Piazzetta Piacenza Team Project: 50 creativi al workshop che porterà il progetto adatto a rappresentare Piacenza ad Expo 2015 -
Piacenza, 25 novembre 2014 -
Al via ieri mattina Piazzetta Piacenza Team Project, il progetto di ATS Piacenza per Expo che coinvolge i giovani creativi con l'obiettivo di ideare il layout dell'area espositiva piacentina nel Padiglione Italia di EXPO Milano 2015. Una squadra di 50 creativi tra studenti del Politecnico, architetti professionisti under 35 e coordinatori sta lavorando a ritmi serrati presso il Campus Arata in un workshop che porterà all'elaborazione del progetto adatto a rappresentare Piacenza ad Expo 2015.
Entusiasta l'architetto Giuseppe Baracchi, Presidente dell'Ordine degli Architetti, che coordina l'intero progetto insieme alla professoressa Guya Bertelli, docente di Architettura e Design Urbano del Politecnico: "Finalmente si giunge a qualcosa di concreto dopo una lunga fase di ricerca e di teoria: in questo progetto gli ingredienti principali saranno la freschezza progettuale che caratterizza gli studenti e l'esperienza lavorativa che sarà l'apporto dei giovani professionisti. Piazzetta Piacenza Team Project rappresenta il primo esempio in Italia di collaborazione così stretta tra il mondo universitario e l'Ordine degli Architetti, e spero sia solo il primo passaggio di una proficua interazione tra le due Istituzioni. Un grazie quindi ad ATS che è riuscita a mettere in campo un progetto così ambizioso".
Appuntamento con la proclamazione dei vincitori, che avverrà in diretta giovedì 27 novembre alle ore 15,30 dopo che la Commissione di valutazione progetti avrà selezionato il layout vincitore.
ATS Piacenza per Expo 2015, insieme a Politecnico e Ordine degli Architetti, ha sicuramente già centrato uno dei traguardi di Expo Milano 2015, costruire relazioni e alleanze tra istituzioni, influencer e attori chiave di settore per il futuro.
(Fonte: ufficio stampa Piazzetta Piacenza Team Project)
ATS Piacenza per Expo presenta Piazzetta Piacenza Team Project, la call per giovani creativi che avranno il compito di ideare il layout dell'area espositiva piacentina nel Padiglione Italia di EXPO Milano 2015 -
Piacenza, 19 novembre 2014 -
Per l'occasione ATS Piacenza mette in campo una collaborazione davvero speciale: vedremo per la prima volta uniti il Politecnico di Milano sede di Piacenza e l'Ordine degli Architetti di Piacenza in un entusiasmante gioco di squadra che si svilupperà attraverso un workshop e che porterà alla scelta del progetto creativo adatto a rappresentare Piacenza ad Expo 2015.
Piazzetta Piacenza Team Project
I protagonisti del workshop, che si svolgerà presso la sede del Politecnico a Piacenza tra il 24 e il 27 novembre 2014, saranno 4 team di lavoro composti ciascuno da 5 studenti di architettura e da 5 professionisti under 35 iscritti all'Ordine degli Architetti che lavoreranno insieme. Ogni gruppo sarà coordinato da 2 docenti universitari e da 2 architetti senior. I coordinatori dell'intero progetto sono la professoressa Guya Bertelli, docente di Architettura e Design Urbano del Politecnico e l'architetto Giuseppe Baracchi, Presidente dell'Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Piacenza che hanno accolto con particolare entusiasmo l'iniziativa.
La Commissione di valutazione progetti, composta da Silvio Ferrari (Presidente ATS), Elisabetta Virtuani (Bloomet – Governance ATS), Stefano Bracciantini (Exhibition & Design Manager Padiglione Italia EXPO 2015), Florian Boje (Giò Forma, membro della Direzione Artistica di Padiglione Italia), Guya Bertelli (docente del Politecnico di Milano - sede di Piacenza) e da Giuseppe Baracchi (Presidente Ordine degli Architetti di Piacenza) si riunirà al termine del workshop per selezionare il layout vincitore.
Il team vincente elaborerà entro il 5 dicembre il progetto definitivo da presentare al Padiglione Italia. Un lavoro serrato e impegnativo che permetterà al gruppo di vincitori di vedere realizzato il proprio progetto all'Esposizione Universale e attraverso il quale verranno presentati ai visitatori di tutto il mondo gli 8 valori simbolo con cui i piacentini "nutrono il pianeta" e che scaturiranno dal Percorso Partecipato di Branding che partirà in questi giorni.
L'iniziativa ha trovato grande consenso anche da parte degli organizzatori del Padiglione Italia, perché esprime perfettamente il concetto di Vivaio: uno spazio di crescita, sviluppo, formazione, un laboratorio d'idee che aiuta i progetti e i talenti a "germogliare" offrendo loro un terreno fertile in grado di dare visibilità e accoglienza alle energie giovani che operano nel Paese.
Al Vivaio Giovani Piacentini, si aggiunge ora Piazzetta Piacenza Team Project: due importanti iniziative che Piacenza per Expo 2015 vuole consegnare come lascito al territorio.
Padiglione Italia
La Partecipazione Italiana a Expo Milano 2015 è organizzata nell'area del Cardo, uno dei due assi perpendicolari che, insieme al Decumano, struttura la griglia del masterplan di Expo Milano 2015.
Così come il Decumano rappresenta e ospita i Paesi Partecipanti, il Cardo è il luogo dove il visitatore può vivere, all'interno e lungo una serie di spazi innovativi, compositi, accessibili e di intrattenimento tematico e culturale, un'esperienza altamente qualificante del tema "Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita". In particolare la Partecipazione Italiana, riassunta nella definizione di Padiglione Italia, si sviluppa secondo due diverse modalità alle quali corrispondono due organizzazioni spaziali differenti: gli spazi del Cardo e Palazzo Italia.
I manufatti e gli spazi aperti che si affacciano sull'asse del Cardo – un viale pavimentato e coperto da tende, largo 35 metri e lungo 325 metri che congiunge la Piazza d'Acqua a nord con la piazza della Via d'Acqua a sud – ospitano una molteplicità di attività espositive ed istituzionali che vogliono rappresentare la varietà e la ricchezza dell'Italia, delle diverse identità riconoscibili nei suoi territori, delle istituzioni locali, dei paesaggi, dei prodotti e delle culture. A nord – ovest del Cardo è situato Palazzo Italia, un elemento di straordinaria rilevanza nel Sito Espositivo, perché destinato a luogo istituzionale e di rappresentanza dello Stato e del Governo Italiano; il Palazzo si rivolge verso la Piazza d'Acqua, spettacolare scenario per eventi e area di accoglienza e sosta per i visitatori. Sono stati inoltre riservati, nella parte settentrionale del Cardo che si rivolge alla Piazza d'Acqua, spazi istituzionali, espositivi e di rappresentanza per istituzioni europee; la posizione di questi spazi, di fronte a Palazzo Italia e strettamente connessi con il sistema del Cardo, evidenzia in modo simbolico la stretta relazione tra l'Italia e l'Europa.
Il punto d'incontro dei due assi e virtuale centro dell'intero Sito è Piazza Italia, che diventa anche simbolicamente il luogo dove il mondo incontra l'Italia, spazio che per la sua dimensione (74 m x 74 m) e posizione è luogo di transito e scambio adatto ad accogliere eventi temporanei organizzati da Expo 2015, dai Partecipanti e dalle realtà italiane.
Il Progetto Architettonico del Padiglione Italia
Il progetto del Padiglione Italia è il risultato di un concorso internazionale di progettazione aggiudicato da Expo 2015 S.p.A. nell'Aprile 2013. Il raggruppamento costituito da Nemesi&Partners S.r.l., Proger S.p.A., e BMS Progetti S.r.l. di Milano ha proposto un progetto che si presenta come una "foresta urbana", in cui l'architettura assume, attraverso la propria pelle ed articolazione volumetrica, le sembianze di una foresta in cui il visitatore potrà immergersi e scoprire una suggestiva architettura-paesaggio.
Il progetto di Palazzo Italia si costruisce come una comunità riunita attorno alla sua piazza: è il vuoto che accoglie il fulcro simbolico dello spazio espositivo e che dà forma ai volumi dell'architettura. L'articolazione volumetrica del progetto di Palazzo Italia è basata su quattro blocchi principali, organizzati intorno ad un vuoto – piazza centrale coperto da una suggestiva struttura vetrata che ospitano le macro funzioni principali: Area espositiva, Auditorium, Uffici e Sale riunioni. Il progetto sviluppa l'idea di un organismo architettonico il più possibile energicamente indipendente, in cui è garantito al massimo l'equilibrio tra produzione e consumo d'energia.
(Fonte: ufficio stampa ATS PIACENZA PER EXPO 2015)
L'assessore al Commercio e Marketing territoriale Katia Tarasconi, all'incontro tra le delegazioni italiana e giapponese sul tema dell'Expo 2015 tenutosi ieri a Milano, cui ha partecipato in rappresentanza dell'Amministrazione comunale -
Piacenza, 31 ottobre 2014 -
Esprime soddisfazione, l'assessore al Commercio e Marketing territoriale Katia Tarasconi, per l'incontro tra le delegazioni italiana e giapponese sul tema dell'Expo 2015 tenutosi ieri a Milano, cui ha partecipato in rappresentanza dell'Amministrazione comunale. Insieme a lei anche il presidente della Ats "Piacenza per l'Expo" Silvio Ferrari.
"Mi auguro che gli ottimi rapporti con la delegazione nipponica – commenta l'assessore Tarasconi –possano consentire non solo di puntare sull'incremento di un turismo di qualità per il nostro territorio, ma soprattutto di avviare proficui contatti tra le imprese locali e il mercato giapponese, per favorire una politica economica che punti all'export, valorizzando i prodotti e l'industria piacentina".
Alla riunione, cui hanno preso parte sia la commissaria generale Diana Bracco, sia il suo omologo per la sezione nipponica Tatsuya Kato, ha fatto seguito una tavola rotonda incentrata sulle opportunità di confronto, reciproca conoscenza e collaborazione tra le rappresentanze dei due Paesi. Piacenza è stata convocata come partner istituzionale del Padiglione Italia unitamente alla città di Bolzano, alle regioni Calabria, Marche, Sicilia, Toscana e Umbria, nonché con Assolombarda, UnionCamere e l'Ordine nazionale dei Biologi. Erano presenti, tra gli altri, il direttore delle Relazioni istituzionali e internazionali di Expo 2015 Alberto Mina e il presidente di Jetro (ente semi-governativo giapponese per la promozione degli investimenti e del commercio), Satoshi Miyamoto.
"Incontri come quello odierno – sottolinea l'assessore Tarasconi – sono la dimostrazione concreta delle occasioni di sviluppo che possono scaturire da una partecipazione propositiva e attiva all'Expo. Come ha sottolineato il sindaco Paolo Dosi durante il suo recente viaggio a Tokyo, in previsione della grande mostra che vedrà esposto il Tondo di Botticelli al Bunkamura Museum, le prospettive di rilancio e valorizzazione delle nostre eccellenze paiono, guardando alla platea orientale, particolarmente interessanti. Un ringraziamento, per il costante impegno in tal senso, va in primo luogo all'ambasciatore italiano in Giappone Domenico Giorgi".
(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)
Presentato il progetto che vedrà il territorio reggiano nucleo centrale prima, durante e dopo l'Expo 2015 -
Reggio Emilia, 31 ottobre 2014 - di Federico Bonati -
Il 2015 sarà l'anno dell'Esposizione Universale che si terrà a Milano, dal 1° Maggio al 31 Ottobre, incentrata sul tema "Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita", per la quale sono previsti circa ventidue milioni di persone. Un'occasione da sfruttare per il territorio di Reggio Emilia, pronto a giocare un ruolo di protagonista, forte delle capacità di offrire prodotti e servizi di eccellenza e di una posizione strategica rispetto alla sede dell'Expo.
Con questi presupposti è stato presentato il progetto "EsserEmiliano", nella Sala delle Commissioni della sede della Provincia di Reggio Emilia. Si tratta di un progetto di comunicazione e marketing internazionale mirato a promuovere il mondo imprenditoriale locale e il territorio, creando nuove opportunità di business prima durante e dopo Expo 2015. Un progetto che ha già raccolto illustri adesioni, tra cui la Provincia di Reggio Emilia, il CNA GiovanImprenditori, la Confesercenti, la Confcommercio, la Coldiretti, la CIA e la Confagricoltura.
A fare gli onori di casa è Marcello Mattioli, titolare di Crovi Consulting, capofila nella creazione di "EsserEmiliano": "L'obiettivo del brand è sfruttare la visibilità di Expo 2015 per far conoscere al mondo le eccellenze del territorio reggiano. Il tutto avverrà in maniera innovativa e continuativa, usando un insieme di strumenti sinergici messi a punto per raggiungere diversi pubblici di riferimento, sia italiani che stranieri, con contenuti efficaci e stimolanti".
Autore del logo di "EsserEmiliano" è l'artista reggiano Franco Bonetti che ha rivisitato l'Uomo di Le Corbusier. In esso, le diversi parti del corpo ospiteranno e veicoleranno le imprese e le eccellenze reggiane in base ai rispettivi settori d'azione, senza perdere il valore d'insieme garantito dall'accordo delle singole parti, patrimonio prezioso per il territorio e la sua comunità. La testa riguarda realtà imprenditoriali, educative e culturali, le mani sono il simbolo della laboriosità delle aziende agricole e artigianali, gli occhi sono il canale per la fruizione delle bellezze del territorio nonché del fashion e del design, i piedi rappresentano la concretezza e il progresso dell'industria, la pancia racchiude i sapori e i prodotti enogastronomici locali, il cuori, infine, riguarda le passioni e le caratteristiche umane e sociali del territorio reggiano.
Importantissima è l'azione di comunicazione, spiegata da Elisa Marchi (Lingue e Cultura): "L'obiettivo è comunicare la cultura dell'essere emiliano al mondo intero. Per farlo sarà importante conoscere i nostri interlocutori, la lingua e i canali coi quali comunicare e il contesto della comunicazione, sia esso formale o informale". Le fa eco Sara Salvarani (Sqcuola di Blog): "È importantissimo saper comunicare in maniera social nel mondo di oggi. Ecco perché abbiamo creato l'ashtag #esseremiliano. Partendo dal logo, abbiamo creato altri ashtag, sia in italiano che in inglese, che si focalizzano sulle varie eccellenze territoriali, dal cibo all'industria, dalla moda alla musica, dall'educazione all'artigianato".
Come agisce "EsserEmiliano"?
Attraverso azioni di marketing con piani strategici creati per attività specifiche, attraverso il portale del brand ( www.esseremiliano.com) e attraverso il webmarketing. Il tutto ha un doppio obiettivo, spiega Emiliano Martinelli (Crovi Consulting), ossia maggiori visitatori interessati e più visibilità targettizzata.
Il progetto, però, non riguarda solo il web. Vi sarà anche una rete di services che indicherà a tutti coloro che visiteranno il territorio dove poter mangiare e soggiornare, cosa visitare, come muoversi, come accedere agli eventi di Expo e ai servizi del territorio.
"EsserEmiliano" è aperto sempre a nuove partnership di diverso livello (Gold, Silver e Bronze), messe a punto per garantire a tutti i soggetti, in base alle loro esigenze e risorse, la massima visibilità possibile e l'accesso alle numerose opportunità di crescita a livello internazionale offerte dal progetto.
Conclude l'incontro il Presidente della Provincia di Reggio Emilia, Gianmaria Manghi, che esprime soddisfazione in merito al progetto: "Si tratta di un brand molto felice, con simboli e denominazioni efficaci. Le scelte strutturali di "EsserEmiliano" hanno delle proposte significative, e attraverso di esse le eccellenze del territorio saranno messe in luce anche dopo il termine di Expo 2015".
"EsserEmiliano" è già realtà, una realtà pronta a far sentire la voce delle eccellenze del territorio reggiano. Per essere protagoniste adesso, durante e dopo Expo 2015.
Il padiglione del vino a EXPO2015 che guarda al futuro per emozionare e raccontare storie e prodotti di tutto il comparto. Bari, Napoli, Ancona, Siena, Cuneo e Gorizia le prime tappe del roadshow vinitaly.
A pochi mesi dall'assegnazione al Vinitaly dell'incarico per la realizzazione del padiglione del vino a EXPO MILANO 2015, sulla base del protocollo d'intesta tra il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, il Padiglione Italia e Expo 2015 S.p.A., i vertici del Vinitaly di Veronafiere danno il via al roadshow di presentazione sul territorio del progetto e del listino.
Verona, 15 settembre 2014.
Partirà domani, 16 settembre, da Bari il roadshow che vedrà impegnati i vertici del Vinitaly di Veronafiere nella presentazione del padiglione "VINO – A TASTE OF ITALY" per EXPO 2015. Seguiranno le tappe di Napoli il 17 settembre, Ancona il 18 settembre, Siena il 23 settembre, Cuneo il 25 settembre, Gorizia il 26 settembre.
Luoghi e orari disponibili su http://www.vinitaly.com
Il roadshow è l'occasione per illustrare nel dettaglio a regioni, associazioni, consorzi e a tutti i produttori, il progetto del padiglione concepito per rappresentare e raccontare la storia e i prodotti di tutto il comparto, ambasciatore indiscusso del "Made in Italy" nel mondo.
Un obiettivo quello della "rappresentazione democratica" di tutti gli eccellenti produttori, grandi e piccoli, che contribuiscono alla ricchezza e unicità del nostro sistema che si riflette oltre che nel concept del progetto anche nel listino, pensato per offrire realmente a tutti la possibilità di partecipare ad un evento unico.
Duemila metri quadrati, situati all'incrocio strategico tra cardo e decumano dell'area Expo, sull'arteria centrale che porta verso la Lake Arena; un padiglione indipendente, contiguo all'area della Comunità Europea e proprio di fronte a Palazzo Italia e al padiglione delle Regioni, tutti spazi che insieme ai due blocchi situati al di là del cardo costituiscono lo spazio del Padiglione Italia.
Partendo da un percorso emozionale di scoperta e conoscenza multisensoriale del primo livello, si passerà poi al piano superiore, vero e proprio cuore del padiglione. Il vino italiano troverà qui spazio in tutte le sue innumerevoli storie e sfumature, una vera e propria "Biblioteca del Vino", dove ciascun prodotto rappresenta un titolo con una specifica storia da raccontare, una moltitudine di storie scritte, che i visitatori potranno leggere degustando e conoscendo, per immaginare insieme la storia da scrivere, il futuro. Infine, al terzo livello, gli spazi dedicati agli incontri.
Un padiglione ad alto contenuto tecnologico, pensato in un'ottica di totale sostenibilità poiché ogni singolo elemento sarà riutilizzato.
"Il progetto del Padiglione del Vino all'EXPO è perfettamente in linea con la storica mission di Vinitaly ed è frutto della precisa visione strategica portata avanti negli ultimi anni da Veronafiere, che qui potrà valorizzare la sua esperienza a beneficio del settore e del Paese, arricchendo un evento già unico per natura con la messa a punto di un'azione di promozione e supporto che prenderà vita prima, durante e anche dopo la manifestazione", ha commentato Ettore Riello, Presidente di Veronafiere.
"Avevamo dichiarato che l'obiettivo era quello di dare massima e piena rappresentazione del comparto, della sua storia e identità e delle sue potenzialità, e infatti questo progetto fonda su una filosofia inclusiva e democratica, poiché crediamo fermamente che solo dando spazio all'immensa ricchezza e varietà dei nostri vini si possa realmente rappresentare l'esclusivo valore della produzione italiana", ha dichiarato Giovanni Mantovani, Direttore Generale di Veronafiere.
L'offerta "entry level" per poter posizionare una bottiglia nella prestigiosa e suggestiva area de "La Biblioteca del Vino", al primo piano del Padiglione per un periodo di tre mesi, è infatti di 3.000 euro + IVA (più un primo numero di bottiglie necessarie alle degustazioni), sale a 5.000 euro + IVA per due bottiglie e a 9.000 euro + IVA per 4 bottiglie. In tali tariffe è compresa la presenza dei prodotti nell'enoteca virtuale per la vendita online durante tutta la durata della manifestazione.
Nell'area è stato inoltre previsto un meccanismo di wine dispenser che consente ai produttori di poter considerare una presenza del proprio prodotto senza l'aggravio di costi aggiuntivi di personale, assicurando tuttavia al contempo la massima valorizzazione delle etichette grazie alla presenza di sommelier professionisti in grado di affiancare e guidare il pubblico nella degustazione.
Per i produttori che desiderano essere presenti per tutti i sei mesi dell'EXPO, l'offerta per posizionare una, due o quattro bottiglie è rispettivamente di 4.500, 8.000 e 15.000 euro + IVA.
Altrettanto interessante ed equilibrata l'offerta messa a punto per le grandi realtà (Regioni, Consorzi e grandi produttori) che desiderano o necessitano di ampi spazi dedicati. Per loro nelle aree Diamante e Platino saranno disponibili spazi che verranno completamente allestiti e personalizzati, dotati di banchi multimediali con video e tablet, attraverso i quali sarà possibile arricchire la presentazione della storia dei vini proposti. Inoltre verrà messa a loro disposizione un sala per l'organizzazione di una degustazione a settimana. I vini saranno anche inclusi nell'offerta dell'enoteca virtuale per la vendita online durante tutta la durata della manifestazione. Ad ogni visitatore inoltre sarà offerta la possibilità di avvalersi di una Applicazione Mobile che, grazie al collegamento wireless con le postazioni wine dispenser, sarà in grado di fornire dettagliate informazioni sui vini in degustazione, guidando il visitatore alla scoperta del mondo del vino italiano con la possibilità poi di acquistare direttamente online i vini appena degustati.
Tali spazi, inclusivi di tutti i servizi qui descritti, saranno dotati nell'area Diamante di wine dispenser compatibili per la presenza concomitante di ben 100 bottiglie (per un valore totale di 4.200 euro + IVA a bottiglia per un periodo di tre mesi e di 6.000 euro + IVA a bottiglia per un periodo di sei mesi).
Nell'area Platino saranno invece dotati di wine dispenser compatibili per la presenza concomitante di 72 bottiglie (al costo totale di circa 4.860 euro + IVA a bottiglia per un periodo di tre mesi e di circa 6.940 euro + IVA a bottiglia per un periodo di sei mesi). Nell'offerta di queste aree è inclusa la possibilità di utilizzo della sala degustazione per master class o specifiche presentazioni.
Tutte le offerte prevedono inoltre una gestione flessibile delle bottiglie, consentendo almeno un cambio di etichetta durante il periodo e la presenza di sommelier per l'assistenza alla degustazione dei visitatori.
(Verona Fiere)
Successo di pubblico e di espositori al SANA 2014. Cresce il BIO e con esso il SANA che, insieme a Bologna Fiere, curerà l'area tematica del biologico a EXPO 2015.
Bologna, 9 settembre 2014 –
Crescono i numeri del "BIO" in Italia e di pari passo sono in crescita i numeri del SANA 2014, la kermesse bolognese dedicata al mondo del biologico e della biodiversità, che chiude i battenti proprio oggi.
Inaugurata sabato scorso dal Ministro delle politiche agricole Maurizio Martina, è stato dato l'annuncio che sarà proprio BolognaFiere con SANA a curare all'Expo 2015 l'area tematica del biologica e della biodiversità.
"BolognaFiere avrà la responsabilità di realizzare l'area del biologico e della biodiversità all'Esposizione Universale 2015, dedicata al grande tema "Nutrire il Pianeta" – ha dichiarato il Presidente di BolognaFiere Duccio Campagnoli nel suo intervento al convegno inaugurale di Sana. "Un traguardo che ci riempie di legittima soddisfazione per aver visto riconosciuto il ruolo di BolognaFiere come partner esclusivo di EXPO 2015 per il biologico e la biodiversità. Sarà un appuntamento di straordinaria importanza per tutto il settore di riferimento ed anche per il ruolo di Bologna di Città del Cibo, in chiave innanzi tutto di cultura dell'alimentazione di qualità, sostenibile e sicura".
620 espositori e un incremento del 15% rispetto il 2013, SANA 2014, ha dimostrato di avere le carte in regola per assumere il ruolo affidato nell'ambito dell'esposizione mondiale del 2015. Un incremento considerevole se messo in relazione alla crisi economica che sta travolgendo la maggior parte dei settori economici nazionali e più nello specifico degli eventi eventi fieristici. A sottolineare, ancor più marcatamente, l'importanza della manifestazione bolognese viene dall'apprezzamento internazionale che, in questa circostanza, ha visto aumentare del 40% la presenza di espositori esteri.
L'interesse verso il biologico quindi è in costante crescita e non dal solo punto di vista alimentare. Sta crescendo infatti il numero di soggetti che stanno radicalmente modificando gli stili di vita per adeguarsi a consumi "green" o "ecofriendly" in ogni comparto della propria vita di consumatori. L'alimentazione innanzitutto ma anche la cosmesi, l'attività sportiva, l'arredamento per finire anche alle costruzioni abitative.
Se, fino a pochi anni fa, il consumo di alimenti biologici era strettamente limitato al consumo domestico, negli ultimi anni, stando ai dati dell'Osservatorio SANA curato da Nomisma - su incarico di BolognaFiere e in collaborazione Federbio - sempre maggiore è il consumo fuori dalle mura domestica e il 2% ha dichiarato di consumo frequente fuori dalle mura domestiche.
Nonostante tutto, quindi, per il terzo anno consecutivo cresce in Italia la percentuale di consumatori di alimenti a marchio bio: nel 2014 è salita infatti al 59% sui consumatori totali registrando un netto incremento sia rispetto al 54,5% del 2013 (+ 4,5%) sia rispetto al 53,2% del 2012 (+ 5,8%). Solo il 41% degli italiani, ben al di sotto quindi della metà della popolazione del nostro paese, dichiara di non aver mai acquistato un prodotto bio negli ultimi dodici mesi. Tra chi invece nello stesso periodo ha fatto almeno un acquisto a marchio bio, il 37% dichiara di consumare prodotti bio almeno 1 volta alla settimana, il 22% ogni giorno.
In sintesi il biologico, visti numeri di consumi ma anche di terreni destinati a queste specifiche coltivazioni (+13% di superficie coltivata secondo Coldiretti nel corso del 2013), è una grande opportunità per il nostro Paese. La conferma viene dal Ministro Martina che durante il convegno inaugurale ha sottolineato che "I numeri ci dicono che il biologico è una grande opportunità per l'agricoltura italiana e per tutto il paese - ha aggiunto. Basta vedere cosa è accaduto negli ultimi anni per capire quanto futuro c'è nel settore biologico italiano. Qui c'è una forza straordinaria. Il fatto di poter annunciare la collaborazione tra questa esperienza e Expo Milano 2015 è un ulteriore tassello di quel progetto a cui stiamo dedicando tante energie per raccontare in Expo l'esperienza agroalimentare italiana".
Da quest'anno si sono anche spalancate le porte alle nuove tendenze che vanno a consolidarsi e il SANA si è trasformato nel palcoscenico ideale di NUCE INTERNATIONAL, il salone internazionale per l'industria nutraceutica, cosmeceutica, dei functional food & drinks e degli health ingredients, e di FOOD -ING INTERNATIONAL, evento dedicato agli ingredienti per tutti i settori dell'industria alimentare e delle bevande. Due esposizioni rigorosamente B2B, realizzate in collaborazione con Smartenergy srl.
Al SANA quindi il settore ha dato, ancora una volta, dimostrazione di capacità autorigenerative dimostrando un fermento difficilmente confrontabile con altri.
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I Numeri del BIO in Italia
ABSTRACT INDAGINE OSSERVATORIO SANA 2014
A CURA DI NOMISMA
Non si arresta l'interesse per il bio: la domanda cresce a doppia cifra sia in termini di vendite che di famiglie acquirenti. Tutto ciò a dispetto della crisi economica che non dà tregua e frena drammaticamente i consumi alimentari totali (le vendite al dettaglio segnano un -0,7% in termini tendenziali nei primi 6 mesi 2014).
I prodotti a marchio bio continuano a raccogliere grandi consensi: a rivelare perché è la Consumer Survey1 dell'Osservatorio SANA 2014, curata per il terzo anno consecutivo da Nomisma, su incarico di BolognaFiere e in collaborazione con Federbio. Lo studio realizzato da Nomisma fa il punto sul modello di consumo di prodotti alimentari biologici in Italia, evidenziando motivazioni di acquisto, profilo degli acquirenti bio, nuovi trend.
LA PROPENSIONE AL BIO NEI DIVERSI TARGET E IL NUMERO DI FAMIGLIE ACQUIRENTI
Il tasso di penetrazione, cioè la quota di famiglie che negli ultimi 12 mesi ha acquistato in almeno 1 occasione un prodotto alimentare a marchio bio, sale dal 53% del 2012 al 59%; questo significa che in corso d'anno 6 famiglie italiane su 10 (poco meno di 15 milioni di nuclei familiari) hanno acquistato almeno 1 volta un prodotto biologico.
Cresce il numero di famiglie acquirenti (in soli 2 anni oltre 2 milioni di nuclei familiari in più hanno acquistato bio in almeno una occasione) e aumenta la spesa destinata al Bio (la spesa pro-capite degli italiani è di 39€, solo nel 2011 era pari a 28€; il bio incide sul totale della spesa alimentare per circa il 2%, ma, solo 10 anni fa la quota era di qualche centesimo di punto percentuale).
Diversi sono fattori che incidono sulla propensione all'acquisto di prodotti a marchio biologico: il reddito (il tasso di penetrazione è più alto nelle famiglie con reddito mensile familiare medio-alto - 69%), la presenza di figli in età pre-scolare (69%), un elevato titolo di studio del responsabile degli acquisti alimentari della famiglia (67%). Ma non vi sono solo fattori socio-demografici ad influenzare la propensione al bio ma anche stili di vita: chi fa esercizio fisico/sport (62%), la raccolta differenziata dei rifiuti (61%) ma soprattutto chi è vegetariano o vegano (78%) o, in generale, chi ha disturbi o malattie che impongono grande attenzione alla dieta (68%).
Sul totale delle famiglie acquirenti, il 59% è un frequent user: nel 22% delle famiglie si consuma bio con grande regolarità (quotidianamente o quasi); a tale quota va aggiunta la componente di nuclei familiari dove il consumo bio avviene "almeno 1 volta a settimana" (37%). I prodotti ortofrutticoli freschi si confermano la categoria su cui ricade il maggiore interesse del consumatore italiano: oltre il 70% delle famiglie acquirenti dichiara di aver acquistato frutta e verdura a marchio bio in almeno una occasione negli ultimi 12 mesi. Grande successo riscuotono anche uova (57%), yogurt (50%), olio extra vergine d'oliva (49%), marmellate (45%), miele (35%). Tra gli acquirenti, importante è la penetrazione anche del vino (22%).
CANALE DI ACQUISTO PREVALENTE DI PRODOTTI BIO: GDO VS RETAIL SPECIALIZZATO
Chi acquista bio con più frequenza nella GDO (58% delle famiglie acquirenti di prodotti bio) lo fa più per comodità ("faccio la spesa bio e non bio in un'unica spedizione" - il 44% adduce tale motivazione) che per convenienza (17%). Per chi acquista bio soprattutto nella GDO, le promozioni si confermano un fattore determinante: il 12% entra nel punto vendita con la decisione già presa grazie alla consultazione del volantino promozionale e un ulteriore 28% valuta le offerte promozionali sul bio presenti sugli scaffali. A questo target, si aggiunge un 29% che decide cosa acquistare prima di entrare in iper e super, perché ha abitudini di acquisto di prodotti bio piuttosto consolidate.
Chi preferisce i negozi specializzati per fare la spesa bio lo fa soprattutto per l'assortimento offerto (il 55% indica tale motivazione come prevalente), in termini di ampiezza ("trovo tutte le categorie di prodotti bio che mi interessano" – 27%), di profondità ("trovo tutte le marche dei prodotti bio che mi interessano" - 11%) o su specifiche categorie ("trovo una buona scelta anche nel fresco" – 10%; "trovo anche prodotti bio e naturali non alimentari" – 7%). Tra le altre motivazioni, è rilevante la fiducia che il consumatore ripone nei prodotti offerti dai negozi specializzati in prodotti bio (23%).
TENDENZE 2015
Non vi sono segnali di inversione di tendenza nemmeno per il 2015: le previsioni di spesa per prodotti alimentari a marchio bio sono segnalate in crescita per il 19% degli attuali acquirenti; un ulteriore 70% ritiene che manterrà stabile la spesa. La quota di chi prevede una spesa bio in contrazione (solo l'11% degli attuali acquirenti) sarà probabilmente compensata dalla capacità di attrazione di nuovi consumatori: il 32% di chi oggi non acquista si dichiara propenso alla sperimentazione, soprattutto se le marche dei prodotti preferiti inserissero una linea bio e se fossero in assortimento nei negozi abitualmente frequentati.
QUALI ALTRE OPPORTUNITÀ DI CRESCITA?
Il biologico ha opportunità di crescita anche away from home. L'interesse non si ferma infatti solo al consumo domestico: l'indagine Nomisma-SANA mette in evidenza che il 14,5% degli italiani ha avuto negli ultimi 12 mesi almeno una occasione di consumare un pasto (prima colazione, pasto, cena) presso un locale che offre alimenti biologici. Il 2% degli italiani consuma spesso pasti bio fuori casa, il 9,5% lo ha fatto ogni tanto mentre il 3% ha avuto solo 1 occasione di consumo fuori casa. La possibilità di consumare un pasto sano al di fuori delle mura domestiche è un altro ambito per incentivare la nascita di una nuova offerta mirata per la ristorazione.
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I Numeri del SANA 2014
5 padiglioni dedicati
620 espositori (+15% totale e +40% esteri)
C.A.S.E.A. Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 13 - n° 35 1 settembre 14
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C.A.S.E.A. Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 13 - n° 35 1 settembre 14
1.1 editoriale MeteoTax: il ciclone settembrino
2.1 alimentazione SANA: Alimentazione sportiva e non solo
4.1 crisi Il "Doggy bag" è servito
4.2 expo 2015 Bando per progetti collegati a Expo2015
5.1 Lattiero caseario Crollo generalizzato dei lattiero caseari
6.1 eventi Festival del Prosciutto di Parma
6.2 riconoscimenti Douja d'OR a un vino Piacentino
7.1 vendemmia 2014 Andiamo a vendemmiar ... oppure no.
8.1 Embargo russia Export Russia. Arrivano gli aiuti UE per il Parmigiano Reggiano
Expo, Mipaaf: pubblicato avviso per selezione pubblica nazionale per progetti in campo agroalimentare e pesca
Roma, 08 agosto 2014 --
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che è stato pubblicato l'avviso pubblico per la selezione nazionale di progetti in campo agricolo, alimentare, forestale, della pesca e dell'acquacoltura per Expo 2015. La selezione rientra nel quadro di operazioni di attuazione del protocollo Mipaaf per l'Esposizione Universale di Milano. Il budget complessivo è di 2 milioni di euro.
Le azioni ammissibili sono:
a) attività di ricerche di mercato, per l'ideazione e la progettazione di un prodotto;
b) trasferimento di conoscenze, azioni di informazione ed educazione alimentare;
c) azioni promozionali relative a organizzazione di eventi e pubblicazioni destinate a sensibilizzare il grande pubblico in merito alle tematiche dell'evento Expo 2015;
d) azioni divulgative inerenti attività di ricerca e sviluppo nel settore agricolo, forestale, della pesca e dell'acquacoltura;
e) azioni di divulgazione in tema di sostenibilità sociale ed ambientale, della biodiversità e
della cultura della legalità.
I progetti dovranno prevedere attività che siano coerenti con le finalità di Expo 2015 e non abbiano finalità di lucro. Dovranno essere inoltre proposte da un unico soggetto o da un'aggregazione, anche temporanea, di soggetti, purché la domanda sia sottoscritta dal soggetto capofila.
Le proposte potranno essere presentate dal 1° settembre al 30 settembre 2014, al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali - Direzione Generale della Qualità Agroalimentare e dell'Ippica, tramite posta elettronica certificata (PEC) all'indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Ufficio Stampa MIPAAF
SCARICA IL BANDO DELLA SELEZIONE PUBBLICA
La cooperativa è impegnata in uno dei cantieri per Expo 2015.
Modena 20 agosto 2014 - La cooperativa Batea di Concordia compie 65 anni, essendo stata costituita il 20 agosto 1949. Più che la ricorrenza, la cooperativa festeggia il lavoro che non manca. «A dispetto della crisi dell'edilizia abbiamo un andamento soddisfacente - conferma Leonardo Luppi, presidente della Batea dal 2005 - Lavoriamo prevalentemente con gli enti pubblici (Comuni, Provincia e Aipo) e, nonostante un calo degli appalti, non abbiamo subito flessioni». Aderente a Confcooperative Modena, per 40 anni la Batea – acronimo di "braccianti, agricoli, terrazzieri, edili e affini" - ha svolto la sua attività attorno ai fiumi, prevalentemente Secchia, Panaro e Po. La cooperativa era specializzata, infatti, in lavori fluviali e difesa del suolo, cioè protezione delle arginature, rialzi, ringrossi, movimenti di terra nei bacini ecc. All'inizio degli anni Novanta la Batea ha cominciato a realizzare anche attività infrastrutturali, urbanizzazioni primarie e secondarie, condotte, fognature. Nel 2000 ha ottenuto la certificazione di qualità Iso 9001 per i lavori fluviali e le opere infrastrutturali in genere. Oggi la cooperativa concordiese lavora in tutto il Nord Italia. L'anno scorso Batea ha vinto l'appalto per i lavori di ricostruzione del canale Villoresi, uno dei canali artificiali più lunghi d'Italia. Servirà per approvvigionare di acqua la piastra che ospiterà l'esposizione; si tratta di un'opera imponente che sarà pronta entro la fine dell'anno e che dopo l'Expo sarà utilizzata dai consorzi di bonifica per l'irrigazione. In questo periodo la Batea è impegnata anche a Reggio Emilia nella ristrutturazione della pavimentazione esterna dei padiglioni dell'università che si trovano nell'area dell'ex ospedale psichiatrico S. Lazzaro. La cooperativa, che oggi ha quindici soci, trenta dipendenti e un fatturato annuo di cinque milioni di euro, costruisce anche edilizia privata residenziale e ultimamente si è lanciata nel settore dei rifiuti. «Abbiamo costruito già alcune discariche e ne stiamo ristrutturando un paio per Hera. Di recente, inoltre, – conclude Luppi – sempre da Hera abbiamo acquisito i lavori per la messa in sicurezza e chiusura della discarica di Ravenna»
(Confcooperative Modena)
Si è tenuto con gli esponenti della Repubblica di Serbia il primo degli incontri promossi dalla Camera di Commercio con i Paesi che saranno presenti all'Expo 2015.
Reggio Emilia, 28 maggio 2014 -
"A tanta parte delle nazioni che parteciperanno all'Esposizione universale – sottolinea il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi – abbiamo rivolto l'invito ad incontrare la realtà reggiane, i suoi servizi e le sue imprese". "Il nostro obiettivo – prosegue Landi – è duplice: far conoscere un territorio sicuramente attrattivo e capace di buona ricettività nei mesi in cui si realizzerà Expo 2015, ma anche stabilire subito, laddove possibile, rapporti commerciali e di collaborazione fra le nostre imprese e i Paesi ospiti per tutto ciò che concerne l'organizzazione della loro presenza al grande evento in programma a Milano".
Proprio la Repubblica di Serbia, dunque – è stata la prima nazione ad aderire all'invito camerale, peraltro all'indomani di una catastrofe naturale (con inondazioni in tanta parte della Serbia) che ha provocato gravi danni e tante vittime, ricordate da Landi in apertura dell'incontro che ha avuto per protagonisti il Primo Consigliere per gli Affari Economici dell'Ambasciata della Repubblica di Serbia, Rade Berbakov, e il Console a Milano, nonché vicecommissario della Serbia per Expo 2015, Bojan Stevanovic.
Proprio a loro, Landi ha ricordato che "Reggio Emilia è ai vertici delle classifiche nazionali per esportazioni, qualità della vita e dei servizi socio-educativi e sanitari". "Tutto questo – ha aggiunto il presidente della Camera di Commercio - non è casuale, ma è frutto di una ricerca dell'eccellenza che riguarda la meccatronica quanto le scuole, le iniziative culturali quanto le ceramiche, la formazione quanto la meccanica e l'agroalimentare e così via".
Agli ospiti della Repubblica di Serbia, Landi ha poi lanciato uno specifico invito: "siamo convinti di poter offrire esperienze, servizi e prodotti di grande pregio a chi cercherà uno spazio di qualificata visibilità nell'ambito dell'esposizione universale, progettando, allestendo e gestendo spazi che corrispondano a questo obiettivo, così come siamo convinti di poter offrire un'alta qualità ricettiva e turistica, agevolati anche da quella stazione medio padana della Tav che consente un rapido scambio con la sede di Expo 2015".
All'incontro istituzionale (che si è tenuto nella sede di Palazzo Scaruffi della Camera di Commercio) sono poi seguiti confronti diretti fra gli esponenti della Serbia e quelli di 16 imprese reggiane impegnate in settori che vanno dai servizi turistici ai trasporti, ai servizi, alla progettazione, all'agroalimentare.
(Fonte: ufficio stampa Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)
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