“Iride” è il titolo del suo nuovo singolo, disponibile su tutte le piattaforme digitali, da Spotify a iTunes, a partire dal 25 marzo 2022: “Dopo cinque anni dedicati al mercato internazionale torno con grande entusiasmo nel panorama musicale italiano grazie a questo nuovo brano. Iride sarà accompagnato anche da una versione inglese “No more tears to cry”. Questo progetto rafforza il mio impegno professionale con Bjorn Johansson, autore e compositore svedese, già produttore del mio precedente album “There is something about you”. La sua etichetta, la Music Shack Records, ha dato vita anche a questo mio lavoro”.
Cambia la sua proposta musicale con Iride?
“Il brano è di genere pop rock ma ha dalle sfumature soul, tanto presenti anche nella mia storia. Racconta un rapporto che non riesce a decollare e lascia quella sete di totalità dietro a un’incomprensione, visibile già dagli sguardi. Nella versione inglese, “No more tears to cry”, la tematica è la medesima, vista con un’ottica di maggiore sofferenza e meno legata alla metafora degli occhi. Le due versioni sono volontariamente e strettamente collegate: i fan italiani e quelli stranieri ascolteranno questo brano e “leggeranno” lo stesso messaggio”.
Come è nata questa canzone?
“É stata registrata in Italia ma la sua produzione è divisa tra Francia e Svezia: sviluppata dall’idea musicale di Bjorn Johansson e dell'autore francese Frans Janousek, è stata affidata a me la rielaborazione completa e l’adattamento del testo nella versione italiana. Sono molto soddisfatta del risultato finale che abbiamo ottenuto”.
Che emozioni le ha dato lavorare sul “Iride”?
“La canzone è nata in un momento particolare, di forte consapevolezza: una volta terminata la scrittura del testo di “Iride”, mi sono fermata un istante. Poi l’ho riletto tutto d’un fiato e mi ci sono specchiata: ho visto un filo conduttore tra la Silvia di ieri, quella che 13 anni fa ha iniziato a inseguire un sogno, e quella di oggi. Sia dal punto di vista emozionale che a livello di personalità”.
Silvia Olari e Iride: qual è il legame profondo?
“Iride ha dentro di sé quello che sono oggi: una cantautrice di 33 anni, che sta vivendo un percorso di crescita e maturazione ma che porta ancora con sé qualcosa della ragazza che ha partecipato ad Amici, conquistando il serale ed esibendosi in prima serata sulle reti Mediaset. Iride è anche la continuità del progetto internazionale che ho iniziato, sia dal punto di vista musicale (con gli autori Bjorn Johansson, Linda Dale e Frans Janousek) che discografico (con la casa di produzione Music Shack Records)”.