Giovedì, 17 Settembre 2020 08:45

Papa Francesco ha aperto le porte anche ai genitori dei ragazzi LGBT parmigiani. (Foto e video) In evidenza

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Mercoledì 16 settembre al termine della consueta udienza del Papa c'è stato un incontro affettuoso e significativo del Santo Padre con alcuni membri dell'Associazione La Tenda di Gionata ed in particolar modo con genitori credenti di giovani LGBT.

La Tenda di Gionata è una realtà nata su sollecitazione di Don David Esposito, un sacerdote marchigiano purtroppo scomparso prematuramente e da alcuni anni è molto attiva su tutto il territorio nazionale. In occasione dell'incontro la sig.ra Mara Grassi, che con il marito Agostino è vicepresidente dell'associazione, accompagnata da una quarantina di persone tra le quali alcune coppie di genitori parmigiani ha consegnato al Sommo Pontefice un libretto dal titolo: "Genitori fortunati, vivere da credenti l'omosessualità dei figli", nel quale sono raccolte storie di alcuni genitori cattolici con figli LGBT.

Inoltre è stata donata anche una maglietta colorata d'arcobaleno con la scritta "nell'amore non c'è timore".

Il Papa ha sorriso e ha ascoltato con molto piacere ed attenzione "mamma Mara" e le ha detto che lui ama i loro figli così come sono perché sono figli di Dio. La vicepresidente della Tenda di Gionata ,che da diversi anni fa parte anche del gruppo Davide composto da genitori credenti di ragazzi omosessuali parmensi, ha presentato in breve l'associazione e le sue finalità dicendo che come loro hanno cambiato lo sguardo con cui guardavano i loro figli così deve fare la Chiesa affinché non li escluda ma li accolga pienamente. La straordinaria "mamma Mara" ha detto che loro vogliono creare un ponte con la Chiesa e il Papa l'ha tranquillizzata dicendole che la Chiesa non esclude i loro figli perché li ama profondamente .

Al termine dell'incontro tutto il gruppo presente ha salutato Francesco con un : "Viva il Papa" certi che questo Pontefice riuscirà ad abbattere i muri e a costruire ponti di accoglienza e di comprensione soprattutto con le persone più fragili ed emarginate.

Raffaele Crispo

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