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Bologna, 20 Gennaio 2014 -

Il Consorzio di bonifica Burana, messo sotto stress dall'ondata di piena di oggi e dalle pesanti ripercussioni conseguenti alla rottura dell'argine del Secchia ieri, si stringe sempre di più con i propri uomini (tecnici e operai) e coi propri mezzi attorno al coordinamento di emergenza guidato in loco della Protezione Civile nella difficile gestione della somma urgenza.

Ben un centinaio di esperti della Bonifica Modenese si stanno prodigando affinché il sopraggiungere delle acque, che hanno ingrossato a dismisura già a monte la portata e i flussi di tutti gli alvei considerati, siano convogliate all'interno di una rete di canali in grado di attutirne l'impatto e le possibili ulteriori esondazioni.

Una rete di canali messa in sicurezza a gran velocità in questi ultimi mesi dall'operato della stessa bonifica e degli enti territoriali interessati, ma ancora in parte colpita dai gravi effetti del sisma del 2012.

L'ing. Alberto Bertozzi direttore tecnico del Burana, il direttore generale Claudio Negrini governano insieme al presidente del ConsorzioFrancesco Vincenzi e agli addetti a salvaguardia dei comprensori di competenza la gestione dei manufatti idraulici che contribuiranno in maniera importante a smaltire in tempo utile l'ingente quantità di acqua che potrà ancora arrivare nel corso delle prossime ore.

In particolare, in questo specifico frangente l'attenzione di tutti, oltre che essere focalizzata sugli impianti funzionanti e sotto stress idraulico perché a pieno regime, è proiettata sul fondamentale ruolo che sta esercitando ed eserciterà l'impianto di Santa Bianca sul Panaro (Bondeno) che sta smaltendo quantità ingentissima di acqua. Per quanto attiene alla situazione degli altri Consorzi di bonifica da Piacenza a Rimini si sottolinea come tutti stiano lavorando a pieno regime impiegando tutto il personale a disposizione per la messa in funzione degli impianti volti a mantenere sotto controllo i flussi che arrivano in pianura dall'Appennino. La preoccupazione di tutti sta nelle previsioni di pioggia prevista copiosa ancora per i prossimi giorni.

(Fonte: ufficion stampa Uber)

 

La presidente dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, Palma Costi, è nei comuni alluvionati del modenese, area dalla quale proviene -

Bologna, 20 gennaio 2014 -

"Una legge, dotata dei fondi necessari, per curare e prevenire il dissesto ambientale e rendere sicuri i territori regionali e nazionali. Questa è la sfida per il Governo e le forze parlamentari e politiche. Sono consapevole dell'importanza della legge elettorale ma non vorrei che, nel frattempo, il Paese sprofondasse, fisicamente inghiottito da alluvioni, frane e terremoti". La presidente dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, Palma Costi, è nei comuni alluvionati del modenese, area dalla quale proviene. Nel pomeriggio di oggi, così come successo ieri, assieme ai sindaci e agli amministratori locali, coordinati dal presidente della Regione, Vasco Errani, sta lavorando all'assistenza della popolazione e al ripristino di condizioni di sicurezza.

"L'unico 'modello' su cui impostare le riforme è il Paese reale- prosegue Costi-, attanagliato dal dissesto idro-geologico e ambientale e dalla disoccupazione. Gli enti territoriali, i Comuni e le comunità sono pressate da continue emergenze e ormai i costi da pagare sono enormi in termini economici, sociali e ambientali. Un piano serio di sicurezza del territorio, di manutenzione ordinaria e straordinaria, crea a sua volta buoni posti di lavoro ed evita i danni alle famiglie e alle attività economiche che continuamente vengono arrecati da questi fenomeni. Sicurezza dell'ambiente e lavoro- chiude la presidente dell'Assemblea legislativa regionale- sono le due facce della stessa medaglia, su cui c'è urgenza di risposte immediate e strutturali".

(Fonte:ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

 

Ha ripreso a piovere e continuano i soccorsi dell' alluvione che ha investito i comuni a nord di Modena: a mezzogiorno salvate due donne rifugiate sul tetto della loro abitazione dal Soccorso Alpino -

Modena, 20 gennaio 2014 -

Ancora precipitazioni a Sorbara, dove da poco ha ripreso a piovere e l'acqua si sta avvicinando al centro cittadino. Situazione critica da ieri quando l'esondazione del Secchia, ha provocato l'inondazione del centro di Bastiglia, occupando le campagne tra Bastiglia e Sorbara, spingendosi poi in direzione nord verso la frazione di San Michele, oltrepassando la Strada Provinciale n. 1 all'altezza della Cantina di Carpi e Sorbara.
In queste ore continuano i soccorsi, per il recupero di persone rimaste vittime dell'alluvione. Nella zona di Bomporto e Sorbara è attivo il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Terzo Reparto volo della Polizia di Bologna. Intorno a mezzogiorno l'Ansa riporta che sono state tratte in salvo con verricello, due donne rifugiate sul tetto della loro abitazione che sono state portate all'ospedale.

La procura di Modena intanto ha aperto un'inchiesta per disastro colposo per indagare le cause dell'alluvione, dopo il cedimento dell'argine destro del fiume Secchia.

 

Pubblicato in Cronaca Emilia
Domenica, 05 Gennaio 2014 14:30

Modena: ponti chiusi

Causa le insistenti precipitazioni sono stati chiusi diversi ponti a titolo precauzionale.

di Manuela Fiorini - 

Modena 05 Gennaio 2014 --

 

Le forti precipitazioni che, nella notte, hanno interessato l’Appennino modenese e che continuano tutt’ora, hanno indotto la Provincia a chiudere alcuni ponti in via precauzionale  a causa dell’ingrossamento dei fiumi Secchia e Panaro e del torrente Tiepido. Da stamattina sono chiusi al traffico il ponte sul Tiepido, in via Curtatona, alla Fossalta, Ponte Alto e il Passo dell’Uccellino. In Appennino, già ieri sera i livelli della Diga di Riolunato avevano raggiunto il limite di guardia. Da ieri è chiuso, quindi, anche il ponte di Strettara, lungo la strada provinciale 40 di Vaglio. 

 

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