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#vino #malvasia  da L'Equilibrista @lequilibrista27 Parma, 20 gennaio 2022 -  Sull'onda del successo del libro scritto nel 2019:“Spergola. Un vitigno reggiano. Viaggio fra storia vini e territori”, a cura dalla delegazione di Associazione Italiana Sommelier Reggio Emilia. Anche la delegazione di Parma si è cimentata in un esercizio di grande impegno e divulgazione, scrivendo di uno dei suoi vitigni più conosciuti, ovvero la Malvasia.

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Di Lamberto Colla Parma 12 aprile 2019 - Il profumo della stampa, ha ancora, anzi ha ancor di più, un gran fascino in grado di trasmettere emozioni. Emozioni fortissime per gli autori che vedono concretizzarsi un sogno prima e un progetto editoriale dopo.

E' quello che è successo al team di autori che hanno portato a battesimo il primo "Libro sulla Spergola" presentato, per di più, nel Tempio mondiale del Vino: Vinitaly 2019.

"Sono fiero di aprire il convegno di presentazione del Libro sulla Spergola, proprio nell'epoca in cui la fan da padroni i social. Mi auguro che questo possa essere da stimolo per altre delegazioni territoriali."

Con queste parole Antonello Maietta, presidente nazionale di AIS, ha inaugurato il convegno con il quale è stato presentato il lavoro editoriale "Spergola un vitigno reggiano. Viaggio tra storia vini e territorio". A seguire è intervenuta la presidente regionale AIS, Annalisa Barisol che ha sottolineato quanto la organizzazione emiliano romagnola punti fortemente sulla cultura, motivo per il quale ha sostenuto l'iniziativa dell'AIS reggiana.

A Gaetano Palombelli, presidente della delegazione di Reggio Emilia, il compito di raccontare come siano giunti a pensare a questo progetto editoriale e soprattutto a realizzarlo compiutamente prima di dare la parola ai tanti professionisti che hanno contribuito alla stesura dei testi, ognuno per le proprie speciali competenze.

Moderato da Andrea Iori, si sono succeduti al microfono, Giulia Bianco (curatrice del testo), Anselmo Montermini, Fabio Vezzani, Mario Gherpelli e Alberto Grasselli.

In definitiva, il Libro sulla Spergola, è prima di tutto un viaggio nei luoghi della Spergola, dove è possibile percorrere dolci colline e vaste terre pianeggianti. Un percorso tra rocche e monumenti ma anche e soprattutto villaggi e nuclei sociali, insomma tutto quello che è indispensabile per declinare il termine "terroir".

«Ci troviamo di fronte a una sinfonia complessa che in certe situazioni si esprime in maniera impeccabile, unica (...). Un distillato di storia e cultura, unitamente al paesaggio con le sue peculiarità. Riproporre quindi la Spergola significa riportare la Viticoltura con la V maiuscola a casa propria, nel suo territorio elettivo, dove può esprimere il meglio di se stessa con un prodotto di tutto rispetto e in grado di dare soddisfazioni (economiche) e sensazioni (gustative) ormai dimenticate». (dal Contributo della Società Agraria di Reggio Emilia)

Da parte nostra, continueremo a raccontare gli stati di avanzamento del progetto di recupero di quest'antico vitigno (le prime testimonianze della Spergola risalgono alla prima metà del 1.500) divulgando, passo dopo passo, le diverse fasi di cui si compone il progetto. Di strada ne è stata fatta a partire dal primo convegno di Scandiano (1° ottobre 2017) che ha stabilito l'avvio di un vero e proprio progetto, strutturato e con obiettivi chiari.

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Mercoledì, 27 Marzo 2019 11:47

La Spergola a Vinitaly

Spergola: finalmente il libro.  Un vitigno reggiano. Viaggio tra storia, vini e territorio (edizioni Aliberti), a cura di Giulia Bianco per AIS Reggio Emilia,

da L'Equilibrista Reggio Emilia 26 marzo 2019 - La Spergola ormai è una realtà che ha lasciato i confini della sua amata Scandiano, si è fatta conoscere il tutto il reggiano e con il passare del tempo è stata apprezzata a livello regionale arrivando al culmine l'anno scorso con il premio Surgiva dove è stata portata in alto dalla delegazione Associazione Italiana Sommelier di Reggio Emilia che ne ha decretato il successo a livello nazionale.

Come fosse un gioiello prezioso capace di conservare ricordi, tradizioni antiche e, nello stesso tempo, ricerca ed evoluzione, Reggio Emilia ha custodito la Spergola nel corso dei secoli.

Lunedi 8 Aprile in occasione di Vinitaly verrà consacrato l'impegno e la realizzazione dei tanti che hanno provato a fare qualcosa fuori dal coro, andando a restituire il giusto valore ad un vitigno che è stato quasi dimenticato e che oggi ritorna in scena entrando dalla porta principale, quella del salone del vino più importante a livello internazionale e che non teme confronti con i suoi simili in tutte le parti del Mondo.

I Sommelier di AIS Reggio Emilia hanno voluto raccogliere la sfida di ridare splendore alla Spergola, un' iniziativa mossa dal grande desiderio di raccontare un territorio attraverso un libro che è prima di tutto il viaggio nei luoghi della spergola fra le verdeggianti colline del reggiano ed i paesaggi che hanno ricalcato le gesta di Matilde di Canossa e dei suoi lasciti.

Il primo Convegno sul vitigno, del quale avevamo ampiamente documentato, si era tenuto il 30 settembre 2017 nella Rocca di Scandiano e aveva segnato un punto di lancio fondamentale per tutto il movimento creando solide basi grazie alle quali la cultura locale del vino ha poi svoltato.

Il libro, nato da una iniziativa del tutto legata al senso di appartenenza di una comunità e della voglia di far parlare delle persone che l'hanno resa grande, sarà commercializzato per fini nobili tanto che i proventi saranno interamente devoluti al GRADE, testimoniando come mai come stavolta il lavoro di un gruppo è stato valorizzato ai massimi livelli per l'interesse di tutti e a vantaggio di tutta la collettività.

Il primo incontro di introduzione si terrà nella SALA LOUNGE AIS padiglione 10 alle 12,00 nel quale verrà presentata ai giornalisti ed al personale addetto al settore la stesura del testo e la sua valenza a livello tecnico, mentre a seguire la seconda sessione presso il Padiglione Emilia Romagna alle ore 16,00, nel quale la discussione sarà rivolta a chiunque voglia essere toccato da questa bella storia tutta italiana.

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Per info:

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www.aliberticompagniaeditoriale.it 

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Domenica, 02 Dicembre 2018 09:17

Ciano d'Enza, il Palio dei Lambruschi

Possiamo ormai interpretarlo nei modi più diversi questo evento perché si parla di appuntamento senza vincoli ma principalmente votato all'intraprendenza di una collettività. Dedicato alla storia ed alla cultura del luogo che ravvivandosi di anno in anno, è giunto alla sua terza edizione creando simpatie, senza mai perdere quel pizzico di ironia ma soprattutto ponendo temi cruciali per la promozione del territorio e delle sue eccellenze.

da L'Equilibrista - La giornata del 18 novembre è scandita in modo veloce ed organizzato, a tal punto che ognuno ormai ha il suo compito preciso da assolvere e senza battere ciglio sa cosa fare. Gli attori sono sempre loro e questo ormai è fonte di tranquillità per il Pubblico presente tanto d'aver creato una squadra ben rodata che ogni anno aggiunge qualcosa per la Comunità locale senza mai scadere nell'ovvietà.

Il palio è un momento conviviale è vero, non vuole essere preso alla leggera però perché i giurati sono persone del territorio e soprattutto fanno parte di quella fascia di persone che consuma Lambrusco con regolarità e quindi può fornire un parere sincero e soprattutto anonimo, vista la rigorosa scelta delle degustazioni alla cieca.

Ci accoglie l'assessore alle attività produttive Cristian Bezzi che insieme al sindaco di Canossa, Bolondi Luca, fanno gli onori di casa e si capisce subito quanto il lavoro delle comunità locali sia prezioso, soprattutto per la passione e la genuinità che serve per la buona riuscita di eventi che hanno come primo obiettivo quello della crescita dei prodotti del territorio. Per questo l'idea di aprire la mattinata all'introduzione della Spergola vitigno bianco autoctono reggiano, non è banale ma è strategica, perché come hanno ricordato bene sia Giorgio Monzali che Tiziana Montruccoli, in qualità di rappresentanti della Compagnia della Spergola, per promuovere un territorio al meglio c'è bisogno di tutti senza distinzioni, concetto ripreso anche dall'intervento di Clementina Santi, assessore alla cultura.

Esercizio di divulgazione e di crescita che il Comune di Canossa, di concerto con l'Associazione Italiana Sommelier di Reggio Emilia, ha ideato per portare conoscenza e soprattutto testimoniare come il lavoro di squadra sia centrale per lo sviluppo collettivo. I sommelier intervenuti, hanno condotto la giornata e Romeo Catellani, responsabile della Didattica AIS di Reggio Emilia, ha gestito il banco di assaggio descrivendo le modalità di fruizione ed i punteggi da assegnare ai vini testimoniando in prima persona come iniziative al pari di questa siano un volano senza eguali per il turismo e per la consapevolezza delle ricchezze italiane nel Mondo. Non per citare sempre i soliti ma c'è una nazione al di là delle Alpi che lo fa benissimo da diversi anni.

Ovviamente come in tutte le edizioni abbiamo assistito ad un podio che ha sancito un vincitore assoluto. Sul gradino più alto troviamo pertanto la Cantina Albinea Canali con l'Ottocentonero, tallonato a stretto giro dalla Cantina Ermete Medici che ha piazzato ben due attori di prim'ordine, l'Assolo ed il Concerto, rispettivamente secondo e terzo.
A seguire, Cantina di Aljano con la Rosa del Borgo, Cantina Puainello con la Scorza Amara, Cantine Riunite con il 1950, ancora Cantina di Aljano con il Settefilari, Cantina Masone con il suo Latorre, Cantina di Gualtieri con il Buccia Amara, Cantina Puianello con l'Amarcord, Cantina Masone Campogalliano con il loro Reggiano, Cantina Gualtieri con Ligabue, Cantina Venturini Baldini con il Marchese Monodori, Cantina Prati con il Tralcio, Cantina Venturini Baldini con il Rubino del Cerro, Cantina Emilia Wine con il Grasparossa e a chiudere Cantina Casali con il Lambrusco 13.

La chiusura dell'evento ed i saluti regalano il naturale suggello di una giornata che continua a generare consenso e soprattutto quest'anno, ha sancito l'impegno da parte del Comune di Ciano per la divulgazione della conoscenza dei due vitigni, nonché la voglia di impegnarsi per strutturare sempre nuove iniziative che possano dare slancio ed impulso alle Comunità locali.

Passando dal Lambrusco si è già arrivati a parlare di Spergola, quindi chissà cosa ci riserverà questo gruppo di lavoro per l'anno prossimo...

 

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Domenica, 14 Ottobre 2018 07:32

La Spergola mette le scarpe da corsa ai piedi

Ed ecco che anche l'ennesimo tabù è stato sfatato, quello dello sport legato al vino, un legame che ha visto come protagonisti la Spergola, il bianco reggiano per eccellenza di Reggio Emilia e la corsa, oggi entrambi molto di tendenza soprattutto fra i giovanissimi.

da L'Equilibrista Arceto (RE) 12 ottobre 2018 -
Ed è così che Sabato pomeriggio 6 Ottobre presso la Cantina di Arceto, nella verdeggiante pedecollina di Reggio Emilia, si è corsa la prima edizione della Spergolarun 2018, una corsa non competitiva sviluppata su due percorsi da 3 e 9 km.

L'evento è stato organizzato da Associazione Italiana Sommelier Reggio Emilia ed Emilia Wine, con il patrocinio del Comune di Scandiano. Nonostante l'abbondante pioggia caduta durante tutta la giornata di Sabato, si sono presentati al nastro di partenza ben 375 atleti, confermando quanto il movimento della Spergola sia davvero in fase di totale espansione ormai, dettando una vera e propria moda tanto che si registrano picchi altissimi di consenso del vitigno reggiano e soprattutto un ottimo trend per i giovanissimi che si affacciano al vino, sempre con più entusiasmo e professionalità.

Gli atleti si sono cimentati nei due suggestivi percorsi sviluppati attorno alla Cantina di Arceto appunto, fra le rigogliose vigne ed i profumati noceti circostanti, segnando anche una nuova interpretazione dello sport all'aria aperta opposto agli ultimi degli anni novanta che volevano le persone intrappolate in strutture ad ampie vetrate e bombardati da musica e ritmi frenetici. Ne è testimonianza anche la famosissima FarmRun, vera e propria corsa competitiva su terreni sterrati nella vicina Parma.

"Come prima edizione siamo molto soddisfatti per la massiccia partecipazione e della buona riuscita dell'evento, considerate soprattutto le svavorevoli condizioni meteo che ci hanno indubbiamente condizionato e pertanto ringrazio davvero tutti coloro si sono presentati ed hanno reso possibile la giornata", ha affermato il Delegato di AIS Reggio Emilia Gaetano Palombella.

Ma il movimento adesso non si fermerà certo qui, tanto che sono già in programma eventi competitivi per l'anno venturo tanto la richiesta e la voglia di fare sia tanta, infatti le persone hanno già manifestato interesse e soprattutto simpatia per questo vitigno così locale e così vicino alle tradizioni.

 

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Sabato, 01 Settembre 2018 08:45

La spergola fa sistema e continua la sua ascesa

da L'Equilibrista Scandiano 29 agosto 2018 - Non si può proprio dire che questa Spergola non evolva e che la Compagnia della Spergola stia a guardare, infatti quello che è andato in scena ieri sera nel Salone d'Onore della Rocca di Scandiano è stato davvero unico. La firma apposta da tutti i comuni presenti, ha permesso di far entrare nel circuito i comuni di Viano, Castellarano, Vezzano e Casalgrande.

Gli invitati sono entrati con largo anticipo nel Salone d'Onore che ormai vive una certa famigliarità fra i Comuni, le Istituzioni, i giornalisti accreditati e soprattutto le Cantine ed i professionisti che si occupano quotidianamente della sua divulgazione, come L'associazione Italiana Sommelier ( AIS ) e ONAV.

Una macchina ben rodata che fin dagli albori del progetto si è sempre dimostrata compatta tanto da arrivare fin qui oggi e guardarsi in faccia con un certo orgoglio e stima.
Alessio Mammi, sindaco di Scandiano, fa gli onori di casa e parla di un vitigno riscoperto che era stato utilizzato fin dal passato, descrivendo un'uva con potenzialità enormi, con la speranza sia sempre più consumato e portato in alto come è stato ben fatto in questi anni di grande ascesa. Ci si sofferma sulla Compagnia della Spergola, formata già nel 2011 dal solo Comune e dalle singole Cantine dell'area scandianese, ma che poi, al fine di valorizzare il territorio si è allargata a comuni entrati fino al 2016. "Oggi la compagine si completa dei territori che mancavano per fare sistema in modo completo", come ha ricordato a più riprese il Sindaco.

E' la volta di Antonella Incerti, membro della Commissione Agricoltura in Senato, che ci ha tenuto a sottolineare come l'entrata dei nuovi Comuni sia la testimonianza vera del lavoro fatto ed ha ringraziato soprattutto i Produttori che hanno avuto il merito di sacrificarsi e di esserci sempre.
Per la Senatrice, chi lavora nell'agricoltura ha capito la forza di fare sistema e di essere proiettato al futuro proprio come la Regione fa da tempo. Il lavoro profuso è frutto di stratificazione generazionale, perché si è capito finalmente di porre l'agroalimentare ai vertici, consolidando un apprezzamento che da futuro e lavora per una crescita sana.

Chiude la prima parte degli interventi, il Presidente regionale Stefano Bonaccini sottolineando come il valore più grande sia quello di mettere in rete le Cantine e la terra, tanto da tenere la zona del territorio Spergola volutamente così ristretta, ricercando un vantaggio non di poco conto alla luce di altri che invece hanno puntato sulla quantità a tutti i costi. Deve essere elemento distintivo per valorizzare e tutelare la Spergola, che ad oggi significa soprattutto salvaguardia della biodiversità, perché le lezioni del passato vanno tenute da conto.
Avendo perso il 70% della biodiversità dal secolo scorso, oggi dobbiamo evitare di ripetere certe mancanze ed è per questo che l'investimento deve essere notevole in agricoltura tanto da preservare qualcosa che riguarda tutti, come imperativo morale prima che come leva economica.
Il presidente Bonaccini ha parlato esplicitamente di: "Cantine vitivinicole che oggi sono vere nicchie di mercato e considerate come il primo sostentamento delle Famiglie oggigiorno e che solo pochi anni fa sarebbero state considerate attività accessoria per chi comunque beneficiava di altri redditi".
"Oggi con la digitalizzazione ed il progresso fatto per far conoscere queste eccellenze, un vino può essere conosciuto e reso celebre aumentando la valorizzazione di un territorio a beneficio di tutti."
La Regione punta diretta infatti sulla digitalizzazione di ben 331 comuni e questo aiuterà anche le cantine a difendere le radici dei prodotti, perché la Regione Emilia Romagna sta investendo sulle filiere in modo massivo tanto che dal 7% iniziale del mercato del bio ad esempio, ad oggi siamo già passati al 15%.
Cultura significa per il Presidente Bonaccini anche valorizzazione delle eccellenze della Motorvalley nonché quello della meccanica ed il turismo che cresce in maniera esponenziale in Emilia Romagna, qualcosa che ne sarà testimone portando la quota di investimenti in cultura sempre più in alto per trattenere il cliente direttamente in zona e fare finalmente la vera differenza in termini di occupazione e di ritorno economico.
Il turismo di Ducati, Maserati, Ferrari ed il comparto ceramico per citarne alcuni, ricorda il Presidente Bonacini, vuole anche degustare prodotti. Non a caso il turismo nel parmense e nel piacentino, nel 2016, ha visto il Gutturnio come 14' etichetta su tutte le italiane e di conseguenza l'Emilia Romagna come best location per la guida Lonely Planet. Secondo infatti la casa editrice australiana che divulga guide turistiche in tutto il Mondo, l'Emilia Romagna è la migliore destinazione europea dove andare nel 2018.

La Spergola, essendo una rarità locale potrà essere degustata solo se il principio della localizzazione e della unicità sarà salvaguardato, proprio come si è già assistito per le razze reggiane, le Acetaie di Reggio Nell'Emilia, il Parmigiano Reggiano e le altre certezze delle nostre ricche terre.

 

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Due ricerche di marketing universitario a disposizione dei produttori e della Compagnia della Spergola per il rilancio dell'antico vitigno reggiano.

di Lamberto Colla - Arceto (RE), 25 Aprile 2018 - "Il Vitigno ritrovato" è ormai pronto per dare i frutti ai suoi appassionati seguaci, quella "Compagnia della Spergola" che con tenacia è riuscita a raccogliere attorno a sé, oltre ai produttori, i professionisti dell'AIS (associazione Italiana Sommelier), le amministrazioni comunali del territorio che ha dato alla luce il vitigno, gli illustri ospiti di Palazzo Madama dove il 29 novembre scorso è stato presentato il progetto della Spergola con l'ausilio di un emozionante video e da ultimo l'Università di Modena Reggio Emilia che ha lanciato all'assalto due gruppi di studio.

Due distinte e autonome indagini di mercato, presentate in anteprima a un ristretto gruppo di giornalisti e produttori nelle aule UNIMORE lo scorso 21 febbraio, che sono andate a arricchire il già corposo dossier sulla Spergola ma soprattutto a dare indicazioni preziose sullo stato della concorrenza e quali i punti di forza e di debolezza sui quali far leva per la conquista dei mercati.

Due gruppi di ricerca, tra l'altro composti esclusivamente da studenti fuori sede, che hanno potuto operare senza alcun preconcetto e / o pregiudizio, ma liberi di proporre le più autonome proposte di marketing e comunicazione.

Così, nella sala conferenze di Emiliawine di Arceto (RE), lo scorso sabato 21 aprile, sono state ufficialmente presentate le due indagini di Marketing alla presenza di numerosi produttori e alle loro rappresentanze sindacali (Coldiretti, Confagricoltura e Confcoltivatori), a alcune classi dell'Istituto Zanelli, alla stampa e televisione.

A fare gli onori di casa il Presidente di Emiliawine, Davide Frascari, che dopo i saluti di rito ha informato che al "Vinitaly appena terminato quest'anno la Spergola era presente in uno spazio autonomo con i produttori e diversi Sindaci, a dimostrazione del forte legame al territorio di questo vitigno".
A Fabio Vezzani, AIS, il compito di presentare i due gruppi di lavoro e le ricerche di Marketing.

Una rappresentanza di ciascun gruppo di lavoro ha esposto la sintesi della ricerca e, nonostante i lavori, come da loro stessa ammissione, siano stati coperti da "segreto" sono giunti a analoghe considerazioni finali e proposte interessanti strategie di comunicazione e di marketing che potrebbero trovare applicazione, forse addirittura con molta maggiore efficacia se, come suggerito da Lamberto Colla - direttore di Gazzetta dell'Emilia-, operassero un ricongiungimento dei due elaborati.

E' del medesimo avviso anche Loretta Bellelli, assessore alla Promozione del territorio del Comune di Bibbiano che, in conclusione dei lavori, sottolinea come "Abbiamo le carte in regola per promuovere questo vino. Dobbiamo fare rete con gli altri prodotti locali per promuovere insieme il territorio. Colgo l'occasione dell'intervento dell'agronomo che mi ha preceduto (Lamberto Colla ndr) che unendo le due ricerche emergerà senz'altro un ottimo lavoro".

Un convegno sul Vino non poteva non culminare con un banchetto e un brindisi alla Spergola.

Il Territorio della Spergola
Scandiano, Albinea, Bibbiano, Canossa, Casalgrande, Castellarano, Montecchio, Quattro Castella, San Polo d'Enza, Vezzano sul Crostolo, Viano e parte dei territori dei comuni di Reggio Emilia, Casina e Sant'Ilario d'Enza.

(Video Spergola - Presentazione al senato della Repubblica 29 Novembre 2017 - https://youtu.be/qVgRbaaprso )

Il vino è un fortissimo elemento identitario di un territorio e la "Spergola" è destinato a diventare il marchio di Scandiano e dintorni. Ma perché questo accada e sopratutto che il consumatore si affezioni e ne avverta consapevolmente le qualità e l'apprezzamento si diffonda non è sufficiente la volontà e la qualità ma un serio e ben preciso piano di marketing.

di Lamberto Colla Reggio Emilia 23 febbraio 2018 - "Il vino è la poesia della terra", scriveva Mario Soldati nel suo libro "Vino al vino" dove raccontava dei suoi tre viaggi compiuti attraverso l'Italia alla scoperta dei vini della tradizione, alcuni addirittura scoperti da lui stesso.

Un aforisma che meglio non avrebbe potuto raccontare il connubio esistente tra un vitigno autoctono e territorio globalmente inteso, frutto della evoluzione sociale e culturale oltre che dalle condizioni orografiche e pedoclimatiche.

E la Spergola si candida a assumere la responsabilità di identificare Scandiano e i comuni limitrofi, come portabandiera di un territorio vocato alla trasformazione enologica e non solo.

 

Universita-RE-15feb18IMG_9444.jpgUna identità che è stata confermata anche dagli elaborati presentati da due distinti gruppi di lavoro del Corso di Organizzazione e Management della Cultura e della Creatività del percorso di Laurea Magistrale in Management e Comunicazione d'Impresa.

Due report indipendenti che giungono a conclusioni quasi identiche.

"La Spergola, non è solo un vino, - scrivono i laureandi - non è solo un vitigno, né un territorio: è la storia che unisce questi elementi, è il filo conduttore che lega un territorio alla sua gente." Ma l'eccellenza, la qualità e la piacevolezza non sono elementi sufficienti per aggredire un mercato globale in grado di riconoscere un'utile gratificazione economica ai produttori e conseguentemente al territorio d'origine.

"Fagli bere il tuo vino e lo ricorderanno, faglielo vivere e non lo scorderanno." -

spergola-15feb18-RE-IMG_6419.jpgDa qui nasce il loro progetto, da un vino che, ad oggi, sottolinea il secondo gruppo di lavoro, "ha raccolto meno di quanto ha seminato, da un vitigno che rimane giustamente ancorato alla sua storia ma fatica ad aprirsi a nuovi scenari, a proiettarsi nel futuro e slegarsi, almeno parzialmente, dal suo territorio d'origine".
A partire da questo aforisma, che riprende una delle leggi fondamentali del marketing esperienziale, è "stato sviluppato un approccio analitico che parte dal concetto del consumAttore: non si acquista solo il prodotto ma anche l'esperienza che se ne può trarre. Il consumatore non è razionale nelle sue scelte d'acquisto ma è motivato anche da fattori emotivi."

Un approccio ovviamente molto scientifico, composto da analisi della concorrenza, di questionari indirizzati a diversi target di operatori e consumatori, da approfondimenti storici e infine da una serie di proposte operative ipotizzando l'utilizzo di strumenti di comunicazione e marketing integrati quali:

- segmentazione di mercato
- ipotesi di organizzazione di mercato
- comunicazione attraverso media convenzionali
- comunicazione attraverso i social media
- organizzazione di specifici eventi
- Ipotesi di codici di comunicazione e di design, sia per bottiglie sia per etichette.

spergola-15feb18-RE-IMG_6425.jpgIn conclusione, dall'analisi dei lavori, si evince che la Spergola ha grandissime potenzialità, che la sua storia, il territorio da cui proviene e le qualità organolettiche possono spingere il vino nell'élite del mondo enologico. "Per fare ciò però - scrivono gli estensori del lavoro - ci siamo resi conto che bisognava innanzitutto far scoprire questa eccellenza a chi ce l'ha di fianco casa. Solo così è possibile ampliare i mercati di riferimento".

Una presentazione assolutamente convincente che ha prodotto l'invito a replicare e approfondire l'esposizione direttamente al cospetto dei produttori e vinificatori, invitati dal dottor Roberto Martinelli (Casali) nei locali di Emilia Wine con i professionisti dell'AIS, che per primi si sono presi a cuore il rilancio di questo antico vitigno.

Infatti fu proprio il convegno di Scandiano dello scorso 30 settembre, organizzato dall'AIS (Associazione Italiana Sommelier) di Reggio Emilia, a segnare il primo traguardo di un lavoro iniziato molti anni prima, come ebbe modo di sottolineare il delegato locale, Gaetano Palombella, introducendo i lavori che videro alternarsi sul palco dal professor Attilio Scienza alla dottoressa Marisa Fontana, da Mario Gherpelli (AIS) a Flavio Spotti per concludere con una rappresentanza dei produttori aderenti alla "Compagnia della Spergola". Un convegno che di fatto ha "dato il la" a una condivisa, trasversale e diffusa consapevolezza delle potenzialità del vitigno.

Le iniziative di AIS sono riuscite infatti a coinvolgere buona parte degli attori locali: dalle amministrazioni pubbliche ai produttori, dai testimonial scientifici ai più qualificati sommelier e infine all'Università di Modena e Reggio Emilia.

GRUPPI di Lavoro
Gruppo 1-
Arcorio Beatrice, Argiolas Martina, Carbone Manuel, Cinquegrana Paolo , Grazia Andrea, Madrighelli Susanna, Stanco Anto
Gruppo 2-
Campalmonti Chiara, Castrogiovanni Gioacchino, Di Napoli Emanuela, Falappa Silvia, Loggi Alberto, Pennesi Milena, Tagliavini Cristina, Verduci Fabiana

 

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Editoriale: Ma come pensano? - Lattiero caseario. Segnali di cedimento per il Grana Padano. - Cereali e dintorni. All'improvviso tutto si alza. - Salta la trattativa per protocollo sul prezzo del latte a Parma - Italian Sounding. Ritirati prodotti falsi "made in Italy" - Ministero Salute: presenza di Listeria nel tacchino al forno di Casa Modena - Gelato Ben & Jerry contaminato da erbicida, riunione UE -

SOMMARIO Anno 16 - n° 41 15 ottobre 2017
1.1 editoriale
Ma come pensano?
2.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Segnali di cedimento per il Grana Padano.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. All'improvviso tutto si alza.
4.1 Latte & Formaggio Salta la trattativa per protocollo sul prezzo del latte a Parma
4.2 made in italy Mulino Alimentare a Colonia.
5.1 made in italy Italian Sounding. Ritirati prodotti falsi "made in Italy"
6.1 sicurezza alimentare Ministero Salute: presenza di Listeria nel tacchino al forno di Casa Modena
6.2 sicurezza alimentare Gli "Spinaci Millefoglie Bonduelle" surgelati sono sicuri.
7.1 Culatello e "Verdi" Sua maestà il Culatello di Zibello Dop celebra il compleanno del Maestro Giuseppe Verdi
7.2 gelato con glifosato Gelato Ben & Jerry contaminato da erbicida, riunione UE
8.1 Rischio idraulico 13 ottobre: Giornata Internazionale per la Riduzione del rischio di disastri naturali
9.1 carne Bovini da carne, la ripresa dei prezzi.
10.1promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners

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