L'unica canzone che Curcio, Scalzone e soci avrebbero dovuto cantare, doveva essere "Perdono". Hanno scientemente dato vita, invece, e questo è quel che deve preoccupare tutta Italia, ad un pericoloso quanto sciagurato tentativo di passaggio di testimone politico dai vecchi brigatisti ai giovani no Tav e dei centri sociali. Hanno inneggiato a ideologie di rivolta sociale e violenza che sono state dannose in passato per la democrazia, per la classe operaia, per una intera generazione che si era avvicinata alla politica. Oggi è ancor più assurdo riproporre la violenza come soluzione ai numerosi problemi che la crisi economica e le ingiustizie sociali generano. Vogliamo esprimere la nostra vicinanza a tutte le vittime del terrorismo e alle loro famiglie, offese nuovamente. Chiediamo siano pronunciate parole chiare da parte di tutti, siano isolati politicamente i vecchi e i nuovi terroristi, chiediamo che i candidati di tutti i partiti alle elezioni condannino apertamente la manifestazione e i significati espliciti ed impliciti che essa ha assunto. Chiediamo che sia lanciato un messaggio chiaro a tutti, ai giovani in particolare, sul pericolo che le ideologie violente danneggino la politica e l'Italia intera. Chiediamo agli organi di informazione di aiutarci in questa battaglia, che non è solo di Reggio Emilia, e nel trovare tutti insieme le parole per dire, come per ogni tragedia della storia, "mai più". Sonia Masini - Presidente della Provincia di Reggio Emilia Graziano Delrio - Sindaco di Reggio Emilia