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A Piacenza sono quasi ultimati i lavori di riqualificazione dei marciapiedi. Galleria fotografica degli interventi effettuati.

Le vie interessate dagli interventi (alcuni in corso di ultimazione) sono:

Via Emilia Pavese (Sant'Antonio)
Via Serravalle Libarna
Via Broni
VIa Tortona
Via Rio Farnese
Strada Farnesiana
Via Campesio
Via Da Saliceto
Via Patrioti
Via del Capitolo
Via Inzani
Via Bruzzi
Via Molinari
Via Palmerio
Viale Beverora

 

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Il Servizio Infrastrutture e Lavori pubblici comunica che, per consentire la ripresa – compatibilmente con le condizioni meteo – e l'ultimazione dei lavori di estensione della rete del teleriscaldamento, dalle 8.30 di lunedì 4 febbraio sino alle 20 di martedì 30 aprile, nel tratto di via Romagnosi tra via Carducci e piazza Duomo sarà istituito il divieto di circolazione, nonché il divieto di sosta con rimozione forzata su entrambi i lati della carreggiata. Nel restante tratto di via Romagnosi, non interessato dal cantiere di lavoro, i soli residenti potranno procedere in entrambi i sensi di marcia.

Contestualmente, nei tratti di via San Giuliano tra via Romagnosi e via XX Settembre, nonché tra via Romagnosi e via Roma, sarà in vigore il divieto di sosta con rimozione forzata su entrambi i lati. Verrà inoltre istituito il divieto di circolazione, fatta eccezione per i residenti e fruitori di autorimesse private, che potranno eccezionalmente circolare in entrambi i sensi di marcia.

I residenti nel tratto di via San Giuliano compreso tra via Romagnosi e via XX Settembre potranno transitare in quest'ultima, accedendo e uscendo da piazza Duomo. I mezzi del trasporto pubblico locale osserveranno percorsi alternativi.

Venerdì, 01 Febbraio 2019 17:02

Domenica 3 febbraio: limitazioni al traffico

Limitazioni al traffico domenica 3 febbraio, dalle 8.30 alle 18.30, entro l'anello della tangenziale, così come previsto a livello regionale a seguito dell'ultima modifica all'ordinanza relativa alla tutela della qualità dell'aria.

Parma

In attuazione del PAIR - Piano Aria Integrato Regionale 2020 - e dell'accordo per la qualità dell’aria nel bacino padano, il Comune di Parma ha emesso l'ordinanza che prevede limitazioni al traffico per i veicoli più inquinanti dal 1 ottobre fino al 31 marzo 2019. Le misure di limitazione alla circolazione sono applicate in tutti i Comuni della Regione sopra i 30.000 abitanti, a tutela l’ambiente e della salute dei cittadini.

Domenica 3 febbraio è prevista la domenica ecologica con stop ai mezzi inquinanti entro l'anello delle tangenziali, dalle 8.30 alle 18.30.

Le auto potranno raggiungere i parcheggi scambiatori: via Emilia Ovest, via Traversetolo-Esselunga, Cavagnari, Palasport. Inoltre è possibile accedere con auto soggette al divieto anche anche ai due parcheggi coperti del Duc – Direzionale Uffici Comunali, da viale Mentana, ed all'attiguo Dus, da viale Fratti – che saranno, quindi, percorribili. A questi si aggiungono i parcheggi scambiatori Nord, Est e Sud, il parcheggio di strada dei Mercati e quello di via Mantova-via Scola. Sarà anche utilizzabile il parcheggio Toschi, raggiungibile solo percorrendo viale Europa, via IV Novembre in entrata, viale Toschi e viale Bottego in uscita e Park Stazione FS via Villa Sant’Angelo. Sarà raggiungibile il parcheggio dell’Ospedale Maggiore di Via Volturno, Via Abbeveratoia, mediante itinerario indicato nel testo del provvedimento.

 

Chi può circolare domenica

Possono circoalre gli autoveicoli alimentati a benzina omologati Euro 2 o superiori; autoveicoli con alimentazione diesel omologati Euro 4 o superiori. Gli autoveicoli ad alimentazione elettrica o ibrida e gas metano o GPL; gli autoveicoli con almeno tre persone a bordo (car pooling) ciclomotori e motocicli elettrici; inoltre veicoli derogati in ordinanza quali ad esempio, famiglie con una fascia Isee inferiore a 14.000 €; veicoli diretti agli alberghi, i veicoli di persone che svolgono attività di tipo sanitario, i mezzi che trasportano prodotti deperibili, i mezzi con a bordo portatori di handicap, e tutti gli altri veicoli espressamente indicati nell’ordinanza pubblicata integralmente sul sito del Comune di Parma.

 

Sanzioni

In caso d’inosservanza dei provvedimentiè prevista la sanzione amministrativa di cui all’art. 7, comma 13 bis del Codice della Strada, pari a 164 euro, ridotti a 114,80 se pagata entro 5 giorni dalla contestazione o dalla notificazione del verbale.

 

Fonte: Comune di Parma

 

Lunedì, 28 Gennaio 2019 09:19

Lavori sul ponte di Parola

Dal coordinamento di Fidenza di Fratelli d'Italia riceviamo e pubblichiamo le considerazioni in merito al protrarsi della sospensione dei lavori al Ponte di Parola e la peoccupazione per la pericolosità del tratto stradale.

Segue comunicato:

"Partono a novembre 2018 i lavori per la messa in sicurezza del cavalcavia di Parola", questo era l'avviso dell'amministrazione comunale di Fidenza ... I lavori secondo le previsioni dovevano avere una durata di 60 giorni (30 per ogni lato della carreggiata).

Fin da subito venne contestata la scelta del periodo; infatti, iniziare un'opera del genere proprio a ridosso delle festività natalizie avrebbe creato, quasi certamente, il caos assoluto. Così è stato!
In quel periodo, oltre ad incidenti sull'arteria interessata gli stessi si sono estesi anche sui percorsi alternativi "consigliati" proprio dall'amministrazione.

Si aggiunga che le attività commerciali presenti sulla tratta hanno subito i noti contraccolpi che si creano sempre in questi casi, tanto da indurre i negozianti ad avviare una raccolta firme.

Il 6 dicembre scorso, il comune, rilevando la grave situazione creatasi, ormai sotto gli occhi di tutti ed ampiamente divulgata dai media, comunicava la sospensione dei lavori. Un gesto che poteva essere interpretato come un doveroso atto di rinsavimento, volto a far fronte e risolvere la complessa situazione in essere (anche in vista delle festività natalizie). I lavori avrebbero dovuto riprendere dopo il 7 di gennaio ... ma, ad oggi, è ancora tutto fermo.

Le ragioni di questa protratta pausa non sono note e nemmeno sono stati forniti dei chiarimenti. Sarà che l'impresa assegnataria dell'appalto versi in difficoltà? Oppure, il problema è riconducibile a qualche sub-appalto problematico? O ancora, è una semplice questione di errata pianificazione del calendario lavori? Di sicuro questo fermo crea grandi perplessità a fronte del fatto che, già in passato, altre società incaricate dall'amministrazione comunale hanno avuto sorti rovinose.

Sicuramente, si tratta di una malaugurata casualità, ma certamente molto preoccupante. In linea di principio, lo si deve ribadire con forza: i Comuni o gli enti che assegnano incarichi (anche attraverso i bandi) dovrebbero adottate controlli rafforzati per captare i segnali di sofferenza delle imprese assegnatarie; considerando che si tratta di segnali che non nascono mai improvvisamente ma sono sempre ampiamente prevedibili attraverso la corretta lettura di puntuali indicatori/verifiche e considerando, inoltre, che è ampiamente provato che l'istituto dell'avvalimento ha maglie troppo grandi, tanto da essere vanificato.

Il rischio (o forse, la certezza) è che anche questa opera possa rimanere incompiuta non per poche settimane o mesi, bensì per tanto e troppo tempo...

Non resta che chiedere all'amministrazione comunale la ripresa immediata delle attività del cantiere e ove non fosse possibile (da capirne il motivo) l'urgente messa in sicurezza di questo importante tratto del cavalcavia, sotto il quale passa non solo la ferrovia ma anche la rete in fibra e Snam.

Ricordiamo, che negli anni si sono visti su questo ponte incidenti di notevole impatto che ne hanno pure compromesso la struttura e che ora, proprio la presenza di una "pezza sommaria ed improvvisata" (chissà per quanto tempo rimarrà tale), realizzata con blocchi di cemento armato, non solo non garantisce nessuna sicurezza ma certamente contribuirà a creare dei danni, se non addirittura altre vittime sulla strada.

Domenico Muollo
Coordinatore Comunale Fidenza

 

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Viabilità Parma. Ponte sul Po a Colorno, Rainieri (Ln): Regione dichiari stato di crisi come per viadotto su E45

In un'interrogazione il consigliere chiede alla Regione di provvedere alla dichiarazione dello stato di crisi, stanziando fondi a sostegno di cittadini e imprese, al pari di quanto fatto nei giorni scorsi per i comuni della Valle del Savio, nel cesenate, danneggiati dalla chiusura di un viadotto sulla E45

Nuova interrogazione di Fabio Rainieri (Ln) riguardo alla chiusura del ponte sul Po tra Colorno, nel piacentino, e Casalmaggiore, nel cremonese, avvenuta il 4 settembre 2017 e destinata a concludersi, salvo ritardi o problemi, nell'estate del 2019.

Il consigliere prende spunto dal Decreto del presidente della Regione Emilia-Romagna, emanato il 24 gennaio scorso, col quale è stato dichiarato lo stato di crisi regionale nel territorio dell'Unione dei Comuni Valle Savio (Bagno di Romagna, Cesena, Mercato Saraceno, Montiano, Sarsina e Verghereto) in conseguenza della chiusura della strada di grande comunicazione 55 3bis Tiberina E45 Orte-Ravenna a causa del sequestro, con interdizione totale della circolazione, del viadotto Puleto disposto dalla Procura della Repubblica di Arezzo. Lo stato di crisi regionale – riporta il leghista nell'atto ispettivo – è stato dichiarato per la durata di 180 giorni, da rivalutare sulla base dell'evolversi della situazione, decorrenti dalla data di adozione dello stesso decreto. Inoltre, prosegue l'esponente del Carroccio, il decreto mette a disposizione dell'Unione dei Comuni Valle del Savio 250mila euro di risorse regionali per l'attuazione delle misure di assistenza e sostegno ai cittadini e alle imprese danneggiate dalla situazione di crisi.

Di qui l'iniziativa di Rainieri, che chiede all'esecutivo regionale "i motivi per i quali non si sia ritenuto opportuno dichiarare lo stato di crisi regionale anche in occasione della chiusura del ponte sul Po, stanziando fondi per l'assistenza e il sostegno ai cittadini e alle imprese danneggiati dal blocco della circolazione; se, in considerazione di quanto appena fatto per la situazione di crisi nella Valle del Savio, si ritenga di intervenire in modo analogo anche nella bassa parmense".

(Luca Govoni)

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Il Comunicato stampa della Regione Emilia Romagna

Chiusura viadotto E45. Subito 250mila euro dalla Regione per imprese, studenti e famiglie della Valle del Savio. E insieme alle Regioni Toscana e Umbria partita la richiesta di stato di emergenza nazionale. Il presidente Bonaccini: "Stiamo lavorando a fianco dei Comuni per evitare la chiusura delle aziende e salvare il diritto allo studio dei ragazzi. Ora bisogna che il Governo faccia la sua parte con ammortizzatori sociali e fiscalità"

Oggi a Cesena il secondo vertice tra Regione, sindaci, associazioni d'impresa e sindacati del territorio. Dalla Regione le risorse previste dallo stato di crisi firmato ieri da Bonaccini e l'estensione del beneficio Irap, previsto solo per i Comuni montani, a tutte le imprese della zona colpita dal provvedimento di chiusura del viadotto. Il sindaco, Lucchi: "Oggi un ulteriore passo avanti grazie all'intervento diretto della Regione"

Bologna – Un primo stanziamento di 250 mila euro di risorse regionali immediatamente disponibili per imprese e lavoratori, studenti e famiglie della Valle del Savio e dei Comuni di Roncofreddo e Sogliano al Rubicone, e la richiesta, d'intesa con le Regioni Toscana e Umbria, dello stato di emergenza nazionale per il territorio delle Province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini.

Le due novità, per rispondere alle richieste dei territori colpiti dalla chiusura della E45, sono state illustrate oggi a Cesena dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, nel corso del nuovo vertice con i sindaci, le associazioni d'impresa e i sindacati, alla presenza dell'assessore regionale alla Protezione civile, Paola Gazzolo.

"Abbiamo messo a disposizione fondi regionali per evitare che le imprese chiudano e che ci siano licenziamenti e per far sì che gli studenti, soprattutto di Bagno e Verghereto, possano continuare a studiare anche se temporaneamente lontano dalle loro aule- afferma Bonaccini-. Stiamo lavorando fianco a fianco con i Comuni dell'Unione del Savio, gli altri Comuni e le Province in raccordo con le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali. E siamo pronti ad intervenire anche laddove, in provincia di Forlì-Cesena o nel resto della Romagna, emergessero situazioni di criticità direttamente collegate alla chiusura della E45. Ora bisogna che anche il Governo faccia subito la propria parte intervenendo con gli ammortizzatori sociali e con interventi sul fronte fiscale, e riconoscendo lo stato di emergenza nazionale".

Accanto alle risorse previste dallo stato di crisi regionale, la Regione ha deciso di mettere a disposizione anche un altro strumento già previsto dalla legge di bilancio: il contributo, in termini di ristoro di Irap, già previsto per tutte le imprese dei comuni montani, sarà esteso a tutte quelle direttamente colpite nella zona, che potranno godere automaticamente di questo beneficio sull'Irap già pagata nel 2018.

Elemento qualificante dell'intervento, particolarmente apprezzato da imprese e sindacati, sarà la velocità e la semplicità: spetterà infatti all'Unione e ai Comuni provvedere direttamente alla gestione delle domande e all'erogazione dei contributi economici, massimizzando così l'efficacia del sostegno regionale.

"Oggi abbiamo fatto un ulteriore passo in avanti, affrontando con concretezza anche il tema del sostegno ai lavoratori, alle imprese, alle famiglie, che stanno subendo le difficoltà causate dalla chiusura dell'E45- sottolinea il sindaco di Cesena, Paolo Lucchi-. Accadrà grazie all'intervento diretto della Regione Emilia-Romagna, molto apprezzato per tempestività dai rappresentati dei lavoratori ed imprese. Già lunedì daremo gambe alle scelte condivise oggi, sottoscrivendo un Protocollo di lavoro ed attivando un Tavolo d'emergenza tra Comuni di Cesena, Bagno di Romagna, Mercato Saraceno, Sarsina, Verghereto, Roncofreddo, Sogliano, mondo delle imprese e mondo del lavoro del nostro territorio. Restiamo ancora in attesa di un segno d'interesse del Governo su questo tema, che non può essere affrontato solo dal nostro territorio. Ma non ho dubbi che a breve il Ministro Luigi Di Maio sceglierà di convocarci, come gli abbiamo chiesto sin dalla chiusura del Viadotto 'Puleto'".

La dichiarazione di stato di crisi regionale
Ieri sera è stato firmato dal presidente Bonaccini il decreto che dichiara lo stato di crisi regionale per una durata di 180 giorni, con un primo stanziamento di 250 mila euro, attraverso l'Agenzia regionale per la sicurezza e la protezione civile, a disposizione dei comuni più colpiti: quelli dell'Unione del Savio, a cui si aggiungono Roncofreddo e Sogliano al Rubicone e altri in corso di esame.

Lunedì la Giunta regionale approverà la delibera che stanzia le risorse.

Già nel pomeriggio di oggi, intanto, il presidente Bonaccini per l'Emilia-Romagna, di concerto con Umbria e Toscana, invierà al Governo la richiesta di deliberazione dello stato di emergenza nazionale. /BG

 

Installato il “semaforo intelligente” sul ponte sul Po, tra Ragazzola e San Daniele Po. Annoni:”Abbiamo fatto tutto il possibile per rendere il traffico più scorrevole, gli automobilisti rispettino i limiti di velocità.”

Parma, 24 gennaio 2019 –

La Provincia di Parma – Servizio Viabilità comunica che oggi, giovedì 24 gennaio, è stato installato un “semaforo intelligente” sul Ponte Verdi, che attraversa il Po tra Ragazzola nel Parmense con San Daniele Po nel Cremonese.

Lo ha installato la ditta milanese specializzata “Semafori Busnelli”, su incarico della Provincia di Parma.
Si tratta di un impianto semaforico a norma di Codice della Strada, con gestione dei tempi di verde variabile, che dispone di radar per regolazione in continuo dei tempi di verde e dispositivo GSM; il rilevatore semaforico, posizionato circa al centro del tratto interessato dalla strettoia, è dotato anche di batterie tampone per garantire 72 ore di autonomia; la durata del tempo di verde è determinata dal traffico.
I radar ad effetto doppler che rilevano il passaggio dei veicoli e regolano la durata del tempo di verde sono posizionati all’ingresso del ponte su paline, in corrispondenza delle lanterne semaforiche.

“A questo punto abbiamo utilizzato tutte le possibilità concesse dal Codice della strada per rendere il traffico più scorrevole, non possiamo fare altro" – spiega il Dirigente del servizio Viabilità della Provincia di Parma Gabriele Annoni. 

"Ribadiamo che questo “semaforo intelligente” sarà utile solo nei momenti in cui le code sono differenti tra loro: più la coda sarà lunga da un lato del ponte, più il semaforo resterà verde da quel lato. Quando le code sono uguali, i tempi sono equivalenti. L’apertura del cantiere, ai primi di febbraio, comporterà probabilmente un’ulteriore regolazione dei flussi. Dobbiamo comunque tornare a sollecitare gli automobilisti al rispetto dei limiti di velocità: nei giorni scorsi l’autovelox posizionato sul ponte dalla Provincia di Cremona ha rilevato persino il passaggio di un veicolo a 112 km/ora, anziché ai 30 prescritti, comportamento già sanzionato. Si tratta di comportamenti irresponsabili, che potrebbero avere conseguenze gravi.”


Fonte: Provincia di Parma 

Mercoledì, 16 Gennaio 2019 15:35

Nuovi bus TEP in servizio sulle strade di Parma

Saranno in servizio a Parma dal prossimo fine settimana 9 nuovi autobus urbani acquistati da TEP come parte dell’ampio piano di rinnovo della flotta di trasporto pubblico locale.

Si tratta di veicoli marchiati IIA (Industria Italiana Autobus, ex Breda Menarinibus) lunghi 12 metri a 3 porte (due per la salita e una centrale per la discesa) consegnati dall’azienda bolognese in questi giorni.

Le nuove vetture, con alimentazione diesel Euro 6, sono in grado di ospitare fino a 100 persone – 78 in piedi e 22 sedute. Hanno inoltre una postazione riservata a persone con difficoltà motorie in carrozzella e una separata per i genitori che viaggiano con bimbi in passeggino o carrozzina. Data l’elevata capienza, sono adatti alle tratte cittadine e saranno in servizio nei prossimi giorni in tutte le zone del centro città, in prevalenza sulle linee 2, 6, 8, 11 e 13.

L’accessibilità per i passeggeri non deambulanti è garantita dalle pedane a ribaltamento manuale che, insieme alla funzione che consente l’inclinazione laterale del veicolo in fermata, offrono una salita comoda e sicura. Il pianale è interamente ribassato, privo cioè di gradini e dislivelli per una migliore fruizione degli spazi interni. I bus sono dotati di aria climatizzata per tutto l’abitacolo.

La sicurezza del mezzo è potenziata dalle telecamere di sicurezza installate su tutte le vetture e dall’impianto antincendio presente nel vano motore che, in presenza di fiammate, vaporizza una schiuma ignifuga per estinguere il fuoco su nascere.

La fornitura dei nuovi autobus è avvenuta tramite una gara regionale che ha consentito di centralizzare l’acquisto di mezzi per tutte le aziende dell’Emilia Romagna. L’investimento complessivo per i 9 bus di Parma è pari a 1,9 milioni di euro interamente finanziati da TEP.

Il piano triennale 2018-2020 di TEP da 86 nuovi autobus per il rinnovo della flotta, ad oggi, è stato completato per il 53% dei mezzi previsti. Le prossime tappe del piano sono programmate per il mese di aprile, con la consegna di 7 nuovi autobus urbani, cui si aggiungeranno ulteriori 10 urbani a metano prevedibilmente a inizio estate 2019. E’ attesa per luglio, invece, la consegna di 4 nuove corriere extraurbane che andranno a potenziare i servizi sulle tratte più lunghe del nostro territorio. Novità in vista anche sul fronte filobus: sono già in produzione e in arrivo il prossimo anno 10 nuovi filobus full-electric.

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Fonte: Ufficio Stampa TEP spa

Pubblicato in Cronaca Parma

"Le due Province si parlano e collaborano da sempre. Il Sindaco rispetti la verità e la correttezza istituzionale."

10 gennaio 2019 – In merito alle dichiarazioni comparse sulla stampa e sulla pagina Facebook del Comune di San Daniele Po riguardo alla situazione del Ponte Verdi, i Presidenti delle Province di Parma Diego Rossi e di Cremona Davide Viola rilasciano la seguente dichiarazione congiunta.

"Capiamo il clima all'interno del quale il Sindaco di San Daniele Po ha rilasciato le sue dichiarazioni, ma non vanno mai tralasciate verità e correttezza istituzionale.

Le due Province si parlano, anzi collaborano attivamente da sempre in particolare e concretamente sui progetti in corso: gli amministratori e i tecnici sono in contatto quotidiano, tanto più in questi giorni di difficoltà.
Sono già stati effettuati numerosi interventi di regolazione dei tempi dell'impianto semaforico del senso unico alternato sul Ponte Verdi, anche tenendo conto dei suggerimenti arrivati da parte degli utenti, tra l'altro anche ieri e stamattina.

Concordiamo col Sindaco di San Daniele che il vigile urbano del Comune non sarebbe dovuto intervenire ieri su una struttura provinciale, tanto più facendo passare gli automobilisti col semaforo rosso dalla parte del Cremonese. Inoltre, i tecnici della Provincia di Parma che dall'altro lato del ponte stavano lavorando alla regolazione del semaforo non sono stati nemmeno avvertiti della sua presenza, il che ha peggiorato la situazione.

I tecnici delle due Province stanno definendo le modalità di installazione di un "semaforo intelligente", ben sapendo che tale strumento può essere utile solo quando le code sono tra di loro quantitativamente squilibrate; inoltre, con il prossimo avvio dei lavori, ai primi di febbraio, i flussi dovranno essere ulteriormente modificati, d'intesa con l'impresa esecutrice, sulla base delle esigenze di cantiere.

Le due Province, che sono ben consapevoli dei disagi sopportati dagli utenti, sono impegnate a verificare se, dopo i primi interventi di cantiere di consolidamento delle campate in condizioni più critiche, sia possibile portare il limite di velocità a 50 km orari, pur in presenza del cantiere, riducendo così i tempi di attesa.

Infine, si richiamano comunque gli automobilisti al doveroso rispetto delle norme del Codice della strada, in quanto è sicuramente il mancato rispetto di tali norme, comportamento da stigmatizzare con forza, che ha reso necessario il posizionamento di strumenti di contrasto da parte dalla Provincia di Cremona (autovelox e telecamere), su sollecitazione proprio del Sindaco di San Daniele Po.

L'obiettivo primario è sempre la sicurezza del transito sul ponte."

Il nuovo sovrappasso alla linea ferroviaria Parma – La Spezia è stato realizzato da Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) nell’ambito dei lavori per l’eliminazione del passaggio a livello di Strada Pontasso: investimento 1,9 milioni di euro.

Parma -

Taglio del nastro, oggi a Parma, per il nuovo sovrappasso alla linea ferroviaria Parma – La Spezia. L’opera rientra nel programma di soppressione dei passaggi a livello lungo la linea stessa, funzionale a migliorarne gli standard prestazionali. La nuova infrastruttura collega strada Manara alla rotatoria di via Martiri della Liberazione. La nuova strada di collegamento, realizzata contestualmente al sovrappasso, è stata dedicata alle Fiamme Gialle, sulla base di quanto proposto dalla Commissione Toponomastica del Comune di Parma e accolto dalla Giunta Comunale, che ha deliberato in tal senso. 

Con l’intitolazione alle “Fiamme Gialle”, la Commissione Toponomastica e l’Amministrazione Comunale hanno voluto ricordare, in questa importante nuova arteria di collegamento, il corpo della Guardia di Finanza, in considerazione non solo della valenza nazionale di tale Corpo Speciale dello Stato, ma soprattutto perché a Parma tale Istituzione è stata voluta da Maria Luigia sin dal 1837. 

Alla cerimonia hanno preso parte: Marco Bosi, Vicesindaco con delega alla toponomastica del Comune di Parma; Gianluca De Benedictis, Comandante Provinciale Guardia di Finanza; Donato Carlucci, Presidente Associazione Nazionale Finanzieri in congedo, sezione di Parma; Efisio Murgia, Direttore Territoriale Produzione Firenze di RFI – Rete Ferroviaria Italiana; Tiziana Benassi, Assessora alle Politiche di Sostenibilità Ambientale del Comune di Parma; Michele Alinovi, Assessore  alla Pianificazione e Sviluppo del Territorio e delle Opere Pubbliche del Comune di Parma;il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Salvatore Altavilla, l'onorevole Laura Cavandoli, il consigliere comunale Roberto Massari, rappresentanti della Polizia di Stato, della Questura e  rappresentanti della Commissione Toponomastica del Comune di Parma.

Il momento ha preso avvio con lo scoprimento della targa di intitolazione della strada, dedicata alle Fiamme Gialle, che conduce dalla rotatoria con strada Manara alla rotatoria con via Martiri della Liberazione e che passa sul nuovo sovrappasso.

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“Inauguriamo, oggi, - ha sottolineato il vicesindaco con delega alla toponomastica, Marco Bosi, - una importante infrastruttura utile per migliorare la viabilità e  procediamo all'intitolazione di una nuova via: quella dedicata alle Fiamme Gialle. Si tratta di un'intitolazione che ha una valore particolare per la nostra città e per il ruolo che riveste la Guardia di Finanza a livello nazionale. Le Fiamme Gialle hanno, infatti, vissuto i cambiamenti legati alla storia della città di Parma, a partire dal periodo di Maria Luigia, ed oggi hanno un ruolo fondamentale per la crescita e lo sviluppo del nostro Paese: grazie al lavoro quotidiano che svolgono a tutela di tutti i cittadini e della legalità economica”.

Gianluca De Benedictis, Comandante Provinciale Guardia di Finanza, ha ringraziato l'Amministrazione Comunale e la città di Parma “per l'onore che ha voluto riservare alla Fiamme Gialle, con la dedicazione di una via”. Un ringraziamento particolare è stato fatto nei confronti del colonnello Donato Carlucci, Presidente dell'Associazione Nazionale Finanzieri in congedo, sezione di Parma, per l'impegno profuso come proponente dell'intitolazione della via alle Fiamme Gialle. 

Il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza ha anche ricordato il legame storico che esiste da secoli tra la Guardia di Finanza e le città di Parma ed ha fatto riferimento a due fatti storici: i moti del XXII Luglio del 1854 in cui furono fucilati tre finanzieri ed la figura di Padre Lino di Maupas che fu finanziere. 

E' seguito il taglio del nastro del nuovo sovrappasso alla linea ferroviaria Parma – La Spezia. 

 

IL NUOVO SOVRAPPASSO

Il sovrappasso è stato realizzato da RFI (Gruppo FS Italiane), con un investimento di 1,9 milioni di euro, nell’ambito dei lavori per l’eliminazione del passaggio a livello di Strada Pontasso. 

Lungo 138 metri e largo 12, il cavalcavia è dotato di una corsia carrabile per ogni senso di marcia e di 2 marciapiedi larghi 1 e 2,5 metri. Una rotonda lo collega alla strada comunale Manara da dove l’opera si sviluppa in direzione nord-ovest fino a congiungersi alla via Martiri della Liberazione, per una lunghezza complessiva di 400 metri. L’illuminazione è garantita da una torre faro alta 15 metri con 5 fari a led. Già predisposti i pali di illuminazione lungo tutto il tracciato stradale. Nella realizzazione dell’opera particolare impatto hanno avuto le modifiche al progetto originale, concordate da Comune di Parma e RFI per rendere il cavalcavia maggiormente funzionale anche all’attività del vicino quartiere industriale e al mutamento delle destinazioni urbanistiche dell’area circostante. Fra queste, l’adeguamento della rotatoria su via Manara al transito degli autoarticolati e la possibilità di transito sul cavalcavia dei veicoli eccezionali di oltre 100 tonnellate di massa a pieno carico.

Sulla linea Parma – La Spezia, fra gennaio 2016 e giugno 2017, sono stati inoltre aperti al traffico cinque sottopassi nel comune di Collecchio, che hanno consentito la chiusura di sette passaggi a livello.

 

Fonte: Comune di Parma

La tangenziale di Noceto: presentato il progetto esecutivo in municipio. Prevista entro il 2019 la gara d’appalto per l’affidamento dei lavori.

Parma -

Il progetto esecutivo della tangenziale di Noceto, redatto da Autocisa, è stato ufficialmente presentato in municipio ieri, 8 gennaio, dal sindaco Fabio Fecci insieme agli assessori e consiglieri di maggioranza, dai funzionari tecnici Giuseppe Fratino e Daniele Buselli con il progettista della Sina Enrico Ghislardi e dal consigliere provinciale Giovanni Bertocchi.

Previsto entro gennaio l’invio del progetto, ora in fase di verifica secondo le norme vigenti, al Ministero dell’Infrastrutture e dei Trasporti, che avrà 90 giorni di tempo per porre il visto – un adempimento che allo stato delle cose appare solo formale – che consentirà ad Autocisa di dare il via alla gara per l’appalto dei lavori. 

Con questo ultimo passaggio è veramente in dirittura d’arrivo l’opera più attesa dai cittadini di Noceto, della quale si parla dal 1987, anno in cui fu inserita per la prima volta negli strumenti urbanistici con il tracciato che ancora oggi è stato mantenuto. Da quel momento ha inizio un iter lunghissimo e molto sofferto, appesantito da una grande mole di passaggi e competenze dei vari soggetti istituzionalmente coinvolti, che ha visto il Comune di Noceto – con particolare riferimento al sindaco Fabio Fecci che già prese in mano la questione a partire dal 1999, anno del suo primo mandato – costantemente impegnato a favore della realizzazione di questa infrastruttura di fondamentale importanza per il paese, quotidianamente gravato di un traffico pesante sempre più insostenibile.

"Quello di oggi è un grande momento" - ha commentato il primo cittadino nel corso della presentazione - "perché ci dà la ragionevole certezza che Noceto avrà finalmente la sua tangenziale. Dal 1999 ad oggi non ho mai smesso di battermi per la realizzazione dell’opera che ritengo maggiormente strategica per il nostro territorio. L’alternanza dei Governi che nel tempo si sono succeduti ha purtroppo rallentato tutto l’iter, del quale voglio ripercorrere solo i passaggi fondamentali. Nel 2003, con il ministro Lunardi, la tangenziale viene inserita nel progetto della Tirreno Brennero e nel 2004 la progettazione è affidata ad Autocisa. Nel 2006 il CIPE approva il progetto preliminare della TIBRE, nel quale c’è la tangenziale. Nel 2015, dopo le varie conferenze dei servizi, viene approvato il progetto definitivo, approvato nel 2017 dal Ministero Infrastrutture, guidato dal ministro Delrio che avevo personalmente coinvolto e dal quale avevo già ottenuto rassicurazioni sull’impegno a seguire la questione. Oggi, 8 gennaio 2019, presentiamo il progetto definitivo, che necessariamente porterà all’appalto dei lavori perché rappresenta l’ultima fase di un percorso che, come da norme vigenti, deve portare all’attuazione dell’opera. La nostra tangenziale si pone come il naturale completamento di quel grande piano infrastrutturale che ha interessato il territorio provinciale, collegando gli assi pedemontano e cispadano con ingresso in A15 e, oltre a sgravare il nostro paese di un traffico pesante ormai insostenibile dal punto di vista della sicurezza, porterà sviluppo a tutto il tessuto dei territori provinciali.

La lunghezza del tracciato è prevista in 6,4 Km, la larghezza in 6,5 metri di carreggiata con due corsie da 3,25 metri ciascuna, per un costo di 23 milioni di Euro. 

Fonte: Comune di Noceto

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