L'indagine partita nell'agosto del 2015 dalla Procura di Brescia ha portato all'arresto di 11 persone con l'accusa di aver avuto rapporti sessuali a pagamento con ragazzi minorenni. Fra le città coinvolte anche Parma: arrestato un 60enne.
Parma, 11 febbraio 2016
Pedofilia e prostituzione minorile al centro dell'indagine partita dalla Procura di Brescia che vede coinvolte diverse città del Nord Italia, quali Brescia, Bergamo, Milano, Monza, Pavia e anche Parma. Utilizzando un social network di incontri, i ragazzini fingendosi maggiorenni, procacciavano clienti per poi avere con gli indagati rapporti sessuali a pagamento, oltre regali e ricariche telefoniche.
A far partire le indagini, la denuncia di una madre bergamasca che ha scoperto gli inquietanti messaggi nel cellulare del figlio. Fra gli undici arrestati dai Carabinieri di Brescia anche un 60enne parmigiano, un sacerdote bergamasco, un allenatore di una squadra giovanile di calcio, un vigilie urbano e una persona malata di HIV che chiedeva di consumare rapporti non protetti. Un centinaio circa i ragazzini coinvolti in questa terribile vicenda.