Presso il Centro trasfusionale dell’Ospedale Maggiore è stata quindi una mattina tutta al femminile che ha visto la partecipazione di alcune note rappresentanti delle istituzioni locali e dello sport. Hanno portato, tra le altre, una loro testimonianza e vicinanza alle donatrici l'assessora alle Pari Opportunità del Comune di Parma Nicoletta Paci, la Comandante della stazione dei Carabinieri di Parma Azzurra Ammirati, la Primo Dirigente della Polizia di Stato di Parma Maria Grazia Ligabue, la presidentessa del Centro Antiviolenza di Parma Samuela Frigeri, una rappresentanza della squadra femminile del Parma Calcio 1913. Presente anche il Direttore Generale dell'Ospedale, Massimo Fabi, il personale del reparto trasfusionale e la direttrice amministrativa dell’Ospedale Maggiore, Paola Bodrandi.
Ad accompagnare le ospiti e le donatrici è arrivata anche la nuova mascotte di Fidas Parma, Globby.
“Quello che è importante oggi è festaggiare la donna – spiega la presidentessa Fidas Parma, Ines Seletti – e quello che le donne possono fare. Cosa possono fare? Donare il sangue aiutando il prossimo. Un messaggio che vogliamo portare soprattutto tra le giovani che oggi sono qui numerose. Abbiamo anche avuto il piacere di scoprire che una rappresentante della squadra femminile del Parma ha deciso di inziare proprio oggi a essere una donatrice e questo è un messaggio bellissimo”.
E’ Debora Fragni la giovane calciatrice del Parma Calcio 1913 che oggi, per la prima volta, ha donato il sangue: “Io e le mie compagne siamo state invitate a questa bella iniziativa. Ho deciso di diventare donatrice anch’io perchè penso che sia un gesto importante, altruista, che significa salvare delle vite”.
Il Direttore Generale dell'Ospedale, Massimo Fabi, ha ringraziato le donne presenti: “Far coincidere la festa della donna con la festa della donazione tutta al femminile ci è sembrata un’ottima iniziativa. Ringraziamo tutti i nostri donatori ed è bello oggi riflettere sul valore del dono legato al valore dei diritti conquistati e del nostro vivere civile”.
“E’ un momento importante perchè la donazione è un gesto importante – commenta l’assessora Nicoletta Paci - e le donne in questo sono più capaci. Il dono di sangue è il dono dei doni perchè si dona la vita. Ma un grazie anche a tutte quelle donne che nella loro vita, spesso inconsapevolmente, hanno speso il loro tempo per gli altri e per la loro famiglia, mettendo da parte anche la loro soddisfazione personale”.
La comandante dei Carabinieri, Azzurra Ammirati, ha inviato invece un appello che va oltre al ‘genere’: “Come donna e come comandante dei Carabinieri credo che donare il sangue sia un gesto fondamentale. Dobbiamo pensare sempre che dando qualcosa riceviamo qualcosa. Non importa se uomo o donna, l’importante è che si continui a donare perchè possiamo essere d’aiuto agli altri”.
La dirigente della Polizia di Stato, Maria Grazia Ligabue, ha invece ricordato come “il centro trasfusionale è il luogo in cui il sangue permette di dare vita ad altre persone. Allo stesso modo voglio portare un messaggio alle donne che hanno subito violenza. Esiste una vita che va oltre alla sofferenza che hanno subito e possono chiederci aiuto in Questura perchè abbiamo un personale preparato a tutelarle. Importante che sappiano che, come l’Ospedale con una donazione può salvare una vita, così una donna maltrattata deve sapere che c’è un ufficio che la accoglierà per aiutarle a vivere una nuova vita”.