Parma, 23 novembre 2021 - L’attività investigativa ha tratto spunto dall’input proveniente dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia che comunicava a Questa Squadra Mobile che la Polizia francese aveva intercettato dei plichi contenenti 14 litri di GBL inviati a vari cittadini residenti in Italia, tra cui tale R.D..
Il medesimo Servizio di cooperazione evidenziava altresì che, già nel 2019, il Gruppo GdF di Milano Linate aveva sequestrato un plico contenente la medesima sostanza indirizzata ad un tale R. D., tuttavia, il reale destinatario del plico non era mai stato compiutamente identificato.
Gli accertamenti condotti dagli investigatori della Sezione Antidroga sul nominativo indicato, hanno consentito di identificare il potenziale destinatario del plico contenente GBL, nel citato R.D. classe ’58, in quanto, oltre alla coincidenza del nome stesso, emergeva una sicura compatibilità tra gli indirizzi indicati per le consegne ed i luoghi di lavoro e di effettivo domicilio dell’uomo.
Gli esiti di tali accertamenti venivano compendiati in una CNR indirizzata alla Locale Procura della Repubblica e il Magistrato assegnatario del fascicolo emetteva decreto di perquisizione a carico di R.D.
Nella giornata di lunedì 15 novembre, Agenti della Sezione Antidroga della Squadra Mobile di Parma si portavano nei pressi dei luoghi frequentati dall’uomo per un primo sopralluogo utile per la successiva esecuzione della perquisizione e, proprio in tale circostanza, notavano che R.D. veniva avvicinato da un corriere che, dopo avergli fatto firmare ciò che verosimilmente era una ricevuta di ritiro, gli consegnava un plico di ridotte dimensioni che l’uomo, immediatamente, riponeva nella sua autovettura.
Gli operatori, non potendo escludere che la consegna a cui avevano assistito potesse riguardare un ulteriore approvvigionamento di GBL, procedevano immediatamente all’esecuzione della perquisizione e recuperavano il plico appena ritirato all’interno del quale vi era, effettivamente, un flacone sigillato con etichetta industriale, contenente una sostanza liquida trasparente che, da accertamenti effettuati dalla Polizia Scientifica, risultava essere Gamma Butirrolattone (comunemente chiamata con l’acronimo GBL) puro e da cui sarebbero potute esser ricavate oltre 1000 dosi medie giornaliere.
All’esito della perquisizione, R.D., che dopo il ritrovamento dello stupefacente, diceva trattarsi di uno smacchiatore, veniva tratto in arresto in flagranza di reato e, su disposizione del PM di turno dr.ssa Francesca Arienti, veniva collocato presso il proprio domicilio, in attesa dell’udienza di convalida innanzi al GIP.
Nel corso dell’udienza di convalida, veniva convalidata la misura precautelare adottata ed il GIP applicava, nei confronti di RD, la misura cautelare dell’obbligo di dimora.