Il caso della ragazza che si è tolta i vestiti, in Iran, non è così semplice come il mainstream vorrebbe farci credere. Ne parliamo con due esperti, la giornalista Italo-Iraniana Hanieh Tarkian e Vincenzo Maddaloni, giornalista e saggista, con una lunga esperienza in Iran.
La studentessa che si è tolta i vestiti in Iran
Sabato 2 novembre una studentessa si è tolta i vestiti, nel cortile del dipartimento di Scienza e Ricerca dell’università Azad, a Teheran, la ragazza si chiama Ahoo Daryaei.
Gli studenti hanno filmato la scena con il cellulare dove si vede la ragazza in biancheria intima prima seduta e poi allontanarsi dall’università, per essere fermata e portata via poco dopo, da alcuni uomini scesi da una un’automobile.
Immediatamente il mainstream ha lanciato l’allarme e ha ricordato il caso della 22enne Mahsa Amini, e la cui morte in ospedale diede origine nel 2022 al movimento di protesta Donna Vita Libertà e di altre donne contrarie al codice di abbigliamento vigente nel paese, morte dopo l’arresto.
Queste donne chiedono libertà per le donne in Iran, ma la popolazione come la pensa? È una popolazione sottomessa a certe leggi e che desidera maggiore libertà? Oppure la popolazione approva queste leggi come parte di una lunga tradizione culturale?
In Iran è in vigore dal 1981 una legge che prescrive alle donne di mostrarsi in pubblico con un abbigliamento molto coperto: uno chador, cioè un mantello in genere nero che copre il corpo dalla testa ai piedi, oppure uno hijab, una parola generica che, di solito viene usata per indicare un pezzo di tessuto di forma rettangolare, come una sciarpa, annodato intorno alla testa e al collo per coprire i capelli. Insieme all’hijab va indossata una maglia a maniche lunghe per coprire le braccia. Gli ospiti chiariscono questo ed altri aspetti.
Per comprendere meglio l’atteggiamento dei giovani leggiamo un passo di “Voglia di Rivoluzione”, l’ultimo libro di Vincenzo Maddaloni, Nexus Edizioni.
“Gli zoomers iraniani non frequentano le moschee, nemmeno se li tirano per i capelli. L’imam Khomeini è per loro soltanto un’icona che, riverbera in ogni moschea del Paese, nelle quali — tutti i venerdì — si affollano milioni di credenti. È un qualcosa che, per loro sa di stantio assieme a quel socialismo coranico beatificato dai mullah e dagli ayatollah, i quali, sbandierando l’ortodossia, governano un Paese avvilito dalle sanzioni”.
I giovani iraniani sono a favore dell’ortodossia?
(FOTO 2 - Iran: donna con abiti tradizionali un’immagine che contrasta con la ragazza che si è tolta i vestiti)
Iran, medio oriente, USA e BRICS
L’FBI svela un complotto dell’Iran per uccidere Trump. Teheran replica: “È falso”.
La portavoce nazionale della campagna elettorale di Trump, Karoline Leavitt, ha dichiarato che Trump ripristinerà: “sanzioni molto severe contro il regime iraniano per porre fine al caos in Medio Oriente”.
Trump, Putin e l’Iran: che cosa succede adesso? Quale sarà l’atteggiamento e il ruolo dei BRICS? Quale quello della Cina? Questo e molto altro all’interno del video.
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Matteo Demicheli