La polizia Brasiliana ha fermato il presunto killer della giovane piacentina, Gaia Molinari. La giovane avrebbe dovuto trascorrere il Natale in Cile prima di fare rientro a Parigi dove viveva.
di Lgc Piacenza, 27 dicembre 2014 ----
Una vacanza in Brasile per insegnare l'inglese ai bambini svantaggiati è stata fatale alla 29enne piacentina Gaia Molinari. L'incontro con il destino è avvenuto dopo avere deciso di prolungare la sua permanenza nella località di Fortaleza in compagnia di una amica brasiliana prima di proseguire la vacanza per il Cile. Invece, in quella breve permanenza ha incontrato la ferocia di qualcuno che, secondo informative dell'ANSA raccolte dai giornali locali, sembra sia stato identificato e fermato.
I primi esiti dell'autopsia indicherebbero una morte sopraggiunta per asfissia da soffocamento e i lividi sui polsi e la frattura al cranio lasciano intravedere l'ipotesi che sia stata legata e poi sacrificata.
Il liquido biologico trovato sul corpo potrebbe aiutare a identificare l'assassino.
Una vacanza finita nel peggiore dei modi come d'altra parte troppo spesso accade e fa ripensare al caso delle turiste, la ravennate Dalia Saiani e la veronese Giorgia Busato, 30 e 28 anni, che l'8 febbraio 2007 a Sal, isola dell'arcipelago africano di Capo Verde, furono uccise per rapina a colpi di pietra e pala nell'oasi di Fontona.