Giovedì, 03 Ottobre 2013 14:45

“Il Negozio Alimentare”: la bussola per i negozi alimentari italiani

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Reggio Emilia, 3 ottobre 2013
 
Non soltanto per i negozi reggiani: da questa mattina, quando è stata presentata a Milano, tutti gli alimentari italiani hanno una bussola realizzata da FIDA - Federazione italiana Dettaglianti dell'Alimentazione, con la partecipazione di Donatella Prampolini Manzini, presidente provinciale Confcommercio e vicepresidente nazionale FIDA, coautrice dell'opera.
«Anche nella crisi possono esserci spazi per il cambiamento e il rilancio di settori maturi come l'alimentare» spiega Donatella Prampolini Manzini che aggiunge: «Insomma, ogni tanto qualche nota positiva. Il volume "Il Negozio Alimentare", infatti, si presenta come un vero e proprio manuale di business di un settore, quello appunto del dettaglio alimentare, caratterizzato da un sistema competitivo e complesso e articolato in una molteplicità di dimensioni e formule distributive.»
Negli ultimi anni, l'area alimentare ha vissuto processi di ristrutturazione della rete distributiva la cui intensità è evidenziata dall'andamento avvenuto nel lungo periodo degli esercizi specializzati il cui stock, rispetto al 2002, si è ridotto di oltre 21mila unità, mentre i punti vendita non specializzati sono cresciuti di oltre 17 mila unità.
La ricerca di un miglior rapporto qualità/prezzo, l'offerta di prodotti freschi e di un assortimento più profondo che ampio, unita a servizi innovativi alla clientela, possono valorizzare l'importante funzione di vicinato del negozio di quartiere. Il negozio ad alta specializzazione, invece, fonda il suo successo nella ricerca dell'alta qualità, delle nicchie di produzione e nella formazione del personale che diventa un "counsellor" di una clientela che proviene da un bacino sempre più ampio.
In questo contesto, FIDA è molto sensibile agli input provenienti dal territorio, ed è proprio dalle segnalazioni degli associati che è maturata la necessità di sviluppare una guida per i dettaglianti alimentari, che da una parte fornisse dei dati economici oggettivi per meglio orientarsi nel settore, dall'altra regalasse spunti per innovare un settore ormai maturo come quello alimentare.
Proprio i conti economici dei negozi sono stati approfonditi nel capitolo 3, quello curato da Donatella Prampolini. «Non si può migliorare quello che non misuriamo –spiega la presidente provinciale Confcommercio e vicepresidente nazionale FIDA- la cultura dei numeri deve crescere fra i negozianti. Questo studio consente ai commercianti di confrontare il proprio andamento con quello medio del settore, analizzato con 3 tipologie di dimensioni, e di comprendere meglio le possibili aree di miglioramento per rendere più redditizia l'attività.»
 
(Fonte: Ufficio Stampa Confcommercio RE)
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