Grazie anche alle segnalazioni dei cittadini, gli agenti hanno effettuato nei giorni scorsi mirati servizi di appostamento nella suddetta area, individuando un gruppo di stranieri dediti all’attività di spaccio.
Posizionatisi in modo da non essere visibili, gli agenti hanno tenuto sotto controllo i tre che stazionavano nei pressi di una panchina e che a turno si allontanavano a bordo delle proprie biciclette, per poi farvi ritorno, come se stessero perlustrando la zona per assicurarsi che non vi fosse presenza di polizia.
Sicuri di non essere visti, si sono scambiati due involucri di cellophane, uno dei quali è stato nascosto in un buco ricavato nel terreno e coperto di erba.
A questo punto, con il supporto di una Volante, gli agenti hanno deciso di intervenire, bloccandone due nell’immediatezza, mentre il terzo, datosi a precipitosa fuga prima in bicicletta poi a piedi, è stato fermato dopo un breve inseguimento.
Questi custodiva all’interno di una tasca un involucro contenente a sua volta 24 confezioni termosaldate di cocaina per un peso complessivo di 12,4 grammi e un bilancino di precisione, oltre a 500 euro in contanti, suddivisi in banconote di vario taglio e due telefoni cellulari.
Con l’ausilio dell’unità cinofila Victor dell’Unione di Polizia Locale dell’Appennino Reggiano, sono stati rivenuti nei pressi della panchina altre dosi di sostanza stupefacente nascosta nel terreno per complessivi 13,2 grammi di cocaina e all’interno di un guanto altri 5,2 grammi di cocaina unitamente ad un pezzo di sostanza resinosa di colore marrone di 60,2 grammi, risultata essere hashish.
I tre stranieri, tutti di nazionalità tunisina, di età compresa tra i 18 e i 20 anni, sono stati tratti in arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Uno dei tre ragazzi risulta anche essere rientrato illegalmente sul territorio italiano dopo l’espulsione avvenuta nel gennaio 2020.