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Si parte il 15 ottobre, con una rassegna di tre prestigiose orchestre tedesche, in occasione dei 150 anni della rappresentazione del "Tristano e Isotta" di Wagner. In cartellone anche gli spettacoli di wikiclassica, la musica spiegata da chi suona, e MusicaSuMisura, la rassegna rivolta a bambini e ragazzi. E di potrà anche acquistare un biglietto e lasciarlo a disposizione di un giovane dai 19 ai 27 anni. -

Modena, 10 settembre 2015 - Di Manuela Fiorini – foto in fondo alla pagina di Claudio Vincenzi -

Siete appassionati di musica classica e desiderate condividere questa passione con un giovane? Potete farlo acquistando un biglietto per uno degli spettacoli della Stagione Concertistica 2015-2016 del Teatro Comunale Luciano Pavarotti di Modena e lasciarlo a disposizione di un ragazzo o ragazza dai 19 ai 27 anni. E' questa la novità che la Fondazione Teatro Comunale vuole sperimentare per invitare i giovani a frequentare e a scoprire gli appuntamenti in cartellone, sul modello della consuetudine napoletana del "caffè sospeso". I biglietti "sospesi" hanno un costo che varia da 5,50 a 13 euro, a seconda degli spettacoli, e la loro disponibilità sarà segnalata presso la biglietteria del teatro il giorno stesso dello spettacolo, in modo che un giovane possa farne richiesta e usufruirne.

La stagione concertistica 2015-2016 si concentra sui capolavori del grande repertorio sinfonico. Si comincia il 15 ottobre, con la Nordwestdeutsche Philarmonie, che inaugura una rassegna dedicata alla musica tedesca, in occasione dei 150 anni della prima rappresentazione del Tristano e Isotta di Wagner. Il secondo appuntamento, il 25 ottobre, è con la Württembergische Philarmonie mentre, il 17 novembre, è la volta dell' l'Orchestra Sinfonica di Münster. I tre concerti prevedono la presenza di altrettanti solisti di fama, come il pianista russo Alexei Volodin, il pianista Melvyn Tan e la violinista Isabelle van Keulen. Il duo Yves Savary – Pierpaolo Maurizzi esplorerà, il 19 dicembre, il repertorio per violoncello e pianoforte in un percorso storico musicale da Beethoven a Debussy e Šostakovič. Fuori abbonamento, sabato 23 gennaio, è in programma il Concerto della memoria e del dialogo, in memoria delle vittime della Shoah, con la direzione artistica di Claudio Rastelli degli Amici della Musica, che prevede letture in lingue diverse accompagnate dalla musica, in un'ottica di ascolto e dialogo tra le diverse culture. Il 22 febbraio, è la volta dei Virtuosi Italiani presenta la Sinfonia di Schubert e il Concerto per clarinetto K622 di Mozart, eseguita da Alessandro Carbonare, attuale primo clarinetto dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Gli ultimi due appuntamenti della stagione, fuori abbonamento, sono, il 10 aprile, l'Oedipus Rex di Stravinsky eseguita dall'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, diretta da Juraj Valčuha, con la partecipazione del Coro Filarmonico di Brno e con la voce narrante di Toni Servillo. La stagione si conclude, il 27 maggio, con la Filarmonica Toscanini, che propone un programma di musica americana, interpretata da Wayne Marshall e con la partecipazione di Anna-Jane Casey, cantante inglese di musica e cabaret.

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Terza edizione di wikiclassica.mo

Sono quattro, invece, gli spettacoli in cartellone per la terza edizione di wikiclassica.mo, la rassegna dedicata alla conoscenza, divulgazione e ascolto della musica classica attraverso il racconto e la partecipazione attiva dei musicisti. Il primo appuntamento, il 29 novembre, è con l'Ensemble d'Archi della Filarmonica Gioachino Rossini, che propone musiche di Mozart, Barber, Finzi e Piazzolla e prevede la presenza di Stefano Rava all'oboe. Secondo appuntamento, il 20 dicembre, con l'Orchestra senza Spine e I giocattoli di Wolfgang, ispirato al piccolo Mozart con la partecipazione del soprano Joo Cho e di Quirino Principe (voce recitante). Il musicologo Piero Rattalino e il pianista Ilia Kim rendono omaggio, il 10 gennaio, ad Aleksandr Skrjabin nel centenario della morte. Ultimo appuntamento, il 24 gennaio, con il Quartetto Mirus, con la partecipazione di Maria Perrotta al pianoforte.

La rassegna MusicaSuMisura

Come ogni anno, la Fondazione Teatro Comunale di Modena propone anche un calendario di spettacoli rivolto alle famiglie e agli studenti. La rassegna MusicaSuMisura, si apre, il 26 novembre, con Vittime del Silenzio di Antonio Cannistrà, rivolto ai ragazzi dai 12 ai 18 anni. Il tema è quello delicato e attuale della violenza contro le donne. Secondo appuntamento, il 16 dicembre, con Butterfly, un adattamento della celebre opera di Puccini pensata per bambini dai 5 ai 10 anni, per parlare del confronti tra mondi e culture differenti e distanti. Il 20 gennaio, è la volta di T Come Turandot, una favola musicale ispirata al capolavoro pucciniano, pensato per la fascia di età 3-6 anni. Il 6 aprile, va in scena Il piccolo spazzacamino di Britten, opera presentata per la prima volta nel 1949 e destinato a diventare un classico del teatro per ragazzi. Ultimo appuntamento, il 6 aprile, con Il cavaliere inesistente, tratto dal romanzo di Italo Calvino.

BOX: Fino al 1° novembre si può visitare la mostra dedicata a Luciano Pavarotti

Luciano Pavarotti e il suo teatro è il titolo della mostra che ripercorre, attraverso immagini e cimeli il rapporto tra il grande tenore e la sua città. Si può visitare, fino al 1° novembre, presso il Teatro Comunale di Modena, grazie a visite guidate in programma venerdì, sabato e domenica alle ore 11, 12, 16 e 17. Gruppi di almeno 10 persone da lunedì a giovedì su prenotazione. Ingresso € 5.

INFO

Abbonamenti e biglietti Stagione Concertistica 2015-2016
In vendita da sabato 12 a venerdì 25 settembre
Biglietteria del Teatro Comunale, Corso Canalgrande 85
Tel 059/2033010, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 
Biglietti on line su www.teatrocomunalemodena.it e www.vivaticket.it 

Biglietti wikiclassica
In vendita dal 20 ottobre
Intero € 10, fino a 27 anni ridotto € 5, dai 65 anni ridotto € 7

Pubblicato in Cronaca Modena

Presso la Casa del Giovane Verdi a Busseto la conclusione della mostra della pittrice fidentina Ivana Bianchi è stata festeggiata con la donazione al Comune di un importante ritratto di Giuseppe Verdi in digitale. -

Parma, 9 settembre 2015 -

Le iniziative culturali che si stanno susseguendo in quella che fu la dimora giovanile di Giuseppe Verdi in Via Piroli, a Busseto lo scorso fine settimana hanno regalato agli appassionati della cultura verdiana e non, altre due chicche: la conclusione della mostra della pittrice fidentina Ivana Bianchi è stata festeggiata con la donazione al Comune di Busseto di un importante ritratto di Giuseppe Verdi in digitale, in origine destinato alla Casa della Cultura. La cerimonia di consegna si è svolta alla presenza del Sindaco Maria Giovanna Gambazza e dell'Assessore alla cultura il M° Dino Rizzo, noto studioso di musicologia nella Casa in cui il Cigno di Busseto visse dai 10 ai 18 anni. A fare gli onori di casa Anna Sichel, che ha messo gratuitamente a disposizione della cultura questo ritrovato luogo verdiano e con lei la ricercatrice Meri Rizzi autrice di "Il Giovane Giuseppe Verdi".

Il week end culturale della Casa del Giovane Verdi è stato coronato anche da un singolare quanto suggestivo concerto del flautista Mauro Uselli noto anche come "Il poeta del flauto", arrivato a Busseto direttamente da Londra, dove è stato recentemente premiato dalla prestigiosa "British Music Art Community". Uselli ha suonato arie verdiane dal balconcino della dimora che fu del Maestro, con il pubblico in strada incantato dalle note che provenivano dal luogo in cui il Cigno di Busseto imparò a suonare. Uselli ha concluso il concerto con la interpretazione de "La Forza del destino" che ha commosso i presenti. Alla serata ha presenziato anche Vincent de Muro dell' "Italy Opera History and Musicologist".

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Pubblicato in Cultura Parma

Inaugura domenica 13 settembre alla Reggia di Colorno (PR) la mostra collettiva itinerante "Arte... immaginazione o immaginario". -

Parma, 12 settembre 2015 -

E' giunta al terzo e ultimo step "Arte... immaginazione o immaginario", la mostra collettiva itinerante allestita nei mesi scorsi prima a Villa Soragna di Collecchio e poi al Castello di Torrechiara.
L'ultimo appuntamento è in un contesto altrettanto prestigioso come la Reggia Ducale di Colorno, che nell'appartamento del Principe ospiterà le opere dei ventuno artisti contemporanei (Fausto Beretti, Paolo Bottioni, Mauro Buzzi, Mariangela Canforini, Danilo Cassano, Claudio Cesari, Nicla Ferrari, Omar Galliani, Raimonda Guida, Daniela Leghissa, Claudio Lucchetti, Tiziano Marcheselli, Daniela Monica, Giovanni Ortolani, Elisabetta Poli, Silvana Randazzo, Fabrizio Sabini, Giovanna Scapinelli, Gian Luca Torelli, Mariagiulia Ubaldi, Vincenzo Vernizzi), nelle cui creazioni si rivivono i temi dell'immaginazione e dell'immaginario in modo trasversale.
Queste tematiche sono già presenti all'epoca di Platone e Aristotele, ma sono ancora attuali e vengono reinterpretate in chiave moderna e rispondono alle esigenze di libertà del pensiero creativo, ma anche all'evocazione di antichi miti e visioni condivise, che stanno alla base del linguaggio interpretativo e delle identità culturali che ci contraddistinguono.

L'inaugurazione si terrà domani, domenica 13 settembre 2015 alle ore 11.00 alla presenza dell'Onorevole Giuseppe Romanini, che ha sostenuto fin da subito questo ambizioso progetto, e del Sindaco di Colorno Michela Canova.
Saranno esposte complessivamente oltre sessanta creazioni, tra sculture e pitture, a cui si aggiunge il grande libro di opere su tela di Mauro Buzzi dedicato alla Cappella Sistina, reinterpretata in chiave allegorica.
Il progetto artistico, curato da Mauro Buzzi, Claudio Cesari e dal critico d'arte Marzio Dall'Acqua, è stato promosso dai Comuni di Collecchio, Colorno e Langhirano, patrocinato dal MIBACT – Ministero dei Beni Ambientali, Culturali e del Turismo, Polo Museale Regionale dell'Emilia Romagna - e dalla Provincia di Parma.
Alla mostra è abbinato un catalogo generale di oltre duecento pagine particolarmente apprezzato nei precedenti due appuntamenti, che contiene oltre alle opere esposte, le poesie di Miranda Amoretti Cesari, Paolo Tinti, Mariagiulia Ubaldi e Alessandra Vignoli e le fotografie di Luigi Briselli.

L'esposizione, ad ingresso libero, è visitabile fino al 4 ottobre 2015, tutti i giorni escluso il lunedì, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00.

Pubblicato in Dove andiamo? Parma

In scena solamente il corpo-voce di Barbara Voghera, attrice sensibile che dal 1999 è protagonista di tutte le stesure dell'Hamlet shakespeariano realizzate da Lenz. Lo spettacolo sarà allestito in edifici storici e monumentali in provincia di Parma: a Collecchio, Zibello e Sala Baganza. Primo doppio appuntamento giovedì 10 settembre. -

Parma, 8 settembre 2015 -

Summa di una lunga e profonda esperienza artistica con gli attori sensibili, le molteplici riscritture sceniche dell'Hamlet sono diventate un luogo poetico fondamentale nella ricerca teatrale di Lenz Fondazione. Dopo gli allestimenti alla Rocca dei Rossi di San Secondo, alla Reggia di Colorno, al Teatro Farnese e al Palazzo Ducale di Parma, l'Hamlet di Lenz ha preso un'ulteriore forma scenica trasponendo la monumentalità artistica dell'opera in una sintesi di potente densità emozionale, anche grazie alle musiche create ad hoc da Andrea Azzali.

«In questo Hamlet Solo si esplicita un dispositivo drammatico che rivela la natura orfana di Amleto, la sua inevitabile e assoluta solitudine scenica ed esistenziale. In un attraversamento senza respiro del testo l'attrice Barbara Voghera implode dentro gli altri personaggi, unico strumento 'vivo' di una partitura visiva di spettri. I dialoghi con Orazio, la Regina, il Fantasma del Padre, Guild and Rose, gli Attori, I Becchini, Re Claudio vengono inflessi nell'unico duello eroico possibile, quello dell'attore con se stesso», suggeriscono gli autori Maria Federica Maestri e Francesco Pititto.

Hamlet Solo nelle prossime settimane attraverserà alcuni luoghi suggestivi della provincia di Parma.

Giovedì 10 settembre, con doppia replica alle ore 18.30 e alle 21, sarà ospitato a Collecchio nelle sale di Villa Soragna, un suggestivo edificio ottocentesco posto sulla collina adiacente il nucleo storico del paese all'interno del Parco Nevicati, in Via Valle 2.

Venerdì 25 settembre alle ore 21 Hamlet Solo sarà allestito a Zibello al Teatro Pallavicino in Piazza Garibaldi, un pregiato esempio di architettura teatrale a palchetti ottocentesca, custodito all'interno dell'omonimo Palazzo storico.
Infine lo spettacolo, inserito nella programmazione della XX edizione del Festival Natura Dèi Teatri, domenica 29 novembre alle ore 18 approderà a Sala Baganza all'interno della Rocca Sanvitale in Piazza Gramsci 1: una fortezza che domina la piazza del paese, i cui spazi sono stati abitati dal XIII secolo dalla famiglia Sanvitale e dal XVII dai Farnese, a cui si devono gli affreschi allegorici e mitologici di Sebastiano Galeotti.

Occasioni imperdibili per incontrare un piccolo capolavoro.
Per informazioni e prenotazioni: 0521.270141, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., www.lenzfondazione.it

Pubblicato in Dove andiamo? Parma

Con Spotlight, film di Tom McCarthy con Mark Ruffalo e Black Mass di Scott Cooper, con Johnny Depp, si racconta il lato oscuro di Boston, quello fatto di abusi su minori da parte di preti pedofili e quello dei gangster degli anni '70. -

Parma, 7 settembre 2015 - foto e testo di F.P. - tutte le foto in fondo alla pagina -

C'è una sola parola che può riassumere al meglio la seconda e la terza giornata della 72° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica: Boston.
La città del Massachusetts è lo sfondo di due film fuori concorso presentati in anteprima mondiale alla stampa: Spotlight e Balck Mass.
Due pellicole basate su storie vere che raccontano dell'altra faccia di Boston negli ultimi trent'anni: la città in cui il cittadino non può trovare vera giustizia a causa dei poteri forti che si annidano nel profondo del tessuto sociale.

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Spotlight

Thomas McCarthy è alla regia della pellicola che descrive una delle notizie che ha fatto più scalpore in assoluto nella storia del giornalismo d'inchiesta: la scoperta, da parte del reparto investigativo "spotlight" del Boston Globe, di abusi su minori da preti appartenenti alla diocesi di Boston e il sistematico insabbiamento da parte della Chiesa.
La storia viene raccontata esattamente come si è svolta, dai primi fatti segnalati nei primi anni settanta, fino al lancio della "bomba mediatica" nei primi giorni del 2002.
Un percorso tortuoso, narrato come solo la vecchia Hollywood sa fare, fatto di coraggio e di giornalismo d'altri tempi, ostacolato dalla fortissima influenza che la comunità Cattolica esercita nella città di Boston.
I personaggi di questo film sono magistralmente interpretati da un cast d'eccezione: Mark Ruffalo, Stanley Tucci, Michael Keaton, Rachel McAdams, Liev Schreiber e John Slattery.

Black Mass

Scott Cooper dirige questo film, tratto da una storia vera, che sembra rubato dalla scrivania di Scorsese: in una Boston anni '70, il Gangster James "whitey" Bulgar (Johnny Depp) stringe un accordo con il suo amico d'infanzia, ora agente FBI, Jonh Connolly per sgominare l'egemonia della mafia italiana nella città di Boston. Il risultato: Bulgar diventa collaboratore fornendo informazioni di pochissimo conto ottenendo in cambio l'immunità da parte dei FBI, così trasformandosi a colpi di pistola e mitragliatore nel gangster più potente di Boston.
Il Cast Hollywoodiano è di tutto rispetto e intorno a Johnny Depp gravitano Joel Edgerton, Benedict Cumberbatch, Dakota Johnson, Kevin Bacon, Sienna Miller.

Pubblicato in Cultura Emilia

In una Piazza Grande gremita, la sua città ha ricordato il grande tenore, nell'ottavo anniversario della scomparsa. Lo spettacolo, condotto da Simona Ventura, ha visto la partecipazione di Massimo Ranieri, del tenore Vittorio Grigolo e di alcuni giovani cantanti lirici scoperti dal Maestro. Tanta emozione anche durante la proiezioni dei video con immagini e ricordi della sua vita personale ed artistica. -

Modena, 7 settembre 2015 - di Manuela Fiorini - Foto di Claudio Vincenzi - tutta la galleria immagini in fondo alla pagina -

Con Modena, Luciano Pavarotti aveva un legame speciale. Qui, era nato e qui c'erano la sua famiglia e i suoi amici più cari, qui amava tornare dopo avere girato il mondo e calcato i palcoscenici più prestigiosi. Ai tempi del Pavarotti & Friends è riuscito a portare all'ombra della Ghirlandina le più grandi personalità della musica mondiale, dimostrando che lirica e Pop possono condividere lo stesso palcoscenico e appassionare un pubblico trasversale. Nell' ottavo anniversario della sua scomparsa, Modena ha voluto ricordare il Maestro con lo spettacolo tributo "Col sole in fronte", una grande festa a ingresso gratuito, a cui sono stati invitati tutti i modenesi che, fin dalle prime ore del pomeriggio, si sono messi in fila per accedere alla grande platea di Piazza Grande.

L'evento, promosso dalla Fondazione Luciano Pavarotti e dal Comune di Modena, si è aperto con il Prelude della Carmen, magistralmente eseguito dall'Orchestra dell'Opera Italiana, diretta da Paolo Andreoli.
Simona Ventura, amica di Luciano Pavarotti fin dai tempi del Pavarotti & Friends, ha ricordato quanto il Maestro fosse un talent scout e quanto amasse i giovani. Proprio alcuni talenti scoperti da Pavarotti, i tenori Matteo Desole, Alessandro Scotto di Luzio e Jenish Ysmanov, il baritono Biagio Pizzuti e il soprano Elisa Balbo, sono stati tra i protagonisti della serata, intonando arie come Chi è più felice di me, Là ci darem la mano, 'O surdato 'nnamurato.

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E' stata poi la volta di Vittorio Grigolo, classe 1977, enfant prodige della lirica, che con il Maestro Pavarotti ha condiviso il palcoscenico a tredici anni, interpretando il pastorello nella Tosca al Teatro dell'Opera di Roma. La sua voce chiara e potente scalda il pubblico con Voglio vivere così, una canzone particolarmente cara a Pavarotti.
Momenti di emozione durante la proiezione di alcuni filmati dove un giovane Luciano Pavarotti si esibisce insieme al padre Fernando, altri che mostrano momenti quotidiani, durante le prove degli spettacoli, oppure interviste dove il Maestro dimostra tutta la sua genuinità e umanità. Proprio questa è la caratteristica che di lui è rimasta più impressa nella gente comune e nei tanti amici artisti, come Bono Vox, Josè Carreras, Montserrat Caballé, che hanno voluto ricordarlo con messaggi di affetto e aneddoti.

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Massimo Ranieri, altro grande ospite della serata, ricorda il primo incontro con il Maestro Pavarotti, negli anni Novanta, ed emozione con alcuni dei suoi grandi successi, come Erba di casa mia, Rose Rosse, Perdere l'amore e alcuni classici della canzone napoletana come Marechiare e Maria Marì. Da brividi il duetto con Vittorio Grigolo sulle note di Mamma.
Gran finale con i giovani cantanti lirici che eseguono Buongiorno a te, la canzone scritta e cantata da Pavarotti. Massimo Ranieri e Vittorio Grigolo si aggiungono per cantare il Brindisi della Traviata. A salutare i modenesi, è la voce di Luciano Pavarotti, sempre presente nel cuore della sua città.

Pubblicato in Cronaca Modena

Presentato il ricco programma per la stagione 2015-2016 con i migliori spettacoli del circo d'arte e di creazione contemporanea e nomi di grande rilievo per il teatro di prosa, tetaro musicale e un ricco repertorio per bambini e famiglie. La campagna abbonamenti avrà inizio mercoledì 23 settembre, con diritto di prelazione per gli abbonati della stagione precedente. I nuovi abbonamenti saranno messi in vendita da giovedì 8 ottobre.-

Reggio Emilia, 4 settembre 2015 -

Nove spettacoli di prosa, due di circo contemporaneo, sette di teatro musicale (due di musica, tre di danza due di operetta), cui si aggiunge una ricca e qualificata offerta per ragazzi e famiglie. Questi i numeri del prossimo cartellone del teatro Asioli – proposto da Comune di Correggio e Ater – che si presenta con un programma di notevole interesse, ricco di autorevoli interpreti e testi importanti, attento alla drammaturgia contemporanea e soprattutto alla qualità della messa in scena degli spettacoli ospitati: il Comune di Correggio ed Ater (Associazione Teatrale Emilia Romagna, nuovo partner per la gestione del Teatro) non rinunciano a mantenere l'alto profilo di un'attività che ha fatto dell'Asioli il secondo teatro della provincia.
La stagione è stata presentata in conferenza stampa, venerdì 4 settembre, da Ilenia Malavasi, sindaco di Correggio e presidente Ater, e Alessandro Pelli, direttore del Teatro Asioli.

"L'Asioli è il secondo teatro in Provincia, per importanza e anche per numero di presenze, circa 25mila lo scorso anno", commenta il sindaco, Ilenia Malavasi. "La programmazione di questa prima stagione conferma l'importanza del ruolo che il teatro correggese continuerà a svolgere. La novità è rappresentata soprattutto dalla proposta originale sul circo contemporaneo, che proietta Correggio come attore all'interno di un panorama internazionale, ribadendo la vivacità culturale che da sempre caratterizza la nostra città. Ritengo che le decisioni regionali in materia di teatro siano state scelte significative, capaci di generare nuove risorse e di portarle direttamente sui territori coinvolti. Per quanto riguarda Ater, che ha alle spalle una storia importante, 51 anni, e di cui proprio Reggio Emilia è stato uno dei fondatori storici, questa è una bella sfida, ma anche una grande opportunità".
"Con Corpi e Visioni", aggiunge il direttore Pelli, portiamo a Correggio i migliori spettacoli del circo d'arte e di creazione contemporanea. È la prima volta che il Comune di Correggio riesce ad accedere a finanziamenti provenienti dal fondo ministeriale (FUS) e questo rappresenta sicuramente la testimonianza dell'importanza attribuita al nostro progetto. A parte questo, naturalmente, anche nella nuova stagione abbiamo mantenuto un'offerta di alta qualità, con un occhio particolare alla prosa, che è sempre stato il segmento che ha caratterizzato negli anni la proposta dell'Asioli".

Stagione 2015-2016

La stagione è caratterizzata dalla presenza di due spettacoli di circo contemporaneo: la compagnia Cirque Aïtal (Kati Pikkarainen e Victor Cathala) con il suo chapiteau, fuori dal tradizionale spazio teatrale, porterà a Correggio, dopo altre numerose piazze europee, il suo ultimo spettacolo Pour le meilleur et pour le pire, un acrobatico e romantico road-movie a ritmo di rock'n'roll; e Le Chant des Balles, perfetto spettacolo di giocoleria musicale, in tour dal 2001 in tutta Europa, di e con Vincent De Lavenère e Eric Bellocq, in cui la magia dei gesti del giocoliere De Lavenère si fonde con le musiche senza tempo del liutista Bellocq.

Per il teatro di prosa, tra i nomi di grande rilievo che saranno ospiti dell'Asioli vi sono diversi attesi ritorni: Umberto Orsini e Massimo Popolizio (anche regista) sono tra gli interpreti de Il prezzo di Arthur Miller, un capolavoro che, pur venendo da lontano, ci porta ai nostri giorni così pieni di incertezze; Paolo Rossi - con Stefano Massini e Giampiero Solari - riscrive alla sua maniera Molière: la recita di Versailles, il dietro le quinte di una compagnia in prova che deve allestire uno spettacolo in tutta fretta e mette a confronto in un gioco di specchi temporali ed esistenziali il lavoro e la vita del capocomico Molière e del personaggio capocomico Paolo Rossi; Iaia Forte, tra monologhi e canzoni, dipinge in Hanno tutti ragione il ritratto del cantante "confidenziale" Tony Pagoda, dall'omonimo acclamato romanzo di Paolo Sorrentino; Eros Pagni è magnifico protagonista de Il sindaco del Rione Sanità di Eduardo De Filippo; uno straordinario poker d'assi composto da Gianrico Tedeschi, Ugo Pagliai, Franco Branciaroli (anche autore) e Maurizio Donadoni porta in scena Dipartita finale, "una parodia, un western, un gioco da ubriachi sulla condizione umana dei nostri tempi, con tre barboni che giacciono in una baracca sulle rive di un fiume, forse del Tevere, e con la morte, nei panni di Totò menagramo, che li va a trovare impugnando la falce"; Arturo Cirillo interpreta e dirige Chi ha paura di Virginia Woolf?, celebre testo di Edward Albee, dolente e spietata riflessione sull'invecchiare e sul tempo, ma anche sull'amore; Pascal Rambert (che dopo Clôture de l'amour, tradotto e rappresentato in nove lingue, è diventato autore-regista di culto anche in Italia) dirige la versione italiana del suo ultimo spettacolo Prova (Répétition), con Anna Della Rosa, Laura Marinoni, Luca Lazzareschi, Giovanni Franzoni. Ultimi non ultimi, i "nuovi" ospiti dell'Asioli: Giulio Scarpati e Valeria Solarino che portano in scena Una giornata particolare, adattamento del celebre e bellissimo film diretto da Ettore Scola; e Gino & Michele (Anche le formiche..., Smemoranda, Cuore, Tango, Zelig...), impegnati in Passati col rosso, reading dei loro più celebri brani, in occasione del quarantesimo compleanno della premiata coppia che ha attraversato da protagonista la storia comica e satirica dell'Italia degli ultimi 40 anni.

Quattro saranno gli spettacoli musicali: lo straordinario duo composto da Ramin Baharami al pianoforte e Massimo Mercelli al flauto eseguirà musiche di J. S. Bach, C. P. E. Bach, Federico II di Prussia e una nuova composizione dedicata al duo di Michael Nyman; Giulia Manicardi dirige Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini (con un cast in corso di definizione); la compagnia di Corrado Abbati porterà in scena Al Cavallino Bianco e My Fair Lady.

Tre i titoli di danza: la prima di Sagra della primavera della compagnia MM Contemporary Dance Company, diretta da Michele Merola, con coreografia di Enrico Morelli (cui si aggiunge La metà dell'ombra di Michele Merola), e i due spettacoli Made in Italy 14.0 e Made in Italy 15.0, frutto del lavoro di Agorà Coaching Project, corso professionale di alta formazione per danzatori che li vede interpreti di coreografie firmate da importanti protagonisti della danza contemporanea italiana ed europea.

La ricca, varia e qualificata offerta per bambini e famiglie, oltre a cinque spettacoli in calendario la domenica pomeriggio tra gennaio e marzo, comprende due eventi particolari: Nella pancia del teatro, narrazione itinerante in cui Claudio Milani - pluripremiato autore, attore e narratore di spettacoli per bambini - porta gli spettatori a spasso per il teatro con i suoi racconti, fino alla scoperta della magia del palcoscenico; e la mostra-spettacolo Pin'Occhio (Sale espositive – Palazzo Principi), un percorso tra teatro, musica e arte, ispirato al celebre racconto di Collodi, in cui si gioca e si è spettatori, in compagnia di una guida-narratore, un viaggio nella bugia creativa, tra tradizione e contemporaneità, creato in occasione dei quarant'anni di attività di Drammatico Vegetale, storica e celebre compagnia diretta da Pietro Fenati e Elvira Mascanzoni.

La campagna abbonamenti avrà inizio mercoledì 23 settembre, con diritto di prelazione per gli abbonati della stagione precedente.
I nuovi abbonamenti saranno messi in vendita da giovedì 8 ottobre.

Tutte le info e aggiornamenti sui singoli spettacoli su www.teatroasioli.it 
Teatro Asioli 
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 
tel.: 0522 637813

(Fonte: Ufficio stampa Comune di Correggio)

La raffinata mostra antologica dell'artista Tommaso Tomasi inaugura oggi, sabato 5 settembre alle ore 17 presso Galleria S.Andrea, in via G. Cavestro 6, Parma. Dal 5 al 18 settembre aperta al pubblico ad ingresso gratuito: da martedì a sabato 10-12 e 16-19, domenica 16-19, lunedì chiusura. -

Parma, 5 settembre 2015 -

L' associazione UCAI Sezione di Parma è lieta di riaprire la stagione autunnale delle attività presso la Galleria S. Andrea con la raffinata mostra antologica dell'artista TOMMASO TOMASI intitolata PARMA PERDUTA, realizzata con il Patrocinio del Comune di Parma, il Patrocinio della Provincia di Parma ed il Patrocinio della Società Dante Alighieri-Comitato di Parma.
La mostra, a cura di Eles Iotti, organizzata in collaborazione con l'associazione UCAI, è voluta dai nipoti a cinquant'anni dalla morte dell'artista, veronese di nascita, ma parmigiano d'adozione, per restituire anche un riconoscimento pubblico da lui tanto rifuggito in vita. Considerando che l'ultima e principale mostra dedicata a Tommaso Tomasi a Parma è stata la retrospettiva postuma del 1965 alla Galleria Camattini si vuole rimettere in luce l'eredità culturale di un pittore per sua natura schivo e riservato.

"Il nucleo di questa mostra - come spiega Eles Iotti nel testo critico di introduzione al catalogo - è costituito da una serie pregnante di paesaggi di Parma e da alcune particolari vedute che ci consegnano un fresco e inedito racconto della periferia della città degli anni '50 e '60 alla viglia degli anni del boom economico prima della crescita dei nuovi quartieri popolari condominiali che sorgeranno a nord/ovest della città". Saranno pertanto visibili al pubblico circa 35 opere tra olii su tela e cartoncino telato, e acquarelli.

Estratto dal testo a cura di E.Iotti: "Tommaso Tomasi si stabilì nella nostra città con la famiglia nel lontano 1887, a soli tre anni, a Parma visse, studiò in Accademia e mise su famiglia.
Uomo schivo, silenzioso e riservato, dall'ermetico carattere e dal volto perennemente aggrottato, come testimoniano due dei suoi ultimi parlanti Autoritratti, databili 1960 e 1964. Ricordato dai pochi amici come un irriducibile misantropo, introverso e umbratile, praticò la pittura in solitudine e, alieno dalle gratificazioni della fama, scoraggiò sempre ogni attenzione o velleità di indagine intorno alla propria attività artistica.
Dopo avventurose esperienze di viaggi lontani (Sud America) da sognatore anarchico socialista, si legò profondamente a Parma dove insieme all'attività di decoratore ha praticato la pittura. Ancora negli ultimi anni della sua vita lo si poteva incontrare in bicicletta con tabarro, cavalletto e cassetta da pittore in cerca di soggetti da dipingere.
Questa mostra permette di scoprire l'archivio delle opere dell'artista e di ripercorrere in modo approfondito la sua ricerca. Interessante è la sua prima produzione ritrattistica d'inizio secolo nata dagli insegnamenti dall'ammirato maestro d'Accademia Cecrope Barilli. Ritratti concisi al volto, descrizioni umane di sentimentale penetrazione psicologica a cui, con la sapiente precisione di tocco e di disegno, l'artista infonde quel soffio di vita che scandisce le pieghe dell'anima.
Il sentimento del vero che tanto impegnò la pittura naturalistica ottocentesca, diventa per Tomasi necessità poetica di fissare l'incanto di una arcadia serena e nostrana che non concede nulla alla cronaca".

Per info:
Galleria S.Andrea
tel. 0521 228136
email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 
www.ucai-parma.it 

Pubblicato in Dove andiamo? Parma

Dopo il successo dello scorso autunno, torna il fuorisalone della cultura ideato da Fiere di Parma e Comune di Parma: esplorazione del mondo artistico dell' "incompiuto". In contemporanea un ciclo di talk per spaziare nelle opere "mai realizzate" di musica, letteratura e cucina. -

Parma, 5 Settembre 2015 -

Dopo il successo dello scorso autunno, torna il fuorisalone della cultura ideato da Fiere di Parma e dal Comune di Parma. Un evento all'insegna della "Sperimentazione", è questa la parola chiave di Mercanteinfiera OFF 2015 che arriverà in città dal 25 settembre al 31 ottobre con una mostra d'avanguardia dedicata alle opere "incompiute" di artisti internazionali, patrimonio del Museo digitale MoRE.

Dopo aver vinto, grazie a questo aspetto pionieristico il Premio Mercanteinfiera 2014, con MoRE - acronimo di Museum of REfused and unrealised art projects - , in autunno Palazzo Pigorini ospiterà, in una mostra gratuita al pubblico, oltre 30 progetti "mai realizzati" da parte di artisti che nel tempo si sono affermati nel panorama culturale nazionale ed internazionale.
La mostra è curata da Elisabetta Modena e Marco Scotti (ideatori dello stesso museo MoRE), Valentina Rossi e Anna Zinelli che con questo lavoro vogliono interrogarsi sul significato e sulle potenzialità dell'esporre progetti mai portati a termine, composti di materiali eterogenei e presentati in forme differenti.

MoRE, infatti, raccoglie, conserva ed espone progetti di artisti del XX e XXI secolo non realizzati per motivazioni tecniche, logistiche, ideologiche, economiche, morali o etiche, oppure semplicemente utopici o impossibili. Il tutto però rigorosamente "on line". Un museo dunque dalla doppia identità: non solo inedita realtà digitale ma serbatoio democratico che nobilita, grazie ad una fruizione illimitata (nel tempo e nello spazio) progetti "incompiuti" aprendo così ulteriori spazi di indagine e dibattito sul sistema d'arte contemporanea.

"L'idea centrale di questa iniziativa - spiega Ilaria Dazzi, Brand manager di Mercanteinfiera - oltre a dare continuità all'esperienza di Mercanteinfiera OFF, è quella di valorizzare la progettualità dei ricercatori di MoRE, dando al non realizzato, al non finito, un luogo fisico dove possono trovare spazio progetti e opere ad oggi confinate al mondo virtuale del museo. Una iniziativa inedita e di alto profilo di cui siamo molto soddisfatti e che rappresenta l'orizzonte cui il polo fieristico sta guardando: cercare, creare e sperimentare, anche grazie alla multimedialità, nuovi scenari che sappiano avvicinare al mondo dell'arte un pubblico sempre più giovane".

Erwin Wurm  Coop Himmelblau Forum Vogelsang Banana 2008 rid

             Erwin Wurm & Coop Himmelb(l)au, Forum Vogelsang Banana (2008)

A Palazzo Pigorini si potranno così ammirare i progetti "incompiuti" di Valerio Berruti, Davide Bertocchi, David Casini, CRASH! (Scott King & Matthew Worley), Matthew Darbyshire, Jeremy Deller, Regina José Galindo, Goldschmied & Chiari, Franco Guerzoni & Luigi Ghirri, Ugo La Pietra, Claudia Losi, Eva Marisaldi, Jonathan Monk, Liliana Moro, Giovanni Ozzola, Cesare Pietroiusti, Luigi Presicce, Paolo Scheggi, Lorenzo Scotto di Luzio, Luca Trevisani, Massimo Uberti, Luca Vitone, Erwin Wurm & Coop Himmelb(l)au.
Per l'occasione saranno inoltre presentate due nuove acquisizioni che andranno ad arricchire la collezione in esposizione sul sito www.moremuseum.org : il progetto di Sissi per la fiere londinese Frieze Art Fair, e un progetto di arte pubblica di Flavio Favelli: la "porta" che avrebbe dovuto essere realizzata presso l'aeroporto di Malpensa.

"Volentieri collaboriamo anche quest'anno alla valorizzazione del Premio Mercanteinfiera attraverso l'organizzazione della mostra dedicata al progetto More - conclude Laura Maria Ferraris, Assessore alla Cultura del Comune di Parma -. L'originalità della proposta che unisce un'approfondita ricerca scientifica alle potenzialità dell'innovazione digitale siamo certi potrà incuriosire un pubblico trasversale. La riflessione sul concetto di Progetto, anche dove non realizzato, riteniamo costituisca oggi elemento fondamentale di crescita per comunità basate sulla conoscenza e circolazione di saperi e siamo particolarmente soddisfatti che la collaborazione con Fiere di Parma consenta la realizzazione di questa preziosa opportunità per cittadini e visitatori di Mercanteinfiera".

Parallelamente alla mostra artistica, nelle sale di Palazzo Pigorini, dal 25 settembre al 31 ottobre, sarà organizzato dal museo MoRE in collaborazione con Fiere di Parma un ciclo di talk tenuti da personaggi di spicco del panorama culturale che sveleranno motivi, retroscena e curiosità di altri "incompiuti".
Il fuorisalone si terrà in contemporanea alla fiera internazionale di antiquariato, modernariato e collezionismo vintage, Mercanteinfiera (3-11 ottobre), giunto quest'anno alla sua 35esima edizione e organizzato dalle Fiere di Parma.

Pubblicato in Cultura Parma

ll settantaduesimo Festival del Cinema di Venezia si è aperto con l'arrivo al Lido di Elisa Sednaoui, madrina del Festival, l'anteprima di "Everest" e un Red Carpet stellare. -

Parma, 3 settembre 2015 - testo e foto di F.P. - nella galleria in fondo alla pagina tutte le foto del nostro inviato al Festival -

Una parata di star ha sfilato davanti alla folla, in trepida attesa da ore per vedere i propri attori preferiti. Vere protagoniste sono state le aste per i selfie che svettavano e scattavano senza sosta.
Le prima giornata é iniziata con le foto a Elisa Sednaoui, madrina del Festival, prima arrivata al Lido (come vuole la tradizione), in contemporanea alla proiezione del film Everest e del suo cast da Blockbuster composto da Emily Watzon, Jacke Gyllenhaal, Josh Brolin e Jason Clarke. Poi é stato il momento di un Mostruo de mil cabezas (Il mostro dalle mille teste), pellicola messicana dai toni drammatici diretta da Rodrigo Plá e di Beasts of No Nation diretto da Cary Fukunaga (il regista delle siete TV True Detective).
In contemporanea cerimonia di apertura con il canonico Red Carpet e folla impazzita per Jacke Gyllenhaal. Ospite d'eccezione Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica Italiana.

Everest - Vertigini ad alta quota in 3D

In anteprima mondiale, la storia vera della spedizione di Rob Hall (Jason Clarke) alpinista esperto e organizzatore di tour guidati a pagamento per alpinisti intenzionati a scalare la vetta della montagna più alta del mondo.
Un'avventura raccontata esattamente come si é svolta grazie alla testimonianza del giornalista che ha preso parte alla spedizione, Jon Krakauer, lo stesso che ha raccontato la storia di Christopher McCandle da cui é stato girato Intothewild.
Due ore di panorami spettacolari ad alta quota in cui il punto di non ritorno tra follia e ambizione é veramente sottile: scelte difficili da condividere, errori umani ed emozioni tra passione, tenacia e desiderio di conquista come non si vedevano da diversi anni sul grande schermo.
Un cast di spicco, degno della Serie A hollywoodiana: Jason Clarke, Jake Gyllenhaal, Elizabeth Debicki, Josh Brolin, John Hawkes, Robin Wright, Sam Worthington, Keira Knightley, Emily Watson e Martin Henderson.
In sala da settembre.

Un monstruo de mil cabezas

Un caso di cronaca nera per Rodrigo Plá, al suo quarto film come regista. La storia di una donna stremata dal dilaniante tumore del marito quasi in fin di vita che dopo aver trovato una possibile soluzione (ipotecando tutti i suoi averi) si trova a dover combattere con il mostro dalle mille teste: la burocrazia della sanità Messicana. Lunghe attese, frasi di circostanza, scelte discrezionali da parte dei dirigenti della sua assicurazione sanitaria, porteranno la donna -ormai esasperata- a prendere decisioni estreme, che cambieranno drasticamente il corso della sua vita e della sua famiglia.
Una storia che lascia l'amaro in bocca e invita a riflettere sull'equità di un sistema in cui le vite umane sono ridotte a numeri in un conto economico da stilare a fine anno.

Beasts Of No Nation

Film prodotto da Netflix che non si risparmia scene crude e toni forti: il regista Cary Fukunaga racconta la storia del giovane Agu, bimbo africano stappato alla sua serenità, alla sua famiglia e al suo villaggio. Trasformato in recluta di una banda di ribelli che lo indurranno sistematicamente a perdere la sua gioia di vivere attraverso la coercizione fisica e psicologica verso le peggiori azioni commissibili dall'uomo. Una storia nella quale é difficile non immedesimarsi: un vortice di dolore, violenza gratuita, follia e brama di potere in cui le persone perdono ogni dignità e ogni inibizione e si lasciano trasportare dai più barbari sentimenti. Lo spettatore si immedesima a tal punto che nell'unica inquadratura in cui compare una donna bianca, rimane sbigottito quanto i protagonisti del film che non ne hanno mai vista una.
Una storia narrata con grande abilità dal regista che ha trasformato True Detective in un successo planetario.

Pubblicato in Cultura Emilia
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