Giovedì, 18 Agosto 2022 09:52

Reggio Emilia: truffati un giovane e un’anziana In evidenza

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Due diversi episodi di truffa hanno visto coinvolti un’87 enne e un 35 enne che voleva vendere il suo IPhone

REGGIO EMILIA 17 agosto 2022 – Due diverse truffe hanno visto come vittime un’anziana di Reggio Emilia e un 35 enne di Sant’Ilario d’Enza.

La prima truffa ha visto protagonista un’87 enne di Reggio che ha ricevuto la classica telefonata da un falso carabiniere che le annunciato che il figlio aveva avuto un incidente e che servivano soldi per pagare una fantomatica cauzione per evitare ulteriori guai giudiziari.

Spaventata, la donna ha acconsentito e, a quel punto, un complice del malvivente si è recato presso la sua abitazione per prelevare la cifra di mille euro. Poco dopo, la pensionata si è accorta di essere stata raggirata e ha denunciato il fatto ai Carabinieri, questa volta, quelli veri.

Il secondo episodio ha invece visto protagonista un 35 enne di Sant’Ilario d’Enza che voleva vendere il suo IPhone 12 per 880 euro ed è stato contattato da un sedicente acquirente. I due hanno raggiunto un accordo per il pagamento tramite bonifico bancario. Il truffatore, per rassicurare il giovane, ha anche prodotto una regolare distinta dell’avvenuto pagamento.

A quel punto, il reggiano ha provveduto a spedire l’IPhone. Solo successivamente, dopo aver atteso il giorno per il quale era previsto l’accredito dell’importo di vendita secondo la data della valuta, si è accorto che qualcosa non andava. Del denaro, infatti, non c’era traccia. Ha quindi cercato di contattare l’acquirente, ma non ha ricevuto nessuna risposta.

Realizzato di essere stato raggirato, si è quindi rivolto ai Carabinieri di Sant’Ilario d’Enza e ha sporto regolare denuncia. Le indagini hanno poi portato a un napoletano di 42 anni. Non è dato a sapere se il 35 enne reggiano sia riuscito o meno a riavere indietro il suo costoso smartphone.

Alla luce di questi ultimi episodi, le Forze dell’Ordine ricordano di diffidare degli sconosciuti e, in caso di dubbi, si raccomanda di chiamare una persona di fiducia, oppure Polizia e Carabinieri.