“La Dea Fortuna” è interpretato nei ruoli principali da Stefano Accorsi, Edoardo Leo e Jasmine Trinca – che per questo ruolo ha vinto il David di Donatello come miglior attrice protagonista. Alessandro e Arturo sono una coppia consolidata, ma il loro rapporto sta mostrando la corda: Alessandro, idraulico dal fascino animalesco che attira uomini, donne e bambini, porta a casa il pane e cede volentieri ai piaceri della carne; Arturo, traduttore passivo aggressivo, non è diventato né uno scrittore famoso né un cattedratico, e patisce l'assenza di un rapporto fisico, e ancor di più di uno scambio verbale, con il suo partner sfuggente. Nella routine cristallizzata dei due irrompono Annamaria, ex compagna di Alessandro, e i suoi due figli nati da padri diversi, e tutti gli equilibri saltano. Annamaria deve fare alcuni esami diagnostici e affida i figli alla coppia di amici, che dovranno fare i conti con una responsabilità genitoriale forse mai nemmeno immaginata, nonché con la capacità dei bambini di metterti di fronte a quello che sei veramente.

Bentornati nel Regno di Oz-petek dove non esistono solo due sessi, dove si mangia e si balla insieme su una terrazza romana (in zona Ostiense), si vive fra sfumature smaltate color lapislazzuli e si mostra il cuore, qualche volta litigando ad alta voce, qualche altra guardandosi intensamente negli occhi. Il registro è più musicale che cinematografico, a volte da opera, a volte da operetta. E a tratti c'è solo il silenzio di quando si ha veramente paura.

Nei suoi momenti migliori il film si libra con l'afflato lirico di un'aria verdiana, come la canzone di Mina e Fossati che fa da libretto; nei passaggi meno ispirati intrattiene come una canzonetta estiva di quelle con i movimenti ripetuti tutti insieme, perché il cinema di Ozpetek è codificato nell'immaginario collettivo e la ripetizione fa parte del suo richiamo. Il genere è a metà fra la commedia romantica e il melodramma, ma sono molti i momenti horror: dal lungo piano sequenza iniziale che va a stanare due bambini chiusi in un armadio-sarcofago al murale dove sono disegnati teschi e piccoli impiccati; dalla stanze asettica di un ospedale a quella spettrale di un defunto alle strade che, quando perdi di vista un bambino, diventano i corridoi di un labirinto.

Eppure questo film che, come consuetudine ozpetekiana, parla anche di malattia e di morte, ha un'energia vitale insopprimibile che tracima nella risata liberatoria, nella commozione struggente, nella dolcezza del riconoscersi parte di un'umanità dolente e spaventata. La dea fortuna ha un odore, una palette di colori, una consistenza tattile che ci invitano a condividere la tavola (bella la sequenza iniziale che fruga in mezzo al buffet di un matrimonio) e persino il letto dei suoi personaggi confusi e infelici.

Accesso al cinema
Si potrà accedere ai vari ambienti con la mascherina, sarà richiesto l’uso di gel igienizzante (messo a disposizione dal cinema) e sarà richiesto di mantenere il distanziamento interpersonale di un metro. Una volta seduti si potrà togliere la mascherina e rimetterla ogni qualvolta ci si allontani dal posto, incluso il momento del deflusso. Nella sala, come previsto, si dovrà stare seduti una poltrona sì e due no ad eccezione dei nuclei familiari, dei conviventi e delle persone che in base alle disposizioni vigenti non sono soggette al distanziamento interpersonale; per ogni tipo di modalità di acquisto sarà possibile scegliere tra sedute singole, sedute a coppia e sedute triple.

Perché non ci siano altre barriere oltre a quelle dettate dalla sicurezza, si è scelto di rendere il biglietto ridotto per tutti e di mantenere le riduzioni per i giovani al venerdì e al lunedì. Ingresso unico 5 euro; al venerdì e al lunedì riduzioni IoStudio e YoungerCard 3 euro.

In rassegna titoli che non sono stati programmati durante la Stagione, alternando film di qualità a film più leggeri e per famiglie. Le proiezioni saranno dal venerdì al lunedì alle ore 21.00. Onde evitare assembramenti, si consiglia vivamente l’acquisto dei biglietti online su Vivaticket (accesso anche tramite il sito del Mac Mazzieri). I posti vicini sono solo per i nuclei familiari, i conviventi e le persone che in base alle disposizioni vigenti non sono soggette al distanziamento interpersonale (detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale).

In alternativa sarà possibile la prevendita presso la biglietteria del cinema, aperta il martedì dalle 15 alle 17, il mercoledì dalle 10.30 alle 12.30, il giovedì dalle 17 alle 19. Sarà anche possibile fare pervenire al cinema prenotazioni via mail, da ritirare comunque negli orari indicati dal martedì al giovedì e non durante le serate di proiezione. La vendita diretta la sera dello spettacolo è sconsigliata, ma qualora ci fossero ancora posti, sarà possibile dalle ore 20 alle ore 20.45; la cassa chiuderà tassativamente un quarto d’ora prima dell’inizio del film per consentire un ingresso alla sala ordinato e privo di assembramenti.

Questi i prossimi film della rassegna “Mac Is Back”: Gemini Man di Ang Lee (azione/fantascienza) domenica 19 e lunedì 20 luglio; Bohemian Rhapsody di Bryan Singer (biografico/musicale) venerdì 24 e sabato 25 luglio; Spie sotto copertura di Nick Bruno e Troy Quane (animazione) domenica 26 e lunedì 27 luglio; Cena con delitto di Rian Johnson (thriller/giallo) venerdì 31 luglio e sabato 1 agosto; Dora e la città perduta (avventura/family) domenica 2 e lunedì 3 agosto; Parasite di Bong Joon-ho (drammatico) venerdì 7 e sabato 8 agosto; Sonic – Il Film di Jeff Fowler (animazione/avventura) domenica 9 e lunedì 10 agosto; Il richiamo della foresta di Chris Sanders (avventura) venerdì 14 e sabato 15 agosto; Sorry We Missed You di Ken Loach (drammatico) domenica 16 e lunedì 17 agosto; Un giorno di pioggia a New York di Woody Allen (commedia) venerdì 21 e sabato 22 agosto; Le Mans 66 – La grande sfida di James Mangold (azione/drammatico) domenica 23 e lunedì 24 agosto.

Informazioni: tel. 0536/304034 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – www.cinemateatromacmazzieri.it