di Lamberto Colla
Parma 25 Aprile 2014 ----
Un anno è già trascorso da quel giorno in cui decidemmo di rendere pubblico il progetto editoriale di “Gazzetta dell’Emilia & Dintorni”. Non eravamo ancora a regime ma la smania di valutare l’impatto dopo 6 mesi di test e oltre un anno di progettazione era tanta. Un progetto condiviso sotto il profilo ingegneristico con “Gazzetta della Spezia.it” con la quale prosegue lo scambio informativo e l’evoluzione dei servizi sempre alla rincorsa delle esigenze, più o meno, manifeste dei nostri e loro stakeholder.
La crisi era già al culmine e l’azzardo di intraprendere una nuova attività, per di più editoriale, era ritenuta da molti sconveniente.
Paradossalmente proprio la crisi ci spinse a azzardare con un progetto di comunicazione dai contenuti innovativi condensati in “Gazzetta dell’Emilia & dintorni”.
Eravamo e siamo ancora consapevoli che le imprese, gli Enti e gli istituti di diritto pubblico e privato, avrebbero abbattuto i budget della pubblicità allo scopo di fronteggiare la crisi. Una reazione per certi versi umana e comprensibile ma anche pericolosa per l’impresa stessa che corre il rischio di diventare sempre più autoreferenziale distaccandosi dal mercato. Abbiamo perciò lavorato per realizzare un sistema in grado di offrire l’opportunità di mantenere accesi i riflettori della comunicazione e con essa il contatto con i clienti.
Una sfida in controcorrente ma utile a dimostrare che tra i peggiori investimenti aziendali rientra proprio il taglio alla comunicazione alla pari del taglio delle migliori risorse umane. Tagliare la comunicazione equivale a recide quel cordone ombelicale che è il rapporto fiduciario con il consumatore o ancor peggio, con il potenziale consumatore, anch’egli sempre più attento ai costi.
La leva del “prezzo” quindi ha assunto una importanza ben superiore alle altre leve della teoria del Marketing Mix. Anche i clienti più fidelizzati alla prova del prezzo traslocano, alle volte solo temporaneamente, ma molto spesso definitivamente iniziando un percorso di ricerca di alternative.
Il “tradimento commerciale” è all’ordine del giorno a discapito spesso della “qualità” e ancor più spesso del “contributo di servizio” che gli esercenti possono e vogliono offrire.
Ecco quindi che oggi, più di ieri, è necessario cercare e intercettare il consumatore nel momento del suo bisogno manifesto.
E’ sulla base di questi presupposti che abbiamo intrapreso l’avventura. Progettare una “piattaforma digitale” che all’informazione giornalistica “locale” aperta al mondo globale (Glocal) offra una gamma di servizi di comunicazione innovativa, efficace e soprattutto a basso costo e alta fruibilità.
Con l’inizio di quest’anno tutto il sistema tecnologico è andato a regime, il piano editoriale sta progredendo conquistando, giorno dopo giorno, piccoli spazi tra Piacenza e Modena.
Tantissimo è ancora da fare ma molto è stato realizzato e sulla base di ciò oggi siamo in grado di offrirci al mercato con prodotti d’avanguardia e con un alto tasso di “personalizzazione” e di servizi aggiunti. Abbiamo la presunzione di rapportarci familiarmente con gli operatori di mercato per suggerire piani di comunicazione il più aderenti possibile alle loro esigenze senza che ciò incida sui costi ma, possibilmente, solo sui ricavi.
Un grazie sincero ai lettori che stanno aumentando sensibilmente, agli inserzionisti che per primi ci hanno dato fiducia e ai nostri familiari che ci hanno sopportati e supportati in questa impegnativa avventura ancora in fase di start up.
Spegniamo la prima candelina con l’augurio di collezionarne tante. -17 alla maturità.
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