Al momento si stima siano 2000 le imprese colpite, CNA chiede con forza che si attivi un percorso per verificare la possibilità di dar vita a forme di fiscalità di vantaggio -
Bologna, 22 gennaio 2014 -
Dopo lo straripamento del Secchia e la piena del Panaro, è ancora dramma per i comuni della provincia di Modena, già duramente colpiti dal sisma del 2012. Siamo di fronte a un territorio molto vasto, ampio quasi 80 chilometri quadrati e dove vivono circa 25.000 persone, che sono oggi costrette ad affrontare questa nuova catastrofe ad appena un anno e mezzo di distanza dal terremoto.
La Regione si è impegnata a finanziare gli interventi di prima emergenza, che CNA ritiene debbano essere attuati col massimo di efficienza e adeguatezza. "E' inoltre indispensabile – sottolinea Paolo Govoni Presidente CNA Emilia Romagna – chiedere lo stato di emergenza ed inserire, già nel decreto Mille proroghe, la possibilità, così come avvenuto per il terremoto, anche per chi ha subito danni causati dall'alluvione, di poter sospendere il pagamento di contributi e tributi e dilazionare le rate dei mutui eventualmente contratti."
Al momento si stima siano 2000 le imprese colpite. "CNA - prosegue Govoni - chiede con forza che si attivi un percorso per verificare la possibilità di dar vita a forme di fiscalità di vantaggio, operando contemporaneamente, affinché gli aiuti siano messi in campo con il minimo di burocrazia possibile e nei tempi più rapidi."
(Fonte: ufficio stampa CNA Regionale)