Di Andrea Caldart Cagliari, 30 novembre 2023 (Quotidianoweb.it) - Quando si parla di trattati internazionali, la ratifica è un passo fondamentale per impegnare legalmente uno Stato nei confronti di un accordo. La ratifica di un trattato comporta il consenso formale dello Stato ad essere vincolato dai suoi termini.
Nel contesto attuale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dei trattati sulla pandemia, ogni Paese membro deve seguire la propria procedura interna per ratificare un accordo. Ciò può coinvolgere l'approvazione parlamentare, la firma formale da parte del capo di Stato o del governo, o altre procedure specifiche stabilite dalla legislazione nazionale.
Con l’avvio della modifica al RSI Regolamento Sanitario Internazionale anche se un Paese resterà passivo subirà comunque le nuove norme perché questo trattato è finalizzato a rendere "abbastanza forte" il controllo diretto dell’OMS, scavalcando la responsabilità dei governi nazionali.
Una cessione sanitaria dei singoli cittadini a tutti gli effetti i quali non avranno più nessuna possibilità di opporsi a qualsiasi stato d’emergenza che l’OMS direttamente potrà dichiarare.
Il nuovo articolo 12 dell'IHR sembra ampliare il campo di azione del meccanismo di emergenza internazionale, consentendo al Direttore Generale dell'OMS di dichiarare una PHEIC (Public Health Emergency of International Concern) anche per presunte emergenze regionali senza aspettare la decisione del governo locale.
È un cambiamento significativo e molto pericoloso nei poteri decisionali internazionali, e va ricordato che l’OMS è per 80% sostenuta da privati, primo fra tutti la Bill e Melinda Gates Foundation, e solo il 20 % dagli Stati membri.
Nella foto sotto il quotidiano “La Verità” ha ricostruito i finanziamenti dei privati e non solo all’OMS, e si può notare anche il contributo di regioni italiane quali, il Veneto, la Puglia, il Lazio e l’Emila Romagna.
(Foto finanziamenti oms)
Intanto vista l’imminente “prima data” il 30 novembre, gli Stati membri dovranno comunicare i loro pareri e/o dissociarsi completamente da questo accordo altrimenti, quando ci sarà la votazione finale a maggio 2024, non ci sarà più scampo alla cessione della sovranità sanitaria.
Intanto in Europa non tutti gli Stati membri vogliono aderire e infatti, dopo l’Olanda a dichiarare di non sottoscrivere l’accordo, c’è la Slovacchia che, per voce del suo Primo Ministro Robert Fico durante una conferenza del partito SMER ha dichiarato: “I parlamentari di SMER non ratificheranno in Parlamento il trattato pandemico con l’OMS perché è un progetto di avide aziende farmaceutiche”.
Anche nel nostro Paese si sono moltiplicate varie iniziative per chiedere al Governo di opporsi, ma per ora sono arrivate solo alcune esternazioni del senatore leghista On. Claudio Borghi che dichiara: “se il testo ufficiale dovesse presentarsi simile alle bozze che abbiamo avuto modo di vedere, difficilmente noi saremo a favore”.
Letto così almeno ci fa capire dal tweet pubblicato ieri, che almeno una forza politica si rende conto della gravità del contenuto di questo “trattato”, ma è quella stessa forza politica che si dichiarava contraria al green pass e che poi invece poi ha votato. Ricordiamocelo!!!
(Foto Salvini)
Per la stragrande maggioranza delle persone ancora non è chiaro quanto sia pericoloso questo “trattato” poiché esso considera sullo stesso piano, persone, animali e la natura; sostanzialmente il suo intento è quello di sottomettere tutto ciò che è vivente con una censura che supererà ogni limite di sopraffazione dei diritti umani.
Link utili:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7798963/
https://expose-news.com/2023/11/25/slovakia-will-not-be-entering-into/
