Di Walter - 3 agosto 2013 - Ogni crisi ha una doppia faccia. Da un lato si possono mettere tutte le negatività che la crisi si porta dietro, mancanza di liquidità, disoccupazione, tumulti sociali e chi più ne ha più ne metta. Ma c'è anche il lato positivo, c'è sempre un lato positivo. Nelle varie crisi che il mondo ha potuto vivere c'è sempre stato qualcuno che si è attivato per "saltarci fuori". L'innovazione fa parte (non solo) del lato positivo delle crisi. Le menti si aprono e nasce il frutto di un mix strano, in stile agrodolce, fatto di creatività e bisogni. Ad esempio l'ufficio è uno di quei luoghi che fanno si che un'attività nascente possa spiccare il volo, possa garantire ai membri dell'azienda di lavorare, condividere e incontrarsi per creare dunque crescere. In tempo di crisi però va da sé mantenere questi spazi con i loro costi fissi diventa un bel problema. Durante una crisi è anche molto probabile che i modelli di business cambino o semplicemente vadano a spostare il loro baricentro per rimanere in equilibrio mentre l'onda della crisi passa.
È nel lontano 1929 con l'arrivo della prima grande crisi negli USA che arrivano i primi esempi di Uffici Condivisi e Temporanei, i famosi Coworking o più semplicemente "il Cowo". Da non tralasciare l'assonanza nella nostra lingua con "covo". Questo modello di lavoro porta sicuramente un vantaggio economico ma anche un sicuro aumento del valore del Brand che utilizza tale metodo. Infatti i coworking e gli uffici temporanei offrono ormai da qualche anno stamze, meeting room e servizi che una PMI appena nata si possa mai sognare.
L'attuale situazione italiana ma anche europea/mondiale, ha allargato a macchia d'olio la possibilità di avere luoghi temporanei per la condivisione del lavoro o anche solo per effettuare incontri con la clientela in un ambiente di tutto confort e che non pesi in modo continuativo sull'azienda. E lasci liquidità per altri tipi d'investimenti più produttivi.
Di fatto il lavoro in coworking offre anche altri vantaggi oltre il risparmio di danaro e l'aumento d'immagine del proprio brand, per alcune aziende il valore sta nel trovare nello spazio comune lavoratori spesso indipendenti ma interessati all'interscambio lavorativo e culturale allo stesso tempo. Infatti sempre più frequentemente uno spazio come il cowo viene utilizzato dalle aziende in Startup, aziende appena nate in fase di primo sviluppo, che spesso di occupano della creazione di nuovi servizi sul Web o di preparazione di App, per passare al Social Strategy o altri campi altamente tecnologici. Dove il comune denominatore che possiamo trovare è la Passione per la tecnologia.
Essendo i cowo dei luoghi di persone appassionate portano con sé anche un modo diverso di interpretare l'ambiente di lavoro, troppo spesso lasciato asettico e senza personalità. Un caso eclatante di coworking allargato sono gli spazi degli uffici di Google. I gruppi di lavoro sono forniti di open space con ogni sorta di gadget, dal semplice divano e tv al biliardo, calcetto e ogni diavoleria che possa passarvi per la testa in questo momento.
E per arrivare in sala comune? C'è pure lo scivolo!