Giovedì, 05 Gennaio 2017 15:16

Piacenza, "Premio della Bontà" a Marco Stabile, chirurgo dalle mani che donano il sorriso In evidenza

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Il medico, da anni impegnato in missioni umanitarie, festeggiato oggi per la sua bontà. La comunità di Lugagnano Val d'Arda, nel piacentino, assegna anche quest'anno il suo 'Premio della Bontà 2016'. Il sindaco, Jonathan Papamarenghi, consegnerà 4 menzioni d'onore. Il premio andrà al giornalista Toni Capuozzo, al chirurgo dell'Ausl di Piacenza Marco Stabile, alla sezione degli Alpini della Protezione civile, a due donne che aiutano altre a combattere il tumore.

di Alexa Kuhne

Lugagnano Val d'Arda (Pc) , 5 gennaio 2017 -

L'invito riesce a leggerlo in un momento di pausa, fra un intervento e l'altro.
Con un sorriso, uno di quelli che dona a tutti i pazienti, sempre, insieme al regalo di una vita 'rinnovata' grazie alle sue mani di chirurgo plastico, Marco Stabile, giramondo per missioni umanitarie, risponde che ci sarà.
Ci sarà a Lugagnano Val d'Arda, nel piacentino, domani pomeriggio, per ricevere dal sindaco Jonathan Papamarenghi, la sua menzione d'onore. Un piccolo gesto sentito e accolto con commozione, un simbolo pieno di valore per chi, come lui, sente la necessità, ogni tanto, di andare lontano per aiutare qualcun altro.
Il 'Premio della Bontà', ormai una istituzione per la comunità alle porte di Piacenza, sarà dato al giornalista Toni Capuozzo, inviato da sempre in zone calde, e con lui saranno menzionati, oltre al chirurgo plastico, anche i volontari del gruppo di protezione civile dell'Associazione nazionale alpini di Caldarola e Simona Ferrari ed Erika Cupola, due donne impegnate nel volontariato per aiutare altre che devono combattere il cancro.

Il dott. Stabile, cremonese, 54 anni, direttore dell'U.O. di Chirurgia Plastica dell'ASL di Piacenza, è presidente dell'AICPE Onlus, associazione italiana di Chirurgia plastica estetica che opera gratuitamente in favore di pazienti con gravi patologie ma che non riescono a sostenere i costi economici per curarle e per trovare una serenità psicologica.

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Lo scopo dell'organizzazione no profit di cui fa parte Marco Stabile è quello di svolgere attività di beneficenza e solidarietà in favore di persone svantaggiate a causa di sfavorevoli condizioni psico-fisiche o economico-sociali, con particolare attenzione ai paesi in via di sviluppo.
L' Onlus promuove e realizza programmi di formazione tecnico-scientifica, culturale e professionale, sia in Italia che all'estero, anche attraverso la creazione di centri assistenziali e formativi.
Cosa spinga un uomo a fare del volontariato nei paesi in via di sviluppo e cosa rimanga di queste esperienze lo dice sinteticamente lui: "tanta ricchezza interiore, legata alle emozioni vissute e al bene regalato con la mia chirurgia plastica".

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Il progetto, a cui il Medico aderisce ormai da tempo, si chiama "Chirurgia che cambia la vita" e ha aiutato, dall'inizio del 2016, quasi 300 persone in Paraguay.
Il dott. Stabile è proprio in questo Paese che ha collaborato al programma "Nemyatyro Paraguay" del dottor Bruno Balmelli, direttore del Centro nazionale ustionati di Asunciòn.
"Il ricordo più emozionante - racconta il Medico - è stato quando una mamma mi ha sorriso dopo aver visto la figlia di due mesi operata di labbro leporino o quando una donna con la neurofibromatosi del volto (la chiamavano elephant woman) mi ha salutato dopo l'intervento". 

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Il chirurgo è andato nel gennaio del 2016 in Paraguay, dove ha eseguito complessi interventi su ustionati gravi, su persone con grosse malformazioni congenite a mani e piedi, con tumori alla pelle, su bambini con labbro leporino e su pazienti con neurofibromatosi.
Patologie fortemente invalidanti che possono però essere sconfitte da medici il cui obiettivo è migliorare le condizioni di vita dei pazienti attraverso il loro benessere fisico, ma anche psicologico.

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"La 'molla' - spiega Stabile - è scattata quando un mio collega, in occasione di un congresso, mi ha detto che sarebbe andato in Africa a fare missioni umanitarie di Chirurgia Plastica; l'anno successivo sono partito con lui. Non ho più smesso".
Tant'è che il nostro instancabile chirurgo fra 15 giorni partirà per la sua settima missione...