Martedì, 16 Febbraio 2021 16:05

SETA guarda oltre la pandemia: presentato il piano di investimenti 2020-2023 e i nuovi filobus In evidenza

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 I NUOVI FILOBUS FULL ELECTRIC PER LA RETE URBANA DI MODENA
Nei prossimi tre anni saranno investiti oltre 70 milioni di euro, di cui 20 milioni in autofinanziamento, per acquistare circa 260 nuovi bus a basso o nullo impatto ambientale e per estendere la flotta a metano, ibrida ed elettrica. A Modena entrano in servizio 8 nuovi filobus (altri due arriveranno nel 2022) dalle caratteristiche innovative: grazie a batterie ad alta autonomia possono percorrere fino a 12 km senza collegamento diretto con la linea filoviaria.


MODENA, 15 FEBBRAIO 2021 - SETA guarda oltre la pandemia ed investe per rinnovare il servizio di trasporto pubblico offerto, che migliora in efficienza, innovazione, sostenibilità ambientale, sicurezza e comfort per gli utenti grazie ad un consistente piano pluriennale che l’azienda - con il sostegno degli Enti locali e della Regione Emilia-Romagna - ha deliberato nei mesi scorsi e già avviato concretamente.

La presentazione ufficiale della strategia aziendale per i prossimi anni è avvenuta questa mattina, alla presenza di Antonio Nicolini (Presidente di SETA), Giancarlo Muzzarelli (Sindaco di Modena), Andrea Corsini (Assessore a Mobilità e Trasporti della Regione Emilia-Romagna) ed Andrea Burzacchini (Amministratore unico di Agenzia per la Mobilità di Modena.

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PIANO DI INVESTIMENTI SETA 2020-2023
Entro il 2023 è previsto lo stanziamento complessivo di oltre 70 milioni di euro (di cui 20 in totale autofinanziamento) per l’acquisto di circa 260 nuovi mezzi dotati delle più moderne tecnologie, con la conseguente riduzione dell’età media e dell’impatto ambientale della flotta circolante nei tre bacini provinciali serviti di Modena, Reggio Emilia e Piacenza. Sarà ampliata la flotta alimentata a metano, sia nella versione CNG mild hybrid, sia nell’innovativa modalità LNG che offre importanti vantaggi in termini di autonomia, costi di esercizio, prestazioni e sostenibilità, inoltre verranno realizzate nuove infrastrutture di supporto per i mezzi che utilizzano il gas naturale.
I 260 nuovi mezzi saranno così distribuiti: 114 (31 urbani e 83 extraurbani) per il bacino di Modena, 81 per il bacino di Reggio Emilia (48 urbani e 33 extraurbani) e 61 per quello di Piacenza (26 urbani e 35 extraurbani).
L’età media della flotta automobilistica passerà dagli attuali 12,7 anni a 9,3 anni (senza investimenti sarebbe cresciuta fino a circa 16 anni), valore molto più vicino all’età media delle flotte pubbliche dei Paesi europei più avanzati. I nuovi mezzi arriveranno grazie alla gara congiunta regionale, attualmente in corso, che vede come capofila Tper e coinvolge anche Tep e Start Romagna, in un processo di rinnovamento delle flotte pubbliche improntato all’ecocompatibilità sostenuto dalla Regione. In quest’ambito, per SETA è previsto l’arrivo di circa 130 mezzi entro i prossimi diciotto mesi, considerando i tempi tecnici necessari per l’aggiudicazione dei lotti, la produzione dei mezzi, l’immatricolazione ed altri passaggi burocratici.
Entro il 2021 al distributore interno di metano CNG, presente nella sede di Modena dal 2015, saranno aggiunte due nuove postazioni per il rifornimento di gas naturale liquefatto LNG; entro l’inizio del 2022 saranno operativi due nuovi distributori di metano LNG a Reggio Emilia e Piacenza, per aumentare la sostenibilità ambientale della flotta e renderla più omogenea tra i diversi bacini. SETA sarà quindi tra le prime aziende di trasporto pubblico italiane ad introdurre nella flotta extraurbana mezzi a gas naturale liquefatto, per ridurre sensibilmente l’incidenza di quelli a gasolio.
Oltre al contributo dell’azienda, le risorse sono garantite dalla Regione Emilia-Romagna per complessivi 26 milioni e dagli Enti locali di riferimento per 24 milioni (di cui 8,6 milioni dal Comune di Modena).

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NUOVI FILOBUS SOLARIS TROLLINO: FLESSIBILITA’ E INNOVAZIONE PER LA RETE URBANA DI MODENA
Nella flotta filoviaria urbana di Modena entrano in servizio 8 nuovi filobus Solaris Trollino full electric, mezzi dalle caratteristiche tecniche innovative oggi presenti solo in poche altre realtà italiane ed europee. Anche gli 8 nuovi filobus Trollino sono stati acquistati da SETA nell’ambito di una gara congiunta regionale, per un investimento complessivo di circa 6,5 milioni di euro cofinanziato al 50% da contributi della Regione Emilia- Romagna. Nel 2022 seguiranno poi altri 2 filobus: i 10 nuovi mezzi elettrici garantiranno così un deciso rinnovamento del parco mezzi elettrici SETA (composto da 20 filobus) ed il sensibile abbassamento dell’età media. Dal 2024 in poi, il rinnovamento sarà completato grazie agli ulteriori filobus che saranno acquistati nell’ambito del Piano strategico nazionale per la mobilità sostenibile del Comune di Modena.
Tra le principali innovazioni dei nuovi filobus Solaris Trollino ha un ruolo di particolare rilievo la propulsione autonoma esclusivamente elettrica, senza motore ausiliario termico ma utilizzando un gruppo di batterie ad alta capacità in grado di assicurare la marcia autonoma per oltre 12 km del filobus senza collegamento diretto con la linea aerea. Questa caratteristica – unita al dispositivo automatico di attacco/stacco del trolley in linea - consentirà di gestire il servizio filoviario con una flessibilità finora preclusa: ad esempio sarà possibile variare in parte i percorsi delle linee senza realizzare nuove costose infrastrutture. In tal senso, sarà avviata nei prossimi mesi una sperimentazione lungo viale Vittorio Veneto, che sarà percorso dai nuovi filobus interamente in marcia autonoma. Alle innovative prestazioni tecniche si aggiungono migliori elementi di comfort e sicurezza per i passeggeri e l’accessibilità facilitata per le persone con disabilità o ridotta capacità motoria grazie al pianale ribassato. I nuovi filobus dispongono di 73 posti complessivi di cui 24 seduti, più una postazione riservata a disabili e passeggeri con carrozzina. Sono inoltre dotati di tutte le più moderne tecnologie di bordo: sistema di controllo satellitare AVM; impianto di videosorveglianza a 6 telecamere, integrato da software basato su reti neurali artificiali (NNA) per calcolare il numero di passeggeri presenti a bordo; rete Wi-fi accessibile gratuitamente agli utenti; display interno con visualizzazione del percorso; annuncio vocale di fermata per utenti ipovedenti. Tra le dotazioni di sicurezza figurano anche: il blocco della marcia a portiere aperte; unimpianto automatico antincendio posto nel vano motore, che si attiva qualora vengano superati determinati valori di temperatura e di tempo di esposizione. L'impianto antincendio è inoltre comandabile manualmente anche dall'autista. Per quanto attiene all’emergenza Covid-19, i nuovi filobus Trollino dispongono di un efficiente impianto di ventilazione/climatizzazione capace di garantire il ricambio completo dell’aria ogni 3 minuti circa. Sono inoltre presenti una paretina di isolamento del posto guida e dispenser di gel igienizzante.
“Con la presentazione del nostro piano di investimenti e l’entrata in servizio dei nuovi filobus Trollino- sottolinea Antonio Nicolini, Presidente di SETA – vogliamo dare un segnale forte e concreto di reattività e programmazione strategica, per contrastare gli effetti negativi che la pandemia sta producendo sul sistema del trasporto pubblico locale e sulla tenuta dei bilanci delle Aziende come SETA. Nonostante queste difficoltà, grazie ai potenziamenti finanziati da Stato/Regione, abbiamo garantito in questo mese la ripartenza della scuola al 50% senza particolari criticità. E’ necessario reagire a questa situazione di difficoltà e ricominciare ad investire fortemente in sostenibilità, innovazione, qualità e sicurezza per ripristinare e garantire il diritto alla mobilità di ogni cittadino. Nel medio periodo, poi, sarà necessario ripensare al sistema di Tpl, anche in funzione del Recovery Fund come un’opzione strategico-programmatoria dello sviluppo sostenibile delle città in epoca Post-Covid e della ripresa economica nazionale. SETA vuole raccogliere questa sfida insieme a tutti i soggetti che hanno fortemente voluto e cofinanziato il Piano degli investimenti 2020-2023, la Regione Emilia-Romagna, gli Enti Local soci e il Comune di Modena, per contribuire a partire, già dall’anno in corso, al rilancio del Tpl nei nostri territori”.

PIANO DI INVESTIMENTI SETA: FOCUS SUL BACINO DI MODENA
Per il bacino di Modena il piano di investimenti SETA prevede l’arrivo entro il 2023 di 114 nuovi mezzi (31 urbani e 83 extraurbani), di cui circa 60 già entro l’inizio del 2022. Il valore totale ammonta a 30,3 milioni di euro: 9,7 milioni a carico di SETA, 12 garantiti dalla Regione Emilia-Romagna e 8,6 milioni dal Comune di Modena. Nel capoluogo arriveranno 27 nuovi mezzi: 2 filobus Solaris Trollino e 22 bus urbani da 12 metri ad alimentazione mild hybrid (elettrico + metano CNG) e 3 bus urbani da 18 metri a metano. Con questi nuovi acquisti l’intera flotta urbana di Modena (composta da 82 mezzi) sarà a basso o nullo impatto ambientale in quanto alimentata ad energia elettrica, a metano ‘puro’ o metano mild hybrid.
Verranno inoltre acquistati 41 mezzi extraurbani alimentati a metano LNG (gas naturale liquido), che saranno impiegati sulle linee provinciali con partenza o destinazione da/per Modena e sostituiranno altrettanti bus di categoria Euro2/Euro3 a gasolio, molto vecchi ed inquinanti. L’impiego di questa nuova tipologia di mezzi extraurbani sarà reso possibile dall’ampliamento del distributore interno di gas metano, nel quale sono già presenti 4 colonnine per gas compresso (CNG) alle quali saranno aggiunte 2 nuove colonnine di rifornimento per gas naturale liquido (LNG). Il piano di investimenti è completato dall’acquisto di ulteriori 42 mezzi extraurbani di categoria Euro 6 da 12 metri e da 4 mezzi urbani a metano per il servizio urbano di Carpi.
Grazie a questo complesso di interventi SETA garantirà a partire dal 2023 un considerevole abbattimento delle emissioni inquinanti: ogni anno nel bacino provinciale di Modena verranno eliminate 810 tonnellate di CO2, 120 tonnellate di ossidi di azoto ed oltre 4mila Kg di polveri sottili. Il trasporto pubblico, che a parità di km percorsi e passeggeri trasportati emette circa solo 1/5 degli inquinanti rispetto al trasporto privato, si candida a diventare uno degli assi portanti della transizione ecologica al centro del programma Next Generation EU.
“La strategia del Comune di Modena per quanto riguarda il sistema di trasporto pubblico trova piena applicazione nel piano di investimenti che SETA si appresta a realizzare: sostenibilità, tecnologia, flessibilità e sicurezza sono i temi qualificanti verso i quali orientiamo le nostre politiche, per garantire una mobilità sempre più inclusiva ed attrattiva. Stiamo dando un segnale molto chiaro di efficientamento energetico ed utilizzo di fonti rinnovabili, consegnando alla nostra comunità mezzi più efficienti e che aprono nuove prospettive” ha dichiarato Gian Carlo Muzzarelli, Sindaco di Modena.
“Sicurezza, qualità e innovazione sono da sempre le parole chiave di aMo per la gestione del proprio patrimonio - di cui fa parte anche la rete filoviaria, con 27 chilometri del tratto urbano di Modena” - dichiara l’Amministratore Unico dell’Agenzia per la Mobilità di Modena, Andrea Burzacchini. “aMo, insieme al Comune di Modena e con il contributo della Regione - in collaborazione con SETA - ha investito e investirà nei prossimi anni per qualificare e ammodernare la rete, oltre che per adeguarla agli sviluppi della città. Negli ultimi 10 anni sono stati eseguiti lavori per oltre 2 milioni di euro. Nel prossimo biennio sono previsti lavori per altri 1,8 milioni. Il filobus rimane – conclude Burzacchini – un patrimonio della nostra città, uno strumento irrinunciabile per collegare il centro storico alle periferie e al resto della città in modo sostenibile, riducendo l’inquinamento e lo spreco di spazio, per contribuire a migliorare - in sintesi - l’ambiente in cui viviamo”.
“Il trasporto pubblico locale si trova oggi ad affrontare sfide impegnative ed inedite – ha sottolineato Andrea Corsini, Assessore a Mobilità e Trasporti della Regione Emilia-Romagna – ed il sistema regionale sta rispondendo con sforzi altrettanto impegnativi: assieme agli Enti locali abbiamo messo in strada oltre 500 bus aggiuntivi, per adeguare l’offerta alle esigenze degli studenti e dei cittadini ed alla riduzione di capienza dei mezzi decisa a livello nazionale. Continueremo ad investire: oltre alla gara regionale congiunta attualmente in corso, puntiamo ad acquistare nel giro dei prossimi 9-10 anni almeno 1.200 autobus, per conseguire anche nel trasporto pubblico su gomma quel consistente rinnovamento delle flotte che abbiamo già messo a punto in ambito ferroviario”.

 

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