Godeva dei benefici dell’affidamento in prova ai servizi sociali presso una comunità di recupero della provincia, il moldavo 29enne, che dal 7 gennaio al 5 febbraio di quest’anno è stato l’incubo dei titolari delle lavanderie self service di Parma. I Carabinieri della Stazione di Parma Oltretorrente lo hanno arrestato la sera del 5 febbraio, in esecuzione di un’ordinanza di sospensione dei benefici e contestuale ripristino della custodia cautelare in carcere, emessa dell’Ufficio di Sorveglianza di Reggio Emilia, in relazione ai fatti per i quali attualmente si trova indagato presso la Procura di Parma.
Il freddo calcolo numerico riporta che 10 sono stati i furti consumati, 6 quelli tentati, e diverse migliaia gli Euro asportati.
La narrazione evidenzia l’impegno da Parte dei Carabinieri di Parma Oltretorrente nel contrastare il fenomeno dei “reati predatori” che ha permesso di dare un nome e cognome al “Lupin delle lavanderie”.
Il modus operandi? Sempre lo stesso. L’uomo si presentava in pieno giorno nelle lavanderie, quasi sempre a volto scoperto, armato, come qualche testimone ha evidenziato, di tanta faccia tosta e di un cacciavite con il quale si si avventava sulle gettoniere automatiche scardinandole.
Dopo aver arraffato monete e banconote per diverse centinaia di euro, si allontanava a piedi senza curarsi di essere ripreso dalle telecamere di sorveglianza presenti nelle lavanderie, lasciando alle sue spalle lamiere divelte e clienti attoniti.
Le indagini dei Carabinieri di Parma Oltretorrente hanno avuto inizio dopo l’episodio del 7 gennaio, avvenuto in una lavanderia di via Bixio, dove il 29enne, mettendo in atto la solita tecnica, ha forzato la cassa automatica asportando denaro contante e causando ingenti danni.
La titolare constatato il furto ha sporto denuncia ed ha consegnato ai Carabinieri le immagini registrate dal sistema di video sorveglianza.
Da qui, i primi accertamenti, le prime verifiche per cercare di identificare il responsabile.
Ma nemmeno il tempo di mettere insieme alcuni degli elementi indiziari raccolti che ha inizio l’escalation predatoria: il 10 gennaio colpisce nuovamente in via Bixio, l’11 gennaio in via Venezia e via Valenti, il 16, il 29 e 30 gennaio in via La spezia, ancora il 30 gennaio in via Bixio, Via Valenti e via Bondi. Il 2, 3, 4 e 5 febbraio colpisce in via Fleming e in via Valenti.
Il paziente lavoro di acquisizione di informazioni testimoniali, immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza presenti nelle lavanderie e nelle aree pubbliche e sopralluoghi negli obiettivi colpiti, ha fin da subito fatto emergere che tutti gli episodi delittuosi erano stati commessi dalla stessa persona.
A questo punto, tassello dopo tassello, fotogramma dopo fotogramma, tutto portava nella direzione del 29enne moldavo, non nuovo ad episodi del genere, per i quali è stato condannato un anno fa dal Tribunale di Parma a tre anni di reclusione.
A conclusione dell’attività investigativa, acquisiti sostanziosi elementi di prova, il 29enne che al momento si trova recluso, dovrà rispondere all’A.G. di Parma perché ritenuto responsabile del reato di furto aggravato continuato.