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Bologna - Una situazione quasi drammatica presa in eredità, un giovane allenatore campione del mondo bruciato ed un monte ingaggi imponente rispetto alle squadre concorrenti per ottenere la salvezza in questa stagione. Ecco quale era il quadro del Bologna quando Mihajlovic ha deciso di tornare sotto le Due Torri a distanza di praticamente dieci anni da quell’esperienza che lo lanciò come allenatore, dopo gli anni di fine carriera all’Inter e il ruolo di vice Mancini sempre sulla panchina dei nerazzurri.

Pippo Inzaghi ha miseramente fallito alla guida dei felsinei, dopo un discreto esordio da allenatore del Milan ma soprattutto l’ottima esperienza a Venezia in Serie C, con la promozione in cadetteria e il buon campionato successivo. Forse una possibilità così importante è giunta troppo presto, forse non era la piazza e il gruppo idoneo da cui ricominciare nel massimo campionato: o più semplicemente, come spesso avviene e si fatica ad accettare, ad una grande carriera da giocatore non necessariamente ne corrisponde una da allenatore.

Inzaghi esce di scena ed entra Sinisa, che all’esordio vince a San Siro. Vero, contro un’Inter che come da copione crolla da gennaio in poi nel bel mezzo di una tempesta dirigenziale, tecnica e di top player desiderosi pubblicamente di andar via. Ma il Bologna vince e si rilancia, alla grande, in zona salvezza. Non che questo rappresenti una vittoria in senso generale, l’obiettivo di inizio stagione era quello di vivere una tranquilla stagione in metà classifica, magari dalla parte sinistra finalmente.

Anche il mese di gennaio aveva portato importanti rinforzi per conseguire l’obiettivo, ma ciò nonostante non è arrivata quell’inversione di tendenza attesa: nemmeno Nicola Sansone e Soriano nelle prime uscite avevano contribuito al ritorno ai tre punti. Con la vittoria a Milano, sponda nerazzurra, il Bologna stando alle quote bwin si rilancia nella lotta per evitare la retrocessione: la salvezza è più probabile, la quota retrocessione sale a due, conferendo ai rossoblù le stesse possibilità di retrocessione in Serie B di un Empoli che con Iachini ha invertito la tendenza, perdendo punti ed evitando nell’ultimo turno la clamorosa sconfitta interna col Chievo ultimo in classifica.

Di Carlo ha dato ai clivensi certezze e punti, oltre ad una speranza di permanenza in A ancora viva: la quota resta bassa, a 1.04, ma segnali di ripresa sono evidenti nonostante addii importanti come quelli di Radovanovic, Birsa e Cacciatore. Solo il Frosinone si avvicina alla quota del Chievo, a 1.07: per i ciociari un periodo difficile, anche in questo caso il cambio di tecnico non ha sortito gli effetti sperati: l’arrivo di Baroni al posto di Longhi non è riuscito a rilanciare il Frosinone e ad avvicinarlo alle zone utili per salvarsi.

Poco più lontane non possono dissi tranquille Udinese, Cagliari e Spal: per loro una rosa a disposizione che sicuramente può garantire una salvezza decisamente meno affannosa delle rivali, ma anche per loro al primo periodo buio ecco palesarsi il rischio di essere risucchiati dalla zona rossa della graduatoria.

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L'auto è stata acquistata da Fondazione ANT Italia ONLUS grazie ai fondi raccolti dalla banca con la speciale carta di credito che, senza alcun costo aggiuntivo per il titolare, devolve il 2 per mille di ogni spesa effettuata per iniziative sociali.

"Una 4X4 per i medici in Appennino bolognese" è il progetto voluto da Fondazione ANT Italia ONLUS per continuare a portare assistenza e supporto ai pazienti oncologici nelle zone di Granaglione, Porretta Terme, Lizzano in Belvedere, Gaggio Montano, Castel di Casio, Camugnano, Grizzana, Vergato, Castel D'Aiano, Savigno e Marzabotto.

Un progetto che prende corpo con il contributo di UniCredit grazie ai fondi raccolti tramite UniCredit Card Flexia Classic Etica, la carta di credito che, senza costi aggiuntivi per il cliente, permette ad ogni utilizzo di contribuire a iniziative solidali.

Grazie al suo particolare meccanismo, con il contributo della Banca pari al 2 per mille di ogni spesa effettuata si alimenta il Fondo Carta Etica, fondo di beneficienza che in oltre dieci anni ha permesso a UniCredit di sostenere più di 650 iniziative benefiche in tutta Italia.

La vettura è stata consegnata nei giorni scorsi nella sede ANT di Bologna alla presenza di Raffaella Pannuti, presidente di Fondazione ANT, Anna Fortuzzi medico di Fondazione ANT, Livio Stellati Responsabile Territorial Relations, Customer Satisfaction & Claims Centro Nord UniCredit Spa e Leonardo Gregianin, Territorial Development & Relations Manager Centro Nord UniCredit Spa.

«Al pari degli strumenti strettamente sanitari, l'automobile è fondamentale per i medici ANT, perché consente loro di raggiungere in autonomia i pazienti assistiti, garantendo un servizio medico-sanitario 24 ore su 24, 7 giorni su 7 compresi i festivi – commenta Raffaella Pannuti, presidente ANT – In questo caso poi, poter contare su un mezzo attrezzato per la montagna permetterà ai nostri sanitari di raggiungere in sicurezza anche le zone più lontane, dove sono soprattutto gli anziani a soffrire l'isolamento».

«Da dieci anni i nostri clienti, utilizzando Carta Etica hanno contribuito a supportare progetti di utilità sociale in tutta Italia per oltre 17 milioni di euro – ha ricordato Livio Stellati, Responsabile Territorial Relations Centro Nord UniCredit – Grazie ai fondi messi a disposizione da UniCredit Card Flexia Carta Etica, possiamo individuare alcune tra le tematiche sociali più urgenti a cui destinare i fondi raccolti. Un impegno che conferma l'attenzione del nostro Gruppo alle esigenze delle fasce più deboli della popolazione».

Profilo Fondazione ANT Italia ONLUS

Nata nel 1978 per opera dell'oncologo Franco Pannuti, dal 1985 a oggi Fondazione ANT Italia ONLUS – la più ampia realtà non profit per l'assistenza specialistica domiciliare ai malati di tumore e la prevenzione gratuite – ha curato circa 129.000 persone in 11 regioni italiane (Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Toscana, Lazio, Marche, Campania, Basilicata, Puglia, Umbria). Ogni anno 10.000 persone vengono assistite nelle loro case da 20 équipe multi-disciplinari ANT che assicurano cure specialistiche di tipo ospedaliero e socio-assistenziale, con una presa in carico globale del malato oncologico e della sua famiglia. Sono complessivamente 520 i professionisti che lavorano per la Fondazione (medici, infermieri, psicologi, nutrizionisti, fisioterapisti, farmacisti, operatori socio-sanitari etc.) cui si affiancano oltre 2.000 volontari impegnati nelle attività di raccolta fondi necessarie a sostenere economicamente l'operato dello staff sanitario.

Il supporto offerto da ANT affronta ogni genere di problema nell'ottica del benessere globale del malato. A partire dal 2015, il servizio di assistenza domiciliare oncologica di ANT gode del certificato di qualità UNI EN ISO 9001:2015 emesso da Globe s.r.l. e nel 2016 ANT ha sottoscritto un Protocollo d'intesa non oneroso con il Ministero della Salute che impegna le parti a definire, sostenere e realizzare un programma di interventi per il conseguimento di obiettivi specifici, coerenti con quanto previsto dalla legge 15 marzo 2010, n. 38 per l'accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore. ANT è inoltre da tempo impegnata nella prevenzione oncologica con progetti di diagnosi precoce del melanoma, delle neoplasie tiroidee, ginecologiche e mammarie. Dall'avvio nel 2004 sono stati visitati gratuitamente 185.000 pazienti in 88 province italiane. Le campagne di prevenzione si attuano negli ambulatori ANT presenti in diverse regioni, in strutture sanitarie utilizzate a titolo non oneroso e sull'Ambulatorio Mobile - BUS della Prevenzione. Il mezzo, dotato di strumentazione diagnostica all'avanguardia (mammografo digitale, ecografo e videodermatoscopio) consente di realizzare visite su tutto il territorio nazionale. ANT opera in Italia attraverso 120 delegazioni, dove la presenza di volontari è molto attiva.

Alle delegazioni competono, a livello locale, le iniziative di raccolta fondi e la predisposizione della logistica necessaria all'assistenza domiciliare, oltre alle attività di sensibilizzazione. Prendendo come riferimento il 2017, ANT finanzia la maggior parte delle proprie attività grazie alle erogazioni di privati cittadini (28%) e alle manifestazioni di raccolta fondi organizzate (25%) al contributo del 5x1000 (15%) a lasciti e donazioni (12%). Solo il 15% di quanto raccoglie deriva da fondi pubblici. Uno studio condotto da Human Foundation sull'impatto sociale delle attività di ANT, ha evidenziato che per ogni euro investito nelle attività della Fondazione, il valore prodotto è di 1,90 euro. La valutazione è stata eseguita seguendo la metodologia Social Return on Investment (SROI). ANT è la 9^ Onlus nella graduatoria nazionale del 5x1000 nella categoria del volontariato. Fondazione ANT opera in nome dell'Eubiosia (dal greco, vita in dignità).

UniCredit: sostegno a privati e imprese danneggiati dall'esondazione del Reno. Moratoria di 12 mesi sui mutui e speciali linee finanziamento a tasso agevolato, per le famiglie e le aziende colpite dalla calamitá che ha interessato nei giorni scorsi numerosi comuni della provincia di Bologna

BOLOGNA, 4 febbraio 2019 - In seguito al maltempo che ha colpito in questi giorni una vasta area della provincia di Bologna, provocando l'esondazione del fiume Reno e ingenti danni ai cittadini e alle imprese del territorio, UniCredit ha varato diversi interventi di sostegno a favore della comunità, con particolare riferimento alle aree di Argelato (Funo), Castelmaggiore, Castello d'Argile, San Giorgio di Piano, e Calderara di Reno.

Tra le iniziative predisposte, UniCredit mette a disposizione una moratoria di 12 mesi sulle rate dei mutui ipotecari e chirografari per le imprese con sede legale/operativa nella zona colpita dall'alluvione che abbiano subito danni e per tutti i clienti privati intestatari di mutui ipotecari residenti in uno dei comuni interessati che siano stati danneggiati dall'evento.

La Banca mette inoltre a disposizione un "Prestito Sostegno" con tasso agevolato per i Clienti Privati residenti nei Comuni colpiti dall'alluvione che hanno subito danni e il "Pacchetto nuovo credito alle imprese" con linea di finanziamenti chirografari/ipotecari a condizioni agevolate in favore di clienti imprese con sede legale/operativa nei comuni colpiti dall'evento.

Tutte le Agenzie UniCredit del territorio sono operative per dare le informazioni sulle procedure necessarie per l'ottenimento della sospensione dei pagamenti delle rate dei finanziamenti e per ulteriori informazioni.

Alluvione nella Bassa bolognese, il Canale Emiliano Romagnolo mitiga l'ondata di piena portando via l'acqua dalle aree colpite

BOLOGNA - 3 Febbraio 2019 – Un summit immediato tra i sindaci delle aree colpite nella Bassa bolognese ed il centro tecnico-operativo del Canale Emiliano Romagnolo ha consentito, nel giro di 24 ore, di individuare una soluzione idraulica in grado di poter contribuire in modo decisivo all'allontanamento dei flussi fuoriusciti dal Reno.

L'azione fondamentale che si è prospettata - per mitigare gli effetti nefasti dell'esondazione - è stata quella di convogliare rapidamente l'abbondante quantità di risorsa idrica (limacciosa e carica di detriti) che sopraggiungeva da monte verso la rete artificiale. In questo modo Castel d'Argile, Mascarino Venezzano e ampie aree limitrofe di San Pietro in Casale, San Donino e altri centri della Bassa bolognese - colpiti dall'alluvione – hanno visto diminuire corposamente i livelli usciti dal corso naturale del Reno proprio grazie all'azione degli impianti del Canale Emiliano Romagnolo.

Da 20 ore infatti , in modo ininterrotto, unitamente all'essenziale attività della Bonifica Renana, il CER sta contribuendo in modo assai rilevante ad allontanare le acque che hanno messo in ginocchio la comunità insediata nell'area.

Il presidente Massimiliano Pederzoli , il Direttore Generale Mannini e il Direttore tecnico Menetti, insieme alle maestranze dello staff tecnico del CER, (una ventina tra ingegneri, tecnici specializzati e operai) hanno da subito attivato gli impianti idrovori-irrigui del canale Pieve di Cento e Crevenzosa, pompando in media, ma con picchi spesso ancora più elevati, ben 20 metri cubi di acqua al secondo da oltre un giorno e in modo costante.

"L'azione idraulica – ha assicurato il presidente Massimiliano Pederzoli - consente al Canale Emiliano Romagnolo di contribuire all'attività di messa in sicurezza idraulica del territorio volta a far defluire, in modo progressivo, i flussi fuoriusciti dall'alveo del Reno. Il CER, nato essenzialmente per l'irrigazione, in questi frangenti di emergenza grave si dimostra sempre più fondamentale anche per assicurare un miglioramento di un contesto tutt'altro che roseo per le persone e le aree colpite. Continueremo nella nostra attività fino alla normalizzazione".

 

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Castel Maggiore - Ondata di maltempo e fiumi in piena. I carabinieri del comando provinciale di bologna in azione. Il Comandante della stazione di Borgo Panigale venne già ferito in occasione dell'esplosione dello scorso 6 agosto.

Poco dopo le ore 13:00, in via Bondanello a Castel Maggiore, il Comandante della Compagnia Carabinieri di Bologna Borgo Panigale, Maggiore Elio Norino e altri cinque Carabinieri sono intervenuti per sgomberare la strada e le abitazioni che si trovano nei pressi del Fiume Reno. Il livello dell'acqua sembrava abbassarsi, ma a un tratto è tracimato presso Trebbo, inondando la strada. I Carabinieri e le persone che stavano evacuando sono stati colpiti dalla piena.

Si è deciso allora di utilizzare un trattore per portare tutti in salvo, ma un'altra ondata ha spinto il trattore dentro un fosso. E' stato perciò necessario richiedere l'intervento dei Vigili del Fuoco, i quali hanno usato l'elicottero per evacuare tutti. In seguito, i sei Carabinieri sono stati ricoverati presso gli Ospedali di Bentivoglio e Maggiore di Bologna per gli effetti dell'ipotermia.

Per le richieste di soccorso, gli operatori delle Centrali Operative dell'Arma sono a disposizione al numero di pronto intervento: 112, chiamata gratuita.

 

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All: Foto Castel Maggiore – Stazione Carabinieri Castel Maggiore.

Foto 1 e 2 San Martino in Argine – Stazione Carabinieri San Martino in Argine;
Foto Altedo – NORM Carabinieri Molinella;
Foto Sant'Antonio di Medicina – NORM Carabinieri Molinella;
Foto Casalecchio di Reno – Stazione Carabinieri Casalecchio di Reno;
Foto Calderara di Reno – Stazione Carabinieri Calderara di Reno;
Foto Castel Maggiore – Stazione Carabinieri Castel Maggiore.

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Bologna e provincia - Incidenti stradali. Numerose telefonate al 112 diverse pattuglie dei Carabinieri impegnate nella viabilita'.

Nella mattinata di giovedi, le Centrali Operative dei Carabinieri di Bologna, San Giovanni in Persiceto, Molinella, Imola e Vergato sono state allertate da diversi automobilisti in transito sulle principali arterie stradali che chiedevano aiuto perché coinvolti in incidenti stradali, alcuni anche gravi.

Soltanto nel territorio di Imola, l'operatore del 112 è stato impegnato da una decina di interventi che si sono verificati tra le ore 07:00 e le ore 09:00. Tra questi, ce ne è stato uno in via Via Carlo Alberto dalla Chiesa, dove un'automobilista, dopo aver perso il controllo del mezzo, è andato a collidere contro la recinzione di un'abitazione privata. Sul posto è intervenuta una pattuglia dei Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile.

Analoghi incidenti che hanno visto l'impiego delle pattuglie dell'Arma per agevolare la circolazione stradale, molto intensa negli orari indicati, sono avvenuti in tutta la Provincia di Bologna, compresa l'Alta Valle del Reno dove i Carabinieri della Stazione di Lizzano in Belvedere sono intervenuti per aiutare un anziano automobilista alla guida di un SUV che dopo aver perso il controllo dell'auto in località "La Cà", non distante dal Parco Regionale del Corno alle Scale, era finito in un burrone profondo una ventina di metri. Soccorso dai sanitari del 118, l'anziano, classe 1946, italiano, è stato trasportato in elicottero al Pronto Soccorso dell'Ospedale Maggiore di Bologna in condizioni di media gravità.

Agli automobilisti che stanno per mettersi in viaggio, i Carabinieri raccomandano di guidare con prudenza, specialmente quando le condizioni meteorologiche sono avverse e il manto stradale può subire cambiamenti improvvisi, con ripercussioni sulla stabilità e la tenuta di strada dei veicoli.

Nessuna prudenza invece, da parte di due automobilisti che, nonostante tutto, si sono messi al volante da ubriachi, indifferenti alle conseguenze che una guida sotto gli effetti dell'alcol può provocare. Per questo motivo, un 53enne romano e un 44enne di Cesena sono stati denunciati, il primo, dai Carabinieri della Stazione di Altedo e il secondo da quelli della Stazione Bologna Bertalia. In particolare, il 53enne, controllato in via Nazionale ad Altedo, è risultato positivo all'alcol test con un valore quattro volte superiore al limite consentito.

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Foto copertina – Stazione Carabinieri Lizzano in Belvedere (luogo incidente stradale);
Foto – Stazione Carabinieri Castel di Casio (controllo alla circolazione stradale).

 

Comando Provinciale Carabinieri Bologna
Via dei Bersaglieri nr. 3 - 40125 BO
Tel. 0512007513

BOLOGNA, 17 GEN - Sono circa 300 i Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna, con il supporto di Comandi Territoriali contermini ed Unità Specializzate, che dalle prime ore del mattino stanno eseguendo un provvedimento restrittivo emesso dal GIP del Tribunale di Bologna nei confronti di 30 soggetti ritenuti a vario titolo responsabili di "associazione per delinquere finalizzata alla corruzione", "corruzione di incaricato di pubblico servizio", "riciclaggio" e svariate violazioni connesse alla responsabilità amministrativa degli Enti.

Le indagini, sviluppate dal Reparto Operativo - Nucleo Investigativo e dalla Compagnia Bologna Centro, coordinate dalla Procura della Repubblica di Bologna diretta dal Procuratore Capo dott. Giuseppe AMATO, hanno consentito di disarticolare un radicato sistema corruttivo ruotante attorno al delicato comparto funerario. Lo stesso risultava incentrato, in particolare, sulle dinamiche spartitorie caratterizzanti due cartelli di imprese in grado di "controllare", ognuno per la parte di competenza, le camere mortuarie sedenti presso i due principali nosocomi cittadini - l'Ospedale Maggiore ed il Policlinico Sant'Orsola - Malpighi - al fine di mantenere e consolidare il monopolio nella lucrosa gestione dei servizi funebri.

Il tutto attraverso un modus operandi consolidato nel tempo, strutturato su più livelli:
- alla base gli infermieri ivi operativi, a libro paga, che provvedevano ad "agganciare" i familiari dei defunti mettendoli in contatto con i rispettivi referenti delle varie agenzie di servizi (previa presentazione di quelle di interesse come le più economiche, piuttosto che efficienti e/o rapidamente reperibili);
- al livello intermedio questi ultimi che attraverso una stabile presenza presso gli ospedali - in contravvenzione a quanto normativamente previsto - fornivano nell'immediatezza tutti i dettagli del caso ed indirizzavano i nuovi clienti verso i loro uffici per la definizione della pratica;
- all'apice i due massimi rappresentanti i consorzi, in grado di dirigere le rispettive associazioni sotto tutti gli aspetti: dalla sistematica suddivisione dei vari "lavori" tra le varie ditte funebri partecipi al progetto delittuoso, alle complessive attività di gestione e redistribuzione delle ingentissime somme introitate.

Nel senso le investigazioni hanno chiaramente documentato le sistematiche condotte di riciclaggio promosse e coordinate dagli indagati di vertice con il reinvestimento del rilevante "nero" aziendale, realizzato con la sistematica mancata fatturazione di parte dei servizi funerari e gestito attraverso specifiche contabilità parallele da parte di sodali incaricati della specifica mansione. Lo stesso veniva di fatto impiegato al fine di soddisfare la provvista corruttiva ed implementare le singole fette di guadagno.

Nel corso dell'operazione, condotta tra le province di Bologna, Modena, Ferrara, Rimini e Gorizia, i militari stanno procedendo anche ad un sequestro preventivo di beni mobili ed immobili per circa 13 milioni di euro.
Tutti i particolari saranno resi noti nel corso della conferenza stampa prevista per le ore 10.45 presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Bologna, alla presenza del Procuratore Giuseppe AMATO.

(Videohttps://youtu.be/EcREPaJnWNM  - https://youtu.be/QH-X34KSfeQ )

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Pubblicato in Cronaca Emilia

Commercio. I tre Centri agroalimentari Caab, Caar e Cal vanno in rete per migliorare competitività ed efficienza. L'assessore Corsini: "Lo scenario è profondamente cambiato, occorre rilanciare il ruolo di queste strutture puntando su servizi innovativi e sinergie operative"

Sottoscritto in Regione un protocollo d'intesa che segna l'avvio di un processo di aggregazione organizzativa e operativa tra le tre società di gestione dei mercati ortofrutticoli all'ingrosso di Bologna, Rimini e Parma

Bologna – Più competitività a servizio dei consumatori e maggiori servizi per gli operatori commerciali con l'obiettivo di trainare le economie del territorio. Risultati da raggiungere attraverso la collaborazione e l'integrazione delle strategie commerciali e organizzative dei tre centri agroalimentari all'ingrosso e partecipati dalla Regione Emilia-Romagna – Centro Agro Alimentare di Bologna (Caab), Centro Agro Alimentare e Logistica di Parma (Cal) e Centro Agro Alimentare Riminese (Caar).

È l'obiettivo del protocollo di intenti sottoscritto oggi pomeriggio a Bologna presso la sede della Regione tra i presidenti di Caab, Cal e Caar, rispettivamente Andrea Segrè, Marco Core e Mirco Pari, gli assessori comunali Davide Conte (Bologna), Gianluca Brasini (Rimini) e Marco Ferretti (Parma), alla presenza dell'assessore regionale al Commercio, Andrea Corsini.

L'intesa, promossa dalla Regione, segna l'avvio di un progetto di aggregazione organizzativa ed operativa delle tre strutture, la cui principale attività è la gestione dei mercati ortofrutticoli all'ingrosso che sorgono nei rispettivi Comuni, che sono anche gli azionisti di maggioranza, con la Regione che detiene quote minoritarie del capitale delle società.

"L'Emilia-Romagna- afferma Corsini- dispone di una rete di 19 tra centri agroalimentari e mercati all'ingrosso: un patrimonio di valore per il servizio che offrono al sistema economico locale. Lo scenario in cui queste strutture operano negli ultimi tempi è tuttavia mutato profondamente, soprattutto per le grandi trasformazioni che hanno riguardato la distribuzione, sia quella al dettaglio, sia la Gdo. Di qui l'esigenza di fare rete, modernizzare e rilanciare il ruolo di queste strutture, puntando soprattutto sull'offerta di servizi innovativi, sulle sinergie operative per il contenimento dei costi gestionali e sul rafforzamento della collaborazione gestionale tra operatori pubblici e privati".

Le priorità individuate
Tra le priorità indicate nel protocollo sottoscritto, il trasferimento delle conoscenze e delle esperienze maturate dai Centri, il miglioramento della qualità dei servizi offerti a consumatori e operatori, la condivisione di soluzioni tecnologiche e organizzative, la partecipazione comune a fiere e congressi, la progettazione di soluzioni innovative in tema di e-commerce./G.Ma

In allegato - I firmatari del protocollo d'intesa: l'assessore regionale Corsini è il secondo da sinistra

Sabato, 29 Dicembre 2018 07:21

Drogato al volante - denunciato dai Carabinieri

I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Vergato hanno denunciato un'automobilista italiano di ventidue anni per guida sotto l'influenza di sostanze stupefacenti. La denuncia è scaturita a seguito dei risultati emersi dalle analisi del sangue che i sanitari del 118 hanno eseguito nei confronti del giovane su richiesta dei Carabinieri, dopo che lo stesso era rimasto coinvolto in un incidente stradale, fortunatamente non grave. Stando all'esito del referto, al momento dei fatti, l'automobilista era "strafatto" di cocaina e marijuana.

Considerata l'attitudine di alcuni automobilisti a ignorare il Codice della Strada, soprattutto durante le festività, mettendo in pericolo la propria e altrui incolumità, i Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna hanno rafforzato i controlli alla circolazione stradale sulle principali arterie di collegamento tra il capoluogo felsineo e la Provincia.

Mettersi al volante sotto l'effetto di sostanze stupefacenti o con tassi alcolici superiori a quelli previsti dalla normativa, comporta gravi conseguenze amministrative e penali. Queste possono aumentare qualora il conducente dia luogo ad incidenti con altri utenti della strada.

 In occasione della partita Parma Calcio 1913 - Bologna, che si disputerà sabato 22 dicembre, alle ore 18, allo stadio Tardini, sono previste le seguenti modifiche alla viabilità durante la giornata.

Dalle ore 12 alle ore 20: istituzione del divieto di sosta con rimozione forzata lungo le seguenti strade: via Torelli, viale Duca Alessandro (nel tratto compreso da piazzale Risorgimento a via Viotti), via Puccini, via Pezzani, via Scarlatti, viale Partigiani d'Italia (da piazzale Risorgimento alla rotatoria con viale Campanini), parcheggio (lato Sud) compreso tra viale S. Michele, piazzale Risorgimento e viale P. M. Rossi (escluso venditore ambulante autorizzato), viale San Michele (eccetto veicoli accreditati con apposito permesso "Parma Calcio"), viale Pier Maria Rossi (eccetto invalidi primi tre stalli di sosta righe blu da piazzale Risorgimento in direzione piazzale Vittorio Emanuele II e veicoli accreditati con apposito permesso "Parma Calcio") e parcheggio scambiatore Nord (dalle 10 alle 20).

Dalle ore 14:30: fino a cessate esigenze (per montaggio strutture temporanee a servizio della manifestazione sportiva) istituzione del divieto di circolazione veicolare nella bretella di collegamento di via Torelli con viale Partigiani d'Italia.
Istituzione del divieto di circolazione veicolare in viale Partigiani d'Italia da piazzale Risorgimento a via Puccini (corsia Sud) - fronte ingresso Curva Nord dello Stadio "E.Tardini".
Istituzione del divieto di circolazione pedonale in viale Partigiani d'Italia marciapiede lato est fronte ingresso Curva Nord dello Stadio "E. Tardini". I pedoni devono servirsi del marciapiede lato opposto.

Dalle ore 15 fino a cessate esigenze: istituzione del divieto di circolazione veicolare, da attuarsi a richiesta del Funzionario Dirigente i servizi di Ordine Pubblico, all'interno dell'area delimitata dalle seguenti strade e piazze, che manterranno la transitabilità: viale Campanini; strada Zarotto (nel tratto compreso tra via Mantova e Via Montebello); via Montebello (da via Galimberti a strada Zarotto); via Galimberti (da via Montebello a Via Anna Frank); via A. Frank da via Martiri di Cefalonia a via Galimberti; via Martiri di Cefalonia da via Anna Frank a Sette F.lli Cervi; via Sette Fratelli Cervi (nel tratto compreso tra via Martiri di Cefalonia e viale Duca Alessandro); viale Duca Alessandro (nel tratto compreso tra via Sette Fratelli Cervi e via Pizzi); via Pizzi; viale Solferino (nel tratto compreso tra via Pizzi e viale Martiri della Libertà); viale Martiri della Libertà (non transitabile); viale San Michele (non transitabile); viale Pier Maria Rossi da viale Campanini a piazzale Vittorio Emanuele II.

Dal provvedimento di divieto di circolazione sono esclusi i residenti che esibiscono un documento d'identità (fatto salvo quanto disposto dal Funzionario Dirigente i servizi di Ordine Pubblico) fatta eccezione per via Torelli il cui transito è consentito ai soli residenti titolari di posto auto interno, i veicoli delle Forze di Polizia e di pubblica assistenza e di soccorso, i mezzi Azienda TEP SpA destinati al trasporto dei tifosi locali, i taxi, i velocipedi, i ciclomotori, i pullman dei giocatori delle due Società calcistiche interessate alla manifestazione sportiva, i veicoli accreditati Parma Calcio 1913 con apposito permesso diretti ai posti auto dedicati in viale Pier Maria Rossi e viale San Michele (totale 20 stalli riservati), i veicoli con autorizzazione cat. invalidi nazionale.

Istituzione del divieto di circolazione anche pedonale dalle ore 15, per i tifosi locali in: via Torelli (nel tratto compreso tra da piazzale Risorgimento all'intersezione con via Anna Frank); via Viotti (tra via Torelli e via Duca Alessandro); via Massari (nel tratto compreso tra via Montagnana e via Torelli eccetto residenti).

Istituzione del divieto di circolazione anche pedonale, dalle ore 15, per i tifosi ospiti in via Duca Alessandro (nel tratto compreso tra piazzale Risorgimento e via Viotti).

Dalle ore 17 alle ore 20: istituzione di area di sosta riservata ai veicoli che espongono l'autorizzazione invalidi nazionale in via Puccini (nel tratto compreso tra viale Partigiani d'Italia e via Bandini).

Dalle ore 15 fino a cessate esigenze: istituzione del divieto di circolazione in via Torelli.

Dalle ore 15 alle ore 18: istituzione del divieto di circolazione eccetto veicoli pubblica sicurezza, in servizio di Polizia Stradale ed autocolonne in tangenziale Sud SS9 VAR/A – svincoli n°18, rami di uscita da entrambe le carreggiate.

Istituzione del divieto di circolazione, eccetto mezzi di soccorso e d'emergenza e istituzione del divieto di circolazione veicolare, da attuarsi a richiesta del Funzionario Dirigente i servizi di Ordine Pubblico in strada Budellungo – da svincolo d'uscita carreggiata Nord della Tangenziale Sud SS9 VAR/A a intersezione con strada Traversetolo e in strada Traversetolo – in entrambi i sensi di marcia, da intersezione con via Pertini a rotatoria via Torelli, via Montebello e strada Zarotto.

Dalle ore 12 alle ore 22: destituzione della corsia preferenziale di strada Zarotto e contestuale disattivazione del sistema elettronico di rilevamento dei transiti.

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