Venerdì, 07 Giugno 2013 18:13

Acconto Imu - Per gli immobili delle aziende un nuovo salasso

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Parma, 7 giugno 2013 -


L'ufficio studi di Confartigianato Imprese Apla Parma ha analizzato un campione di aziende a Parma, Borgotaro e Fidenza: gli imprenditori pagheranno in media il 40% in più.


La scadenza del versamento per la prima rata dell'Imu 2013 è fissata per il prossimo 17 giugno. L'ufficio studi di Confartigianato Imprese Apla di Parma ha analizzato un campione di aziende insediate a Parma, Borgotaro e Fidenza.
I dati dimostrano che a differenza dello scorso anno, per effetto della modifica delle modalità di pagamento e, per i capannoni artigianali, anche dei sistemi di calcolo, la prima rata Imu sarà molto più pesante rispetto al 2012: gli imprenditori pagheranno, mediamente, il 40% in più. È vero che diminuirà il saldo di dicembre, ma le imprese dovranno sborsare, in questa situazione di crisi, una cifra consistente e ben più alta di quella dello scorso anno.
Se per i proprietari di sola prima casa e per gli agricoltori questa scadenza è stata posticipata al 16 settembre, in attesa della profonda modifica che il Governo ha annunciato, per le imprese manifatturiere, di servizio e commerciali, rimane fissato il 17 giugno. Gli aumenti percentuali rilevati (intesi come uscite di euro dalle imprese in questo difficile momento economico) possono quindi essere anche superiori al 50%. Questo, in sintesi, a causa del fatto che nel 2012 la prima rata era calcolata sul 50% dell'aliquota base nazionale (7,6 per mille), mentre nel 2013 questa viene fissata al 50% del totale pagato l'anno precedente.
Per gli immobili accatastati "D" (capannoni artigianali), nel 2013 è stato modificato l'indice di calcolo, quindi ad aliquota invariata, gli aumenti complessivi annuali variano dal 6,5 all'8,3%. Nella tabella che segue è stata considerata l'aliquota deliberata dai Comuni lo scorso anno perché, per il 2013, le amministrazioni comunali possono fissarle entro ottobre.
"In questi mesi le associazioni della nostra provincia aderenti a Rete Imprese Italia, hanno più volte lanciato appelli, anche con la manifestazione in piazza Garibaldi 'Game over. Noi stiamo per chiudere, voi cosa fate?', affinché i Comuni avviino davvero una programmazione del prelievo fiscale locale che cerchi maggiore equilibrio tra i diversi tributi come Imu, Tares, Cosap, pubblicità – dice Leonardo Cassinelli, presidente di Confartigianato Imprese Apla Parma -. Il fatto che ci debba essere un esborso per l'acconto Imu così consistente in giugno, in un momento di così grande difficoltà, dimostra che le nostre richieste non sono state assolutamente prese in considerazione. Abbiamo ribadito più volte che la pressione fiscale per le aziende ha già superato ogni limite, è necessario individuare soluzioni a questo problema che, unitamente a credito e burocrazia, ha rappresentato una delle cause principali della chiusura di tante imprese".

In allegato la tabella

 

(Fonte: ufficio stampa Confartifianato Imprese Apla Parma)

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