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Domenica, 11 Settembre 2016 12:36

Contro il muro a tutta velocità

L'Italia va bene per il Governo e male per i cittadini e le imprese. Siamo passeggeri coscienti di un'auto lanciata a tutta velocità contro un muro. L'autista, drogato o inebriato dai fumi dell'alcol, ci vuol convincere che non accadrà nulla. La triste storia contemporanea di una splendida nazione che fu.

di Lamberto Colla Parma, 11 settembre 2016.
Economia, lavoro e occupazione sembrano usciti definitivamente dalla agenda di Governo.

Nonostante l'ultimo rapporto Istat abbia fotografato una situazione di crisi preoccupante, Renzi e Padoan si dicono ottimisti e sicuri che il + 0,8% di crescita sarà confermato, come se questo fosse un successo. E, posto che le cose vanno bene, allora ci si concentra sul referendum di ottobre (forse), sulla ridicola questione romana che vede la sindaca Virginia Raggi alle prese con una situazione paradossale, con assessori appena nominati che si scopre essere indagati (l'ultimo è il neo assessore al Bilancio De Dominicis che a sua volta aveva preso il posto del dimissionato Marcello Minenna), da collaboratori che si dimettono o vengono "sacrificati" per ragioni di partito (come i fedelissimi Marra e Romeo).

E i grandi centri di informazione nazionale prontissimi a seguire ogni respiro delle faccende locali (nonostante sia la Capitale resta pur sempre una faccenda locale) a dare risalto alla questione referendaria valorizzando l'acceso dibattito sulla data che non viene svelata piuttosto che la connessione diretta tra risultato della chiamata alle urne e la sopravvivenza del Governo Renzi. Il bollettino meteo/sbarchi e la sfida Clinton - Trump completano gli argomenti della prima pagina dei telegiornali. Qualche flash d'aggiornamento sull'isis e alcune ridicole notizia di costume completano i notiziari.

Una realtà ovattata e fortemente edulcorata è quella che quotidianamente viene offerta alle sempre più alienate menti degli italiani, presi a fare i conti con i centesimi per sbarcare il lunario. Le prospettive di miglioramento non si intravedono e i benefici effetti del Jobs Act sono svaniti appena l'incentivo è stato ridotto. Già nel secondo trimestre del 2016, infatti, stando ai dati del Ministero del Lavoro, le assunzioni sono diminuite del 30% e i licenziamenti sono aumentati del 7,4%.

La conseguenza diretta e immediata è la diminuzione dei consumi (anche alimentari) confermato dal Rapporto Coop 2016, che dimostra come, a parità di rete, le vendite di grocery nella grande distribuzione sono calate del -1,4% e del -2,6% per il discount. Come riportato da "il Sole 24 Ore" "l'erosione dei redditi e del risparmio delle famiglie (dal 2007 a oggi il tasso di risparmio è calato di circa 3 punti percentuali); un tasso di disoccupazione giovanile elevatissimo (al 37,6% e quattro under 35 su cinque ammettono di sentirsi ai margini della società); la ricchezza finanziaria concentrata nel portafoglio degli over 65: 154mila euro contro i 18mila degli under 35."

Insomma è l'ennesima conferma che l'occupazione c'è se c'è lavoro e se c'è lavoro c'è consumo. Un'equazione banale che però non viene presa in considerazione e intanto il sommerso cresce portando l'evasione a 540 miliardi.

Questo è il frutto di una politica economica troppo, se non esclusivamente, sbilanciata verso il salvataggio del sistema bancario e quasi del tutto indifferente a trovare le soluzioni per incentivare lo sviluppo delle piccole e medie imprese,che come effetto immediato avrebbe l'incremento del lavoro e dell'occupazione e una ripresa dei consumi, portando a rinnovamento quel ciclo virtuoso composto da impresa, lavoro, consumi, risparmi e gettito fiscale.

Invece, la misera crescita che potrebbe realizzarsi a fine anno altro non sarebbe che la conseguenza di fattori congiunturali e non il risultato delle politiche interne.

Il prezzo del petrolio è crollato tra i 43 e i 46 $/Barile (WTI) contro i 140€ di due/tre anni fa, lo spred, una volta "eliminato" Berlusconi, è tornato a valori ragionevoli (110-120 contro i 500+ dell'epoca) con gran guadagno sul monte interessi del nostro debito pubblico che, guarda caso, continua invece a macinare record e l'aiuto di Draghi/BCE, avvenuto attraverso le operazione di abbattimento dei tassi di interesse (o%) e il Quantitative Easing (programma di acquisto dei titoli di Stato dei Paesi membri) avrebbero potuto, se combinati con opportune politiche interne, incentivare una ripresa prossima o superiore al 2% come in effetti è accaduto nel resto d'Europa. Senza dover parlare della locomotiva tedesca che segna un tasso di disoccupazione del 6,1% e altre 7.000 disoccupati lo scorso luglio sono passati sul fronte occupazionale, ma la stessa Spagna, nonostante sia senza Governo, ha registrato un forte calo della disoccupazione che ora si attesta al 20%.

Qui invece, il Governo rivendica a sé il merito della ripresina e lascia le cose come stanno.

Poi, sul campo di battaglia, le "morti" si continuano a contare quotidianamente. Negozi e piccole imprese giù a soccombere e le grandi imprese, quando possono, espatriano, come la Fiat che ha traslocato in Olanda anche con le casseforti di famiglia Agnelli (Exor).

Conseguenza di tutto ciò è l'espandersi a macchia d'olio del malaffare che trova sempre più frequentemente accesso anche alle imprese medio piccole insinuandosi con il cancro dell'usura anche nel residuo tessuto manifatturiero del nord, asfissiato dalla stretta creditizia e dalla fiscalità.
E' infatti inquietante che la "Splendida" Parma spicchi per essere la città più cara d'Italia (+0,5% il tasso di inflazione registrato contro la deflazione diffusa nel resto del paese) ma soprattutto per essere prima anche nella speciale classifica stilata da Eurispes, che risulta maggiormente esposta all'infiltrazione dell'usura, seguita da Crotone, Siracusa, Foggia, Trapani, Vibo Valentia e Palermo.

Il primato negativo di Parma, spiega l'Eurispes, può dipendere sia dall'eccezionalità di accadimenti specifici sia, in termini generali, dal perdurare dello stato di sofferenza del tessuto produttivo e sociale locale a partire dall'inizio della crisi nel 2008.

Segnali concreti di un malessere che ormai è impossibile debellare con le cure palliative ma solo attraverso interventi chirurgici.

Dal taglio della spesa pubblica superflua (di Spending Review non si parla più) al taglio delle tasse (vedi Flat Tax), per cui l'Italia figura prima in classifica (64,4%) tra i Paesi UE, sono gli interventi di maggiore priorità che dovrebbero entrare prepotentemente nella agenda degli statisti italiani, sempre che ancora ne siano rimasti.

Lo schianto sul muro è ormai prossimo.

USURA-province

Pubblicato in Politica Emilia

Crescere e si differenzia l'offerta turistica. Andamento in controtendenza, negli ultimi cinque anni, rispetto al totale delle aziende reggiane, con un +10% rispetto al -3,8% complessivo.

Reggio Emilia, 5 settembre 2016

Continua a crescere e a differenziarsi l'offerta turistica che esprime il nostro territorio e, insieme ad essa, aumentano anche le proposte di attività sportive strettamente legate ai luoghi più attrattivi da un punto di vista paesaggistico.
A fare il punto su questo positivo andamento è la Camera di Commercio, protagonista, poche settimane fa, della firma di un patto interistituzionale con il Parco nazionale dell'Appennino tosco-emiliano e l'Unione montana dei Comuni dell'Appennino reggiano, finalizzato proprio a dare slancio allo sviluppo del turismo in montagna.
Le imprese turistiche della provincia di Reggio Emilia presenti nel Registro Imprese al 30 giugno 2016 sono 3.388.
Fra le imprese turistiche - sottolinea l'Ufficio Studi della Camera di Commercio - sono stati considerati, oltre alle attività di alloggio, altri servizi di supporto al turismo, come la ristorazione, le agenzie di viaggio e i tour operator e le attività turistiche relative alla gestione dei parchi di divertimento e degli stabilimenti termali.
Il 92,2% delle imprese turistiche operano nella ristorazione (ristoranti, bar, servizi di catering), con 3.125 aziende presenti; il 4,6%, ossia 157 imprese, sono impegnate in servizi di alloggio (alberghi, alloggi per le vacanze, aree di campeggio), mentre il 2,9% è rappresentato da agenzie di viaggi e tour operator per un totale di 97 aziende. I parchi di divertimento e gli stabilimenti termali, con 9 imprese registrate, rappresentano lo 0,3%.
Oltre alle imprese con sede nella provincia di Reggio Emilia, sono presenti 680 unità locali, rappresentate da sedi secondarie, filiali, succursali, negozi di imprese con sede in altre province, che portano a 4.068 le localizzazioni nel settore turistico.
A fronte di una diminuzione del numero delle imprese reggiane, che in 5 anni e mezzo sono diminuite del 3,8%, il settore turistico, al contrario, ha registrato una crescita superiore al 10%, passando dalle 3.068 aziende registrate della fine del 2011 alle 3.388 di giugno 2016, che rappresentano il 6,1% sul totale imprese nella nostra provincia
In particolare, sono aumentate le aziende del settore della ristorazione con +307 imprese, pari a +10,9%.
Il 29,8% delle imprese turistiche reggiane sono femminili (1.019 a giugno 2016), percentuale leggermente superiore al dato nazionale (29,6%) e inferiore di quasi un punto percentuale a quello dell'Emilia-Romagna (30,7%).
Il grado di femminilizzazione nel settore turistico reggiano evidenzia una particolare vocazione "rosa" del settore, visto che la percentuale di imprese a partecipazione di donne è largamente inferiore (17,5%) all'interno del tessuto imprenditoriale reggiano nel suo complesso.
Reggio Emilia, poi, si colloca al secondo posto, dopo Modena, tra le province dell'Emilia Romagna per quota percentuale di imprese giovanili operanti nel turismo sul totale imprese del settore. La percentuale reggiana, pari al 12,7%, risulta anche più elevata rispetto al dato regionale (11,1%).
Al 30 giugno 2016 le imprese straniere presenti nel settore turistico sono 501, pari al 14,8% sul totale, e collocano il nostro territorio al terzo posto, dopo Bologna e Modena, tra le province emiliano-romagnole per quota percentuale di imprese controllate da stranieri.

imprese turistiche reggio emilia giugno 2016

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

L'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), calcolato nel mese di agosto 2016 registra una variazione pari al -0,2% su base tendenziale e 0,3% su base congiunturale. Dati provvisori.

La dinamica congiunturale

Dati-mese-PC

I dati del mese con riferimento a ciascun capitolo e le variazioni più significative per divisioni di spesa:
1 - Prodotti alimentari e bevande analcoliche La divisione di spesa registra una variazione mensile pari a 0,6%.
Risultano in aumento:
Frutta +5,1% / Acque minerali, bevande analcoliche, succhi di frutta e verdura +0,6% / Zucchero, confetture, miele, cioccolato e dolciumi +0,5% / Vegetali +0,4% / Pesci e prodotti ittici +0,2% /
Latte, formaggi e uova +0,2% / Carni +0,2%
Risultano in diminuzione:
Oli e grassi -0,3% / Caffè, tè e cacao -0,3% / Pane e cereali -0,1%
2 – Bevande alcoliche e tabacchi La Divisione di spesa registra una variazione mensile pari a 0,0%
Risultano in aumento
Birre +0,4%
Risultano in diminuzione
Alcolici -0,3%
3 – Abbigliamento e calzature La Divisione di spesa registra una variazione mensile pari a -0,3%
Risultano in aumento
(nessuno)
Risultano in diminuzione
Scarpe ed altre calzature -1,4% / Indumenti -0,1%
4 – Abitazione, acqua, energia elettrica e combustibili La Divisione di spesa registra una variazione mensile pari a 0,1%
Risultano in aumento
Raccolta acque di scarico +1,6% / Fornitura acqua +1,6% / Altri servizi per l'abitazione n.a.c. +0,2%
Risultano in diminuzione
Gasolio per riscaldamento -3,3%
5 – Mobili, articoli e servizi per la casa La Divisione di spesa registra una variazione mensile pari a -0,2%
Risultano in aumento
Piccoli elettrodomestici +0,2% / Piccoli utensili ed accessori vari +0,1% / Cristalleria, stoviglie e utensili
domestici +0,1% / Beni non durevoli per la casa +0,1%
Risultano in diminuzione
Grandi apparecchi domestici elettrici e non -2,3%
6 – Servizi sanitari e spese per la salute La Divisione di spesa registra una variazione mensile pari a 0,0%
Risultano in aumento
Attrezzature ed apparecchi terapeutici +0,1%
Risultano in diminuzione
Altri prodotti medicali -0,3% / Prodotti farmaceutici -0,1%
7 – Trasporti La Divisione di spesa registra una variazione mensile pari a 1,0%
Risultano in aumento
Trasporto aereo passeggeri +19,7% / Trasporto marittimo e per vie d'acqua interne +16,0% / Trasporto
passeggeri su rotaia +1,0%
Risultano in diminuzione
Carburanti e lubrificanti per mezzi di trasporto privati -1,7% / Biciclette -1,2% / Automobili -0,1%
8 – Comunicazioni La Divisione di spesa ha registrato una variazione mensili pari a -0,1%
Risultano in aumento
(Nessuno)
Risultano in diminuzione
Apparecchi telefonici e telefax -0,1%
9 – Ricreazione, Spettacolo, Cultura La Divisione di spesa ha registrato una variazione mensile pari a 1,1%
Risultano in aumento
Pacchetti vacanza +10,3% / Servizi ricreativi e sportivi +0,9% / Animali domestici e relativi prodotti
+0,5% / Libri +0,2%
Risultano in diminuzione
Supporti di registrazione -9,9% / Giochi, giocattoli e hobby -2,8% / Articoli sportivi, per campeggio e
attività ricreative all'aperto -0,6% / Apparecchi di ricezione, registrazione e riproduzione di suoni e
immagini -0,3% / Apparecchi fotografici e cinematografici e strumenti ottici -0,2% / Apparecchi per il trattamento dell'informazione -0,1%
10 – Istruzione La Divisione di spesa ha registrato una variazione mensile pari a 0,0%
11 – Servizi ricettivi e di ristorazione La Divisione di spesa ha registrato una variazione mensile pari a 0,1%
Risultano in aumento
Servizi di alloggio +0,9%
Risultano in diminuzione
Ristoranti, bar e simili -0,1%
12 – Altri beni e servizi La Divisione di spesa ha registrato un variazione mensile pari a -0,1%
Risultano in aumento
Apparecchi elettrici per la cura della persona +0,2% / Altri servizi finanziari n.a.c. +0,1%
Risultano in diminuzione
Altri apparecchi non elettrici, articoli e prodotti per la cura della persona -0,8%

I dati e i comunicati relativi ai mesi precedenti sono consultabili sul sito:
 http://web2.comune.piacenza.it/commercio-artigianato/osservatorio-prezzi/  

In allegato il documento completo della CCIAA di Piacenza

 

Pubblicato in Economia Piacenza

L'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), calcolato nel mese di agosto 2016 registra una variazione pari al -0,2% su base tendenziale e 0,3% su base congiunturale. Dati provvisori.

La dinamica congiunturale

I dati del mese con riferimento a ciascun capitolo e le variazioni più significative per divisioni di spesa:

Dati-mese-PC

1 - Prodotti alimentari e bevande analcoliche La divisione di spesa registra una variazione mensile pari a 0,6%.

Risultano in aumento:

Frutta +5,1% / Acque minerali, bevande analcoliche, succhi di frutta e verdura +0,6% / Zucchero, confetture, miele, cioccolato e dolciumi +0,5% / Vegetali +0,4% / Pesci e prodotti ittici +0,2% /
Latte, formaggi e uova +0,2% / Carni +0,2%

Risultano in diminuzione:

Oli e grassi -0,3% / Caffè, tè e cacao -0,3% / Pane e cereali -0,1%


2 – Bevande alcoliche e tabacchi La Divisione di spesa registra una variazione mensile pari a 0,0%

Risultano in aumento

Birre +0,4%

Risultano in diminuzione

Alcolici -0,3%

 

3 – Abbigliamento e calzature La Divisione di spesa registra una variazione mensile pari a -0,3%

Risultano in aumento

(nessuno)

Risultano in diminuzione

Scarpe ed altre calzature -1,4% / Indumenti -0,1%

4 – Abitazione, acqua, energia elettrica e combustibili La Divisione di spesa registra una variazione mensile pari a 0,1%

Risultano in aumento
Raccolta acque di scarico +1,6% / Fornitura acqua +1,6% / Altri servizi per l'abitazione n.a.c. +0,2%


Risultano in diminuzione
Gasolio per riscaldamento -3,3%

5 – Mobili, articoli e servizi per la casa La Divisione di spesa registra una variazione mensile pari a -0,2%

Risultano in aumento
Piccoli elettrodomestici +0,2% / Piccoli utensili ed accessori vari +0,1% / Cristalleria, stoviglie e utensili
domestici +0,1% / Beni non durevoli per la casa +0,1%

Risultano in diminuzione
Grandi apparecchi domestici elettrici e non -2,3%

6 – Servizi sanitari e spese per la salute La Divisione di spesa registra una variazione mensile pari a 0,0%

Risultano in aumento
Attrezzature ed apparecchi terapeutici +0,1%


Risultano in diminuzione
Altri prodotti medicali -0,3% / Prodotti farmaceutici -0,1%

7 – Trasporti La Divisione di spesa registra una variazione mensile pari a 1,0%

Risultano in aumento
Trasporto aereo passeggeri +19,7% / Trasporto marittimo e per vie d'acqua interne +16,0% / Trasporto
passeggeri su rotaia +1,0%

Risultano in diminuzione
Carburanti e lubrificanti per mezzi di trasporto privati -1,7% / Biciclette -1,2% / Automobili -0,1%

8 – Comunicazioni La Divisione di spesa ha registrato una variazione mensili pari a -0,1%

Risultano in aumento

(Nessuno)

Risultano in diminuzione
Apparecchi telefonici e telefax -0,1%

9 – Ricreazione, Spettacolo, Cultura La Divisione di spesa ha registrato una variazione mensile pari a 1,1%

Risultano in aumento
Pacchetti vacanza +10,3% / Servizi ricreativi e sportivi +0,9% / Animali domestici e relativi prodotti
+0,5% / Libri +0,2%

Risultano in diminuzione
Supporti di registrazione -9,9% / Giochi, giocattoli e hobby -2,8% / Articoli sportivi, per campeggio e
attività ricreative all'aperto -0,6% / Apparecchi di ricezione, registrazione e riproduzione di suoni e
immagini -0,3% / Apparecchi fotografici e cinematografici e strumenti ottici -0,2% / Apparecchi per
il trattamento dell'informazione -0,1%

10 – Istruzione
La Divisione di spesa ha registrato una variazione mensile pari a 0,0%

11 – Servizi ricettivi e di ristorazione La Divisione di spesa ha registrato una variazione mensile pari a 0,1%

Risultano in aumento
Servizi di alloggio +0,9%

Risultano in diminuzione

 

Ristoranti, bar e simili -0,1%


12 – Altri beni e servizi La Divisione di spesa ha registrato un variazione mensile pari a -0,1%

Risultano in aumento
Apparecchi elettrici per la cura della persona +0,2% / Altri servizi finanziari n.a.c. +0,1%

Risultano in diminuzione
Altri apparecchi non elettrici, articoli e prodotti per la cura della persona -0,8%

I dati e i comunicati relativi ai mesi precedenti sono consultabili sul sito:
http://web2.comune.piacenza.it/commercio-artigianato/osservatorio-prezzi/ 

In allegato il documento completo della CCIAA di Piacenza

 

Pubblicato in Economia Piacenza

Il Servizio Promozione Sociale del Comune di Piacenza comunica l'avvio della nuova misura nazionale di Sostegno per l'inclusione attiva (Sia), che prevede l'erogazione di un contributo alle famiglie in condizioni economiche disagiate nelle quali almeno un componente sia minorenne oppure sia presente un figlio disabile o una donna in stato di gravidanza accertata. La richiesta del beneficio è presentata da un componente del nucleo familiare al Comune mediante la compilazione di un modulo (predisposto dall'Inps) con il quale, oltre a formulare la domanda, si dichiara il possesso di alcuni requisiti necessari per l'accesso al programma, ovvero: Isee inferiore a 3mila euro; valore complessivo di altri trattamenti percepiti inferiore o uguale a 600 euro mensili; assenza di strumenti di sostegno al reddito per disoccupati, e altri. E' importante che il richiedente sia già in possesso di un'attestazione Isee in corso di validità, in quanto la valutazione della domanda terrà conto delle informazioni in essa contenute.

Per godere del beneficio, il nucleo familiare del richiedente dovrà aderire ad un progetto personalizzato che, oltre a prevedere la presa in carico dei Servizi sociali del Comune, consisterà in forme di attivazione sociale e lavorativa. Il progetto verrà costruito insieme al nucleo familiare sulla base di una valutazione globale delle problematiche e dei bisogni e coinvolgerà tutti i componenti, instaurando un patto tra servizi e famiglie quale reciproca assunzione di responsabilità e di impegni. Le attività riguarderanno la ricerca attiva di lavoro, l'adesione a progetti di formazione, la frequenza e l'impegno scolastico, la prevenzione e la tutela della salute, con l'obiettivo di aiutare le famiglie a superare la condizione di povertà e riconquistare gradualmente l'autonomia.

Il beneficio economico, concesso bimestralmente, verrà erogato entro due mesi dalla richiesta attraverso una carta di pagamento elettronica (carta Sia), rilasciata da Poste Italiane, con la quale si potranno pagare le bollette elettriche e del gas presso gli uffici postali, nonché effettuare acquisti in tutti i supermercati, negozi alimentari, farmacie e parafarmacie abilitati al circuito Mastercard (con il diritto a uno sconto del 5% sugli acquisti effettuati nei negozi e nelle farmacie convenzionate, con l'eccezione degli acquisti di farmaci e del pagamento di ticket).

Il beneficio mensile ammonta a 80 euro nel caso in cui il nucleo familiare sia formato da un solo componente, 160 euro per famiglie con due persone, 240 euro per nuclei di tre unità, 320 euro laddove in famiglia vi siano quattro persone e 400 euro per nuclei con 5 o più membri.

I cittadini residenti nel Comune di Piacenza potranno presentare la domanda a partire da venerdì 2 settembre, presso lo sportello InformaFamiglie & Bambini del Comune di Piacenza, nelle seguenti sedi e orari: Centro per le Famiglie di Piacenza, via Marinai d'Italia 42, lunedì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 12, mercoledì orario continuato dalle 9 alle 18, sabato dalle 8.30 alle 12.30 (tel. 0523/492380, fax 0523/492379); Quartiere Roma, via Torricella 7, martedì dalle 9 alle 12 (tel. 0523/385318).

Per entrambe le sedi l'e-mail è Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

Per informazioni sul Sia è possibile contattare anche gli sportelli Informasociale del Comune di Piacenza (via Taverna 39, tel. 0523/492731; via XXIV Maggio 28, tel. 0523/492022 - indirizzo email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ).

Nel 2017, secondo l'analisi dell'Ufficio Studi della Camera di Commercio di Reggio Emilia sugli "Scenari per le economie locali" elaborati da Prometeia, la crescita proseguirà, ma si dovrebbe registrare una leggera battuta d'arresto.

Reggio Emilia, 11 agosto 2016

E' confermato in crescita dell'1,5%, per il 2016, il Pil della provincia di Reggio Emilia. Le previsioni macroeconomiche aggiornate a luglio 2016, infatti, confermano l'andamento ipotizzato dalle elaborazioni del febbraio scorso.
Nel 2017, secondo l'analisi dell'Ufficio Studi della Camera di Commercio di Reggio Emilia sugli "Scenari per le economie locali" elaborati da Prometeia, la crescita proseguirà, ma si dovrebbe registrare una leggera battuta d'arresto, con un incremento del Pil provinciale che non dovrebbe andare oltre l'1,4%.
Per l'anno in corso sono invece riviste al ribasso di circa un punto percentuale, ma comunque in crescita, le previsioni formulate per l'andamento del reddito disponibile delle famiglie che dovrebbero aumentare dell'1,9% per poi migliorare e raggiungere il +2,1% nel 2017. Il clima di fiducia delle famiglie, influenzato dal miglioramento del reddito a disposizione, dovrebbe quindi supportare una ripresa dei consumi.
Anche per l'impiego di lavoro nel processo produttivo, valutato in termini di unità di lavoro e quindi al netto della cassa integrazione guadagni, è confermata una leggera ripresa che dovrebbe attestarsi, per l'anno in corso, al +0,9%. La tendenza dovrebbe mantenersi, ma non accelerare, anche per il 2017, durante il quale le unità di lavoro dovrebbero aumentare sempre dello 0,9%.

scenari economie locali luglio 2016 camera di commercio re

Il trend dell'impiego di lavoro distinto per settore di attività economica mostra, per la provincia di Reggio Emilia nel 2016, una notevole disomogeneità con forti crescite nei servizi (+2,0%) e altrettanto importanti flessioni nell'industria (-2,8%).
Nel corso del 2017 questo andamento così differenziato dovrebbero attenuarsi sensibilmente. Dovrebbero tornare a crescere - e registrare un +1,1% - le unità di lavoro dell'industria. Nel settore dei servizi, che ha risentito in misura minore della crisi negli anni scorsi, l'andamento dovrebbe risultare ancora in crescita (+1,2%), anche se più contenuto rispetto al 2016.
Le conseguenze della lunga crisi che si sono riflesse negativamente sull'impiego di lavoro nelle costruzioni fino al 2015, dovrebbero attenuarsi nell'anno in corso riportando finalmente il dato in territorio positivo. Nel 2016, infatti, con l'avvio della ripresa anche per questo settore, in cui il valore aggiunto dovrebbe crescere del 3,2%, l'impiego di lavoro (in ogni sua forma) dovrebbe finalmente registrare un'inversione di tendenza salendo al +3,4%.
Con il rafforzarsi della ripresa dell'attività, dovrebbe consolidarsi anche la crescita dell'occupazione che, per il 2016, è prevista in crescita dell'1,4%.

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

Editoriale: Stress Test e quello che non ti aspetti. "parmigiano" in crescita. Al via la Campagna Pomodoro alla Mutti. Green Economy. Zucchero, iniziata la campagna. Turismo e FARM RUN. Vino, Ambiente e Ekoclub. Ismea, prezzi agricoli. Promozioni.

SOMMARIO Anno 15 - n° 31 07 agosto 2016 (File pdf scaricabile in allegato)
1.1 editoriale Stress Test e quello che non ti aspetti
3.1 Lattiero Caseario Nuovo segnale positivo per il "Parmigiano". Arretra il latte spot.
4.1 pomodoro Al via la campagna pomodoro Mutti 2016
5.1 Green economy Green Economy. Dalla Regione oltre 245 mln disponibili per i prossimi 3 anni.
5.2 zucchero COPROB: iniziata l'unica produzione di zucchero 100% italiano
6.1 turismo e farm run FARM RUN. I servizi
7.1 cereali Cereali e dintorni. Mercati in altalena
8.1 Farm Run indicazioni FARM RUN. Indicazioni per gli atleti che parteciperanno alla gara il 7 agosto
8.2 vino lambrusco Lambrusco in crisi: le proposte di alcune cooperative modenesi e reggiane
9.1 ambiente Ekoclub, l'intensa attività estiva delle varie sezioni territoriali
10.1 prezzi agricoli Ismea. Vino, tendenze e dinamiche recenti
11.1 promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners

Cibus-31-7ago16-COP

Domenica, 07 Agosto 2016 12:04

Stress Test e quello che non ti aspetti

Le borse sempre più padrone del mondo. Il loro efficace linguaggio e la capacità di osservare e reagire "fuori dagli schemi". L'intelligenza artificiale sta prendendo il sopravvento dell'umanità?

di Lamberto Colla Parma, 07 agosto 2016.
Il tanto agognato quanto temuto "Stress Test", ovvero il meccanismo con il quale viene verificata la solidità di una banca, ha dato un risultato particolarmente, quanto inaspettatamente, favorevole alla maggior parte delle banche italiane. Quattro su cinque Istituti di Credito italiani si sono piazzati ai vertici della classifica europea, dove in vetta addirittura fa bella mostra Intesa San Paolo, mentre Monte dei Paschi di Siena (MPS) è risultata, come era atteso, la peggiore di tutte.

Con un po' di sorpresa, seppure da diverso tempo si conoscesse il non perfetto stato di salute delle corazzate bancarie tedesche, nonostante gli sforzi della Merkel per celarne le magagne, i test hanno messo in evidenza che le più grandi banche teutoniche, Deutsche Bank e Commerzbank, sono entrate nella top 12 degli istituti più deboli.

Da questa fotografia dello stato di salute del sistema bancario europeo ci si sarebbe attesa una risposta delle borse di un certo tono; premi consistenti al "sistema Italia" e un segnale di preoccupazione verso quello il "sistema bancario" Germania.

Invece, nella prima giornata utile, la borsa ha stroncato tutti i titoli bancari, compresi i più solidi, e premiato il MPS sulla base di una "promessa" di risanamento che vedrebbe coinvolti la Cassa Deposito e Prestiti (Ministero del Tesoro) e un probabile impegno da parte di alcune casse previdenziali dei professionisti (accordo non ancora raggiunto e, correttamente, contrastato dai Federconsumatori e Adusbef).

Insomma, proprio quello che non ti aspetti!
Di fatto, la Borsa ha ragionato "fuori dagli schemi". Non ha creduto a tanta solidità delle banche e ha risposto con un commento positivo alla proposta di risanamento di MPS (+0,5% il giorno seguente il test e la promessa) per poi riallinerala alle altre banche nei giorni che sono seguiti, quasi a voler dire "di porre attenzione alle garanzie da mettere in gioco" (vedi casse previdenziali), riallineando MPS a tutti gli altri titoli bancari.

Una sorta di linguaggio, peraltro facilmente interpretabile anche ai più profani, quello che le borse stanno utilizzando per "convincere" gli Stati a seguire ben precisi indirizzi. Messaggi di minaccia che, quando si sono tradotti in promesse, hanno fatto veramente male ai Governi e ai loro sudditi (leggi Berlusconi Premier e lo spread alle stelle).

Quello che sconcerta è la fenomenale capacità di reazione delle borse. Immensi volumi di titoli compravenduti in poche ore da EST a Ovest del pianeta a dimostrazione che la regia delle operazioni è in mano a pochissimi soggetti. Poche persone fisiche, possessori di immensi patrimoni personali, con la disponibilità di gestire quell'immensità di "carta straccia" di derivati e altri prodotti finanziari complessi. Una immensa massa di titoli che non rappresentano la realtà dell'economia ma la influenzano senza possedere un valore reale. Basti pensare che il totale dei debiti che circolano sulla base di pezzi di carta, al mondo, è pari a oltre 50 volte il valore reale, dato dal prodotto interno lordo mondiale.

In Conclusione le borse, quindi i pochi che le governano, i cui indici quotidianamente attraggono quanto o forse più delle previsioni meteo, con sempre maggiore frequenza e autorità danno indicazioni e suggerimenti, in perfetto stile mafioso, sgrammaticato ma assolutamente efficace, agli Stati stessi (USA compresi) "suggerendo" loro le politiche da attuare. Pena, la ritorsione finanziaria e il conseguente spargimento di lacrime e sangue.

Pubblicato in Politica Emilia

Energia. Oltre 245 mln di euro nei prossimi tre anni per green economy, risparmio energetico, ricerca e fonti rinnovabili. Bonaccini: "Una svolta, scelta energetica sostenibile per una miglior qualità della vita e come opportunità di crescita e sviluppo"

Approvato dalla Giunta il nuovo piano energetico regionale e il piano triennale che delinea gli scenari fino al 2030: al 2020, -20% emissioni climalteranti,+20% fonti rinnovabili, +20% efficienza energetica. Ora 60 giorni per le osservazioni. Il documento on line sul sito 'ER Energia'. L'assessore Costi: "Obiettivi importanti e ambiziosi"


Bologna - Oltre 245 milioni di euro nei prossimi tre anni destinati alle nuove strategie energetiche dell'Emilia-Romagna, tra risorse europee, regionali e nazionali.
Investimenti dedicati allo sviluppo di energie rinnovabili, al risparmio energetico, ai trasporti, alla formazione, alla ricerca e all'innovazione, al rafforzamento dell'economia verde.
E' il nuovo piano energetico regionale, approvato dalla Giunta e disponibile da oggi sul sito 'ER Energia' - all'indirizzo http://bit.ly/2ayBmC4  - per le osservazioni possibili nei prossimi 60 giorni.

"Puntiamo a una vera e propria svolta anche in campo energetico- afferma Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna-. La nostra regione è stata una delle prime, pochi anni fa, a dotarsi di un piano energetico regionale e oggi rilanciamo quella scelta con obiettivi di sostenibilità, energia verde e green economy che guardano al 2030. Abbiamo bisogno di migliorare la qualità della vita anche attraverso interventi che incidano sul risparmio energetico e sulla riduzione delle emissioni, per questo il tema energetico è trasversale a tutti i Piani che la Regione sta mettendo in atto per le imprese, i trasporti, l'agricoltura, la gestione dei rifiuti, l'innovazione. Una scelta energetica sostenibile è anche una grande opportunità di crescita dell'occupazione e quindi un'ulteriore spinta alla nostra economia".


"Il piano indica obiettivi importanti e ambiziosi in termini di riduzione delle emissioni e di risparmio energetico- spiega Palma Costi, assessore alle Attività produttive e Piano energetico- ma la nostra regione è in grado di centrarli perché abbiamo una società e un tessuto economico molto reattivi, che in questi ultimi dieci anni hanno dimostrato di saper innovare e raccogliere le sfide sui temi energetici e ambientali".


L'approvazione del documento segue un percorso partecipato, aperto alla società regionale e dedicato alla stesura del nuovo Piano, avviato dopo gli stati generali del 27 novembre scorso. Un percorso che ha visto la realizzazione di 9 convegni e 4 workshop tecnici con la presenza di portatori di interesse, cittadini, enti, associazioni, parti sociali.

Il documento fissa la strategia e gli obiettivi della Regione Emilia-Romagna per clima e energia fino al 2030 ed è affiancato dal Piano triennale di attuazione 2017-2019 finanziato con risorse pari a 245,1 milioni di euro complessivi: 104,4 dal programma Por Fesr; 27,4 dal Psr Feasr e 113,3 da ulteriori risorse della Regione.

Il Piano fa propri gli obiettivi europei al 2020, 2030 e 2050 in materia di clima ed energia come fondamentale fattore di sviluppo della società regionale.

In particolare, tali obiettivi sono la riduzione delle emissioni climalteranti del 20% al 2020 e del 40% al 2030 rispetto ai livelli del 1990; l'incremento al 20% al 2020 e al 27% al 2030 della quota di copertura dei consumi attraverso l'impiego di fonti rinnovabili, l'incremento dell'efficienza energetica al 20% al 2020 e al 27% al 2030.

Trasporti, elettrico e termico, con le loro ricadute sull'intero tessuto regionale, sono i tre settori sui quali si concentreranno gli interventi per raggiungere gli obiettivi fissati dall'Unione europea e recepiti dal Piano./BB

ER-GreenEconomy-Tabella-risorse

(fonte Regione Emilia Romagna)

Non c'é più religione. Cereali, mercati confusi. Rimbalzo del Parmigiano Reggiano. Caccia e apicoltura. Farm Run tra turismo e sport. Alessandro Bezzi, ecco come vuole cambiare il consorzio del parmigiano reggiano. Parco Eolico, Cantarelli interviene su quello abruzzese. Costi dei mezzi agricoli.

SOMMARIO Anno 15 - n° 30 31 luglio 2016
1.1 editoriale Non c'é più religione
2.1 Cereali Cereali e dintorni. Mercato ancora volatile e confuso.
3.1 Lattiero Caseario Leggero rimbalzo per il Parmigiano Reggiano
4.1 pomodoro OI Pomodoro: bio +42% rispetto 2015
4.2 montagna 2000 Montagna 2000 presenta i risultati al 30 giugno 2016
5.1 caccia Caccia. Parere favorevole in commissione a modifiche del calendario venatorio 2016/17
5.2 apicoltura Agricoltura. Apicoltura, approvato il programma triennale da 2 milioni
6.1 turismo e farm run FARM RUN. I servizi di accoglienza e ristoro per una gara originale e un soggiorno da ... ricordare.
7.1 cereali Cereali e dintorni. Mercati volatili e difficilmente interpretabili
8.1 ambiente energia Parco eolico. Cantarelli: un tributo non solo estetico alla necessità di produrre energia pulita.
8.2 birra e farm run Una valanga di schiuma sulla Farm Run 2016 a Noceto
9.1 parmigiano reggiano Parmigiano Reggiano, il nuovo presidente del Consorzio e i progetti in cantiere.
10.1 prezzi agricoli Ismea, costi di produzione stabilmente bassi a giugno
11.1 promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners

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