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FIAGOP promuove in Italia iniziative di sensibilizzazione e divulgazione, momento di informazione e riflessione.

Ventitreesima edizione dell’evento istituito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Dal 12 al 18 febbraio si svolgeranno iniziative di sensibilizzazione in molte città italiane.

Acquistato grazie al sostegno di Fondazione Cariparma e di tanti donatori privati la nuova apparecchiatura ha consentito di trattare quasi mille e trecento pazienti in più, in tempi rapidi rispetto alla diagnosi

La Struttura Complessa di Immuno Trasfusionale è il riferimento a livello provinciale. L’invito del direttore Ceccherelli alla cittadinanza a essere protagonista di un gesto importante di grande altruismo

Nel 2021 in tutta la regione, nonostante la pandemia, effettuati 493 trapianti (+101 rispetto all'anno precedente). Primo trapianto assoluto in Italia da donatore DCD (morte cardiaca) e positivo al Covid ad un paziente con tumore del fegato e pregresso Covid. Donini: "Un'eccellenza nella nostra sanità, che neanche il Covid ha fermato".
Sui 109 trapianti di fegato eseguiti a Modena, il 6,4% è avvenuto da donatore vivente. In aumento, in tutta la rete trapiantologica regionale, il numero dei donatori procurati; si conferma il calo dell'opposizione alle donazioni. Oggi la presentazione dei dati in videoconferenza stampa.

Buona vita alle Donne generose. In occasione della festa dell’8 marzo, Fidas donatori di sangue di Parma e la sua presidentessa Ines Seletti hanno invitato le loro concittadine a fare un dono, un gesto d’amore verso la comunità e festeggiare così in modo alternativo e altruista la Festa delle Donne

Presso il Centro trasfusionale dell’Ospedale Maggiore è stata quindi una mattina tutta al femminile che ha visto la partecipazione di alcune note rappresentanti delle istituzioni locali e dello sport. Hanno portato, tra le altre, una loro testimonianza e vicinanza alle donatrici l'assessora alle Pari Opportunità del Comune di Parma  Nicoletta Paci, la Comandante della stazione dei Carabinieri di Parma Azzurra Ammirati, la Primo Dirigente della Polizia di Stato di Parma Maria Grazia Ligabue, la presidentessa del Centro Antiviolenza di Parma Samuela Frigeri, una rappresentanza della squadra femminile del Parma Calcio 1913. Presente anche il Direttore Generale dell'Ospedale, Massimo Fabi, il personale del reparto trasfusionale e la direttrice amministrativa dell’Ospedale Maggiore, Paola Bodrandi.

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Ad accompagnare le ospiti e le donatrici è arrivata anche la nuova mascotte di Fidas Parma, Globby.  

“Quello che è importante oggi è festaggiare la donna – spiega la presidentessa Fidas Parma, Ines Seletti – e quello che le donne possono fare. Cosa possono fare? Donare il sangue aiutando il prossimo. Un messaggio che vogliamo portare soprattutto tra le giovani che oggi sono qui numerose. Abbiamo anche avuto il piacere di scoprire che una rappresentante della squadra femminile del Parma ha deciso di inziare proprio oggi a essere una donatrice e questo è un messaggio bellissimo”. 

E’ Debora Fragni la giovane calciatrice del Parma Calcio 1913 che oggi, per la prima volta, ha donato il sangue: “Io e le mie compagne siamo state invitate a questa bella iniziativa. Ho deciso di diventare donatrice anch’io perchè penso che sia un gesto importante, altruista, che significa salvare delle vite”.

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Il  Direttore Generale dell'Ospedale, Massimo Fabi, ha ringraziato le donne presenti: “Far coincidere la festa della donna con la festa della donazione tutta al femminile ci è sembrata un’ottima iniziativa. Ringraziamo tutti i nostri donatori ed è bello oggi riflettere sul valore del dono legato al valore dei diritti conquistati e del nostro vivere civile”. 

“E’ un momento importante perchè la donazione è un gesto importante – commenta l’assessora Nicoletta Paci - e le donne in questo sono più capaci. Il dono di sangue è il dono dei doni perchè si dona la vita. Ma un grazie anche a tutte quelle donne che nella loro vita, spesso inconsapevolmente, hanno speso il loro tempo per gli altri e per la loro famiglia, mettendo da parte anche la loro soddisfazione personale”.

La comandante dei Carabinieri, Azzurra Ammirati, ha inviato invece un appello che va oltre al ‘genere’: “Come donna e come comandante dei Carabinieri credo che donare il sangue sia un gesto fondamentale. Dobbiamo pensare sempre che dando qualcosa riceviamo qualcosa. Non importa se uomo o donna, l’importante è che si continui a donare perchè possiamo essere d’aiuto agli altri”.

La dirigente della Polizia di Stato, Maria Grazia Ligabue, ha invece ricordato come “il centro trasfusionale è il luogo in cui il sangue permette di dare vita ad altre persone. Allo stesso modo voglio portare un messaggio alle donne che hanno subito violenza. Esiste una vita che va oltre alla sofferenza che hanno subito e possono chiederci aiuto in Questura perchè abbiamo un personale preparato a tutelarle. Importante che sappiano che, come l’Ospedale con una donazione può salvare una vita, così una donna maltrattata deve sapere che c’è un ufficio che la accoglierà per aiutarle a vivere una nuova vita”. 

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Pubblicato in Cronaca Parma
Giovedì, 26 Settembre 2013 11:47

Riforma Fornero: se doni vai in pensione dopo

Parma, 26 settembre 2013
 
Pensioni, la riforma Fornero penalizza i donatori di sangue: l'Inps non conteggia più nel calcolo pensionistico le giornate in cui i lavoratori si sono assentati dal lavoro perché impegnati nella donazione del sangue -
 
La riforma Fornero torna a far parlare di sé e a scatenare polemiche, questa volta però non per gli esodati ma per i donatori di sangue.
Una categoria la cui importanza vitale sembra essere messa in discussione dalla riforma che a discapito del bisogno continuo di donatori invece di incentivarne la diffusione la penalizza, come affermano le parole del presidente Avis sul sito dell' associazione.
"Penalizzando i donatori dal punto di vista pensionistico – afferma il presidente di Avis - non si riconosce il valore morale e solidale della donazione di sangue per il servizio sanitario nazionale, scoraggiando per l'immediato futuro la chiamata dei donatori (attuali e potenziali) e mettendo seriamente a rischio l'obiettivo dell'autosufficienza nazionale di sangue ed emocomponenti. E questo, semplicemente, non è accettabile».
La norma prevede, infatti, che sulle anzianità contributive maturate prima del 2012 sia applicata una riduzione pari all' 1% per ogni anno di anticipo nell'accesso al pensionamento rispetto all'età di 62 anni. Il taglio sale al 2% per ogni ulteriore anno di anticipo rispetto ai 60 anni.
"In seguito all'entrata in vigore della riforma Fornero, l'Inps non conteggia più nel calcolo pensionistico le giornate in cui i lavoratori si sono assentati dal lavoro perché impegnati nella donazione del sangue".
 Lo segnala il consigliere Damiano Zoffoli (Pd) in un'interrogazione rivolta alla Giunta regionale, in cui evidenzia che i donatori di sangue, sulla base delle norme introdotte da questa riforma, "saranno costretti ad andare in pensione più tardi", in quanto "sarà prima necessario che recuperino le ore" utilizzate per donare il sangue, "seppure con regolare permesso".
"Se, per esempio, un uomo dona il sangue dall'età di diciotto anni e lo fa quattro volte all'anno, - scrive Zoffoli - dovrà recuperare 160 giornate di lavoro, circa sei mesi di attività, a meno che, ovviamente, non intenda andare comunque in pensione, rinunciando a una quota parte del proprio assegno previdenziale, quantificabile tra l'1 e il 2 per cento della cifra da ricevere all'anno". 
Il consigliere ricorda, a questo proposito, che il "sangue è indispensabile alla vita" e che "la richiesta è in continuo aumento", per cui, "penalizzando i donatori dal punto di vista pensionistico, non si riconosce il valore morale e solidale della donazione" e "si scoraggia, per l'immediato futuro, la chiamata dei donatori, mettendo seriamente a rischio l'obiettivo dell'autosufficienza nazionale di sangue e di emocomponenti".
Considerando necessario giungere in breve tempo a una "soluzione chiara e definitiva", Zoffoli chiede quindi alla Giunta quali azioni intenda intraprendere nei confronti del Governo perché sia "cambiata questa scelta sbagliata", in modo tale da garantire i diritti che meritano ai lavoratori donatori, evitando, contestualmente, il calo delle donazioni di cui il nostro Paese ha uno "straordinario bisogno". (AC)
 
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Pubblicato in Cronaca Emilia
Venerdì, 21 Giugno 2013 11:09

La Nuvola Rossa

Emilia, 21 Giugno 2013 - 

La Nuvola Rossa è una nuova iniziativa per la roccolta di nuovi donatori di sangue e far comprendere a chi ancora non dona, l'importanza del gesto. La nuvola rossa è di fatto una comunità nata proprio con l'intento di diffondere maggiormente il messaggio, sfruttando il largo consenso che la rete puà dare. Il progetto consiste

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