Un grave episodio di violenza che si è scoperto essere l'ennesimo di una lunga serie di soprusi subiti dalla donna, da parte del compagno, alcolista e tossicodipendente. A dare l'allarme i vicini di casa, allarmati dalle urla. L'uomo è stato arresto per i reati di maltrattamenti, lesioni personali, minacce gravi, furto aggravato e violenza privata ed attualmente è ristretto in carcere. -
Parma, 18 gennaio 2016
Giovedì scorso i condomini dello stabile di Via Genova, allarmati dalle urla, verso le 20:30 hanno avvisato le Forze dell'Ordine e una volante della Questura di Parma è intervenuta per l'ennesima lite tra due conviventi: la pattuglia ha potuto solo constatare che nessuno dei due presentava lesioni o manifestava l'intenzione di procedere. Dopo solo un paio d'ore però, alle 22.30 circa, la stessa pattuglia è dovuta tornare sul posto, stavolta su richiesta della donna che riferiva di essere stata percossa.
L'uomo, di anni 32 di origini campane, e la donna, di anni 40 di origini russe, sono persone già note alle Forze dell'Ordine per lo stato di disagio e le continue liti tra loro, spesso anche con minacce e violenze nei confronti di altri condomini.
L'uomo, ubriaco, all'arrivo della pattuglia si trovava in strada e ha subito cercato di dileguarsi, ma è stato prontamente bloccato. La donna ha confessato che al culmine della lite, è stata più volte percossa e minacciata di morte dall'uomo, che l'aveva anche stretta al collo con le mani. Egli, mentre lei era in linea col 113, le aveva strappato di mano il telefono, distruggendolo in terra, e si era allontanato di casa portando con sé il denaro della vittima - denaro che infatti è stato trovato in tasca dell'uomo.
Le dichiarazioni rese dalla donna, formalizzate in denuncia, sono state riscontrate nelle dichiarazioni dei condomini, che hanno riferito di strazianti urla della donna provenire dall'interno dell'abitazione.
In sede di denuncia, inoltre, la donna ha riferito di continue violenze e vessazioni subite ad opera dell'uomo, alcolista e tossicodipendente, fin dall'inizio della loro relazione, che l'avrebbero turbata psicologicamente ponendola in uno stato di prevaricante assoggettamento.
In virtù di quanto accertato direttamente e di quanto esposto dalla donna, che nel frattempo era stata accompagnata in ospedale e medicata, l'uomo è stato tratto in arresto per i reati di maltrattamenti, lesioni personali, minacce gravi, furto aggravato e violenza privata ed attualmente è ristretto in carcere.