Ripartire con l’impegno, l’aiuto e le idee di tutti. In Emilia-Romagna iniziativa di sensibilizzazione da parte di un movimento nato in modo spontaneo nelle scorse settimane che riunisce oltre 700 ristoratori
Presentato oggi il manifesto dei Ristoratori Emilia-Romagna che riassume una serie di richieste e indicazioni volte a sostenere la categoria nei tempi di forzata chiusura e a coadiuvare gli operatori nella fase di riapertura.

Giovedì, 07 Maggio 2020 10:12

Gli agricoltori reggiani sono in crisi

Gli agricoltori reggiani sono in crisi: comprate italiano e basta speculazioni sull’emergenza Coronavirus”. La denuncia del presidente di Cia Reggio, Antenore Cervi che annuncia con soddisfazione la riapertura dei mercati: “Abbiamo vinto la nostra battaglia”.

“I prezzi di ortofrutta, latticini e carne sono lievitati per i consumatori ma i guadagni per gli agricoltori reggiani sono in picchiata: comprate italiano e basta speculazioni”. Parole di Antenore Cervi, presidente Cia Reggio, che denuncia come l’emergenza Coronavirus abbia “ulteriormente allargato la forbice dei prezzi dal campo alla tavola. Spero che l’apertura dei mercati agricoli, per cui Cia si è battuta con forza in tutte le sedi istituzionali, possa finalmente riportare un po’ di equilibrio e quindi giustizia”.

Coopservice cresce nei security services nel territorio di Ferrara
● Rilevato un ramo d’azienda dall’istituto di vigilanza Cittadini dell’Ordine
● Acquisite le attività di vigilanza ispettiva e interventi su allarme
● Più presenza sul territorio e più collaborazione con le forze dell’ordine
● Il direttore Fiorentino: “Ci rafforziamo in un settore strategico per la crescita della cooperativa. Più sicurezza per famiglie e imprese”

Coronavirus. Nuova ordinanza del presidente Bonaccini: spostamenti in ambito regionale e anche insieme a persone conviventi. Attività sportive: permesse in strutture e circoli purché in spazi all'aperto e senza contatti fra gli atleti e quelle acquatiche individuali, con accesso agli specchi d'acqua definiti dai singoli Comuni

Spostamenti in ambito regionale e con conviventi per raggiungere seconde case, camper e roulotte, imbarcazioni e velivoli di proprietà per manutenzioni e riparazioni, sempre con rientro in giornata; per attività motoria e sportiva; per lavoro, motivi di salute o di necessità, come anche fare la spesa

Ieri, martedì 5 maggio, l’Assistenza Pubblica di Parma ha ricevuto un’importante donazione dalla Cooperativa Multiservice di Parma, da oltre 35 anni specializzata nel settore delle pulizie professionali e industriali.

Alla consegna dell’assegno, avvenuta presso la sede dello storico ente di volontariato in Viale Gorizia 2/A, erano presenti il Presidente dell’Assistenza Pubblica Parma, Luca Bellingeri, il Comandante del corpo militi volontari, Filippo Mordacci, il Presidente della Coop Multiservice, Salvatore Arena e il Vice Presidente della Coop Multiservice, Vincenzo Arena.

Coronavirus, l'aggiornamento: 26.379 i positivi in Emilia-Romagna dall'inizio della crisi, 104 in più rispetto a ieri. 362 i nuovi guariti, che salgono a 14.251. Continua il calo dei casi attivi: -290 (8.391 in totale). 5.860 guariti in più rispetto ai malati effettivi

5.486 i tamponi effettuati, che salgono a 211.652. I casi lievi in isolamento a domicilio sono 5.728 (-149). In diminuzione i ricoverati nei reparti Covid (-101) e nelle terapie intensive (-15). I nuovi decessi sono 32. Dal Dipartimento di protezione civile 330 mila mascherine

La stazione di Parma centro ha inoltre provveduto a consegnare agli allievi di Forma Futuro -specialisti nella valorizzazione del capitale umano-  delle schede Sim e dei computer portatili al fine di poter continuare lo studio da casa.

Il materiale fornito dall’assessore del Comune di Parma Ines Seletti è stato acquistato per alcuni studenti minorenni bisognosi iscritti ai corsi di istruzione formazione professionale di Forma Futuro

Mercoledì, 06 Maggio 2020 10:42

Mercati, graduale ripartenza in fase due

Confcommercio: «per ora ricominciano i banchi alimentari. Speriamo in tempi brevi per tutti gli altri»

Parte la Fase 2 e con essa iniziano a riaprire anche i mercati settimanali in diversi comuni. Per ora saranno attivi solo i banchi alimentari.
«Nella Bassa -spiega Mauro Canova, consigliere della Delegazione Confcommercio di Guastalla- siamo stati contattati da varie amministrazioni comunali e l’Unione dei Comuni ha fatto da tramite. Abbiamo seguito l’organizzazione completa dei mercati e siamo presenti sul posto a fare servizio d’ordine e contingentare le persone che entrano. Il mercato è completamente transennato e le persone entrano in totale sicurezza. Sono ripartiti i mercati di Guastalla il mercoledì e sabato, Luzzara il lunedì e Villarotta il giovedì. Dovrebbero partire anche Novellara e, con gestione completamente nostra

Il trend di crescita delle biciclette elettriche si arresterà o continuerà la sua corsa? La mobilità alternativa è un settore in forte espansione, e negli ultimi anni le vendite di bici elettriche hanno registrato un vero e proprio boom. L’emergenza sanitaria legata al Covid-19 Coronavirus ha però stravolto la vita dell’intero paese, con la quarantena prima e le nuove regole di convivenza poi. È interessante quindi capire che fine farà la vendita e l’utilizzo di mezzi elettrici e soprattutto dei tanti percorsi di mobilità sostenibile che con forza erano stati intrapresi anche a livello pubblico prima della pandemia.

Piacenza, 5 maggio 2020 - Continua senza soste, e con l’adozione dei criteri di tutela e prudenza imposti dal Governo per la gestione dell’emergenza sanitaria, il lavoro di messa in sicurezza e di prevenzione del dissesto idrogeologico a cura del Consorzio di Bonifica di Piacenza.

I comuni montani interessati dagli interventi conclusi ad aprile, o in programma per le prossime settimane, sono: Gropparello, Ferriere, Lugagnano, Farini, Ponte dell’Olio, Vigolzone, Castell’Arquato, Alta Val Tidone, Bobbio, Ziano, Travo.

L’emergenza sanitaria ha colpito e sta continuando a colpire duramente tutti. Parma Pride, però, non si arrende e offre il suo pieno sostegno alla città.

"L’impegno che ci ha sempre contraddistinto è stato quello di spenderci, senza riserve, a sostegno della comunità LGBTIQ parmigiana. Proprio per questo motivo non possiamo restare fermi in un momento così difficile per la nostra comunità, in cui il diritto alla serenità individuale e familiare risulta così minacciato. La consapevolezza di questa situazione ci ha portato a prendere decisioni dure, come quella di sospendere

Prosegue il progetto. Sgorbati: “La conferma della grande sensibilità e attenzione della nostra comunità

Sono state consegnate oggi, a oltre 30 nuclei familiari in condizioni di difficoltà, non beneficiari di altre forme di sostegno economico, le prime borse viveri riempite dalla generosità dei piacentini che hanno aderito al progetto “La solidarietà va spesa”, attivato dall’Amministrazione comunale in collaborazione con diversi punti vendita della grande distribuzione e con il fondamentale supporto di numerose realtà di volontariato: dalla Protezione Civile – i cui operatori si occupano di recuperare le donazioni alimentari presso i supermercati – alla Caritas Diocesana, da Csv Emilia alla Croce Rossa (impegnata anche nella consegna a domicilio della spesa donata), sino all’Emporio Solidale, designato come punto di stoccaggio e visitato, stamani, dall’assessore ai Servizi Sociali Federica Sgorbati insieme alla presidente di Emporio Solidale Laura Bocciarelli.

Dal 9 aprile, data di avvio dell’iniziativa, sono stati raccolti oltre 593 kg di viveri: 250 kg di pasta, più di 26 kg di legumi e altrettanti di riso, oltre 40 kg di biscotti, 24 litri d’olio e più di 50 kg di passata di pomodoro, cui si aggiungono prodotti per l’igiene della casa e della persona, nonché per la cura dei bambini. Attualmente, i supermercati aderenti sono i quattro punti vendita Conad di via XX Settembre, via Deledda, via Atleti Azzurri d’Italia e via Modonesi, Md in via Emilia Pavese e Galassia.

Numeri importanti – sottolinea l’assessore Sgorbati – che confermano la grande sensibilità e attenzione della nostra comunità. Oggi, con la distribuzione delle prime borse in supporto ai nuclei familiari individuati dal Comune insieme a Caritas e Croce Rossa (con controlli incrociati tesi a evitare sovrapposizioni con altre modalità di aiuto), abbiamo l’occasione di dire ancora una volta grazie a coloro che hanno reso possibile questo traguardo: i cittadini che hanno scelto di fare la spesa anche per altre persone, i supermercati che si sono resi disponibili ad accogliere questa colletta alimentare prolungata e tutti i volontari che, in costante relazione con gli uffici comunali, si occupano dei diversi passaggi, dalla raccolta dei prodotti donati al confezionamento delle borse, dal trasporto alla distribuzione dei viveri. Una vera e propria catena della solidarietà, che non si ferma ma proseguirà sino a quando sarà necessario per superare, insieme, le conseguenze di questa crisi”.

La collaborazione con la Caritas Diocesana, inoltre, consente di integrare la consegna degli alimenti con gli altri servizi dedicati alle situazioni di indigenza, dal guardaroba solidale per la distribuzione di vestiario alla mensa della fraternità, ad oggi ricollocata presso il centro “Il Samaritano”.

Chi volesse contribuire all’iniziativa, può consultare le modalità e l’elenco dei punti vendita aderenti sul sito web comunale, accedendo direttamente al link seguente: www.comune.piacenza.it/spesasolidale .

È indicato anche l’elenco dei prodotti che si rendono maggiormente necessari: alimenti per l’infanzia, riso, olio d’oliva, biscotti, legumi, sughi e pelati, tonno in scatola, zucchero, caffè, prodotti per l’igiene della casa e per la pulizia personale.

Reggio Emilia 5 maggio 2020- Dal 4 maggio, il 90% delle unità produttive insediate nella provincia di Reggio Emilia ha i battenti aperti e svolge la propria attività in ottemperanza al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri con il quale, il 26 aprile scorso, sono state ulteriormente allentate le misure restrittive a carico delle attività d’impresa.

Sono così ripartite le attività produttive e industriali, quelle del settore manifatturiero e quello edile, insieme a tutte le attività all’ingrosso, consentendo una maggiore integrazione delle filiere che erano state già state interessate dai decreti precedenti.

Elettra Investimenti rende noto di aver definito con UniCredit un’operazione di finanziamento da Euro 21,5 milioni, in parte assistita dalle garanzie rilasciate da SACE nell’ambito del programma GARANZIA ITALIA e in parte grazie all’emissione di un minibond sottoscritto da UniCredit. L’operazione è stata completata digitalmente.

Le risorse finanziarie rivenienti dall’operazione saranno utilizzate per supportare il piano di investimenti del Gruppo Elettra, che prevede nel biennio 2020-2021 ulteriori capex per oltre 20 milioni di euro

Ecco le strategie retail che la sede italiana dell’azienda punto di riferimento nel comparto del ciclismo, ha adottato in risposta all’emergenza che ha colpito il nostro Paese.
Davide Brambilla, amministratore delegato: «Serve un approccio innovativo e per certi versi persino rivoluzionario: dovremo accompagnare il consumatore nel negozio così come un maître di un ristorante di alto livello accompagna un cliente al tavolo e alla consumazione». E come i ristoranti più attivi, sarà prevista anche la consegna a casa della bicicletta acquistata.

Lunedì, 04 Maggio 2020 18:53

UniCredit dona a “Sempre con voi”

“UniCredit Foundation, seguendo un preciso desiderio di Jean Pierre Mustier riguardo alla destinazione di una parte della sua donazione di € 2,7 mln, ha deciso di allocare la somma di € 500.000 a “Sempre con voi”, un fondo speciale promosso dalla famiglia Della Valle insieme al Dipartimento della Protezione Civile per il sostegno dei familiari del personale sanitario che ha perso la vita nella lotta al Covid-19. Questa è una delle numerose iniziative che UniCredit Foundation sta portando avanti con l’obiettivo di contrastare con efficacia la pandemia del Covid-19”.

Coronavirus, l'aggiornamento: 26.175 i positivi in Emilia-Romagna dall'inizio della crisi, 159 in più rispetto a ieri, incremento fra i più bassi in assoluto. 196 i nuovi guariti, che salgono a 13.525. Continua il calo dei casi attivi, scesi a 8.984 (-61). Per un totale di 4.541 guariti in più rispetto ai malati effettivi

Quelli lievi in isolamento a domicilio sono 6.076 (-55). Salgono a 200.427 i tamponi effettuati: 3.352 in più rispetto a ieri. In diminuzione i ricoverati nei reparti Covid (-29). I nuovi decessi sono 24. Dal Dipartimento nazionale di protezione civile 700mila mascherine

Lunedì, 04 Maggio 2020 17:48

#Iorestoqui le magliette solidali

#iorestoqui PARMA  - Le magliette con i loghi del vostri quartieri e comuni.
Le magliette sono state ideate da MIRKO LERAGHI e prodotte da SEP T-SHIRT .

Un regalo diverso per voi o per qualcuno a voi caro.

Per ogni maglietta acquistata, verranno donati €2 al Reparto di Rianimazione dell'Ospedale Maggiore di Parma

LEGA E-R: "COVID 19, REGIONE AVVII SPERIMENTAZIONE DELLA TERAPIA CON PLASMA IPERIMMUNE"

BOLOGNA, 4 MAG – "La Regione avvii anche in Emilia-Romagna la sperimentazione della terapia con plasma iperimmune per i malati di Covid 19, così come già fanno al Policlinico San Matteo di Pavia e all'ospedale Carlo Poma di Mantova". E' quanto chiede in un'interrogazione, a prima firma Emiliano Occhi, il gruppo regionale Lega E-R.

Conosci, previeni, proteggi: con questo messaggio la Regione Emilia-Romagna invita i cittadini a difendersi dalle zanzare, che alle soglie dell’estate puntualmente si presentano e possono trasmettere malattie virali anche pericolose. È partita nei giorni scorsi la campagna di comunicazione “Zanzare e altri insetti, impara a difenderti”, che si presenta con una novità: una app, "ZanzaRER", che fornisce consigli e informazioni utili.

Coronavirus, l'aggiornamento: 26.016 i positivi in Emilia-Romagna dall'inizio della crisi, 166 in più rispetto a ieri, incremento fra i più bassi in assoluto. 416 i nuovi guariti, che salgono a 13.329. Continua il calo dei casi attivi, -278, scesi a 9.045. 4.284 guariti in più rispetto ai malati effettivi

Quelli lievi in isolamento a domicilio sono 6.131 (-165). Salgono a 197.075 i tamponi effettuati: 4.940 in più rispetto a ieri. In diminuzione i ricoverati nei reparti Covid (- 36). I nuovi decessi sono 28

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 19 - n° 18 3 maggio 2020 -Editoriale:  - Col 54% di gradimento per Conte vuol dire che ormai siam “bolliti” -. Quasi tutti i listini in flessione  - Cereali e dintorni. mercati incerti e alta volatilità. - 2019: un anno record per valore alla produzione e per export del Parmigiano Reggiano. - Agricoltura 4.0: un mercato da 450 milioni di euro, in forte crescita - -

Contro la crisi da Covid-19 l'Ordine dei Commercialisti di Modena attiva uno sportello informativo sul sovraindebitamento

Negli ultimi mesi si è assistito al proliferare di soggetti che, approfittando della situazione emergenziale e lucrando sulla scarsa conoscenza delle normative, propongono a piccoli imprenditori, artigiani, lavoratori autonomi e privati cittadini soluzioni "discutibili" e a caro prezzo (nonché, spesso, fuori legge) per ridurre la propria posizione debitoria. Per proteggere la cittadinanza dalle possibili truffe, l'Ordine dei Commercialisti di Modena ha creato un servizio gratuito per fornire consulenza e supporto.

Coronavirus, l'aggiornamento: 25.850 i positivi in Emilia-Romagna dall'inizio della crisi, 206 in più rispetto a ieri. 332 i nuovi o guariti, che salgono a 12.903. Continua il calo dei casi attivi, -161, scesi a 9.323

Quelli lievi in isolamento a domicilio sono 6.296 (- 87). Salgono a 192.135 i tamponi effettuati: 3.871 in più rispetto a ieri. In diminuzione sia i ricoverati nei reparti Covid (- 79) che quelli in terapia intensiva (-1). 35 i nuovi decessi. Tra ieri e oggi arrivato da Roma un nuovo contingente di 15 infermieri volontari

Bologna 2 maggio 2020 - In Emilia-Romagna, dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus si sono registrati 25.850 casi di positività, 206 in più rispetto a ieri. I test effettuati hanno raggiunto quota 192.135 (+3.871).

Importante il dato sulle nuove guarigioni, che oggi sono 332 (12.913 in totale), e quello sul calo dei casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi a oggi: - 161, passando dai 9.484 registrati ieri ai 9.323 odierni.

Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 6.296, -87 rispetto a ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 196 (- 1). Diminuiscono anche quelli ricoverati negli altri reparti Covid (-79).

Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 12.913 (+332): 3.274 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 9.639 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Purtroppo, si registrano 35 nuovi decessi: 18 uomini e 17 donne. Complessivamente, in Emilia-Romagna sono arrivati a 3.614.

I nuovi decessi riguardano 6 residenti nella provincia di Piacenza, 6 in quella di Parma, 5 in quella di Reggio Emilia, 4 in quella di Modena, 9 in quella di Bologna, nessun decesso in quella di Ferrara e in quella di Ravenna, 3 in quella di Forlì-Cesena (nessun decesso nel forlivese), 2 nel riminese. Nessun nuovo decesso da fuori regione.

Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.175 a Piacenza (60 in più rispetto a ieri), 3.199 a Parma (22 in più), 4.733 a Reggio Emilia (20 in più), 3.704 a Modena (26 in più), 4.124 a Bologna (45 in più), 383 le positività registrate a Imola (4 in più), 932 a Ferrara (6 in più). In Romagna sono complessivamente 4.600 (23 in più), di cui 983 a Ravenna (1 in più), 902 a Forlì (7 in più), 693 a Cesena (2 in più), 2.022 a Rimini (13 in più).

La rete ospedaliera: 4.140 i posti letto aggiuntivi destinati ai pazienti Covid-19

Da Piacenza a Rimini, il piano di rafforzamento messo a punto dalla Regione ha portato complessivamente ad oggi a 4.140 posti letto attivati per i pazienti Covid-19: 3.713 ordinari (54 meno di ieri) e 427 di terapia intensiva (32 meno di ieri). Nel dettaglio: 478 posti letto a Piacenza (di cui 34 di terapia intensiva), 894 Parma (50 di terapia intensiva), 453 a Reggio Emilia (45 di terapia intensiva), 502 a Modena (70 di terapia intensiva), 908 tra Bologna e Imola, e dunque nell’area metropolitana (118 terapia intensiva, di cui 8 a Imola), 322 a Ferrara (38 di terapia intensiva), 583 in Romagna, di cui 72 per terapia intensiva. Nel dettaglio: 166 a Rimini (di cui 27 per la terapia intensiva), 104 a Ravenna (di cui 14 per la terapia intensiva), 97 a Lugo (di cui 10 per la terapia intensiva), 24 a Faenza, al San Pier Damiano Hospital; 89 a Forlì (di cui 10 per la terapia intensiva), 73 a Cesena (di cui 11 per la terapia intensiva) e 30 posti letto a Villa Serena.

L’attività dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile

Dispositivi di protezione individuale

Dal Dipartimento nazionale della Protezione civile sono arrivati oggi ai magazzini dell’Agenzia regionale 520.000 mascherine chirurgiche, 80.000 mascherine ffp2, 100.000 mascherine monovelo Montrasio, 18.000 provette per tamponi e 18.000 tamponi per campioni rinofaringei; il materiale sarà distribuito secondo le necessità del sistema sanitario regionale.

Sul sito del Dipartimento e del Ministero della Salute, sono aggiornati i dati complessivi dei DPI e delle apparecchiature elettromedicali distribuiti dalla Protezione Civile a Regioni e Province autonome, attraverso il sistema informatico ADA (Analisi Distribuzione Aiuti): https://bit.ly/3cSrAci

Personale sanitario volontario da altre Regioni

Fra ieri e oggi, è arrivato alla Stazione ferroviaria di Bologna un nuovo contingente di infermieri volontari della task force nazionale; in questo caso, si tratta di 15 infermieri, così ripartiti: Bologna 1, Ferrara 3, Modena 3, Parma 2, Reggio Emilia 2 e 4 all’Ausl della Romagna.

Dall’inizio dell’emergenza, sono arrivati in Emilia-Romagna 5 contingenti di infermieri (totale 84) e 4 di medici (totale 56).

Volontariato

Venerdì 1^ maggio sono stati 619 i volontari di protezione civile dell’Emilia-Romagna impegnati nell’emergenza: i coordinamenti provinciali con più volontari impegnati sono quelli di Piacenza, Parma, Rimini e Reggio Emilia; dall’inizio delle attivazioni del volontariato, si sono accumulate 37.943 giornate complessive.

Tra le attività più rilevanti, c’è il supporto ai Comuni per l’assistenza alla popolazione (comprese le funzioni di segreteria e logistica presso i COC dei Comuni); estesa su tutto il territorio regionale, quest’attività ha coinvolto circa 350 volontari). C’è poi il supporto alle Ausl nel trasporto degenti con ambulanze, nel trasporto campioni sanitari e tamponi, nella consegna di farmaci (Cri e Anpas): 249 i volontari complessivi. Altri volontari hanno svolto funzioni di segreteria e supporto logistico presso i COC dei vari Comuni o presso le sedi dei Coordinamenti provinciali; nel piacentino, i volontari sono coinvolti anche nella distribuzione di mascherine alla popolazione; nel parmense, prosegue la sanificazione dei mezzi di soccorso.

Sta crescendo il numero degli scout che si impegnano come volontari e collaborano con la Protezione civile nell’assistenza delle persone più fragili. La netta maggioranza rimane under 40 (83%) e oltre la metà ha meno di 25 anni (54%). Circa la metà degli scout confeziona pacchi viveri e consegna a domicilio la spesa; il 21% confeziona e distribuisce le mascherine nei propri Comuni. Circa 50 volontari offrono compagnia alle persone anziane, con servizio di contatto telefonico. A livello territoriale, la presenza degli scout di Agesci conta 1.288 volontari, così suddivisi: 185 a Bologna, 114 a Ferrara, 108 a Forlì-Cesena, 141 a Modena, 123 a Parma, 128 a Piacenza, 101 a Ravenna, 144 a Reggio Emilia e 244 a Rimini.

Drive Through e Pre-Triage

I volontari del Coordinamento provinciale di Rimini, in collaborazione con il personale dell’unità Protezione civile del Servizio Area Romagna, hanno installato una tenda pre-triage per l’accoglienza degli utenti presso la casa di cura “Villa Maria”; salgono così a 3 i punti pre-triage a Rimini (gli altri presso la clinica “Nuova Ricerca” e la casa circondariale “I Casetti”).

Sono 13 le strutture per effettuare i tamponi di verifica a chi è in via di guarigione, approntate con il concorso dell’Agenzia e dei coordinamenti provinciali del volontariato di protezione civile: da tempo sono attive postazioni a Parma (2, l’ultima presso il Campus universitario), Castelnovo ne’ Monti (RE), Guastalla (RE), due a Modena (di cui una davanti al PalaPanini per gli screening sierologici), Bologna, Imola (BO), Cesena (FC), Forlì (FC), Bagno di Romagna (FC), Rimini (RN) e Faenza (RA). Strutture che si aggiungono a tutte la altre presenti sul territorio regionale allestite dalle Aziende sanitarie.

Sono 34 i punti-di pre-triage attivi in E-R (11 davanti alle carceri, 23 per ospedali e cliniche): 3 in provincia di Piacenza (Piacenza città, Fiorenzuola d’Arda e Castel San Giovanni); 3 in provincia di Parma (Parma città, Vaio di Fidenza e Borgotaro); 3 in provincia di Reggio Emilia (Reggio Emilia città, Montecchio e Guastalla); 5 in provincia di Modena (Sassuolo, Vignola, Mirandola, Pavullo e Modena città); 3 nella città metropolitana di Bologna (Sant’Orsola e Maggiore, e a Imola); 2 in provincia di Ferrara (Argenta e Cento); 1 in provincia di Forlì-Cesena (Meldola); 2 in provincia di Rimini (Rimini città, fra cui quella appena montata davanti alla Casa di cura “Villa Maria”); 1 nella Repubblica di San Marino (la postazione davanti all’Ospedale di Stato è composta dal pre-triage per i pazienti in ingresso e dalla nuova tenda per gli screening sierologici alla popolazione)./Ti.Ga.

In allegato la foto dell'arrivo a Bologna, del contingente di infermieri volontari

In merito al presunto caso di "quarantena a metà" a cui sono stati e sono sottoposti gli operatori sanitari che si recano a lavoro pur essendo in quarantena, è opportuno fare alcune precisazioni.

Il DPCM del 9 marzo 2020, n. 14 inerente a disposizioni urgenti per il potenziamento del servizio sanitario nazionale in relazione all'emergenza COVID-19. (20G00030) (GU Serie Generale n.62 del 09-03-2020), all'articolo 7 cita quando segue:

"Sorveglianza sanitaria. 1. La disposizione di cui all'articolo 1, comma 2, lettera h), del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, non si applica agli operatori sanitari e a quelli dei servizi pubblici essenziali che vengono sottoposti a sorveglianza. I medesimi operatori sospendono l'attività nel caso di sintomatologia respiratoria o esito positivo per COVID-19".
In sintesi per far fronte all'emergenza da Covid19 e vista la carenza di personale, tutti gli operatori sanitari devono svolgere straordinari che spesso risultano eccessivi (art.13 c.2), e viene sospesa di fatto la quarantena per tutti coloro che sono entrati in contatto con persone positive. Tale quarantena diventerà "intera" solo nel caso in cui si presentassero sintomi da Covd19.

Tutto questo è avvenuto nelle prime fasi iniziali dell'emergenza, dove i DPI erano scarni e spesso non idonei, o utilizzati per molto più tempo del dovuto annullandone di fatto il loro effetto protettivo. Fase critica in cui per ricevere un tampone o un test sierologico bisognava attendere ben oltre il dovuto.
Un articolo del decreto a nostro avviso deleterio e pericoloso.

Il Coronavirus ad oggi è un virus sconosciuto di cui ancora poco si conosce, e non intervenendo prontamente all'esame diagnostico a cadenza periodica degli operatori in servizio, si è contribuito in maniera dannosa all'espandersi del contagio specie nelle residenze per anziani.

Sarebbe stato doveroso a seguito di tamponi o test sierologici, lasciare in infortunio (così come inquadrata la quarantena dall'Inail) tutti i positivi.
L'art. 7 invece ha permesso lo spostamento per motivi di lavoro di operatori in quarantena, potenzialmente ed inconsciamente positivi. Operatori che a casa hanno famiglia. Vien d'uopo porsi alcune domande: "Anche per le loro famiglie c'era l'obbligo di quarantena? Oppure loro potevano uscire liberamente?...

Crediamo fermamente che l'art 7 del suddetto decreto non abbia tutelato nessuno e siamo certi che ad emergenza finita su tale questione verrà fatta luce.

Il gruppo
Amo Colorno

Piacenza 2 maggio 2020 - Sono 325, i cittadini che dal 13 marzo scorso (data di avvio dell’iniziativa) al 30 aprile hanno usufruito del servizio “Pronto Spesa Comune”, attivato dall’Amministrazione in collaborazione con Unione Commercianti e Confesercenti per fornire la consegna gratuita, a domicilio, di generi di prima necessità alle persone anziane o impossibilitate a uscire a causa dell’emergenza sanitaria, che non possano appoggiarsi a familiari o conoscenti. 

All’iniziativa hanno aderito 53 esercizi per la vendita di prodotti alimentari, 7 aziende agricole e 16 cartolerie, con consegne effettuate in alcuni casi dagli stessi operatori commerciali e grazie al prezioso supporto volontario di Croce Rossa, Agesci ed EMERGENCY, che ha potuto contare sull’affiancamento del Gruppo Attivo di Solidarietà dal Basso (GASB).

“Questo progetto – sottolineano gli assessori Federica Sgorbati e Jonathan Papamarenghi, che ne hanno seguito in prima persona la realizzazione – è il frutto di un lavoro di squadra condiviso con il sindaco Patrizia Barbieri che, nonostante la quarantena forzata, ha tenuto costantemente monitorato le fasi di realizzazione, e con i colleghi di giunta, in particolare Elena Baio e Stefano Cavalli, nonché con le tante realtà commerciali e del volontariato che hanno reso possibile questa iniziativa senza oneri aggiuntivi per i cittadini. Nel corso delle settimane, grazie anche alla disponibilità del personale comunale desideroso di dare un aiuto, abbiamo attivato ben cinque postazioni per rispondere al numero unico 0523-492737, in funzione dalle 9 alle 12 dal lunedì al sabato. Mediamente, le persone in quarantena hanno richiesto il servizio un paio di volte nel periodo di necessario isolamento, ma con alcuni utenti si è creato un rapporto di fiducia che, dalla metà di marzo ad oggi, li ha portati a effettuare oltre dieci chiamate”. L’elenco dei negozi di vicinato e punti vendita della grande distribuzione aderenti è consultabile, costantemente aggiornato, all’indirizzo www.comune.piacenza.it/prontospesa .
“Il servizio proseguirà – aggiungono il vice sindaco Baio e l’assessore Cavalli – sino a quando ve ne sarà l’esigenza, per assicurare un sostegno fondamentale a coloro che, per patologie legate al Coronavirus o ad altri problemi di salute, non possono provvedere direttamente agli acquisti. Un ringraziamento sentito va a tutti gli esercenti e realtà commerciali che hanno voluto essere parte di questo progetto, nonché alle associazioni di categoria che hanno immediatamente accolto la nostra proposta”. La consegna dei prodotti viene espletata in giornata, compatibilmente con le disponibilità, gratuitamente e nel pieno rispetto delle normative di sicurezza, seguendo le indicazioni fornite dalla Protezione Civile.
“Senza l’apporto insostituibile e l’impegno costante del volontariato – concludono gli amministratori comunali – non avremmo potuto concretizzare questo strumento di supporto alle persone in condizioni di fragilità o affette da problemi di salute. Dal 13 marzo ad oggi, complessivamente, sono state consegnate 589 spese alimentari: un contributo concreto e di basilare importanza per dare assistenza e tutelare la sicurezza della nostra comunità”.

“Se dovessi descrivere l'esperienza del Pronto Spesa con tre parole sarebbero: gioia, gratitudine e disponibilità. Gioia negli occhi di volontari e utenti, gratitudine nell’avere la possibilità di poter aiutare e farsi aiutare e infine disponibilità da parte di tutte le componenti della "macchina del pronto Spesa", dagli operatori del Comune alle altre realtà di volontariato” spiega Giovanni Buttafava delegato provinciale “Il tempo della gentilezza” di Croce Rossa Italiana.

Anna Adorno, referente del Gruppo EMERGENCY di Piacenza aggiunge: “Abbiamo avuto subito la percezione, fin dalla prima telefonata ricevuta, che quello che stavamo facendo non era semplicemente dare un servizio spesa, ma era qualcosa di più. Ci siamo resi conto di portare in casa delle persone attraverso una telefonata, o una consegna, il sorriso, un po’ di compagnia, un po’ di sollievo per quanto minimo, in una situazione così drammatica. Una chiacchierata, oltre all’elenco della spesa o alla consegna, ha sicuramente aiutato tante persone a sentirsi meno sole”.

Francesca, scolta del Gruppo Piacenza 1, descrive così questa esperienza: “Come Scout Agesci, diversi di noi si sono resi disponibili, a svolgere, per il Comune di Piacenza, il servizio di distribuzione della spesa ai cittadini che, per diversi motivi, non possono uscire di casa. Durante questo servizio entriamo in contatto con diverse persone, prima di tutto con i commessi del supermercato, che sempre molto gentili e disponibili ci preparano le buste e si affidano a noi, pur non conoscendoci, e poi con coloro a cui è destinata la spesa. Queste persone ci fanno sentire “speciali”, ci sono estremamente grate per ciò che facciamo, e credo che questa sia davvero la soddisfazione più grande. Sono in grado di farci sentire importanti, e soprattutto utili; l’idea di poter, nel nostro piccolo, fare qualcosa di grande per gli altri è una sensazione stupenda. In particolare in questo momento di estrema difficoltà e in cui ci si sente impotenti di fronte a tutto ciò che succede, svolgere questo servizio, ci fa sentire parte di una società attiva, e solidale, fatta di cittadini che sono in grado di non abbattersi e di sostenersi e aiutarsi tra di loro concretamente”.

Lavoro. La Regione chiede al Governo e all'Inps il ripristino delle prestazioni economiche accessorie per i lavoratori avviati alle cure termali

Lettera dell'assessore Colla al ministro Catalfo e al presidente Tridico per sollecitare un'iniziativa dell'Istituto che consenta di ricostituire in tempi rapidissimi l'assistenza a favore dei soggetti ora penalizzati: "Sarebbe una risposta occupazionale importante per gli stagionali, soprattutto donne"

Bologna, 2 maggio 2020 - La Regione Emilia-Romagna chiede al Governo il ripristino delle prestazioni economiche da parte di Inps dei cicli di cure termali. L’assessore regionale al Lavoro, Vincenzo Colla, ha inviato in questi giorni una richiesta formale al ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo e al presidente Inps, Pasquale Tridico.

Fino al 31 dicembre 2018 il Servizio sanitario nazionale garantiva agli assicurati Inps avviati alle cure termali dall'Istituto, anche il diritto di fruire di prestazioni economiche accessorie per l’assistenza termale e alberghiera presso le strutture termali. Successivamente, dall’1 gennaio 2019, non essendo stati definiti i protocolli, tali prestazioni sono state eliminate senza alcun reale risparmio per lo Stato.

“In realtà, l’impatto reale e diretto del provvedimento- scrive Colla- è stato solo quello di ridurre in modo sostanziale l’assistenza sanitaria a favore degli assicurati e di determinare insormontabili difficoltà a importanti realtà termali del nostro Paese, che negli anni si sono specializzate proprio nell’assistenza degli assicurati dell’Inps”.

Per questo l’assessore ha chiesto un’iniziativa dell’Istituto che rimoduli i protocolli, confermando quelli in vigore al 31 dicembre 2018. “Ciò farebbe anche venir meno la necessità di una modifica legislativa e consentirebbe di ricostituire, in tempi rapidissimi e nell’originaria ampiezza, l’assistenza a favore dei predetti soggetti ora penalizzati”.

Al tempo stesso “si fornirebbe un aiuto immediato a un settore che, come tanti, vive un momento particolarmente difficile, dando una risposta occupazionale importante per i tanti lavoratori stagionali coinvolti, soprattutto donne”.

 

Coronavirus. Nuova ordinanza del presidente Bonaccini: dal 4 maggio, obbligo mascherine e sì agli spostamenti (rientro in giornata) per la manutenzione delle seconde case. Riaprono parchi e giardini, biblioteche (per il solo prestito) e cimiteri. Al via anche la possibilità di praticare attività sportiva e motoria. Stop zona arancione: riallineata la provincia di Piacenza. Le indicazioni per il trasporto pubblico

Restano le norme di distanziamento sociale. Gli spostamenti per la spesa e attività motoria e sportiva in ambito provinciale, regionale per visitare i congiunti. Obbligatorio l'uso della mascherina nei locali aperti al pubblico e all'aperto qualora non sia garantito il rispetto del metro di distanza. Le spiagge restano chiuse. Restano sospese le visite agli ospiti delle strutture sociosanitarie residenziali per persone non autosufficienti

Bologna 30 aprile 2020 – Mascherine obbligatorie in Emilia-Romagna nei locali aperti al pubblico e nei luoghi all’aperto, laddove non sia possibile mantenere il distanziamento di un metro. Possibilità di raggiungere le seconde case per le attività di manutenzione, ma anche di praticare l’allenamento e l’attività motoria e sportiva all’aperto, solo in forma individuale. Riapertura di parchi e giardini (ma non le spiagge), biblioteche (per la sola attività di prestito, non di consultazione) e cimiteri.

E’ quanto prevede - a partire da lunedì 4 maggio - la nuova ordinanza firmata oggi dal presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, le cui disposizioni si applicano a tutto il territorio regionale, compresa la provincia di Piacenza, che in base al provvedimento viene riallineata al resto del territorio regionale.

L’atto definisce anche le modalità di organizzazione del trasporto pubblico locale, per far fronte alla riapertura di parte delle attività produttive, garantendo sempre la sicurezza sanitaria.

Restano le norme sul distanziamento sociale, così come gli spostamenti per lavoro, salute e assoluta e comprovata urgenza definiti nel Decreto governativo. Fare la spesa sarà consentito in ambito provinciale e la visita ai “congiunti”, così come definiti sempre nel provvedimento governativo, in quello regionale. A questo riguardo, viene specificato che il territorio della Repubblica di San Marino va considerato per gli spostamenti in ambito provinciale, territorio della provincia di Rimini, e per quelli in ambito regionale, territorio della regione Emilia-Romagna.

Restano sospese le visite agli ospiti delle strutture sociosanitarie residenziali per persone non autosufficienti
Seconde case, camper, roulotte
Da lunedì 4 maggio sarà dunque possibile raggiungere seconde case, camper e roulotte di proprietà per compiere le necessarie attività di manutenzione. Un’opportunità che si affianca a quella già concessa per imbarcazioni e velivoli di proprietà. Anche in questo caso ci si potrà spostare solo nell’ambito della stessa provincia, individualmente e rientrando in giornata alla propria abituale abitazione.

E’ concesso - sempre in ambito provinciale - anche l’accesso ai locali di qualsiasi attività sospesa, per lo svolgimento di lavori di vigilanza, manutenzione, pulizia e sanificazione nonché per ricevere in magazzino beni e forniture

Riaprono parchi e giardini pubblici, sì all’attività fisica e all’allevamento e addestramento di animali
Riaprono i parchi e i giardini pubblici, ma i sindaci potranno disporre la temporanea chiusura di aree in cui non sia possibile garantire il rispetto del divieto di assembramento o delle distanze di sicurezza di un metro.

Viene invece confermato il divieto di accesso a spiagge e arenili, sia in concessione che liberi, compresa la battigia.

È consentita l’attività motoria e sportiva all’aperto come ciclismo, corsa, equitazione, pesca sportiva e caccia di selezione. Anche in questo caso, però, solo in ambito provinciale, in forma individuale e nel rispetto della distanza di sicurezza di due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro negli altri casi.

Via libera anche all’allenamento in forma individuale di atleti professionisti e non professionisti riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano, dal Comitato Italiano Paralimpico e dalle rispettive Federazioni, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento in strutture a porte chiuse, anche per gli atleti di discipline sportive non individuali.
Sono consentiti l’allevamento o l’addestramento di animali assicurando il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro.

Cimiteri
Anche i cimiteri potranno riaprire e saranno le amministrazioni comunali a dettare orari e modalità di accesso.

Biblioteche
Per la sola attività di prestito (non dunque di consultazione), l’ordinanza consente la riapertura delle biblioteche. Consegna e restituzione dei volumi dovranno essere organizzate in modo da evitare qualsiasi rischio di contagio.

Trasporto pubblico
Dal 4 maggio, i servizi di trasporto pubblico – su ferro e gomma - dovranno tenere conto della accresciuta domanda di mobilità, legata alla riapertura di parte delle attività produttive. In particolare, l’offerta del servizio ferroviario regionale dovrà essere aumentata del 50% rispetto a quella attuata fino al 3 maggio, attestandosi su un valore del 60% rispetto ai servizi effettuati nel periodo pre-emergenza.

La rimodulazione graduale dell’offerta dei servizi ferroviari e su gomma verrà costantemente monitorata per garantire adeguati livelli di servizio.
Allo stesso tempo, le società di trasporto dovranno predisporre adeguate misure per la sicurezza sanitaria, a partire dalla sanificazione e igienizzazione dei locali e dei mezzi di trasporto - almeno una volta al giorno - informando gli utenti sui corretti comportamenti da tenere. Più in generale: dovranno essere adottate misure organizzative per garantire il rispetto del distanziamento interpersonale e ogni possibile forma di contatto nella salita e discesa dal mezzo di trasporto, negli spostamenti all'interno delle stazioni, delle autostazioni, nelle aree destinate alla sosta dei passeggeri e durante l'attesa.
Sugli autobus sarà sospesa l'attività di bigliettazione a bordo da parte degli autisti e incentivata la vendita di biglietti con sistemi telematici e self-service; i passeggeri potranno salire e scendere sia dalla porta centrale che da quella posteriore, evitando il contatto tra chi sale e chi scende e saranno adottati accorgimenti per la separazione della postazione di guida. /PF

(In allegato il testo dell'ordinanza scaricabile in pdf)

Coronavirus, l'aggiornamento: 25.436 i casi positivi in Emilia-Romagna, 259 in più rispetto a ieri. 2.519 le nuove guarigioni. Forte discesa anche dei casi attivi: -2.299. Il numero particolarmente elevato dopo il riallineamento dei flussi informatici all'Ausl di Reggio Emilia e il recupero di dati dell'ultima settimana. Il numero dei guariti (12.322) superiore a quello malati effettivi (9.563)

I casi lievi in isolamento a domicilio sono 6.402 (-1.886). Salgono a 182.857 i tamponi effettuati: 5.992 in più rispetto a ieri. In diminuzione sia i ricoverati nei reparti Covid (-381) che quelli in terapia intensiva (-20). I nuovi decessi sono 39. Arrivate 600mila mascherine alla Protezione civile regionale

Bologna 30 aprile 2020 - In Emilia-Romagna, dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus si sono registrati 25.436 casi di positività, 259 in più rispetto a ieri. I test effettuati hanno raggiunto quota 182.857 (+5.992).

Importante il dato sulle nuove guarigioni, che sono 2.519 (12.322 in totale) e quello sul forte calo dei casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi a oggi: -2.299, passando dagli 11.862 registrati ieri ai 9.563 odierni.

Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Il forte aumento dei casi di guariti è dovuto in particolare al riallineamento dei flussi informatici all’Ausl di Reggio Emilia, con il caricamento di dati relativi all’ultima settimana, con 801 pazienti senza sintomi e 1.355 con doppio tampone negativo. Dati recepiti oggi dal sistema regionale. Va anche considerata l’esecuzione di un numero rilevante di tamponi di controllo a una popolazione numerosa, sempre in provincia di Reggio Emilia, che coincideva temporalmente con il picco di fine marzo con un elevato indice di negativizzazione; infine, sempre nel reggiano, la sistematizzazione dei contatti telefonici e informatici continui con i pazienti positivi, organizzata in squadre di varie decine di persone, che ha consentito di rilevare in modo sistematico la fine dei sintomi e quantificare il numero dei pazienti che, pur in attesa di tampone, sono già clinicamente guariti perché stabilmente asintomatici. Pertanto, il numero complessivo inviato dall’Ausl di Reggio Emilia va considerato come cumulativo dell’ultima settimana di rilevazione.

Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, arrivano complessivamente a 6.402, -1.886 rispetto a ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 206 (-20). Diminuiscono anche quelli ricoverati negli altri reparti Covid (-381).

Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 12.322 (+2.515): 3.453 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 8.869 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Purtroppo, si registrano 39 nuovi decessi: 21 uomini e 18 donne. Complessivamente, in Emilia-Romagna sono arrivati a 3.551.

I nuovi decessi riguardano 5 residenti nella provincia di Piacenza, 6 in quella di Parma, 11 in quella di Reggio Emilia, 4 in quella di Modena, 4 in quella di Bologna (nessuno nell’imolese), 3 in quella di Ferrara, 1 in quella di Ravenna, 4 in quella di Forlì-Cesena (1 nuovo decesso nel forlivese), 1 nel riminese. Nessun nuovo decesso da fuori regione.

Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.062 a Piacenza (69 in più rispetto a ieri), 3.157 a Parma (13 in più), 4.660 a Reggio Emilia (47 in più), 3.657 a Modena (27 in più), 4.040 a Bologna (63 in più), 376 le positività registrate a Imola (1 in più), 921 a Ferrara (3 in più). In Romagna sono complessivamente 4.563 (36 in più), di cui 982 a Ravenna (1 in più), 891 a Forlì (11 in più), 685 a Cesena (9 in più), 2.005 a Rimini (15 in più).

La rete ospedaliera: 4.382 i posti letto aggiuntivi destinati ai pazienti Covid-19

Da Piacenza a Rimini, il piano di rafforzamento messo a punto dalla Regione ha portato complessivamente ad oggi a 4.382 posti letto attivati per i pazienti Covid-19: 3.923 ordinari (21 meno di ieri) e 459 di terapia intensiva (stesso numero di ieri). Nel dettaglio: 534 posti letto a Piacenza (di cui 34 di terapia intensiva), 894 Parma (50 di terapia intensiva), 501 a Reggio Emilia (45 di terapia intensiva), 502 a Modena (70 di terapia intensiva), 1.024 tra Bologna e Imola, e dunque nell’area metropolitana (138 terapia intensiva, di cui 8 a Imola), 322 a Ferrara (38 di terapia intensiva), 605 in Romagna, di cui 84 per terapia intensiva. Nel dettaglio: 178 a Rimini (di cui 39 per la terapia intensiva), 104 a Ravenna (di cui 14 per la terapia intensiva), 97 a Lugo (di cui 10 per la terapia intensiva), 24 a Faenza, al San Pier Damiano Hospital; 89 a Forlì (di cui 10 per la terapia intensiva), 73 a Cesena (di cui 11 per la terapia intensiva) e 40 posti letto a Villa Serena.

L’attività dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile

Dispositivi di protezione individuale

Dal Dipartimento nazionale della Protezione civile sono arrivati oggi ai magazzini dell’Agenzia regionale 520.000 mascherine chirurgiche, 80.000 mascherine ffp2, 100 camici chirurgici (da donazione), 18.000 provette per tamponi e 18.000 tamponi per campioni rinofaringei; il materiale sarà distribuito secondo le necessità del sistema sanitario regionale.

Sul sito del Dipartimento e del Ministero della Salute, sono aggiornati i dati complessivi dei DPI e delle apparecchiature elettromedicali distribuiti dalla Protezione Civile a Regioni e Province autonome, attraverso il sistema informatico ADA (Analisi Distribuzione Aiuti): https://bit.ly/3cSrAci

Personale sanitario volontario da altre Regioni

Dall’inizio dell’emergenza, sono pervenuti in Emilia-Romagna quattro contingenti di infermieri (totale 69) e quattro di medici (totale 56).

Volontariato

Mercoledì 29 aprile sono stati 912 i volontari di protezione civile dell’Emilia-Romagna impegnati nell’emergenza; dall’inizio delle attivazioni del volontariato, si sono accumulate 36.103 giornate complessive. Tra le attività più rilevanti, c’è il supporto ai Comuni per l’assistenza alla popolazione (comprese le funzioni di segreteria e logistica presso i COC dei Comuni); estesa su tutto il territorio regionale, quest’attività ha coinvolto circa 600 volontari (fra cui 57 scout Agesci). C’è poi il supporto alle Ausl nel trasporto degenti con ambulanze, nel trasporto campioni sanitari e tamponi, nella consegna di farmaci (Cri e Anpas): 316 i volontari complessivi; nel parmense, in Val di Taro, prosegue intanto la sanificazione dei mezzi di soccorso.

Altri volontari hanno svolto funzioni di segreteria e supporto logistico presso i COC dei vari Comuni o presso le sedi dei Coordinamenti provinciali; altri ancora sono stati impegnati nell’implementazione di una struttura a uso sanitario davanti al PalaPanini di Modena per rafforzare i presidi già presenti (punto per prelievi sierologici). Infine, volontari del coordinamento provinciale di Rimini sono stati impiegati nel montaggio della tenda davanti alla casa di cura “Villa Maria”.

Drive Through e Pre-Triage

Sono 13 le strutture per effettuare i tamponi di verifica a chi è in via di guarigione, approntate con il concorso dell’Agenzia e dei coordinamenti provinciali del volontariato di protezione civile: da tempo sono attive postazioni a Parma (2, l’ultima presso il Campus universitario), Castelnovo ne’ Monti (RE), Guastalla (RE), due a Modena (di cui una davanti al PalaPanini svolge gli screening sierologici sulla popolazione), Bologna e Imola (BO), Cesena (FC), Forlì (FC), Bagno di Romagna (FC), Rimini (RN) e Faenza (RA). Strutture che si aggiungono a tutte la altre presenti sul territorio regionale allestite dalle Aziende sanitarie.

Sono 34 i punti-di pre-triage attivi in E-R (11 davanti alle carceri, 23 per ospedali e cliniche): 3 in provincia di Piacenza (Piacenza città, Fiorenzuola d’Arda e Castel San Giovanni); 3 in provincia di Parma (Parma città, Vaio di Fidenza e Borgotaro); 3 in provincia di Reggio Emilia (Reggio Emilia città, Montecchio e Guastalla); 5 in provincia di Modena (Sassuolo, Vignola, Mirandola, Pavullo e Modena città); 3 nella città metropolitana di Bologna (Sant’Orsola e Maggiore, e a Imola); 2 in provincia di Ferrara (Argenta e Cento); 1 in provincia di Forlì-Cesena (Meldola); 2 in provincia di Rimini (Rimini città, fra cui quella appena montata davanti alla Casa di cura “Villa Maria”); 1 nella Repubblica di San Marino (la postazione davanti all’Ospedale di Stato è composta dal pre-triage per i pazienti in ingresso e dalla nuova tenda per gli screening sierologici alla popolazione).

Donazioni

I versamenti vanno effettuati sul seguente Iban: IT69G0200802435000104428964, causale: Insieme si può Emilia Romagna contro il Coronavirus /CV

 

"Accordo tra Jenner Institute, Oxford e Astrazeneca accelera progetto"

Roma 30 aprile 2020 - "Il recente accordo tra lo Jenner Institute, l'Universita' di Oxford e AstraZeneca e' molto importante per l'accelerazione e lo sviluppo internazionale del vaccino contro il Covid-19. AstraZeneca e' una multinazionale che possiede una grande rete di distribuzione, una grande capacita' di sviluppo e anche di produzione. Per questo ci congratuliamo con lo Jenner Institute e l'Universita' di Oxford per avere avuto la possibilita' di concludere questo accordo che non e' importante solo per il progetto in se', ma per tutta la comunita'". Cosi' Matteo Liguori, ad dell'Irbm, commenta all'agenzia Dire via Skype l'accordo internazionale siglato nelle ultime ore.

"Questo perche' - prosegue Liguori - come gia' dichiarato dalla Oxford University, si prevede di operare secondo un modello senza profitto durante il periodo della pandemia e questo nobilita ancora di piu' questa intesa appena raggiunta".

"Il traguardo di avere a ottobre il vaccino in distribuzione e' molto ambizioso - aggiunge - Certamente tutto il sistema che deve essere coinvolto in questo processo sta lavorando alacremente e in maniera molto veloce. Anche questo nuovo patto con AstraZeneca sara' fondamentale per permettere di lavorare in parallelo e farsi trovare pronti in tempi molto veloci nel momento in cui il vaccino sara' validato. I test in Inghilterra sull'uomo sono iniziati da pochi giorni, ci vorra' del tempo perche' si possano avere dei risultati chiari e stabili. Per ora la cosa importante e' che i test siano iniziati e vadano avanti
secondo il programma prestabilito".

 

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