Lunedì, 26 Aprile 2021 09:50

La piazza si mobilita per la legge Zan

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Di Raffaele Crispo ed Elvis Ronzoni Parma 26 aprile 2021 - Sabato 24 aprile in piazza Garibaldi, a Parma, si è tenuta una bella e partecipata manifestazione a sostegno del DDL Zan, un decreto legge che dopo l'approvazione da parte della Camera è rimasto bloccato da tanti, troppi mesi al Senato. 

Così l'Ottavo Colore, l'associazione LGBTIQ+ più rappresentativa della città, ha ritenuto opportuno organizzare una vera e propria manifestazione non solo per dare una scossa al torpore della macchina legislativa ma anche per riflettere e far riflettere tutti sulle reali necessità di una legge che tuteli pienamente le persone omobitransessuali. Tanta gente è accorsa in piazza per esprimere il proprio appoggio a questa civilissima proposta di legge, così in un batter d'occhio il cuore della città si è tinto dei colori dell'arcobaleno grazie a tante bandiere, bandierine, striscioni, cartelloni e tanto altro che è servito ad esprimere le energie della comunità rainbow. In piazza non c'era  solo il popolo  LGBT ma sono accorse anche tante altre persone che hanno voluto offrire il proprio appoggio e sostegno alla causa.

L'Ottavo Colore, anche in questa occasione, ha invitato tutte le realtà associative che si impegnano per la difesa dei diritti civili a partecipare perché la legge Zan è e sarà l'espressione di un Italia più civile e più accogliente. Ci sono stati vari interventi tra cui quello dell' assessora alle Pari Opportunità del Comune di Parma Nicoletta Paci che ha ribadito con fermezza la posizione e l'impegno dell'amministrazione comunale circa tali tematiche. Molto interessante è stato l'intervento di Roberto di UDU ( unione di studenti universitari) che ha ribadito la volontà di sostenere il DDL Zan anche tra gli universitari.

Al microfono sono state conferite anche le riflessioni di Alberto di UAAR ( unione di atei e agnostici) che ha sottolineato tra le altre cose quanto la nostra legislazione subisca l'influenza della cultura religiosa. Accorato ed emozionante l'intervento di Corrado del Gruppo Davide ( gruppo di genitori credenti di persone omosessuali) che ha raccontato quanto sia difficile per un credente conciliare la propria fede con le discriminazioni che provengono proprio dalla Chiesa. L'Ottavo Colore si è espresso grazie all'attivista Giulia  che ha esposto a tutti le ragioni della manifestazione e la necessità di vigilare continuamente anche sui quei pochi diritti riconosciuti alla comunità LGBTIQ+. Sicuramente ha commosso molti l'intervento di una giovane transessuale, Elena, del gruppo TIP dell' Ottavo Colore la quale, dopo avere raccontato la propria storia, ha fatto presente quante difficoltà ed ostacoli incontrano le persone trans per emanciparsi e farsi rispettare. Al microfono si sono avvicendati gli appartenenti a comitati e gruppi spontanei come il comitato Taboo da sempre in prima linea nella difesa dei diritti civili. La manifestazione è stata chiusa dalla combattiva Valeria, fondatrice dell' Ottavo Colore, la quale ha sottolineato l'importanza di una legge che metta al riparo tutte le persone LGBT da schernimenti , derisioni, violenze e discriminazioni.  l'Italia non può ritenersi una nazione " sicura" per le persone omobitransessuali perché ci sono tanti soprusi ed ingiustizie a sfondo sessuale che non sono punite. Tutto ciò avviene solo in Italia, mentre in altre nazioni europee grazie ad una legislazione più attenta ci troviamo di fronte a società più inclusive.

Anche la pandemia ha peggiorato tale situazione, perché molti giovani LGBT hanno dovuto vivere forzatamente in contesti famigliari che non li accettano. Ma le discriminazioni ci sono anche sui luoghi di lavoro, tra le comitive di amici, negli oratori parrocchiali e nelle realtà condominiali. Gran parte dell'Italia vuole questa legge e sostiene il coraggioso e determinato Onorevole Zan perché è vergognoso, che nel 2021, non si possa vivere ed esprimere liberamente il proprio amore.