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Bologna, 7 novembre 2013
 
Ulteriori 7,9 milioni di euro per 156 interventi nelle aree colpite dal sisma. Lo definisce l'ordinanza 137 del 6 novembre 2013 varata dal presidente della Regione e Commissario delegato alla Ricostruzione, Vasco Errani che autorizza gli interventi e la spesa (esattamente 7 milioni e 952 mila euro) a valere sulle risorse provenienti dal Fondo per la ricostruzione (art. 2, comma 1, del Dl 74/2012 convertito con modificazioni dalla legge 122/2012).

Con il provvedimento, vengono autorizzati interventi provvisionali indifferibili e urgenti di messa in sicurezza e la conseguente spesa prevista per ciascuno di essi nelle province di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia.

L'ordinanza è consultabile sul sito www.regione.emilia-romagna.it/terremoto nella sezione "Atti per la ricostruzione", e sarà pubblicata sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Emilia-Romagna (Burert).

Tra i 156 interventi, un numero consistente riguarda: la messa in sicurezza e ripristino della rete elettrica e della rete di distribuzione del gas, la sistemazione degli impianti di pubblica illuminazione e della rete fognaria, lavori di ripristino nei cimiteri, nelle chiese e negli impianti sportivi nonché la demolizione totale di fabbricati e demolizioni di edifici. Per circa 437 mila euro, la messa in sicurezza del Corpo H piano secondo del Policlinico di Modena, mediante riparazione e ripristino delle parti strutturali, non strutturali ed impiantistiche danneggiate dal sisma, finalizzato alla funzionalità della struttura sanitaria.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Giovedì, 07 Novembre 2013 09:07

Reggio Emilia Fiere, nuovo summit in Regione

Bologna, 7 novembre 2013
 
Prosegue l'impegno della Regione per salvaguardare l'esperienza e l'organizzazione degli eventi espositivi che si svolgeranno per il 2014 nel quartiere fieristico di Reggio Emilia.

È questo quanto ribadito nel corso dell'incontro in Regione, per continuare a ricercare una soluzione alla crisi di 'Reggio Emilia Fiere'.

All'appuntamento sono intervenuti l'assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli, il presidente (dimissionario) di Reggio Emilia Fiere Paolo Lusenti, la Presidente della Provincia di Reggio Sonia Masini, il vicepresidente della Provincia di Reggio Pierluigi Saccardi, l'assessore ai Progetti speciali del Comune di Reggio Emilia Mimmo Spadoni, il presidente della Camera di Commercio di Reggio Enrico Bini e il presidente della Fiera di Parma Franco Boni.

«Possiamo definire positivo l'incontro – sottolineato l'assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli – dove le parti hanno concordato di misurarsi in un percorso in tre fasi».

In primo luogo si dovrà garantire con urgenza una proposta tecnica per la gestione degli eventi fieristici reggiani nei prossimi 2-3 anni attraverso il coinvolgimento straordinario di Fiere di Parma. Sulla modalità di gestione saranno valutate le proposte e le soluzioni che arriveranno dai confronti tecnici già avviati.

Poi l'assemblea dei soci, convocata per il prossimo 19 novembre, dovrà risolvere oltre gli assetti societari anche il percorso per uscire dal concordato e le condizioni per valorizzare il patrimonio.

Infine, occorre mantenere l'operatività di un Tavolo regionale per la costituzione, nel medio periodo, di 'Fiere Emilia' per gestire in modo integrato e sinergico gli eventi fieristici di Reggio Emilia, Parma e Piacenza.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Semplificazione, in Emilia-Romagna ci sono quattro nuovi Comuni al posto di 12. La vicepresidente Simonetta Saliera " La Regione è un esempio per tutta l'Italia" -

Bologna, 6 novembre 2013
 
 «Quattro Comuni al posto dei 12 precedenti, risparmi alle spese e migliori servizi ai cittadini: in fatto di efficacia delle politiche pubbliche e di riordino territoriale la Regione Emilia-Romagna è un esempio per tutta l'Italia».

Così Simonetta Saliera, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, commenta il voto definitivo e positivo dell'Assemblea legislativa alla nascita – dopo quella nei mesi scorsi del nuovo Comune di Valsamoggia, nel bolognese - dei Comuni nati dalla fusione di Torriana e Poggio Berni in provincia di Rimini (il nuovo Comune si chiama PoggioTorriana), Sissa e Trecasali a Parma (Comune di SissaTrecasali) e Migliaro, Migliarino e Massa Fiscaglia a Ferrara (Comune di Fiscaglia).

«In un Paese da anni alle prese con riforme che restano solo sulla carta, in Emilia-Romagna - senza demagogia, senza roboanti proclami, ma con il confronto tra istituzioni, parti sociali e cittadini - abbiamo fatto passi molto importanti e i tre Comuni nati da fusioni – aggiunge la vicepresidente Saliera – su cui c'è stato il via libera definitivo dell'Assemblea legislativa ne sono la conferma. Il voto dell'Assemblea arriva dopo la vittoria dei 'Sì' ai referendum consultivi e, soprattutto, corona l'impegno di questi mesi dei sindaci e della Regione. Ora, per i primi due anni di vita i nuovi Comuni saranno esenti dai vincoli del 'Patto di stabilità', mentre per i primi 15 anni avranno contributi regionali e statali straordinari».

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Mercoledì, 06 Novembre 2013 10:46

Il nuovo Comune unico di 'Sissa Trecasali'

Bologna, 6 novembre 2013
 
Al via il nuovo Comune unico di 'Sissa Trecasali', in provincia di Parma. L'Assemblea legislativa ha approvato all'unanimità la legge che istituisce il nuovo ente a seguito dell'unificazione dei Comuni di Sissa e Trecasali. Il voto dell'Aula – ha spiegato il relatore, Gabriele Ferrari (Pd) -, giunge dopo che il 6 ottobre scorso il risultato del referendum consultivo dei residenti ha espresso l'orientamento favorevole alla fusione da parte della maggioranza dei votanti (2.120 sì, 227 no). "Un chiaro segnale da parte dei cittadini", ha sottolineato Ferrari. Anche il nome del nuovo Comune è stato scelto tra una rosa di cinque proposte sottoposte a referendum.
Con una superficie di circa 72 chilometri quadrati e una popolazione attorno agli 8 mila abitanti, il comune unico di 'Sissa Trecasali' si posiziona geograficamente lungo il confine fra la provincia di Parma e la regione Lombardia. Al nuovo Comune unico, istituito con decorrenza dal primo gennaio 2014, spetterà un contributo regionale ordinario di 170 mila euro all'anno per i primi 15 anni. È previsto anche un contributo straordinario in conto capitale, a titolo di compartecipazione alle spese iniziali, della durata di tre anni e pari a 150.000 euro all'anno. A questi vanno aggiunti ulteriori incentivi statali.
Quello delle fusioni è un "tema strategico per il futuro delle nostre comunità", ha detto in Aula Ferrari ricordando come la fusione dei due Comuni, avviata da due amministrazioni di diverso colore politico, dimostri che si tratta di un argomento "forte, che può essere condiviso". Il futuro, ha aggiunto, "passa inevitabilmente per questo tipo di scelte che rappresentano l'unica possibilità di garantire ai territori servizi di qualità". Per Gabriella Meo (Sel-Verdi), il caso di Sissa e Trecasali dimostra "che, per funzionare, i processi di fusione devono essere sentiti e partecipati. E in questo senso – ha ricordato – l'esito referendario non dà adito ad equivoci". Giudizio positivo anche da Cinzia Camorali (Pdl): "La fusione – ha affermato – rappresenta un'opportunità per i nostri territori e rientra nel modello di federalismo che noi del Pdl abbiamo sempre promosso".
 
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Lunedì, 04 Novembre 2013 17:38

Unione Europea, programma "Horizon 2020"

Programma dell' Unione europea per la ricerca e l' innovazione  -

Bologna, 4 novembre 2013 -
 
È "condivisibile" l'approccio sui temi della ricerca e dell'innovazione che prevede una concentrazione delle risorse economiche e degli investimenti su alcuni grandi progetti e obiettivi strategici definiti grazie allo strumento del partenariato pubblico privato e tra privati, ma attenzione al "rischio" che ne possano beneficiare solo i Paesi del centro nord dell'Europa, dove storicamente è maggiore la concentrazione di imprese di grandi dimensioni e di grandi centri di ricerca e dove gli ambiti di intervento pubblico sono superiori.

In sintesi, è quanto segnala la risoluzione sul pacchetto di misure relative ai partenariati nell'ambito del programma quadro dell'Unione europea per la ricerca e l'innovazione, 'Horizon 2020', approvata all'unanimità dalla Commissione Bilancio affari generali e istituzionali, presieduta da Marco Lombardi. La risoluzione, come previsto dalle norme sulla partecipazione della Regione alla formazione del diritto europeo, sarà inoltrata al Governo e alle Camere per contribuire alla formazione della posizione italiana.

Il programma, che abbraccia il settennato 2014-2020, potrà contare su un consistente budget, superiore ai 70 miliardi di euro, destinato a tre macro-aree: ricerca scientifica, innovazione industriale e 'società' declinata su temi quali il cambiamento climatico, i trasporti e la mobilità sostenibile, l'energia verde, la qualità alimentare, la salute e il benessere e i cambiamenti demografici, la qualità delle organizzazioni sociali e diritti. Nell'ambito del programma 'Horizon 2020' la Commissione europea ha dato il via ad un pacchetto di misure costituito da una Comunicazione che delinea la strategia di intervento accompagnata da 6 proposte di regolamento e 4 proposte di decisione aventi ad oggetto i partenariati pubblico-privati e quelli tra soggetti pubblici. Il programma quadro fa infatti leva sullo strumento strategico del partenariato, ritenuto un "formidabile" mezzo per conseguire le grandi sfide in tema di ricerca e innovazione nell'ambito della comunità degli Stati membri riducendo gli elementi di incertezza e consentendo di fare massa critica con risultati che un Paese o un'azienda da soli non potrebbero conseguire.

Nel valutare complessivamente le misure proposte dalla Commissione europea, la risoluzione esprime una generale condivisione circa l'orientamento assunto per conseguire importanti obiettivi nel campo della formazione e ricerca e, sulla base del parere adottato dalle commissioni assembleari II^ e V^, evidenzia alcune osservazioni. "Non essendo possibile valutare in modo chiaro quali Paesi e quali imprese saranno realmente in grado di partecipare ai partenariati e, in particolare, alla costituzione delle ITC (iniziative tecnologiche congiunte), non ci sono, al momento, sufficienti garanzie che i risultati scientifici e tecnologici che si raggiungeranno potranno avere una ricaduta positiva anche sugli Stati membri più deboli e sulle piccole e medie imprese". La risoluzione segnala dunque " il rischio concreto che gli interventi, anche in termini di investimenti, si concentrino principalmente sulle industrie dei Paesi centro-nord europei dove storicamente è maggiore la presenza di grandi imprese, grandi centri di ricerca e piccole e medie imprese innovative e i margini di intervento pubblico sono superiori". Per evitare ciò - suggerisce il testo del documento – "è fondamentale individuare ed esplicitare le modalità e i meccanismi che consentiranno, in concreto, di collegare questi interventi, e gli altri previsti nel programma Orizzonte 2020 e nei prossimi fondi strutturali, anche a prescindere dai singoli programmi operativi regionali, tenendo conto che in molte regioni non c'è ancora sufficiente consapevolezza e sensibilità politica su queste tematiche".

Tra le altre osservazioni, il documento segnala anche che sarebbe "opportuno prevedere modalità e strumenti per un più ampio coinvolgimento e supporto delle piccole e medie imprese (Pmi) o dei sistemi di imprese (clusters), perché possano aderire ai partenariati non solo individualmente, ma anche attraverso 'organizzazioni collettive o intermedie', in grado di aiutarle a superare le problematiche dovute alla complessità gestionale che implica la partecipazione a progetti di ricerca gestiti in partenariato".

Un ulteriore sottolineatura riguarda le ricadute sul sistema economico e industriale europeo dei risultati dei progetti di ricerca: "E' necessario attivarsi sin d'ora – si legge nella risoluzione - prevedendo nelle proposte legislative che regoleranno la costituzione dei partenariati meccanismi e strumenti per impedire che in futuro i brevetti, o gli altri tipi di risultati ottenuti, siano sfruttati industrialmente al di fuori dell'Unione Europea dando vita a produzioni 'delocalizzate'".

Luciano Vecchi (Pd) ha sottolineato l'importanza del pacchetto legislativo preso in esame, oggetto di una consistente quantità di risorse che verranno assegnate non più a "pioggia", ma con criteri di "premialità", a quelle realtà d'eccellenza in Europa in grado di produrre ricerca e innovazione per incidere fattivamente sul sistema economico e sulla società.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Bologna, 4 novembre 2013

Presso l'Azienda ospedaliero-universitaria di Parma è stata attivata l'unità operativa complessa di Gastroenterologia e Endoscopia digestiva, e dai riscontri si evidenzia una crescita significativa e continua delle prestazioni. In particolare, il rispetto dei tempi di esecuzione degli esami, sia per i pazienti ricoverati che esterni, ha praticamente azzerato le liste d'attesa e portato al crollo delle richieste di endoscopia in libera professione.

Gianguido Bazzoni e Cinzia Camorali, del gruppo Popolo della libertà, hanno presentato un'interrogazione alla Giunta per ottenere chiarimenti circa l'ipotesi di sdoppiare l'unità operativa complessa, di cui si parla sempre più con insistenza.

I due consiglieri chiedono di motivare su quali presupposti si fonderebbe questa ipotesi, che a loro parere non si giustifica né per i risultati finora ottenuti, né in un'ottica di contenimento e razionalizzazione della spesa pubblica.

A proposito dei costi, Bazzoni e Camorali affermano che i più danneggiati sarebbero i pazienti cronici affetti da malattie infiammatorie croniche intestinali, che vedrebbero disperdere risorse economiche importanti per lo sdoppiamento di un reparto senza un'apparente logica e obiettiva giustificazione.

(rg)

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Sabato, 02 Novembre 2013 11:09

Non solo Tartufo...

Di Chiara Marando - Sabato 02 Novembre 2013

La famosa Fiera del Tartufo di Calestano è iniziata. Gli amanti di questa preziosa pepita dal profumo intenso lo sanno, ed il paese richiama in questo periodo migliaia di visitatori curiosi ed affamati. Un tour de force di gusto che proseguirà fino al 17 novembre prossimo, per la gioia dei ristoratori che registrano il tutto esaurito.

Spostandosi poco oltre, a soli 12 km da Calestano, si raggiunge la frazione di Ravarano, poche case racchiuse in una quiete rassicurante. Qui non ci sono negozi, botteghe o il viavai frenetico dei passanti, ma c'è un piccolo bar-trattoria a conduzione familiare, fulcro importante della vita del paesino. La vera sorpresa è scoprire che la sua cucina è qualcosa di deliziosamente saporito e invitante.

L’ Ostaria Cà d'Angel raccoglie l'amore per il territorio, la tradizione e la passione per il proprio lavoro, in altre parole rappresenta tutto quello che sono Rossella e le sue due figlie Micaela, una vera e propria artista ai fornelli, e Rebecca che si occupa di gestire la sala ed accogliere gli avventori.
Una realtà radicata e solida che dal 2000  fino ad oggi ha acquisito credibilità, insieme ad una clientela affezionata e desiderosa di assaporare quei piatti dalla genuinità casalinga ormai tanto ricercata.

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Si parte dalla scelta attenta ed accurata delle materie prime, si passa dall'amore per la buona tavola unito all'esperienza, per finire con la preparazione meticolosa di ottime pietanze rigorosamente fresche. Già, perché Micaela non ama surgelare e prepara ogni mattina i tortelli o la pasta fatta in casa. Non c'è nulla da eccepire, il risultato è gustosamente diverso.

Quindi, se potete, non fatevi mancare i Tortelli d'erbetta o di patate con il sugo ai funghi porcini, perché sarebbe un vero dispetto contro voi stessi. Poi ci sono i Cappelletti in brodo, perfetti in ogni stagione come dicono a Parma,  le ormai note Chicche della nonna e le zuppe come quella di funghi, al farro o di verdure.
Chi ama i secondi di carne si potrà sbizzarrire tra succulenti Guancialini in umido, Cinghiale con polenta o bocconcini di vitello ai funghi, solo per fare qualche esempio stuzzicante. Un menù diverso ogni mese, che segue la stagionalità dei prodotti così da garantire costantemente il massimo sapore.

Tagliolini Tartufo-tile

E dato che questa è la stagione del tartufo, ecco che il menù a tema è d'obbligo: Risotto, tagliolini casalinghi o Ravioli, secondi come arrosto o involtini, tutti rigorosamente al tartufo, quello vero, senza olii aromatizzi o essenze.

Arrosto Funghi e Tartufo-tile

La fantasia di Micaela e Rossella in cucina non ha limiti e anche i dolci cambiano a seconda dell'inventiva e del periodo, ma mai in fatto di bontà. Che ne dite di provare un tris magari con semifreddo al torroncino, tiramisù e mousse al cioccolato? Oppure preferite le torte fatte in casa, quelle  fragranti e golosamente profumate?

Per saperne di più sul menù e sul ricco calendario di rassegne gastronomiche o serate a tema basta cliccare qui  www.ostariacadangel.wix.com






Ostaria Cà d’Angel

Via Ravarano 52 Ravarano (PR)

Tel.0525.529133

 

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia
Giovedì, 31 Ottobre 2013 17:17

Imprese: il Vietnam un' opportunita' concreta

Il Vietnam per le imprese italiane rappresenta un'opportunità concreta, anche come "porta di accesso" al mercato Asean, comunità economica formata da 10 paesi del Sud est asiatico, che dal 2015 diventerà una delle più grandi aree di libero scambio al mondo -
 
Bologna, 31 ottobre 2013
 
La conferma arriva dalla missione di sistema nazionale che dal 13 al 18 ottobre scorsi ha portato in Vietnam una ventina di imprese, di cui otto emiliano-romagnole: 'Doma' di Parma, 'Foritex' di Samato (Pc), 'Starpower' di Guastalla (Re), 'Cams' di Bologna, 'Aetna Group' di Villa Verucchio (Rn), 'Mix' di Cavezzo (Mo), 'Idraulica Sighinolfi Albano' di Nonantola (Mo) e 'Goldoni' di Migliarina di Carpi (Mo).
Intenso il programma di attività tra Hanoi ed Ho Chi Minh City della delegazione guidata da Palma Costi, presidente dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, e da Carlo Alberto Roncarati, vice presidente vicario di Unioncamere italiana e presidente Unioncamere regionale, come è stato spiegato oggi in una conferenza stampa a Bologna per fare il resoconto della missione. Si sono svolti incontri istituzionali con l'ambasciatore italiano in Vietnam, Lorenzo Angeloni, e rappresentanti di diverse autorità locali: il Consiglio del Popolo delle Città di Hanoi e Ho Chi Min City, la Provincia di Binh Duong, il Politecnico di Hanoi.
Sono stati sottoscritti accordi istituzionali ed intese per facilitare l'interscambio economico, culturale e scientifico-tecnologico con il Vietnam e per rafforzare una collaborazione che apre nuove importanti prospettive.
Costi ha firmato un accordo con la Provincia di Binh Duong e patrocinato la firma di una intesa di collaborazione tra la società Aster e il Politecnico di Hanoi (Hust).
Roncarati ha siglato, per Unioncamere italiana, un accordo con Vietnam Chamber of Commerce and Industry (VCCI), mentre per Unioncamere regionale ha sottoscritto tre intese: con VCCI Ho Chi Minh City e Icham (Camera di commercio italiana in Vietnam); Vietrade e Provincia di Binh Duong.
Nutrito il programma di visite aziendali e incontri d'affari culminato nel "business forum" tra imprenditori italiani e vietnamiti. Complessivamente si sono tenuti 80 incontri B2B in due sessioni pomeridiane ad Ho Chi Minh City e Hanoi, con una media quindi di 10 operatori per ogni azienda emiliano-romagnola.
 
"Abbiamo fatto gioco di squadra"
"Abbiamo presentato uno spaccato della nostra economia con una logica di squadra, che è quella che può aiutare a costruire relazioni concrete- Palma Costi-. E' stata una missione di sistema, che ha visto insieme l'istituzione, cioè la Regione, le imprese e i loro consulenti, le banche, gli ambasciatori dei rispettivi Paesi, per un'azione comune di supporto alle nostre aziende in un mercato dalle grandi potenzialità. Aziende che ora potranno fare contratti, fatturato e creare occupazione. L'internazionalizzazione è un driver su cui la Regione sta investendo e costruendo una strategia di lungo periodo e sta investendo per rafforzare i legami istituzionali, imprenditoriali e culturali. Come istituzioni e imprese faremo la nostra parte fino in fondo con intelligenza e una occasione- chiude la presidente dell'Assemblea legislativa- può essere anche l'Expò 2015 a cui il Vietnam ha già aderito da tempo".
Attraverso la missione, l'Italia si è presentata in Vietnam come sistema unitario nel quadro della collaudata programmazione congiunta delle attività tra ministero dello Sviluppo economico, agenzia Ice e Unioncamere.
"Abbiamo riscontrato concrete opportunità da percorrere in un Paese in via che rappresenta una piattaforma di sviluppo verso il Sud Est Asiatico dove si sta gradualmente spostando il baricentro dell'economia– dice Carlo Alberto Roncarati–. Gli accordi e i protocolli che abbiamo firmato in rappresentanza del sistema camerale contribuiscono a creare una rete di relazioni utili alle nostre imprese che possono trovare un ambiente favorevole allo sviluppo delle loro attività ed un tessuto imprenditoriale, costituito soprattutto da Pmi, in grado di relazionarsi proficuamente con esse".
L'ambasciatore vietnamita in Italia, Hoang Long Nguyen conferma che le opportunità di business sono diverse e importanti: "L'insegnamento che si trae da questa missione è che è stata preparata con una serie di azioni come i seminari per le imprese e l'assistenza del desk e si è fatto squadra. Le imprese sono arrivate preparate in un mercato dove le Pmi italiane hanno tante carte da giocare, specie nella meccanica strumentale. Per crescere le nostre aziende hanno bisogno di formazione- conclude Long-. L'Italia ha le caratteristiche per essere un partner ideale. A rafforzare i rapporti sarà una visita del Governo italiano nel febbraio 2014".
L'iniziativa rientrava nel progetto congiunto "Destinazione Vietnam per le imprese emiliano-romagnole dell'industria meccanica", portato avanti da Unioncamere Emilia-Romagna insieme alla Regione - patrocinato dai ministeri Sviluppo economico e Affari esteri - e con la collaborazione di Promec – azienda speciale per l'internazionalizzazione della Camera di commercio di Modena – Camera di commercio italiana in Vietnam e Agenzia ICE.
 
Le aziende
Nei loro racconti, il riscontro delle imprese emiliano-romagnole che sono state in Vietnam è positivo. Guglielmo Pellacani e Matteo Gatti della Mix di Cavezzo (Modena): "In Vietnam abbiamo trovato imprese dinamiche e interessate. E' un mercato nuovo e vivo e rappresenta un bacino di utenza ampio che può essere la base per allargarsi in aree limitrofe. Il rapporto personale è ancora molto importante e fa la differenza".
Per Andrea Goldoni, della Goldoni Spa di Migliarina di Carpi (Modena), "fino ad oggi avevamo avuto un approccio a spot al mercato vietnamita. In questa missione abbiamo avuto la conferma che c'è molta richiesta. Stiamo valutando attentamente la possibilità di formare un gruppo di dealer e importatori. Il Governo vietnamita è impegnato nel processo di modernizzazione della meccanizzazione dell'agricoltura. Proprio questa mattina ho ricevuto una richiesta via e-mail che segue ad uno degli incontri d'affari dei giorni scorsi".
Michel Eduard Stichter della Star Power di Guastalla (Reggio Emilia): "Abbiamo avuto contatti molto interessanti in un Paese dove c'è voglia di lavorare con i nostri prodotti di qualità elevata. A distanza di pochi giorni stiamo già avendo riscontri tanto che abbiamo dato alle stampe un catalogo dei nostri prodotti in lingua vietnamita".
Simona Magnani Dotti della Dorma di Parma spiega di essersi trovata "molto bene. Le istituzioni regionali ci hanno accompagnato in tutto. Era la prima volta che ci proponevamo all'estero e possiamo dire di aver fatto la scelta giusta". Infine, Donatella Tarasconi, consulente sempre della Dorma di Parma, sottolinea come "in Vietnam si respira un grande fermento. Abbiamo avuto la sensazione di poter affrontare un oceano blu dove poter navigare sicuri, grazie al lavoro preparatorio svolto in precedenza".
 
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Bologna, 31 ottobre 2013
 
Nell'ambito di un programma di visite alle realtà del mondo imprenditoriale dell'Emilia-Romagna che da Rimini a Piacenza si contraddistinguono per innovatività, capacità di impresa e livelli occupazionali, la presidente dell'Assemblea legislativa, Palma Costi, nella giornata di ieri ha fatto tappa per una visita al polo logistico di Castel San Giovanni (Pc).
Localizzato a poche centinaia di metri dal casello autostradale sulla A21, con una estensione di 750 mila metri quadrati, 325 mila dei quali a superficie coperta, il polo logistico di Castel San Giovanni è uno dei maggiori in Italia e dispone anche di un raccordo ferroviario. Attivo da circa 10 anni, sono vari i marchi leader che hanno insediato le loro attività nel distretto che dista una settantina di chilometri dal centro di Milano. Tra questi Amazon, colosso mondiale delle vendite on line. Nel 2011 Amazon Logistica Italia ha stabilito nel polo piacentino la sede del suo quartiere generale per la distribuzione e ora sta raddoppiando la superficie delle strutture a sua disposizione per complessivi ulteriori 60 mila metri quadri. Molti altri gruppi prestigiosi hanno posto radici nel polo tecnologico di Castel San Giovanni, tra questi il gruppo di cui fa parte il noto marchio Moncler che vi movimenta circa 5 milioni di capi spediti, dopo un rigido controllo di qualità, in tutti i negozi del globo. L'andamento dell'occupazione, con picchi stagionali a seconda dei prodotti movimentati, coinvolge complessivamente circa 2 mila lavoratori all'anno.
"Dopo le visite a interessanti realtà imprenditoriali nelle province di Modena, Reggio Emilia e Parma – ha detto la presidente Costi – è un piacere riscontrare, anche qui nel piacentino, tante eccellenze che caratterizzano il tessuto produttivo di questa nostra regione. L'impegno che avevo preso, all'atto del mio insediamento, di visitare i territori per portarvi l'istituzione che rappresento, territori dove operano le imprese, è davvero ricco di soddisfazioni. Accanto alle difficoltà di un Paese in crisi, ci sono tanti casi esemplari di successo. Dà sollievo riscontrare l'operosità di così numerose realtà che incidono positivamente nel tessuto economico e occupazionale della regione e nazionale. E riscontrare tanti investimenti anche da parte di importanti investitori stranieri. Questo, credo, anche grazie alle sinergie attivate con tanti amministratori locali capaci".
Ad accompagnare la presidente, Carlo Giovanni Capelli, sindaco, al secondo mandato, di Castel San Giovanni, terzo comune della Provincia piacentina per numero di abitanti (con circa 14 mila residenti) distante solo una quarantina di chilometri dal capoluogo lombardo. Palma Costi ha incontrato Fabrizio Bertola e Antonio Schinardi, ideatori e realizzatori del polo, oggi gestito da Engineering 2K, e si è quindi recata a visitare la sede di Amazon dove è stata accolta da Stefano Perego, General Manager Amazon Logistica Italia. La presidente ha poi incontrato Claudio Cantarelli, direttore della logistica della Moncler group, con il quale ha visitato le strutture che supportano a livello mondiale la movimentazione delle materie prime e i prodotti finiti del noto marchio di abbigliamento.
 
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Bologna, 30 ottobre 2013
 
La Regione Emilia-Romagna è pronta per "ampliare l'offerta, anche attraverso il concorso di soggetti privati, di abitazioni in locazione permanente" destinate all'edilizia pubblica, a "privilegiare i promotori di interventi di riqualificazione" ma non a discapito dei "promotori di nuovi insediamenti", perché il rischio sarebbe quello di "affossare definitivamente il mercato dell'edilizia e creare nuovi disoccupati".
A dirlo è l'assessore all'Edilizia, Gian Carlo Muzzarelli, durante la seduta della commissione Territorio, ambiente, mobilità, presieduta da Damiano Zoffoli, dedicata all'esame dell'articolato del progetto di legge della Giunta di modifica alla "Disciplina generale dell'intervento pubblico nel settore abitativo": l'emendameno di Gian Guido Naldi (Sel-Verdi) che proponeva questa novità è stato quindi approvato solo in parte, rimuovendo il riferimento ai "nuovi insediamenti". Secondo Naldi, "in Emilia-Romagna ci sono almeno 40.000 appartamenti nuovi invenduti, e secondo alcuni anche molti di più, il loro passaggio al sistema Erp ed Ers sarebbe già una grande apertura ai costruttori, probabilmente ne salverebbe molti dal fallimento, non vedo la necessità di costruirne di nuovi".
Ma per l'assessore "è impensabile di bloccare i nuovi insediamenti già programmati, rischiamo di fare a pezzi una programmazione già effettuata senza completarla, vogliamo rispondere sia ai bisogni abitativi che a quelli del mercato- ribatte-, senza contare che i Psc hanno un valore e un titolo che non si possono cambiare dal nulla".
Il consigliere Giovanni Favia (M5s) si schiera dalla parte di Naldi, ricordando che "non si può sostenere l'occupazione con gli stessi metodi con cui si sosteneva trent'anni fa, altro cemento non serve a nessuno e sicuramente non coincide con le promesse di difesa del suolo che fa la Giunta". Paola Marani (Pd) difende le ragioni dell'esecutivo regionale perché "l'emendamento è ambiguo, dal momento che finirebbe per impedire la riqualificazione tramite nuova costruzione".
L'esame dell'articolato è poi proseguito con l'approvazione di dodici dei trentasei articoli che compono il testo di legge, comprensivi di quattro emendamenti a firma del relatore del progetto di legge, Mario Mazzotti (Pd), tra cui due depositati oggi oltre a quelli già presentati nel corso della precedente seduta della commissione. Durante il dibattito sono intervenuti più volte i consiglieri Favia, chiedendo chiarimenti sui fondi per le garanzie per i mutui, sulle organizzazioni sindacali coinvolte nei tavoli regionali e sulla gestione dell'Acer, e la consigliera Silvia Noè (Udc), per rassicurazioni sulle competenze d'attuazione della legge e sulla conciliazione tra incentivi all'auto-recupero e standard energetici e antisismici.
 
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
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