Il GIP del Tribunale di Reggio Emilia, su richiesta della locale Procura della Repubblica, ha emesso nei loro confronti misura cautelare detentiva. A carico dei due, infatti, erano stati raccolti gravi e concordanti indizi. In particolare, uno era stato individuato quale autore materiale, l’altro quale committente dell’incendio.
A partire dalla visione delle immagini dei numerosi impianti di videosorveglianza della zona del Centro Storico, la Squadra Mobile ha avviato puntuali e approfondite indagini che hanno permesso di individuare l'esecutore materiale dell'incendio doloso.
L'uomo, che si era spostato in monopattino, si era recato inizialmente ad un distributore di benzina con una tanica di emergenza, l'aveva riempita di carburante e era recato sul posto per portare a termine l'atto doloso.
Grazie alle registrazioni delle videocamere è stato possibile seguire tutto il tragitto del reo, poi, a seguito di perquisizione domiciliare, è stato possibile rinvenire e sequestrare tutti i capi di abbigliamento indossati che erano stati conservati dall'uomo (elemento di prova molto importante poiché chiaramente riconoscibili nei video analizzati), assieme alla tanica che era stata gettata in un cassonetto e che veniva prontamente recuperata dagli investigatori.
Il movente è da ricondurre, con tutta probabilità, a questioni di vendetta per rancori personali del mandante nei confronti del nucleo familiare proprietario di una delle autovetture incendiate.
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LA LETTERA DEL QUESTORE
Il Questore di Reggio Emilia Giuseppe Ferrari esprime la propria soddisfazione per il risultato conseguito dalla Squadra Mobile, il cui personale, ancora una volta, con discrezione e grande professionalità, ha brillantemente concluso una delicata indagine, che ha permesso di fare piena luce su un grave fatto di cronaca.
L’operazione di ieri, infatti, oltre a prevenire il possibile verificarsi di ulteriori reati, ai danni del cittadino destinatario dell’azione criminosa verificatasi lo scorso novembre, ha consentito di dare anche una pronta risposta, alle legittime preoccupazioni dei residenti di una zona del Centro Storico di Reggio Emilia, a cui da tempo al Polizia di Stato dedica particolare attenzione.
IL QUESTORE DI REGGIO EMILIA
Dr. Giuseppe Ferrari
Nella foto sono visibili gli indumenti sequestrati