Nella circostanza l’operatore della centrale operativa ha immediatamente messo in atto tutte le procedure di riscontro interfacciandosi con gli organi deputati all’individuazione dei latitanti.
Individuata la struttura ricettiva in cui il ricercato si trovava, è stata immediatamente fatta confluire in prossimità dell’albergo una pattuglia con i colori d’istituto che si è posizionata in una zona defilata per monitorare eventuali movimenti del soggetto. Contestualmente è stata formata una squadra di intervento, attivata d’urgenza, che ha cominciato a studiare la strategia più efficace per un avvicinamento discreto e sicuro.
Il “latitante internazionale, potenzialmente armato” si era registrato poche ore prima in un albergo a ore del territorio borghigiano, utilizzando le procedure automatiche di login.
Dopo avere effettuato i necessari riscontri, anche attraverso il Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia, e pianificato le operazioni necessarie di avvicinamento all’obiettivo da compiere in massima sicurezza, i miliari hanno fatto irruzione nella camera occupata dal cinquantenne croato, oggetto di ricerche, con importanti precedenti in materia di stupefacenti e armi da guerra, che dormiva placidamente e che non è riuscito a porre in essere nessun tipo di reazione attesa la prontezza operativa dei carabinieri.
L’uomo, quando si si è visto circondato, ha alzato le mani senza opporre alcun tipo di resistenza. All’esito delle perquisizioni, è stato rinvenuto nella disponibilità del catturando un coltello a serramanico per il possesso del quale è seguita denuncia alla Procura di Parma.
Lo straniero, dopo le operazioni di rito, è stato accompagnato al carcere di via Burla, a disposizione delle autorità croate, che ne hanno richiesto la cattura in ambito europeo.