La Camera di Commercio mette in campo nuove azioni per supportare le imprese della filiera agroalimentare ad aprire nuovi canali commerciali negli Stati Uniti e in Canada.
I sostegni sono racchiusi nel progetto “Implementare l’export della filiera dell’agrifood emiliano-romagnolo in USA e Canada”, che al centro dell’attenzione mette non solo i prodotti agroalimentari, ma tutta la filiera dell’agrifood e, quindi, anche i comparti trasversali della meccanica agricola, dei macchinari per l’industria alimentare in genere (food processing, packaging alimentare e catena del freddo).
Questo vasto mondo è chiamato ad essere protagonista delle attività del progetto, che prevedono sia un percorso di formazione e assistenza personalizzata 1to1 per l’elaborazione di una “strategia digitale di comunicazione” coerente con le caratteristiche e le esigenze dell’impresa sul mercato americano e canadese, sia attività mirate di ricerca partner su ciascuno dei due mercati target e la realizzazione di conference call con i contatti più promettenti (B2b Telematici).
Tutte le attività progettuali sono gratuite e aperte alle sole imprese aventi sede in Emilia-Romagna, che hanno tempo fino al 10 marzo per aderire.
Pur trattandosi di un percorso organico di supporto all’ingresso sui mercati di Usa e Canada, le aziende possono aderire a tutte le attività o solo ad una di esse, a seconda delle proprie necessità.
In caso di adesioni eccedenti il numero dei posti disponibili sarà data priorità alle imprese che aderiranno a tutte le azioni ed all’ordine cronologico di arrivo delle adesioni.
Il progetto è realizzato con il contributo della Regione Emilia-Romagna nell’ambito del Bando Attività 4.1 PRAP 2012-2015 – VI^ Annualità.
Per maggiori informazioni: www.re.camcom.gov.it - Servizio Assistenza Imprese CCIAA di Reggio Emilia Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. tel. 0522 796511/528.
Consorzio Casalasco del Pomodoro cresce a doppia cifra . Fatturato a 310 Milioni (+17%) grazie all’export che arriva a rappresentare oltre il 65% del volume d’affari
Consorzio Casalasco del Pomodoro chiude il 2019 con un aumento del fatturato consolidato del 17% attestandosi a 310 milioni di euro, accelerando notevolmente il trend di crescita degli ultimi anni.
In particolare lo sviluppo si identifica in un sensibile incremento delle quote di mercato all’estero, sia nel segmento co-packing sia nelle vendite a marchio proprio.
L’export, che rappresenta oggi i due terzi del fatturato, si conferma l’elemento portante e di sviluppo della crescita della cooperativa e delle sue controllate, che esportano in più di 60 Paesi al mondo.
Sulla ripartizione del business continua a essere strategicamente rilevante la categoria pomodoro e derivati con un’ampia offerta di prodotti e packaging, in particolari sui sughi pronti, seguite poi dalle zuppe e minestre, succhi di frutta e bevande vegetali.
Il segmento Retail si conferma il primo canale di vendita sia coi prodotti a proprio marchio (Pomì e De Rica), sia con le produzioni per conto terzi con posizionamento premium per importanti multinazionali del food.
«Il 2019 è stato un anno molto impegnativo sotto tanti punti di vista– ha commentato il Direttore Generale del Consorzio Casalasco del Pomodoro, Costantino Vaia – dove abbiamo visto rafforzarsi in modo importante la nostra solidità nel business, soprattutto all’estero. Sostenibilità e responsabilità sociale si confermano sempre più elementi chiave per una corretta interpretazione dei mercati. Gli sforzi degli ultimi anni in termini di investimenti hanno migliorato flessibilità e diversificazione produttiva, che affiancati ad un elevato know-how ci hanno consentito di consolidare ulteriormente relazioni dirette, stabili e durature con i maggiori players internazionali del mondo del Food».
Ego International: fatturato dell’Emilia Romagna in crescita
Ego International sottolinea un’ottima crescita del fatturato grazie all’export in Emilia Romagna. La regione si attesta al secondo posto per valore delle esportazioni, crescendo del 4.7% e posizionandosi prima del Veneto e subito dopo la Lombardia.
La capacità di aumentare il fatturato secondo Ego International è dovuta al fatto che questa regione è sempre stata in grado di raccogliere le sfide lanciate dal resto del mondo e rimanere competitiva. Inoltre, un ulteriore aiuto settoriale è arrivato dall’eccezionale aumento del fatturato sulle vendite estere dell’alta manifattura.
Di contro, Ego International ritiene doveroso segnalare che dai report di Unioncamere è emerso più di un settore in difficoltà: segnali negativi arrivano dall’artigianato industriale e dal settore delle costruzioni.
Ego International: il fatturato aumenta grazie all’export, consumi interni ancora ridotti .
Ego International riporta che la crescita del fatturato e delle vendite si attesta al +4,5%, pari a 17.010 milioni di euro, solo per quanto riguarda il secondo trimestre del 2019. Secondo i dati consultati da Ego International l’aumento del fatturato è dovuto principalmente alle vendite verso i mercati esteri: i consumi interni risultano infatti ancora piuttosto stagnanti, senza alcun segnale di ripresa. L’Emilia Romagna si conferma la seconda regione per quota dell’export nazionale (13,9%). Osservando i dati dei diversi comparti, Ego International rileva che i settori in grado di fornire il maggior contributo all’aumento del fatturato sull’estero sono:
• Alta manifattura (+86,2%)
• Mezzi di trasporto (+12,4%)
• Metallurgia e prodotti in metallo (+6,5%)
• Industria della moda (+4,5%)
• Alimentare (+3,5%) [h2] Ego International, il fatturato cresce di più nei mercati europei
Ego International conferma che i mercati che hanno contribuito all’aumento del fatturato dell’export rimangono quelli europei, che nel complesso risultano aver coperto una quota pari al 65,5% del totale, con un moderato aumento del 3,2%.
Va però segnalato, sottolinea Ego International, che nell’area euro l’incremento di fatturato più lieve è avvenuto su quei mercati di destinazione di prima scelta come la Germania e la Francia che crescono debolmente (+1,6%), mentre danno risultati migliori la Gran Bretagna (+10,9%), gli Stati Uniti (+3,4%) e il Brasile (+7,4%).
L’export e il valore del suo fatturato si rafforzano inoltre in nuovi mercati: • Asia (+17,2%) • Cina (+11,8%) • Giappone (+78%) [p] Ego International sulla base di questi dati relativi all’aumento del fatturato e del suo valore raggiunto grazie alle vendite all’estero, ritiene che l’Emilia-Romagna possa essere considerata la locomotiva dell’economia italiana: le imprese del territorio continuano infatti a creare ricchezza e nuova occupazione. Secondo Ego International sono però da tenere in considerazione i nuovi segnali dall’allarme che arrivano dall’estero: dazi, Brexit e crisi tedesca non faranno altro che colpire in maniera pesante tutto il tessuto produttivo italiano, in particolare quello dell’Emilia Romagna che dipende sempre di più da questi mercati.
Traffico illecito di rifiuti plastici verso la Cina: 33 denunciati dal NOE di Bologna – perquisizioni e sequestri in tutta Italia. Coinvolte due imprese parmigiane.
Bologna 12 dicembre 2019 - I Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Bologna, coordinati dal Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale e coadiuvati dai NOE territorialmente competenti, hanno dato esecuzione - in numerose province del territorio nazionale - a 33 perquisizioni delegate dalla Procura della Repubblica di Bologna – D.D.A., nei confronti di altrettante sedi aziendali e relativi legali rappresentanti di società operanti a vario titolo nel settore dei rifiuti, al fine di reperire ulteriori indizi atti a documentare una rilevante attività organizzata finalizzata al traffico illecito di rifiuti plastici dall’Italia verso la Cina.
A seguito di una stretta collaborazione con l’Agenzia delle Dogane di Parma che segnalava talune anomalie, nel corso dei mesi di febbraio e marzo 2018 il NOE di Bologna procedeva a svolgere dei mirati accertamenti nei riguardi delle società parmigiane STARPLASTICK s.r.l. e GHIRARDI s.r.l. relativamente ad operazioni transfrontaliere finalizzate all’esportazione di rifiuti plastici verso la Cina Popolare, che consentivano di constatare come le predette - sprovviste della prevista licenza di esportazione rilasciata dall’amministrazione generale cinese per la “supervisione della qualità, ispezione e quarantena (A.Q.S.I.Q.)” - si erano affidate ad un intermediario bolognese - ECOLSUN COMMERCIALE s.r.l., riconducibile alla cittadina cinese SUN Yuefen - che era in possesso della citata autorizzazione, indispensabile all’esportazione in Cina e determinante ai fini della corretta qualificazione del rifiuto, delle sue caratteristiche e quindi dell’adeguato eventuale reimpiego e riciclo.
Nel corso delle indagini è emerso che la citata ECOLSUN, grazie alla propria autorizzazione all’esportazione, pur non qualificandosi mai come detentore di rifiuto e quindi senza mai avere contezza della sua qualità, ha favorito tra il 2016 ed il 2017 ingenti esportazioni di rifiuti plastici di ogni genere provenienti da impianti italiani e diretti ad aziende cinesi verosimilmente dedite ad attività di recupero, sul conto delle quali tuttavia sono spesso mancati i previsti riscontri sull’effettivo impianto di destinazione, con inevitabile perdita della tracciabilità del rifiuto e quindi della sua reale entità e corretto reimpiego.
Le condotte illecite descritte hanno così portato alla contestazione dei reati ex art. 259 c.1 del d.lgs 152/2006 (traffico illecito di rifiuti) e del più grave reato ex art. 452 quaterdecies c.p. (attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti), certificando l’esportazione di circa 10.000 tonnellate di rifiuti plastici per un fatturato complessivo di oltre 2.800.000 euro.
L’attività, tra le prime nel suo genere, riveste una particolare rilevanza nel settore atteso che proprio il bando della Cina verso l’importazione di numerose tipologie di rifiuti, in particolare plastici (la sola Cina assorbiva circa il 70% della plastica mondiale) avviato nel 2018 e successivamente ripreso anche da numerose nazioni asiatiche, ha comportato una evidente crisi di settore, soprattutto per i Paesi dell’Unione Europea che ne sono stati per anni i maggiori esportatori, provocando la formazione di stoccaggi fuori norma con il conseguente aumento, da parte di operatori senza scrupoli, di fenomeni di illecito smaltimento mediante operazioni transfrontaliere irregolari, abbondono di rifiuti in aree e capannoni in disuso, nonché – nei casi più gravi – ricorrendo all’incendio dei rifiuti stoccati presso gli impianti di gestione.
Ad esito delle perquisizioni svolte dai Carabinieri del NOE è stata acquisita numerosa documentazione - posta a disposizione della Procura della Repubblica/DDA di Bologna - che verrà ora analizzata allo scopo anche di ricostruire quantitativi e tipologie di rifiuti oggetto del traffico illecito.
Siglata la convenzione che permette agli associati della Confederazione Italiana Piccola e Media Impresa di accedere a condizioni dedicate al pacchetto di servizi ad alto valore aggiunto studiato dal Gruppo bancario per favorire l’export digitale delle Pmi italiane
UniCredit rafforza la sua offerta per sostenere l’export delle PMI italiane e ha firmato oggi un accordo con Confapi finalizzato ad estendere alle imprese associate i benefici di Easy Export.
La convenzione, siglata da Andrea Casini, Co-Ceo commercial banking Italy di UniCredit, e Maurizio Casasco, Presidente di Confapi, permetterà alle imprese associate della Confederazione Italiana Piccola e Media Impresa di accedere, a condizioni agevolate, a “Easy Export” e Trade Finance Gate: un pacchetto di servizi ad alto valore aggiunto studiati e offerti in esclusiva dal Gruppo bancario per semplificare e favorire l’export digitale delle Pmi italiane.
Grazie a questo accordo, le aziende aderenti potranno avere accesso ai servizi di internet banking e digitali per raggiungere la clientela internazionale attraverso un servizio di vendita personalizzato, distintivo e fornito nella lingua preferita dal cliente.
UniCredit, inoltre, tramite partner di eccellenza, come Geodis - leader europeo nei processi di logistica – e Var Group – player per la digitalizzazione e i processi IT, offrirà alle imprese l’accesso a servizi ad alto valore aggiunto che vanno dalla creazione di una vetrina dedicata alle aziende e ai propri prodotti, al supporto per la gestione delle pratiche di logistica, fino all’assistenza di un consulente dedicato.
Easy Export è l’iniziativa di UniCredit lanciata lo scorso febbraio e finalizzata alla promozione dell'export italiano grazie ad accordo in esclusiva con il Gruppo Alibaba, leader mondiale dell'e-commerce ed il più grande mercato globale online della Cina per fatturato.
“UniCredit – sottolinea Andrea Casini, Co-CEO commercial banking Italy di UniCredit – sostiene concretamente l’internazionalizzazione e la crescita delle imprese che vogliono aprirsi ai mercati esteri. Con iniziative come Easy Export puntiamo ad ampliare la platea di imprese che esportano offrendo l’accesso ad Alibaba, il più importante market-place B2B in Italia con un presidio in 190 paesi nel mondo e con oltre 160 milioni di operatori attivi. A oggi abbiamo sottoscritto contratti con circa 1000 imprese che hanno visto aumentare il loro giro d’affari con l’estero del 24%”.
“In un momento di grandi cambiamenti che interessano anche il modo di fare impresa – afferma Maurizio Casasco, Presidente di Confapi – come Confederazione che da 70 anni rappresenta le piccole e medie industrie private ci siamo posti come obiettivo quello di supportare e far crescere la vocazione all’internazionalizzazione e all’export che da sempre caratterizzano le nostre imprese. Le sinergie con una banca così importante come UniCredit che oggi ufficializziamo sono davvero un passo importante in questa direzione”.
Prosegue così la sinergia tra UniCredit e Confapi a sostegno delle imprese italiane che proprio da oggi potranno partecipare alla Export Business School percorso di formazione realizzato dal Gruppo bancario quest’anno in partnership con la Confederazione Italiana Piccola e Media Impresa e dedicato all’export management e alla digitalizzazione a supporto dei processi di internazionalizzazione.
Sarà possibile seguire le lezioni in diretta streaming da 37 sedi Confapi e UniCredit distribuite su tutto il territorio nazionale, grazie al collegamento da remoto via webinar. Una piattaforma di instant-feedback consentirà l’interazione con i docenti in tempo reale da ogni location.
UniCredit vanta una presenza capillare garantita da banche leader in 14 mercati strategici e uffici di rappresentanza in 18 Paesi nel mondo, e mette a disposizione delle imprese unità specializzate, come gli International Center, in grado di proporre ai clienti un’offerta completa di servizi e prodotti di supporto ai processi di internazionalizzazione. Per saperne di più è possibile consultare il sito: https://www.unicredit.it/it/corporate/perche-unicredit/servizi-offerti/unicredit-international-center-italy.html.
La Confederazione italiana della piccola e media industria dal 1947 tutela e promuove la piccola e media industria privata italiana. 83mila sono le imprese che applicano i contratti nazionali di lavoro sottoscritti da Confapi e che impiegano quasi un milione di addetti.
Le Pmi del sistema Confapi rappresentano un modello non soltanto industriale ed economico, ma anche culturale e sociale. Centro di aggregazione nel quale l’imprenditore svolge anche una funzione guida all’interno del territorio di appartenenza in termini di conoscenza dei fabbisogni e delle specificità nonché del mercato del lavoro.
Cresce l'alimentare al Sud. Fatturato aumentato più nel Mezzogiorno che nel resto del Paese. Ora la scommessa è sull'export
Il rapporto di Ismea in collaborazione con Cibus e Federalimentare mostra una fotografia del food & beverage nel Mezzogiorno
Salerno, 30 ottobre 2019 – Il settore agroalimentare del Mezzogiorno ha le carte in regola per rafforzare il suo ruolo strategico e rappresentare un fattore di traino economico per quest’area, puntando a un alto posizionamento in termini di qualità e al forte legame col territorio. È quanto emerge dal Rapporto sulla Competitività dell’Agroalimentare nel Mezzogiorno, realizzato dall’ISMEA, in collaborazione con Fiere di Parma e Federalimentare, presentato oggi presso l’Università degli Studi di Salerno.
Lo studio evidenzia come i recenti mutamenti dello scenario globale abbiano sostenuto una crescita senza precedenti delle esportazioni del Made in Italy alimentare, grazie a una ritrovata coerenza del modello di specializzazione agroalimentare italiano con le tendenze della domanda mondiale, che ha spinto l’export agroalimentare del Sud a toccare la cifra di 7 miliardi di euro nel 2018.
Nel Mezzogiorno, nonostante il consistente e duraturo impatto della crisi economica iniziata nel 2008, il permanere di un tessuto imprenditoriale caratterizzato da imprese medio-piccole e, più in generale, la conferma di alcuni storici limiti allo sviluppo economico, il settore agroalimentare è cresciuto, nell’ultimo triennio, in termini di valore aggiunto - che supera i 19 miliardi di euro -, di numero di imprese - 344 mila imprese agricole e 34 mila imprese dell’industria alimentare - e di occupati, che si attestano a circa 668 mila unità, pari al 10% del totale occupati al Sud.
Anche il confronto con il Centro-Nord mette in evidenza come, nello stesso periodo, il fatturato dell’industria alimentare sia cresciuto più al Sud (+5,4%) che nel resto del Paese (+4,4%).
La specifica composizione settoriale, l’elevata incidenza delle medie imprese – che si sono rivelate quelle più dinamiche e in grado di adattarsi ai mutati scenari – oltre che il determinante contributo delle imprese di più recente costituzione, hanno consentito all’agroalimentare del Mezzogiorno di ottenere performance di tutto rispetto e, in taluni casi, superiori a quelle dei corrispondenti settori del Centro-Nord.
Performance positive hanno riguardato soprattutto alcune filiere come caffè, cioccolato e confetteria (+14%), prodotti da forno (+18%), olio (+21%); in generale, un rinnovamento generazionale e la presenza di imprese più giovani hanno determinato maggiore dinamicità e capacità di rispondere alle esigenze del mercato.
Tra gli elementi più critici, soprattutto pensando alla necessità di agganciare il treno dell’innovazione, preoccupano i bassi livelli di immobilizzazioni nelle imprese del Mezzogiorno e il fatto che esse siano sostanzialmente tecniche con poca attenzione a quelle immateriali.
“Lo studio di ISMEA descrive il sistema agroalimentare meridionale come una realtà in forte espansione - ha detto Elda Ghiretti, Cibus and Food Global Coordinator, Fiere di Parma - Un dato confermato anche dall’aumento della partecipazione delle aziende del Sud a Cibus, passata negli ultimi 5 anni dal 17% al 36%. Cibus è la fiera alimentare di riferimento all’estero e vede la partecipazione di migliaia di buyer internazionali. La cresciuta partecipazione delle imprese meridionali a Cibus ha contribuito – ha riferito Ghiretti – all’aumento dell’export dei prodotti agroalimentari del Meridione che nel 2018 aveva toccato la quota di 7 miliardi e 110 milioni di euro, con un aumento del 6,1% nel quadriennio 2015/2018. Un dinamismo sostenuto anche dalla creazione di nuove forme di aggregazione private, come consorzi e associazioni, che consentono anche ad imprese di medie dimensioni di interloquire con importatori e distributori esteri”.
“Un trend positivo quello del nostro settore nel Mezzogiorno sia in termini occupazionali che in termini di fatturato – ha aggiunto il direttore di Federalimentare, Nicola Calzolaro – con grandi margini di crescita su diversi fronti. Uno su tutti, l’export. L’agroalimentare del Sud, infatti, è ancora molto orientato al mercato italiano e poco alle esportazioni che rappresentano meno del 20% di quelle totali del Paese. Una porzione davvero troppo piccola se si pensa alla potenzialità del nostro sud e all’importanza strategica dell’export per l’Italia. È necessario, dunque, l’impegno di tutti per farlo crescere e questo può avvenire attraverso l’innovazione, ma soprattutto attraverso un potenziamento della rete infrastrutturale senza la quale non si potranno mai sfruttare appieno le grandi possibilità dell’alimentare nel Mezzogiorno.
“L'agroalimentare nel Mezzogiorno riveste un ruolo sempre più rilevante, con primati in molti settori e una buona tenuta economica, segnali positivi che vanno letti con attenzione – ha dichiarato Fabio Del Bravo; occorre rafforzare adeguatamente la fase agricola e la sua integrazione con la parte a valle della filiera, favorire gli investimenti – soprattutto in innovazione – e prendere atto dei limiti, per esempio strutturali, individuando percorsi che già nel breve possano portare benefici: una maglia produttiva di dimensioni piccole è certamente un problema su molti fronti, ma lo è molto di più per le produzioni standardizzate che fronteggiano concorrenza di prezzo, piuttosto che per i prodotti differenziati del made in Italy. Incentivare forme di aggregazione e l’orientamento a produzioni tipiche che in quest’area hanno ancora molte potenzialità inespresse, può rivelarsi una leva strategica importante e può avviare un percorso di successo realmente attuabile”.
Si è conclusa con successo la missione imprenditoriale ed istituzionale, che si è svolta dal 25 al 27 settembre 2019 a Tianjin, una delle quattro municipalità cinesi - insieme a Pechino, Shanghai e Chongqing - poste sotto il diretto controllo del governo centrale. Mulino Formaggi in prima fila nel comparto Food & Beverage.
di Redazione Parma 6 Ottobre 2019 - L’edizione del 2019 di ITALY-CHINA SME TRADE AND INVESTMENT FORUM, che si è tenuto nella città di Tianjin (15 milioni di abitanti) dal 25 al 27 settembre ha visto la partecipazione di Federico Donati, Sales Manager di Mulino Formaggi srl, uno degli attori più autorevoli nell’export del Parmigiano Reggiano e altre eccellenze casearie nazionali.
Al forum, patrocinato da Bank of China, CDP, ICE, CONFINDUSTRIA, e ABI, hanno preso parte circa 50 aziende italiane appartenenti a diversi settori, agroalimentare, meccatronica, biomedicale, automotive e helthcare.
Il Business Forum Italia Cina (BFIC), l’organismo fondato dai Governi Italiano e Cinese nel 2014 con l'obiettivo di promuovere le relazioni economiche tra i due Paesi, co-presieduto sul lato italiano dall’AD di Cassa Depositi e Prestiti (CDP), Fabrizio Palermo, e su quello cinese dal Chairman di Bank of China, Liu Liange.
La missione si é composta sostanzialmente di due parti:
- la quinta edizione del Business Forum Italia-Cina che si terrà alla presenza dei vertici politici del Ministero dello Sviluppo economico (MISE) e dell’omologo cinese MOFCOM;
una sessione di incontri bilaterali (Match) tra aziende italiane e cinesi, con l’obiettivo di supportare la nascita di possibili collaborazioni.
“Un Forum molto ben organizzato, ha precisato Federico Donati, e particolarmente qualificanti gli incontri con gli operatori cinesi, almeno quelli che a noi maggiormente interessano e connessi all’ampio settore del Food & Beverage”.
Al forum sono intervenute figure di spicco di entrambe le delegazioni e val la pena citare gli interventi di Ma Chalong (General Manager BANK OF CHINA), Liu Liange ( Chairman Bank of China) Jin Xiangjun ( Vice sindaco Tianjin), Stefano Buffagni (Viceministro MISE), Fabrizio Palermo (CEO Cassa Depositi e Prestiti), Qian Keming (Vice Ministro del commercio cinese), Giuseppe Fedele (Ambasciatore italiano in Cina), Carlo Ferro (Presidente ICE), Qian Hongshan (Vice ministro cinese affari internazionali) senza contare innumerevoli rappresentanti del partito comunista cinese locali e nazionali.
(A destra Federico Donati Sales Manager Mulino Formaggi srl e a sinistra un importante importatore cinese di food & beverage)
UniCredit e la Export-Import Bank of China (CEXIM) promuovono la collaborazione tra le imprese in Cina, Italia e nei Paesi della Cee
UniCredit ha annunciato la sigla di un Memorandum d'intesa (MoU) con la Export-Import Bank of China (CEXIM), con l'obiettivo di creare e sviluppare relazioni di lungo termine per promuovere la collaborazione tra imprese cinesi, italiane e dell'Europa centro-orientale (CEE).
L'accordo mira a incentivare lo sviluppo commerciale e di soluzioni per i clienti nelle aree del project finance (inclusi i finanziamenti garantiti dalle ECA - Export Credit Agencies), dei progetti nel settore energetico e delle infrastrutture, del global transaction banking (in particolare dei servizi di liquidazione e dei finanziamenti a breve termine), dei mercati dei capitali di debito, dei mercati finanziari globali, del sostegno finanziario nei mercati locali di Italia e CEE e della consulenza finanziaria (inclusi. M&A).
L'accordo si fonda sul rafforzamento della cooperazione economica e commerciale tra Cina ed Europa: secondo l'Eurostat, infatti, alla fine del 2018 la Cina era il partner numero due per le esportazioni e il partner principale per le importazioni di merci nell'Ue.
L'obiettivo principale del MoU consiste nel promuovere la partecipazione congiunta ai finanziamenti, inclusi il project financing e i finanziamenti garantiti dalle ECA e nell'agevolare la partecipazione ai progetti da parte di imprese italiane, cinesi e dell'Europa centro-orientale. In questo modo, l'accordo sosterrà il commercio tra la Cina e i principali mercati di UniCredit nei settori della meccanica e dell'elettronica, dell'high e new tech, dell'energia e delle materie prime.
Il Memorandum agevolerà inoltre la sinergia nell'ambito di progetti nel settore energetico e delle infrastrutture realizzati in Cina, in Italia e nella CEE, che saranno sostenuti e sviluppati da imprese cinesi e/o che operano nei principali mercati di UniCredit.
L'accordo è stato firmato il 10 luglio a Milano da Fabrizio Saccomanni, Presidente di UniCredit e Hu Xiaolian, Presidente di CEXIM.
Commentando il Memorandum, il Presidente di UniCredit Saccomanni ha dichiarato: "Questo Memorandum è un concreto passo avanti nel sostegno alla crescita economica delle imprese europee in Cina. Come banca paneuropea di successo, UniCredit vanta una posizione unica per promuovere la cooperazione tra imprese cinesi ed europee."
Il MoU sosterrà le aziende, gli sponsor di progetto e le istituzioni nelle rispettive attività internazionali, in particolare nelle operazioni condotte sui mercati principali di UniCredit, ovvero l'Europa centro-orientale e l'Italia. Grazie al Memorandum, UniCredit potrà rafforzare i legami con le imprese e le istituzioni finanziarie cinesi, diventando la via d'accesso dei clienti che stanno espandendo la loro attività nei mercati chiave della Banca.
Milano, 10 Luglio, 2019
CEXIM
La Export-Import Bank of China, come banca di Stato, ha il compito di sostenere il commercio estero, gli investimenti e la cooperazione economica internazionale della Cina. La Cexim ha un ruolo cruciale nella promozione della crescita costante e dell'adeguamento strutturale, nel sostegno del commercio estero, nell'implementazione della strategia di globalizzazione e nell'incentivazione dello sviluppo sano e sostenibile del Paese.
UniCredit
UniCredit è un solido Gruppo Pan-Europeo, con un modello di banca commerciale semplice e una piattaforma di Corporate & Investment Banking perfettamente integrata, che mette a disposizione dei suoi 26 milioni di clienti una rete unica in Europa Occidentale e Centro Orientale. UniCredit offre competenze locali nonché una rete internazionale unica, in grado di accompagnare e supportare la propria ampia base di clientela a livello globale attraverso banche leader in 14 Paesi e un network bancario europeo: Italia, Germania, Austria, Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Ungheria e Turchia. Grazie a una rete internazionale di uffici di rappresentanza e filiali, UniCredit è presente in altri 18 Paesi di tutto il mondo.
78,4 milioni in più da gennaio a marzo. La Germania, primo mercato, cresce del 6%. Primato indiscusso alla metalmeccanica. Tutto ok per il tessile (+9,3%), alimenti e bevande (+18,5%)
Reggio Emilia 5 luglio 2019 - Mentre si vanno ricomponendo gli organi di governo sulla base dei nuovi equilibri politici sanciti dalle elezioni del 26 maggio scorso, la UE economica premia le esportazioni reggiane con un rialzo del 4,4% nel primo trimestre 2019.
Secondo l'analisi all'Ufficio Studi della Camera di Commercio di Reggio Emilia su dati Istat, infatti, da gennaio a marzo le imprese del nostro territorio hanno esportato beni, negli altri 27 Paesi dell'Unione Europea, per un valore pari a 1,85 miliardi, mentre nell'analogo periodo del 2018 la cifra si era fermata a 1,77 miliardi.
Oltre 78 milioni in più si sono dunque orientati verso un'area che ha assorbito 67,3% delle vendite di prodotti "made in Reggio Emilia" oltre frontiera.
Germania, Francia, Regno Unito e Spagna si sono confermate ai vertici della graduatoria degli acquisti, assorbendo, con 1,14 miliardi, quasi i due terzi dell'intero export provinciale del trimestre.
"Tra i dati più significativi – sottolinea il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi – va segnalato l'incremento del 6% sul mercato tedesco, sul quale sono stati collocati beni per 407,7 milioni; indicatore esplicito dello storico apprezzamento della Germania nei confronti delle imprese reggiane, ma anche dell'efficacia delle iniziative di incoming che continuiamo ad alimentare proprio con gli operatori commerciali tedeschi, coinvolti anche in questi giorni in nuove iniziative per il comparto agroalimentare e il settore della meccanica-meccatronica".
Molto buone anche le notizie provenienti dal Regno Unito, con un export reggiano salito a 211,6 milioni nel primo trimestre 2019 grazie ad un incremento del 13,9%. In crescita del 2,9%, poi, le esportazioni verso la Francia, con un saldo trimestrale a 365,3 milioni, mentre la Spagna, con 166,4 milioni, ha registrato dati stabili sui livelli 2018.
Dai dati elaborati dall'Ufficio Studi della Camera di Commercio emerge anche l'ottimo posizionamento reggiano nei 13 Paesi di più recente adesione all'Unione Europea.
La graduatoria è guidata dalla Polonia (che si colloca anche al sesto posto assoluto) con 87,8 milioni, seguita dalla Romania con 50,3 milioni e un incremento del 13,7%. La Croazia, l'ultima nazione ad aver aderito all'Unione europea (2013), acquista prodotti reggiani per quasi 16 milioni (+2,4% rispetto allo stesso periodo del 2018) e si conferma al diciannovesimo posto.
La graduatoria generale è chiusa da un Paese storicamente presente nella UE, cioè il Lussemburgo, che nel primo trimestre 2019 ha importato prodotti reggiani per poco più di 3 milioni di euro, ma un significativo incremento percentuale (+22,4%).
Quanto alle dinamiche dei settori, anche nel primo trimestre dell'anno i prodotti manifatturieri, con quasi 1,84 miliardi, hanno rappresentato la quasi totalità dell'export reggiano.
In termini di valore, in testa (con un'incidenza superiore al 50%) si è confermata la metalmeccanica (938 milioni, con un incremento dell'1,7%), che occupa il primo posto in tutti i Paesi UE, eccezion fatta per Regno Unito, Cipro, Lettonia e Malta, verso i quali vanno prevalentemente merci del tessile-abbigliamento, e il Lussemburgo, al quale sono destinati prevalentemente prodotti ceramici.
Un quinto dell'export manifatturiero reggiano verso i Paesi della UE è rappresentato, infine, dai prodotti del tessile-abbigliamento che hanno raggiunto i 371 milioni (+9,3%); la ceramica, con 189 milioni, è apparsa in lieve flessione (-0,4%) rispetto al primo trimestre 2018, precedendo i prodotti dell'alimentare-bevande, apparsi in poderosa crescita, con un +18,5% e un valore pari a 115,7 milioni.
Mentre si vanno ricomponendo gli organi di governo sulla base dei nuovi equilibri politici sanciti dalle elezioni del 26 maggio scorso, la UE economica premia le esportazioni reggiane con un rialzo del 4,4% nel primo trimestre 2019.
Secondo l’analisi all’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Reggio Emilia su dati Istat, infatti, da gennaio a marzo le imprese del nostro territorio hanno esportato beni, negli altri 27 Paesi dell’Unione Europea, per un valore pari a 1,85 miliardi, mentre nell’analogo periodo del 2018 la cifra si era fermata a 1,77 miliardi.
Oltre 78 milioni in più si sono dunque orientati verso un’area che ha assorbito 67,3% delle vendite di prodotti “made in Reggio Emilia” oltre frontiera.
Germania, Francia, Regno Unito e Spagna si sono confermate ai vertici della graduatoria degli acquisti, assorbendo, con 1,14 miliardi, quasi i due terzi dell’intero export provinciale del trimestre.
“Tra i dati più significativi – sottolinea il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi – va segnalato l’incremento del 6% sul mercato tedesco, sul quale sono stati collocati beni per 407,7 milioni; indicatore esplicito dello storico apprezzamento della Germania nei confronti delle imprese reggiane, ma anche dell’efficacia delle iniziative di incoming che continuiamo ad alimentare proprio con gli operatori commerciali tedeschi, coinvolti anche in questi giorni in nuove iniziative per il comparto agroalimentare e il settore della meccanica-meccatronica”.
Molto buone anche le notizie provenienti dal Regno Unito, con un export reggiano salito a 211,6 milioni nel primo trimestre 2019 grazie ad un incremento del 13,9%. In crescita del 2,9%, poi, le esportazioni verso la Francia, con un saldo trimestrale a 365,3 milioni, mentre la Spagna, con 166,4 milioni, ha registrato dati stabili sui livelli 2018.
Dai dati elaborati dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio emerge anche l’ottimo posizionamento reggiano nei 13 Paesi di più recente adesione all’Unione Europea.
La graduatoria è guidata dalla Polonia (che si colloca anche al sesto posto assoluto) con 87,8 milioni, seguita dalla Romania con 50,3 milioni e un incremento del 13,7%. La Croazia, l’ultima nazione ad aver aderito all’Unione europea (2013), acquista prodotti reggiani per quasi 16 milioni (+2,4% rispetto allo stesso periodo del 2018) e si conferma al diciannovesimo posto.
La graduatoria generale è chiusa da un Paese storicamente presente nella UE, cioè il Lussemburgo, che nel primo trimestre 2019 ha importato prodotti reggiani per poco più di 3 milioni di euro, ma un significativo incremento percentuale (+22,4%).
Quanto alle dinamiche dei settori, anche nel primo trimestre dell’anno i prodotti manifatturieri, con quasi 1,84 miliardi, hanno rappresentato la quasi totalità dell’export reggiano.
In termini di valore, in testa (con un’incidenza superiore al 50%) si è confermata la metalmeccanica (938 milioni, con un incremento dell’1,7%), che occupa il primo posto in tutti i Paesi UE, eccezion fatta per Regno Unito, Cipro, Lettonia e Malta, verso i quali vanno prevalentemente merci del tessile-abbigliamento, e il Lussemburgo, al quale sono destinati prevalentemente prodotti ceramici.
Un quinto dell’export manifatturiero reggiano verso i Paesi della UE è rappresentato, infine, dai prodotti del tessile-abbigliamento che hanno raggiunto i 371 milioni (+9,3%); la ceramica, con 189 milioni, è apparsa in lieve flessione (-0,4%) rispetto al primo trimestre 2018, precedendo i prodotti dell'alimentare-bevande, apparsi in poderosa crescita, con un +18,5% e un valore pari a 115,7 milioni.
Parma, 17 ottobre 2024 - Dopo ... Leggi tutto
18-10-2024 Comunicati Economia Parma
Redazione
Via ai lavori sul Canale del D... Leggi tutto
16-10-2024 Comunicati Ambiente Emilia
Consorzio Bonifica Parmense
“Trovo ridicolo che quella del... Leggi tutto
07-10-2024 Comunicati Salute e Benessere
Redazione2
In occasione della European Mo... Leggi tutto
12-10-2024 Comunicati Ambiente Emilia
Redazione 1
La notizia del traguardo raggi... Leggi tutto
12-10-2024 Comunicati Ambiente Emilia
Redazione
San Pietro in Cerro (PC), 9 Ot... Leggi tutto
11-10-2024 Comunicati Ambiente Piacenza
IREN SPA
Il 12 Ottobre convegno "il Cuo... Leggi tutto
09-10-2024 Comunicati Salute e Benessere Modena
Redazione2
Consegna, tenutasi ieri in Mun... Leggi tutto
09-10-2024 Comunicati Solidarietà Piacenza
Redazione2
Nella giornata di Martedì 8 ot... Leggi tutto
07-10-2024 Comunicati Lavoro Parma
IREN SPA
Bocchi, candidato FDI al consi... Leggi tutto
07-10-2024 Comunicati Ambiente Emilia
Redazione2
Iscrizioni agli sportelli di P... Leggi tutto
07-10-2024 Comunicati Sportivi Parma
Redazione2
Sabato 5 ottobre, l’Assistenza... Leggi tutto
07-10-2024 Comunicati Solidarietà Parma
Redazione2
Bologna, 6 ottobre 2024 - “Chi... Leggi tutto
07-10-2024 Comunicati Ambiente Emilia
Redazione
Parma, 3 ottobre 2024 - A quas... Leggi tutto
04-10-2024 Comunicati Politici Parma
Redazione
Quarta edizione per il format ... Leggi tutto
02-10-2024 Comunicati Solidarietà Parma
Redazione2
Azienda leader internazionale ... Leggi tutto
02-10-2024 Comunicati Economia Parma
Redazione
Primo closing a 55 milioni... Leggi tutto
02-10-2024 Comunicati Economia Emilia
IREN SPA
L’appuntamento autunnale... Leggi tutto
02-10-2024 Comunicati Agroalimentare Emilia
Consorzio Parmigiano Reggiano
Il direttore Dodi ringrazia i ... Leggi tutto
02-10-2024 Comunicati Solidarietà Parma
Redazione2
Inizia il 7 ottobre anche a Pi... Leggi tutto
02-10-2024 Comunicati Salute e Benessere Piacenza
AUSL Piacenza
Continuano gli interventi dei ... Leggi tutto
01-10-2024 Comunicati Solidarietà Emilia
Redazione2
Incontrerà gli studenti delle ... Leggi tutto
26-09-2024 Comunicati Salute e Benessere Modena
Redazione2
L’associazione Colibrì e la fa... Leggi tutto
24-09-2024 Comunicati Solidarietà Parma
Redazione2
Piacenza, 21 settembre 2024 S... Leggi tutto
23-09-2024 Comunicati Ambiente Piacenza
Consorzio di Bonifica di Piacenza
Di Dottoressa Eva Bergamo Roma... Leggi tutto
19-10-2024 Salute e Benessere
Redazione
Di dottoressa Eva Bergamo Roma... Leggi tutto
15-10-2024 Salute e Benessere
Redazione
La parrocchia di Coloreto ospi... Leggi tutto
14-10-2024 Salute e Benessere
Redazione2
Il principio attivo si chiama ... Leggi tutto
11-10-2024 Salute e Benessere
Redazione
Domenica 6 ottobre, il centro ... Leggi tutto
07-10-2024 Salute e Benessere
Redazione
Di Erica Ferrari Parma, 30 set... Leggi tutto
01-10-2024 Salute e Benessere
Redazione
Le ragazze di DiversitAbility ... Leggi tutto
30-09-2024 Salute e Benessere
Redazione
Un convegno in memoria del com... Leggi tutto
30-09-2024 Salute e Benessere
Redazione
Si è conclusa con grande succe... Leggi tutto
18-09-2024 Eventi
Redazione 1
"Inclusione: a scuola ... Leggi tutto
28-08-2024 Formazione
Redazione2
Morso dal ragno violino muore ... Leggi tutto
19-08-2024 Salute e Benessere
Redazione
Pellegrino, 3 luglio 2024&nb... Leggi tutto
05-07-2024 Energie Rinnovabili
IREN SPA
Presenti alla inaugurazione ... Leggi tutto
03-07-2024 Energie Rinnovabili
IREN SPA
Da diverso tempo a questa part... Leggi tutto
24-06-2024 Salute e Benessere
Redazione
Torna l’appuntamento con il To... Leggi tutto
24-05-2024 Eventi
Redazione 1
Di Mita Valerio Roma, 15 marzo... Leggi tutto
19-03-2024 Salute e Benessere
Redazione
Non solo i ragazzi dimostrano ... Leggi tutto
03-03-2024 Salute e Benessere
Redazione
Sabato 2 marzo intera giorna... Leggi tutto
15-02-2024 Turismo
Redazione2
Possibilità di prenotare e rit... Leggi tutto
10-02-2024 Salute e Benessere
Redazione2
A seguito della pandemia da Co... Leggi tutto
17-12-2023 Salute e Benessere
Redazione
La necessità di un postcostitu... Leggi tutto
11-11-2023 Salute e Benessere
Redazione
A partire dal 2024, ci saranno... Leggi tutto
13-10-2023 Energia
Imprenditore On Line
“Il pediatra scriveva che i va... Leggi tutto
03-10-2023 Salute e Benessere
Redazione
Intervista alla dottoressa Mar... Leggi tutto
28-09-2023 Salute e Benessere
Redazione
Appartamento con Eleganti Fini... Leggi tutto
13-11-2016 Vendita immobili
Press-One
Signorile Appartamento in Vend... Leggi tutto
13-11-2017 Vendita immobili
Press-One
Appartamento come Nuovo in Ven... Leggi tutto
07-11-2017 Vendita immobili
Press-One
PIACENZA - 0216 - CAMPAGNA PIA... Leggi tutto
07-11-2017 Vendita immobili
Press-One
PIACENZA - INFRANGIBILE In pic... Leggi tutto
07-11-2017 Vendita immobili
Press-One
PIACENZA - CARPANETO PIACENTIN... Leggi tutto
07-11-2017 Vendita immobili
Press-One
PARMA - VIA PONTREMOLI A due p... Leggi tutto
07-11-2017 Vendita immobili
Press-One
PARMA SUD, LOC. VIGATTO A poch... Leggi tutto
07-11-2017 Vendita immobili
Press-One
in contesto costruito nel 2005... Leggi tutto
19-07-2016 Vendita immobili
Press-One
Proponiamo prestigiosa soluzio... Leggi tutto
13-07-2016 Vendita immobili
Press-One
Rustico completamente ristrutt... Leggi tutto
11-07-2016 Vendita immobili
Press-One
Cesare Battisti nel cuore del ... Leggi tutto
04-07-2016 Vendita immobili
Press-One
La casa, libera su due lati, h... Leggi tutto
27-06-2016 Vendita immobili
Press-One
Porzione di Bifamiliare su 3 L... Leggi tutto
19-06-2016 Vendita immobili
Press-One
Alloggio finemente ristruttura... Leggi tutto
08-06-2016 Vendita immobili
Press-One
Via Avogadro, appartamento COM... Leggi tutto
09-05-2016 Vendita immobili
Press-One
Composto da ampio soggiorno co... Leggi tutto
03-05-2016 Vendita immobili
Press-One
Splendida casa indipendente a ... Leggi tutto
24-04-2016 Vendita immobili
Press-One
CONGELATORE VERTICALE OCEAN &n... Leggi tutto
24-03-2017 Messaggi Personali
AmicoAnnunci
L'ha incontrata su un treno ch... Leggi tutto
20-03-2017 Messaggi Personali
Redazione