lavorato su molte opere d'arte presenti nel nostro territorio di Parma e provincia. Quindi ci sposteremo per una visita presso il laboratorio di restauro del legno di Gianpaolo Buzzi per ripercorre l'essenza di questa materia nelle sue forme.

Il tour proseguirà con una tappa in Piazza Duomo dove ad accoglierci ci saranno Silvia e Stefano Volta di Archè Restauri laboratorio di Parma esperto nel restauro di beni storici artistici e architettonici che ha realizzato numerosi lavori non solo a livello provinciale (come il Restauro della scultura in bronzo del Monumento a Vittorio Bottego) ma anche in ambito nazionale ed europeo. Impegnati da tempo nel cantiere del Duomo di Parma ci illustreranno quello che è stato e che è il lungo lavoro di restauro della facciata del Duomo analizzandone criticità e tecniche. Concluderemo infine il tour per chi vuole con una tappa presso la Gelateria Ciacco di via Garibaldi, anche essa azienda artigiana del mondo di CNA Parma che propone un prodotto di eccellenza, recuperando la pratica artigianale del gelato autentico.

Info 3470355414 Ritrovo Via Bizzozero 15, ore 14.45. Partenza ore 15.

Registrazione 1 euro soci FIAB, 2 euro non soci (ass RC e infortuni). I partecipanti sono tenuti a rispettare il Codice delle Strada e a seguire le indicazioni fornite dai volontari della FIAB. Chi abbandona il gruppo non è più coperto dall'assicurazione e deve avvisare i volontari FIAB. www.bicinsieme.it  www.fiabparma.it  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Pubblicato in Dove andiamo? Parma

Il concorso Acqua e Territorio, arrivato all'ottava edizione, ideato da ANBI Emilia Romagna coinvolgerà i giovani studenti di tutta la provincia nella produzione di video sul tema dei cambiamenti climatici. -

Parma, 7 ottobre 2015 -

Il Consorzio di Bonifica Parmense torna in classe e grazie all'ANBI Emilia Romagna coinvolgerà migliaia di studenti di tutta la provincia in Acqua e Territorio, un concorso rinnovato, giunto quest'anno alla sua ottava edizione, che porrà al centro del dibattito i rilevanti temi portati all'attenzione universale dalla recente enciclica di Papa Francesco "Laudato si'". I giovanissimi studenti delle scuole Primarie e Secondarie di I grado del parmense dovranno ideare e produrre in classe, con l'aiuto dei loro insegnanti e del tutor tecnico del Consorzio, dei veri e propri progetti video multimediali in grado di emozionare il pubblico e la giuria di esperti descrivendo in modo suggestivo e coinvolgente gli effetti che i repentini e spesso disastrosi cambiamenti climatici hanno sulle comunità e sull'ambiente che ci circonda. Criticità globali che comportano gravi implicazioni sociali ed economiche e che costituiscono una delle principali sfide per tutta l'umanità del domani. Tra le molteplici problematiche evidenziate c'è anche l'esaurimento delle risorse naturali e tra queste anche l'acqua, bene prezioso, essenziale ed indispensabile per la vita, che necessita di tutela costante e una gestione sempre più consapevole.

"Il nostro ruolo in queste iniziative didattiche – ha sottolineato il presidente del Consorzio Luigi Spinazzi - è quello di stimolare i giovani a conoscere il loro territorio dal punto di vista ambientale, evidenziandone l'estrema ricchezza e la complessità di una terra, tra l'Appennino e il Po, che in pochi km si differenzia notevolmente a livello morfologico. I nostri tecnici e operai specializzati vivono ogni giorno un territorio che ha bisogno di una prevenzione estesa ed è importantissimo che già in giovane età scolare si venga sensibilizzati sul valore della cura e manutenzione dell'ambiente in cui si vive".

Acqua e Territorio, che quest'anno ha come titolo "Vivi-Amo l' Acqua", premierà i migliori lavori degli alunni che sapranno regalare agli adulti e a chi opera nel settore ambientale uno sguardo diverso, mai banale su una realtà climatica in grande e velocissima evoluzione in cui al grande cambiamento globale si auspica faccia eco un nuovo comportamento dell'uomo virtuoso, che fa uso razionale delle risorse, attento ad uno sviluppo sostenibile.

"Oggi tutto è connesso e interdipendente - sottolinea il presidente dell'ANBI ER Massimiliano Pederzoli - l'enciclica di Papa Francesco ci insegna anche come ogni piccola variazione climatica in una parte del pianeta possa incidere su pesanti mutazioni nell'altra ed è per questo che è sempre più necessario essere consapevoli di ciò che ognuno di noi può fare nella sua vita quotidiana per conservare l'unicità delle risorse e non alterare all'eccesso le ricchezze che la natura ci ha regalato".

Gli elaborati degli studenti, inviati al Consorzio di Bonifica Parmense, dovranno pervenire entro il 18 marzo del prossimo anno e successivamente saranno valutati dalla giuria all' ANBI Emilia Romagna. In Primavera poi i migliori lavori, alla presenza di tutte le classi regionali premiate, saranno celebrati all'interno di una giornata di festa e di sensibilizzazione sulle tematiche trattate nel concorso.

(Fonte: Ufficio Stampa Consorzio di Bonifica Parmense)