Giovedì, 24 Ottobre 2013 10:24

Commercio, pubblici esercizi, servizi: è inarrestabile l'emorragia di posti di lavoro

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Commercio, pubblici esercizi, servizi: è inarrestabile l'emorragia di posti di lavoro by .fisascat.it
Modena, 24 ottobre 2013
 
Nel periodo gennaio-settembre 2013, rispetto al medesimo delle scorso anno la flessione è stata del -12,2%. Incremento delle ore di Cassa integrazione: + 20,0% -
Si riconferma anche nel III° trimestre dell'anno il crollo del numero degli occupati nelle piccole imprese modenesi del commercio, del turismo e dei servizi. Secondo la consueta statistica operata dal Centro Studi di Confesercenti Modena Osservatorio Lavoro, emerge che nelle oltre 1500 PMI monitorate, l'occupazione ha segnato una marcata flessione nei primi 9 mesi dell'anno: -12,2%. Il quadro assume toni ancor più foschi se alla diminuzione degli occupati si associa il dato relativo alle ore di Cassa Integrazione, incrementate del 20,0% rispetto sempre al 2012. Anche i dati dell'Osservatorio di Confesercenti confermano quindi, come già rilevato dall'Osservatorio del Mercato del Lavoro della Provincia di Modena che la seconda recessione porta un aggravamento significativo dell'occupazione nel settore terziario.
 
Turismo e pubblici esercizi
E' il settore che più di ogni altro denota sofferenza sul dato occupazionale. La diminuzione degli addetti nei primi 9 mesi dell'anno si attesta sul -19,9%. Un dato, già di per sé gravissimo, a cui si accompagna l'aumento delle ore di Cassa Integrazione del +26,40% rispetto al 30 settembre 2012, prova dello stato di crisi che affligge le imprese del comparto. Va poi rilevato che gli elementi di eccessiva burocratizzazione degli adempimenti introdotti dalla "Riforma Fornero" riferiti soprattutto al lavoro intermittente, fortemente presente in quest'ambito, non sono stati sufficientemente mitigati dal "Decreto Lavoro" approvato ad agosto. Questo motivo induce le imprese ad utilizzare con sempre maggior frequenza lo strumento del voucher, con il risultato che l'occupazione si spinge verso forme sempre meno stabili.
 
Vendita di generi alimentari
Anche le micro e piccole imprese del commercio al dettaglio di alimentari segnano un calo drammatico degli occupati: -19,1% nel periodo gennaio-settembre 2013 rispetto allo stesso del 2012. Questo dato viene determinato dal calo dei consumi che da diversi trimestri colpisce anche il settore alimentare ed in particolare le PMI operanti su piccole superfici, che, lo ricordiamo, hanno una bassissima media di collaboratori per impresa: 1,2. In questa situazione la rinuncia al personale dipendente, spesso con alta professionalità e formato dall'impresa stessa in periodi di tempo piuttosto lunghi, è l'ultimo tentativo di sopravvivenza prima della chiusura definitiva.
 
Settore extra alimentare
Persiste il calo degli occupati anche in questo settore: -6,4% nei primi 9 mesi dell'anno. Diminuiscono per contro le ore di cassa integrazione: ma è dovuto al fatto che le imprese, non intravvedendo segnali di inversione di tendenza rispetto al continuo calo della domanda interna, sono costrette a rinunciare ad ulteriori proroghe per gli ammortizzatori sociali in deroga.
 
Servizi di intermediazione
Rispetto al quadro generale questo settore registra quasi una tenuta dell'occupazione con una flessione degli addetti che si limita al 30 settembre 2013 al -1,4%. È opportuno ricordare però che questa tipologia di imprese già negli ultimi anni avevano dovuto ridurre sensibilmente il personale dipendente. In diminuzione anche le ore di cassa integrazione per le medesime ragioni che caratterizzano il settore extra alimentare
 
Commercio all'ingrosso
È l'unico comparto in cui al momento vige ancora una certa stabilità: +0,1%. Parallelamente segnala però un significativo aumento delle ore di cassa integrazione con +101,00% Il settore comunque non risulta esente da difficoltà: nei primi 9 mesi del 2013, la tenuta occupazionale mostra segnali di peggioramento rispetto le rilevazioni dei trimestri precedenti, quando l'ingrosso si evidenziava come unico settore contraddistinto da una buona stabilità occupazionale.
 
"Da questo quadro – è la riflessione di Confesercenti Modena – emerge la necessità di una urgente ed ulteriore revisione delle politiche del lavoro per contrastare l'aumento della disoccupazione. Il cosiddetto "Decreto Lavoro" è entrato in vigore a metà agosto e, nonostante ciò, non possiamo fare a meno di riscontrare che le poche misure per adesso applicabili - mancano infatti ancora molti decreti attuativi - non costituiscono un reale incentivo per le imprese ad assumere. Anche le misure che si prefiggono l'obiettivo di alleggerire le procedure relative a diverse modalità di assunzione, appaiono ancora insufficienti: per questo serve con sempre maggior urgenza un'effettiva semplificazione delle norme in materia di lavoro e degli adempimenti burocratici relativi. Ma fondamentale ora è cambiare profondamente e significativamente la Legge di Stabilità iniziando da una diminuzione del carico fiscale su imprese e lavoratori che va implementato con misure ben più importanti perché necessarie a sostenere la domanda interna, vero motore di una possibile ripresa della nostra economia".
 
(Fonte: Ufficio stampa Confesercenti Modena)
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