La prima infrazione non è più di carattere penale, ciò significa, semplificando, che si paga una sanzione amministrativa. Le cose cambiano quando nell’arco del biennio dalla revoca si viene sorpresi per più di una volta alla guida dell’auto. Di conseguenza scatta la denuncia all’Autorità Giudiziaria.
Questo è quello che è successo alcuni giorni fa ad un 40enne italiano residente in un comune montano, sorpreso dai Carabinieri di Bardi, nel corso dei consueti controlli alla circolazione stradale, alla guida della sua autovettura, nonostante la revoca della patente di guida.
Alla richiesta di “patente e libretto” l’uomo dopo un tentennamento iniziale, ha fornito ai Carabinieri solo il documento di circolazione del mezzo, impossibilitato a mostrare la patente in quanto revocata con provvedimento della Prefettura di Parma nell’anno 2023.
L’uomo a questo punto ha cercato di giustificarsi dicendo di avere avuto bisogno di utilizzare l’auto per motivi di lavoro. Gli ulteriori accertamenti hanno fatto emergere però che l’uomo qualche mese fa era stato già sanzionato per analogo motivo, facendo scattare la recidiva.
Accertata la seconda infrazione commessa nel biennio, così come stabilito dal codice della strada l’uomo, fatto salvo il principio di innocenza fino a sentenza definitiva è stato denunciato alla Procura della Repubblica per il reato di guida senza patente e contestuale il mezzo è stato sequestro.