Giovedì, 09 Luglio 2020 16:51

La cooperazione di Parma perde un importante protagonista, Romano Concari l'agricoltore aperto alle sfide del futuro In evidenza

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Romano Concari è improvvisamente venuto a mancare lasciando un vuoto nella famiglia ma anche nel sistema cooperativo che l'ha visto da sempre un attivo e sensibile protagonista

Busseto, 9 luglio 2020 - Nei giorni scorsi è scomparso all'età di 84 anni Romano Concari, titolare del podere Cantone in Frescarolo di Busseto. Romano era un noto e affermato cooperatore, amante della sperimentazione tant'è che, fin dagli anni '60, aderì alle prime esperienze di cooperazione agricola di servizi; un passo avanti rispetto alla tradizionale cooperazione casearia, presente fin dai primi decenni del novecento e tuttora nervatura del sistema parmigiano reggiano e ben rappresentata dalla latteria sociale localmente rappresentata che ha recentemente traguardato il secolo di vita.

Romano Concari è stato inoltre fra i promotori della cooperativa agricola la Rinascente, una fra le prime organizzazioni agricole a sperimentare la conduzione associata dei terreni ad indirizzo zootecnico quale forma gestionale più integrata rispetto alle cosiddette "stalle sociali" fiorenti in quel periodo.
Una scelta piuttosto radicale che però si dimostrò vincente sia sul piano organizzativo che produttivo conseguendo risultati di prim'ordine e perciò diventando un modello apprezzato sia a livello provinciale che nazionale.
Il suo rapido consolidamento fornì le motivazioni per il successivo salto di qualità ovvero la costituzione, con altri partner, del caseificio Agrinascente che nel tempo ha realizzato nuovi e modernissimi impianti di trasformazione, stagionatura e di commercializzazione, diventando un vero e proprio fiore all'occhiello per la cittadina di Fidenza. Un modello di cooperazione casearia che guardava al futuro a cui Romano ha dato il suo fattivo contributo.

Una vita attiva e dinamica che ha saputo unire i valori tipici del mondo rurale come laboriosità, attaccamento alla famiglia ed alle cose semplici della natura, solidarietà concreta alle iniziative sociali del territorio con quelli di professionalità e di spirito imprenditoriale, il tutto radicato su una solida base di fede religiosa.

La memoria di Romano rimarrà da esempio e, c'è da augurarselo, da stimolo per le nuove generazioni di imprenditori agricoli, sempre più frequentemente chiamati a affrontare le difficoltà legate a mercati estremamente competitivi e alla mercé di una cinica globalizzazione che impone soluzione sempre più innovative e impegnative spesso realizzabili solo ricorrendo a modelli organizzativi complessi e efficienti. In questi contesti estremi la cooperazione ha sempre dimostrato di potersi giocare un ruolo determinante e concreto soprattutto nei lunghi periodi di difficoltà economica e sociale.

L'improvviso decesso di Romano Concari lascia perciò un vuoto incolmabile alla moglie Maria Teresa, alle figlie Monica e Elisa, al fratello Mauro, per diversi decenni direttore di Confcooperative Parma, ai nipoti Martina, Vittoria, Emanuele, Beatrice e i tanti amici e colleghi che con lui hanno condiviso esperienze e splendidi momenti di socialità.
Riposa in Pace!

(nella foto da sinistra: don Albino Buzzetti parroco di Frescarolo, Giuseppe Ramelli presidente la Rinascente, S.E mons. Mazza vescovo di Fidenza, Romano Concari)

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